venerdì 17 dicembre 2010

Vaccate prenatalizie

Berlusconi indagato per ricettazione e concorso in rivelazione di segreto d'ufficio, ma l'Unipol vorrebbe archiviare le accuse. Come se vincere la fiducia non fosse già abbastanza come regalo di Natale.
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Il Papa afferma che attualmente "i Cristiani sono attualmente il gruppo religioso che soffre il maggior numero di persecuzioni per la propria fede" . Giusto, le crociate fatte nel medioevo e i roghi alle streghe erano puri atti d'amore.
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Secondo una ricerca di un istituto svedese, il Karolinska, il sonno rende attraenti. Mi sembra improbabile. Se fosse davero così i parlamentari italiani sarebbero tutti dei gran gnocconi, ma non mi sembra di avere dei Brad Pitt a Montecitorio.
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Di Pietro propone un "matrimonio" con Vendola e Bersani. Il PD rimane fedele alla sua linea politica, ovvero rimane passivo: respinge le avances, almeno per ora, prima di accettare vuole essere sicuro che il Partito PERDA di nuovo in modo tale da preservare la sua identità politica.
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mercoledì 15 dicembre 2010

Trattative in corso

Chiedo scusa ai lettori se in questi giorni non si è aggiornato sufficientemente il blog, ma tra la mancanza di ispirazione necessaria per scrivere qualche post, l'avere installato il videogioco Mass Effect sul mio PC e il conseguente isolamento dalla vita da Blogger non riesco a trovare nuove idee. Il blog sta inoltre facendo trattative col sito Paperblog, per una possibile entrata della Pars Destruens in un loro progetto... Restate comunque sintonizzati perchè prima o poi il blocco dello scrittore sarà finito
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sabato 11 dicembre 2010

Autogoal

È impressionante vedere come in un paese come l'Italia pochissimi giorni riescano a cambiare il mio umore da un'innaturale ottimismo ad un fin troppo conosciuto giramento di palle. La settimana scorsa dopo aver visto l'ultima puntata di Vieni Via Con Me avevo in mente uno scenario molto positivo: la squadra vincente Saviano-Fazio aveva dimostrato la possibilità anche se ancora remota di un ritorno di una televisione di buona qualità e, cosa più importante lo share elevato ha mostrato che il pubblico italiano è forse pronto ad accompagnare degnamente tale ritorno e specialmente che gli italiani si stanno stancando di un governo che disprezza e mina la cultura con ogni mezzo possibile. Poco tempo dopo invece le cose cambiano, e radicalmente. L'8 Dicembre basta a rovinarmi l'umore, con la notizia che Renzi è stato beccato a parlare con Berlusconi della situazione di Firenze. Però il fatto che il luogo di incontro è stato Arcore e non una località "ufficiale" come Palazzo Chigi ha dato l'occasione al PD ( in particolare la frangia "vecchia" criticata aspramente da Renzi) per screditare il povero Fiorentino. I Piddini però non si sono accorti di due cose: innanzitutto il sindaco di Firenze è andato dal Cavaliere per motivi ufficiali inerenti alla sua carica e non per partecipare al Bunga Bunga di turno, secondo poi il Piddì non si accorge dell'idiozia della sua stessa mossa, dato che, è vero Renzi ha fatto uno scivolone scengliendo Arcore, ma è così intelligente sbeffeggiare insistentemente e con un fare da maestrina dell'asilo in menopausa per un errore fatto da un membro del tuo stesso "Team"? Berlusconi ha successo perchè, intelligentemente le sue cazzate non le evidenzia con la brillantina (cosa che sta facendo il Partito Democratico) ma le copre con cazzate, cazzate ed altre cazzate, utili a mettere fumo negli occhi e a fare dimenticare la cazzata suddetta. E questo accanimento da parte di Bersani e Company non si ferma qui, dato che l'accusa è stata colta anche da altre persone che sono state platealmente costrette ad accorgersene: non sto parlando di Feltri o Libero, ma mi riferisco a due altri individui che ad attaccare gli anti-Silviani non ci guadagnano nulla: uno penso si capisca, dato che "l'opera " incriminata l'ho usata come immagine dell'articolo e l'altro è Travaglio che a Otto e Mezzo ha rimproverato Renzi dandogli dell'incoerente. E per questo PD ecc non si accorgono che il PdL grazie a tutti i disordini che ultimamente lo affliggono sta diventando vulnerabile, ma NO, loro sono troppo occupati a prendersela con Renzi. Questo si che è un autogoal.
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mercoledì 8 dicembre 2010

Personalità multipla

Era già chiaro da tempo, fin dalle sue primissime diatribe col Silvietto, che Fini è diventato una figura molto ambigua nel contesto politico . I suoi litigi prima lo rendevano soltanto un alleato difficile e capriccioso per Berlusconi ma da quando si è reso "indipendente" da Berlusconi ha iniziato ad essere una vera e propria mina vagante, contestando il governo silviano a volte e sostenerlo in altre. Basti ricordare il recente smacco all'istruzione quando lui e l'FLI si sono resi favorevoli al trancia trancia alias riforma Gelmini. Ora però Gianfranchino è tornato alla carica contro il suo ex socio invitandolo a dimettersi. C'è poco da dire su queste contraddizioni, l'unica cosa certa è che Fini sicuramente come alleato è molto pericoloso e spero che l'inguenuo PD o l'IdV non si fidino troppo di un ex avversario o le conseguenze potrebbero essere preoccupanti. Altra notizia ma non meno importante è il mobbing di Matteo Renzi da parte del Piddì, che purtroppo procede ancora quando il PD, invece di occuparsi di rimproverare i membri del suo stesso partito, dovrebbe fare qualcosa di decente e concreto per il paese. A quanto pare infatti il sindaco di Firenze si è recato ad Arcore per chiedere al Premier per Firenze, quindi una cosa assolutamente normale. Solo che a Bersy e company Renzi non piace e quindi lo hanno quasi accusato di tradimento. A volte mi vergogno di avere votato un partito di simili idioti.
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domenica 5 dicembre 2010

Governo alla deriva, ma anche l'Italia non scherza!

Nelle ultime settimane la tensione all'interno del PdL è salita alle stelle. Gelmini che dà della cagna alla Brambilla, La Carfagna che della poveraccia ad Alessandra Mussolini, e anche quel mascellone di Belpietro che accusa di tradimento l'ex pidiellino Paolo Guzzanti, reo di avere scritto "Mignottocrazia", libro non lusinghiero nei confronti del Premier. Una cosa è certa. Il governo ultimamente ha subito parecchi scossoni recentemente, tanto che hanno attentato alla sua incolumità, tra lo sganciamento parziale di Fini e finiani (dico parziale perchè i simpaticoni nonostante la separazione dal pidielle hanno comunque sostenuto la riforma della Gelmini allias "tagliuzza e smembra"), tra i casini di Wikileaks e gli scandali bungabungheschi-scoperecci il regime non ha vita facile. Silvio e il suo team però resistono ancora perchè gli Italiani sono ancora intontiti dato che i media del premier riescono a gettare fumo negli occhi degli spettatori. E questo fa il gioco del premier continuando a fregarsene dei problemi più concreti dell'Italia per seguire Grandi Fratelli vari, delitti come il caso Scazzi o caso Yara che sia, invece che focalizzarsi su un'istruzione in pericolo per mutilazioni inflitte dai tagli, un disprezzo viscerale per la cultura e per la ricerca da parte del governo nanesco e anche il rischio di perdere il nostro patrimonio artistico (vedi Pompei).
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venerdì 3 dicembre 2010

Accontentarsi di poco

È comico vedere Casini, a volte anche grottesco. Un cattolico divorziato che parla di coerenza, un adultero fissato con la famiglia per motivi inconoscibili logicamente parlando e un politico che prima parla di patti con i pidiellini e poi gli vota contro. E ora patteggia di nuovo. Pierre stavolta si è dichiarato favorevole ad un'eventuale cambio della guardia che lasci in piedi il governo di maggioranza ma che dia lo scetto non più a Silvio ma a Gianni Letta. Questo almeno a quanto sembra dalle dichiarazioni fatte ad "Otto e Mezzo". Una cosa però è certa. Questo evento ci dice esattamente di quanto Pierre se ne freghi di vincere concretamente con le sue idee sia disposto a rinunciare pur di far cambiare minimamente le cose a suo vantaggio: Berlusconi che lascia il governo vuol dire togliere un personaggio scomodo per la tanto amata e sbandierata morale cattolica e quindi difendere la reputazione della Chiesa (che per quanto sostenga Berlusconi capisce che può essere pericoloso averlo nella "lista amici") facendo bella figura davanti all'elettorato cattolico, fregandosene in tutto ciò del fatto che questo governo sta danneggiando seriamente il paese. Casini dimostra come sempre la sua pessima incoerenza sia padrona di ogni sua scelta e posizione. Non bisogna covare speranza e credere che un partito come l'UdC possa divenire un'entità politica affidabile. Non bisogna riporre fiducia in Casini e sulla sua innata e camaleontica abilità di cambiare bandiera più di una volta all'interno della stessa legislatura. Casini prima sostiene la Polverini e poco dopo chiede le dimissioni di Berlusconi, prima chiede a Berlusconi una fetta e poi gli vota contro. Questa è la fine mente politica di Casini, un informe agglomerato di idee bigotte mischiato a egoismo e mostruosa incoerenza. Odio ripeterlo ma tutto questo non è cambiato e non cambierà mai(o almeno temo) .
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martedì 30 novembre 2010

Una sera orrendamente rovinata


Ieri sera alle ore 21 circa Mario Monicelli si è tolto la vita, buttandosi dalla finestra della stanza d'ospedale dove era ricoverato a Roma da qualche giorno. So di non essere il primo a documentare questa notizia, ma mi sembrava da vile lasciare che questo blog non desse un tributo decente ad uno dei registi che hanno dato il contributo più elevato alla qualità del nostro cinema. Con Mario si stringe ulteriormente il numero di grandi registi viventi del Belpaese. Ma ancora prima di tutto ciò si spegne una vita degna di questo nome.

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Nota poscritta: Ho letto ora che è morto anche Irvin Kershner, regista di Robocop 2 e Star Wars: L'Impero colpisce ancora. Per il Cinema questi ultimi due giorni sono stati un supplizio. Non ho più parole per descrivere tutto questo.

lunedì 29 novembre 2010

Onore al poliziotto Drebin


L’attore americano Leslie Nielsen è morto ieri a Miami, Florida, in seguito alle complicazioni di una polmonite. - Lunedì 29 Novembre 2010
Questa è una delle notizie peggiori con cui si può iniziare una giornata. Non è soltanto il fatto stesso del lutto, che di suo è già un pugno nello stomaco. Ma il tutto è ancora più devastante perchè Leslie ha divertito il suo pubblico con film che sono man mano diventati dei Cult veri e propri: "L'aereo più pazzo del mondo" e soprattutto l'intramontibile saga di "Una pallottola spuntata" , collaborando anche con Mel Brooks nel film comico "Dracula morto e contento". 50 anni di carriera in cui ha regalato risate non solo in America ma in tutto il mondo con Gag divertenti nei suoi film colmi di parodie sia del cinema contemporaneo sia che dei mostri sacri del cinema. In poche parole stiamo parlando di una grossa perdita del Cinema, ma cosa più importante, la morte di Leslie Nielsen è un attentato alla risata, uno dei pochi modi con cui l'uomo può brevemente allontanarsi da una realtà opprimente che lo circonda, e questo se voi lettori me lo consentite di dire, è una cosa molto grave. Saluti a tutti.
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sabato 27 novembre 2010

Indignazione

Chi segue questo blog da tempo sa che nonostante io abbia la veneranda età di 21 anni, seguo con piacere i film d'animazione. Da Agosto, o giù di lì, dopo aver visto un trailer mi ero interessato molto all'uscita dell'ennesima "fatica" della Disney, Rapunzel - L'Intreccio della Torre , l'adattamento italiano del titolo, come sempre discutibile, dall'originale inglese Tangled. Oltre ad un innegabile humour e una discreta colonna sonora a intrigarmi maggiormente è il protagonista del film, doppiato da Zachary Levi (protagonista della serie televisiva "Chuck" e uno tra i miei attori preferiti del momento) e inizialmente, per doppiare tale protagonista era stato scelto Nanni Baldini, doppiatore (più o meno) ufficiale di Zachary Levi ed innegabilmente capace nel suo mestiere. Qui tutto sembrava procedere per il meglio e io ero entusiasta all'idea di andare al cinema per vedere il film, però c'è sempre un però. Praticamente all'ultimo il mondo di unicorni e fiorellini che si era creato nella mia testa a causa di Rapunzel è stato distrutto da una notizia: Baldini doppia SOLAMENTE i trailers e il ruolo di doppiatore del protagonista è stato dato a Gianpaolo Morelli, insipido attorucolo con l'unico merito di avere interpretato in TV il protagonista della serie "L'ispettore Coliandro", telefilm che fra l'altro considero mediocre. Morelli, inoltre non ha una preparazione da doppiatore professionista (a differenza di Baldini) ma è un generico attore televisivo. Io ora mi chiedo, perchè affidare il doppiaggio a semplici attori e non a professionisti del mestiere? Questo errore madornale è stato già fatto qualche tempo fa con Kung Fu Panda, dato che hanno sostituito il simpatico Jack Black con un mediocre attore prestato al doppiaggio come Fabio Volo. Morale della favola io ora cerco di risparmiare i soldi del biglietto e Rapunzel me lo guardo in streaming in lingua originale e sottotitoli in italiano, e sono sicuro che non sarò l'unico italiano a fare questa scelta.
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martedì 23 novembre 2010

It's wonderful


Purtroppo le scorse settimane un po' per pigrizia, un po' per mancanza di ispirazione non ho scritto niente sul programma di Fazio e Saviano, Vieni Via Con Me. Di conseguenza non ho detto cosa ne penso, cosa di cui invece riuscirò a parlarere, ora. Il format del programma è insolito ma gradevole. Purtroppo la canzone che dà il nome al programma viene usata in modo ossessivo e rituale all'interno delle puntate, ma serve a dare una certa identità al "prodotto" televisivo. Gli ospiti, a parte eccezioni come Ligabue e altri (puri "oggetti" di marketing per accalappiarsi il pubblico giovanile) sono una scelta interessante, da personaggi televisivi celebri della TV italica, quali Antonio Albanese, Roberto Benigni e Paolo Rossi a persone comuni chiamate a leggere i vari elenchi. Ma adesso mi vorrei focalizzare sulla puntata di ieri sera. Seguendo blog e fonti diversi dal mio sito avrete sentito parlare dell'indignazione di Maroni nei confronti delle accuse di Saviano nei confronti della Lega Nord, la quale potrebbe (probabilmente, a mio parere) essere invischiata in patti con la n'drangheta. L'offeso Maroni ha quindi chiesto di avere l'opportunità di parlare, anche lui, all'interno del programma, leggendo un "elenco" come uso di "Vieni Via Con Me". Assistendo l'atteso evento, però l'intervento del Ministro innanzitutto non era un elenco come gli era stato chiesto, ma un vero e proprio comizio per difendere la Lega Nord elencando le cosiddette conquiste del suo ministero. Il tutto accolto in modo assolutamente freddo dal pubblico che gli ha regalato soltanto l'applauso di circostanza per quando ha smesso di dire le sue cose. Cosa che osservando altri ospiti venuti in questa e nelle altre due puntate è segno di un totale fallimento per il Buon Ministrello, dato che ospiti delle serate precedenti quali Roberto Benigni e Beppino Englaro hanno visto una notevole dose e calore negli applausi del pubblico. Ieri sera oltre a del "comizio" Maroni e ben più di esso ci sono stati interventi interessanti e piacevoli, come Saviano che parla dell'emergenza rifiuti e delle bugie che ci rifila il governo, Luca Zingaretti che ha letto un'elenco ad-hoc scritto dal grande Andrea Camilleri e un altro scritto da Fruttero, l'architetto Renzo Piano e un esplosivo Corrado Guzzanti che ha ricevuto calorosi e meritatissimi applausi. In poche parole Il programma continua ad essere un successo, almeno per quanto riguarda il mio punto di vista. Dulcis in fundo, Maroni non solo ha ricevuto una fredda accoglienza dal pubblico, ma anche TUTTI i sindacati della polizia italiana gli hanno rovinato la festa criticandogli l'apparizione in TV, facendogli notare che nel suo discorsetto non ha fatto altro che difendere il suo partitello, senza citare minimamente il fatto che la Polizia ha ricevuto un sacco di tagli da parte del governo nanico. Non so se per voi è lo stesso, ma per me vedere Maroni ridicolizzato su tutti i fronti, è una visione che scalda il cuore.

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domenica 21 novembre 2010

Patti cattolici amicizia lunga ( o forse no)


È d'abitudine ormai, che il partito mercenario per eccellenza, ovvero l'UdC cerchi di offrire il suo sostegno per il giusto prezzo. Ed è esilarante, in alcuni casi, come questo, sapere delle condizioni che pone per la sua discutibile e di certo non affidabile lealtà. Pierferdy sembra uno di quei marmocchi capricciosi che è disposto a mangiare la minestrina solo se poi mamma gli compra il gelato (io stesso ammetto di essere appartenuto a tale categoria) e l'ultimo album di figurine dei Gormiti (di questa categoria per fortuna non ne facevo parte) . La zuppa in questione consiste nel fare parte del governo nanesco, in cambio però il fratellino manesco che picchiaCasini (leggasi Bossi) deve essere messo in punizione (vedi allontanarsi dal governo) e mamma-Silvio deve raccontargli le favole ogni notte prima di dormire (leggasi accettare in tutto per tutto i capricci dell'UdC, per quanto riguarda la discriminazione degli omosessuali, difendere la Chiesa da accuse compromettenti quali pedofilia, corruzione, scandali finanziari e altre cose che piacciono così tanto ai cattolici). Tutto questo è tra l'esilarante e l'inquietante. Ora bisogna solo vedere come reagirà il nano più famoso dell'Italia contemporanea, impegnato a contrastare la nuova crisi provocata dalla diserzione di Fini e altri membri ben meno importanti del team come la sua beniamina Carfagnetta...
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martedì 16 novembre 2010

Lettera di un'italiana stanca.

Cari Lettori, cari italiani,
sono una semplice cittadina come voi e come tale non posso più restare immobile, subendo giorno dopo giorno, attacchi sempre più pesanti alla mia dignità nonché al mio - ormai superato - orgoglio di essere italiana.
Vi chiedo di riflettere molto profondamente su quello che sta accadendo al nostro Paese. Non possiamo più permettere che questa "povera" Italia venga vessata, torturata, continuamente ferita nel suo amor proprio e nella sua anima, dove per anima si intenda il territorio idrogeologicamente distrutto. Anni e anni di edificazioni incontrollate, disboscamenti, inquinamenti di falde acquifere, terreni.
Mi appello a tutte quelle persone che, come me, hanno realmente a cuore le sorti del nostro Paese. Proseguendo di questo passo non avremo più scampo. Ci ritroveremo con dei figli a cui non lasciare altro che macerie.
Politicamente poi e soprattutto – ed è li che volevo arrivare – siamo governati, anzi non-governati, da una persona ormai chiaramente disturbata mentalmente, al quale i molti accoliti vanno dietro come pecore intimorite, e bada bene, intimorite non smarrite. Pecore con la presunzione di sentirsi lupi. Ma a differenza dei lupi che hanno una struttura sociale molto organizzata e con “valori” che superano di gran lunga quelli del nostro governo, sono come lupi solitari che se isolati dal branco assalgono per non essere assaliti.
L’etica morale, la correttezza, il buon esempio sono dei termini che ormai stanno scomparendo anche dal vocabolario più aggiornato.
Come fate a non sentire rabbia, delusione e voglia di dire basta! Voglio tornare a sentirmi fiera di essere italiana e non vergognarmi continuamente per gli scempi reiterati.
Voglio un Presidente del Consiglio che pensi realmente a rimettere in piedi questo Paese!
Basta con la Domus di Pompei, basta con i 250MLN di euro dati alla scuola parificata mentre le statali ormai sono alla bocca dell’ossigeno, basta con gli esempi di veline-ministre, basta con il sud abbandonato a se stesso e soprattutto basta con la disunità d’Italia!
Vi prego con il cuore in mano di riflettere attentamente e di scegliere percorsi diversi perché, ricordiamolo bene, dipende soprattutto da noi cambiare questo stato di cose.


Grazie per l’attenzione.


Angela

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lunedì 15 novembre 2010

Impallinate lei!

Mai visto un ministro del Turismo avere così tante idee che nuociono apertamente al Turismo. Prima il tentativo, per fortuna fallito, di abolire il Palio di Siena, e adesso La Roscia più famosa del Governo berlusconico tenta di danneggiare ulteriormente il patrimonio nazionale, passando dal turismo vero e proprio alla gastronomia italica. A causare tutto è l'uccisione accidentale di un cercatore di funghi per mano di un cacciatore in Toscana. Per quanto si può discutere della colpa dell'uno o dell'altro di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo, ciò non toglie dell'involontario omicida la giustizia se ne sta già occupando e che si sia trattato di un incidente. Molto sfortunato e che ha portato ad una tragedia, ma pur sempre un incidente involontario. Peccato che la Brambilla sia più occupata a sfruttare qualsiasi scusa pur di mettere in evidenza il suo sdolcinato lato da militante del WWF. Secondo la Brambilla "Non è possibile perdere la vita impallinati mentre si va la domenica mattina a cercare funghi, solo per compiacere i cacciatori e chi li sostiene, una minoranza della popolazione italiana" e che quindi la caccia dovrebbe essere controllata perchè crudele per l'incolumità pubblica dipingendo a conti fatti chi svolge la professione venatoria come mostri malvagi e senza pietà. Alla cara Brambillina vorrei ricordare una cosa. Lei in questo governo non si occupa di rappresentare la volontà un fottuto partito di druidi animalisti, ma si occupa (in teoria!) di tutelare il turismo italiano. E credo che sia assolutamente idiota non riconoscere che nella gastronomia italiana (marchio di fabbrica del Belpaese amato da tutti i buongustai del mondo) il contributo della carne di cacciagione è elevatissimo soprattutto in Toscana, regione dove è avvenuto il fattaccio. Sul perseguitare il cacciatore distratto posso anche essere d'accordo, non sto mica giustificando il suo errore, ma vale la pena di perseguitare un'intera classe di lavoratori che da secoli riempie le nostre tavole di buon cibo e che contribuisce a tenere alta la qualità della tradizione culinaria italiana? Personalmente preferirei trovarmi di fronte ad uno spezzatino di cinghiale grondante sugo piuttosto che un misero piattino di insalata come a quanto pare suggerisce la Brambilla!
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venerdì 12 novembre 2010

From globalisation to GlobalASIAtion. Quale spazio per l'Europa?

Padiglione cinese all'Expo di Shangai


Un concetto troppo spesso sopravvalutato in Europa è stato quasi sempre quello di credere che una continuità dell'economia mondiale dovesse passare per le sue mani, forse perchè l'unico continente in grado di conciliare nuovi effetti democratici con l'estensione del mercato interno a nuovi Paesi.
La strategia Europa 2020 che cancella definitivamente l'esperienza fallimentare della strategia di Lisbona, sembra aver imparato la lezione anche grazie alla recessione delle economie nazionali nel periodo post crisi.
Diventa infatti un'impresa leggere nella presentazione di tale strategia la parola "crescita" che lascia spazio a termini come

"economia più intelligente, più verde, che [...] faccia leva sull’innovazione, su un uso migliore delle risorse e sulla conoscenza quale principale fattore di crescita".


Il fallimento partito da Lisbona dieci anni fa, possiamo definirlo un "fallimento ottimistico" poichè erano note a tutti le disparità economico-finanziarie tra i diversi Stati membri, e che traguardi di alto profilo non potevano portare ad effetti tali da poter competere con le attuali potenze.
I risultati attuali sono che i paesi con enorme disavanzo sono costretti a dover rientrare entro certi parametri e i paesi che dovrebbero attuare riforme economiche di ripresa (Germania in prima fila) si trovano comunque a tagliare servizi essenziali allo stesso modo dei primi. Uno sfacelo insomma.

Ad oriente, precisamente a Singapore, Kishore Mahbubani preside della Lee Kuan Yew School of Public Policy, in suo articolo sugli errori dell'Europa ha analizzato le scelte strategiche messe in campo dall'UE ed il risultato di tale analisi è sintetizzabile in 3 punti:

1) aver allontanato la sfida islamica che poteva e può essere una buona prospettiva di rilancio non solo economico ma anche sociale, data l'esplosione demografica che interessa tutt'oggi l'Unione;
2) non aver sfruttato una partnership asiatica in tempi non sospetti, quando l'Asia in occasione della riunione Europa-Asia (ASEM), offriva i propri mercati per l'importazione dei prodotti europei più avanzati tecnologicamente;
3) mantere ostinatamente rapporti transatlantici, non rendendosi conto che gli stessi Stati Uniti hanno spostato il loro baricentro produttivo in Asia.

L'immagine di un declino europeo sul piano internazionale è sancita dall'adesione dei paesi del G-20 (riuniti in questi giorni a Seoul) al piano di riforma sulla governance del Fondo Monetario Internazionale. Per capire la portata di questo evento bisogna sfogliare gli archivi della storia, perchè in 65 anni di vita dell'Istituzione economica più influente per tutti gli Stati del mondo, non si era mai cambiato il sistema del diritto di voto e di governance interna.
Secondo la riforma infatti, l'organizzazione vede aumentare le quote al diritto di voto per i quattro paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) a discapito delle "economie europee avanzate" (Germania, Francia, Regno Unito e Italia). La Cina conquista la terza posizione dopo Usa e Giappone sorpassando Gran Bretagna, Francia e Germania.



Inoltre l'Europa dovrà cedere due posti agli attuali nove, all'interno del board (organo esecutivo dell'FMI) costituito da 24 Paesi.
Il Fondo sarà ancora per poco la rappresentazione dell'età coloniale e come ha sottolineato il direttore generale dell'Fmi Dominique Strauss-Kahn, "è un quadro che si adegua alla nuova realtà dell'economia mondiale".

Ma questa deriva europea non è che l'avvio di una fase incerta dell'economia mondiale dovuta alle posizioni protezionistiche di Cina e Stati Uniti per evitare la svalutazione delle rispettive valute.

Infatti al centro della discussione al G-20 ruota lo scottante problema della frattura tra i paesi ricchi esportatori e quelli consumatori che sono costretti a sorbirsi l'intero debito, al fine di tenere sotto controllo gli squilibri delle partite correnti. In sostanza si tratta di spingere i paesi emergenti (Cina in testa) ad incentivare i consumi all'interno dei propri paesi per evitare che tutto ciò che viene prodotto venga in buona parte esportato, lasciando agli stati importatori l'onere di consumare, non avendo purtroppo liquidità sufficiente per acquistare e caricarsi quindi un investimento senza ritorno, ovvero debito.

La sfida europea rimane pertanto quella di allargare il suo sguardo di macroregione occupata di tenere a bada le strilla dei propri Stati membri e di affrontare un tema sociale che è quelloi dell'integrazione dei popolaffacciati sul mediterraneo, di aprire i propri mercati il più possibile. L'importanza di un mercato interno sarà valida solo quando potrà accettare e accertare la sua competitività con i restanti mercati. Competere non è sempre una perdita, ma una perdita al rialzo, che stimola anche quando c'è poca innovazione.

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mercoledì 10 novembre 2010

Consumo di droga in Europa in aumento: presentato il rapporto annuale europeo




Dall'ultimo rapporto della Oedt (Osservatorio sulle droghe di Lisbona) i dati del 2008 sull'uso degli stupefacenti in Europa sono preoccupanti. Il quadro delle statistiche è valutato tra il 2004 e il 2008 su un campione di adulti compreso tra 15 e 64 anni (tutti gli adulti) e 15-34 (giovani adulti) che comprende tutti i 27 Paesi dell'Unione in aggiunta alla Croazia, Norvegia e Turchia (nuovi Paesi aderenti).

In generale si registra un notevole aumento nella fascia d'età adulta (34-64) dei consumatori occasionali di cocaina (circa 4 milioni nell'ultimo anno) ed un aumento costante, insieme ai decessi, per causa degli oppioidi.
Si stima che sia la sostanza principale in oltre il 50% di tutte le richieste di trattamento per droga, oltre che quella meno controllata alla dogana poichè in una zona ad altissimo tasso commerciale come la Turchia, diviene impossibile fermare ogni mezzo per controllare. Significherebbe fermare il commercio tra Oriente ed Europa.

Ricercare i motivi passati e futuri di questa piaga non si può farlo in questo breve spazio e né tantomeno è possibile arrivare a conclusioni di breve o lunga durata.
E' possibile invece, approfondire le cause che sono alla base di questo malessere, che non è altro che un malessere di una società che sta affrontando e che affronterà periodi di forte disagio economico, di alti livelli di disoccupazione senza tener conto lo scarso rendimento offerto dagli Stati (sopratutto quelli ad est) in materia di lotta alla criminalità organizzata, che rimane il perno di questi traffici illeciti.

Tuttavia il quadro della lotta al fenomeno delle droghe in Europa non è da considerarsi del tutto buio, soprattutto se si fa riferimento a condizioni di prevenzione quali l'infezione da HIV. Infatti il numero delle persone sottoposte a trattamente è notevolmente aumentato nel corso degli ultimi 10 anni.

Prevenzione che nel "sistema Unione" si fonda su una strategia nazionale in materia di droga, solitamente sostenuta da un piano d’azione con obiettivi concreti e relative scadenze. Si tratta di un modello di politica razionale, in quanto permette di verificare regolarmente i progressi e di reindirizzare la politica qualora si riscontrino carenze.

Rimangono però deficienze a livello di prestazione dei servizi di assistenza nei Paesi ad est e a sud. Lunghissime le liste di attesa e fortemente ridotte sono le disponibilità di terapie.

Nel dettaglio sono considerevoli i livelli di consumo di cocaina che resta la seconda sostanza illecita più utilizzata in Europa nonostante il suo costo elevato rispetto alle altre droghe.
L'utilizzo è disomogeneo all'interno dell'Unione con picchi che si registrano soprattutto in Italia, Spagna, Olanda, Francia e Regno Unito.
A differenza degli oppioidi, la cocaina entra maggiormente in due Paesi europei (Spagna e Olanda) e sta toccando da pochi anni anche i confini orientali. Resta grave il problema dell'importazione attraverso metodi di laboratorio dove si estrae cocaina base da materiali portatori, quali cera d’api, concime, indumenti, vegetali, plastica e liquidi.

La situazione italiana secondo l'Osservatorio Nazionale del Dipartimento di Politiche Antidroga, registra una decrescita nel consumo, in maniera evidente tra i consumatori occasionali, trend che assume sensibili miglioramenti anche nell'anno 2009 e nel primo semestre del 2010.

Resta tuttavia da valutare la modifica di alcuni metodi legislativi e organizzativi a livello dell'Unione. Come già ho accennato in precedenza, il fenomeno delle droga non può rinchiudersi all'interno del suo stesso ambito e soprattutto oggi dove la globalizzazione apre qualsiasi ambito ad una miriade di tanti altri diversi, allo stesso tempo occorre mettere in campo strategie di coordinamento tra sistemi diversi, tra ordinamenti giuridici differenti al fine di raggiungere obbiettivi comuni.

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lunedì 8 novembre 2010

Quando la fortuna ha un sapore amaro

Certe notizie sono armi a doppio taglio. Di quelle che quando ne vieni a conoscenza esulti e nella tua testa ci sono i fuochi d'artificio, ma passato il primo minuto di gaudio iniziano le più tetre riflessioni e ci si rende conto che la notizia apparente buona nasconde un lato di buie prospettive. La "buona novella" in questione è l'ennesima presa di posizione di Fini nei confronti dell'Arcoriano. Finuzzo ha chiesto a gran voce le dimissioni di Silvio in cambio del sostegno del suo neonato partito ad un un futuro governo di centrodestra. Inutile dire che Silvio non l'ha presa bene e dichiara guerra (di nuovo) a Fini. È innegabile che i finiani rappresentino una discreta fetta del consenso del governo di Centrodestra attuale, sicuramente pesa ben più dei minipartitini vassalli come l'Udeur e per fortuna pesa più di Lega Nord. Perciò non si può certo dire che senza una parte considerevole di sostenitori Berlusconi e Company possano vacillare. Dopo tale entusiasmo iniziale ci si rende conto della fregatura. È davvero un fatto positivo che il modo in cui Berlusconi rischi la caduta sia proprio questo? Perchè sta andando così? Semplice. Il governo si sta erodendo dall'interno perchè non è invincibile. E tale apparente forza non era certo data da un governo in preda a scandali finanziari giudiziari e anche solo etici, ma dal fatto che l'opposizione era così debole che non ha saputo infierire al monento giusto, non riuscendo a guadagnare prezosi sostenitori Questo perchè? Per cose che ho detto moltissime volte in questo blog: Bersani e la sua passività, dissidi interni, troppo snobbismo da parte di quasi tuttti, Bersani, D'Alema, vendola e tanti altri, mancanza di una costante sinergia da parte dei vari partiti che in teoria dovevano opporsi a scelte di un governo che indebolisce lo Stato italico. Quindi ora rischiam che, si Berlusconi se ne va, ma chi può dire che Fini sia un possibile salvatore dell'Italia? Parliamo di una persona che è partita dall'MSI...
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sabato 6 novembre 2010

Una reazione a catena di Epic Fail

Già ho parlato, in un precedente articolo della mia stima per Matteo Renzi, membro giovane e di spicco del Partito Democratico. Tale stima però non è provata da qualcun altro, il cui sostegno vale meno, ahimè di quello dato da un blogger comeil sottoscritto. Naturalmente a non averlo tra i migliori amici su Facebook sono i "vecchi" del PD tra cui il vecchio per eccellenza, zio Bersy. Il sindaco di Firenze ha indetto la convention a Firenze "Prossima fermata:Italia", creata per parlare di come rendere migliore il PD e naturalmente anche della situazione italica. Naturalmente Bersani, la Finocchiaro e gli altri membri della casa di risposo del PD sono troppo offesi dalle GIUSTE accuse del giovane fiorentino e quindi si sono rifiutati di partecipare. Come se litigare e fare ostruzionismo in modo idiota giovasse al partito. Il brutto è che per Bersani & company l'imbecillità è ormai un vero e proprio marchio di fabbrica. Tutto ciò invece non si riesce a capire quando si vede da altre parti. Sto parlando di Vendola e quasi non ci credo. Bersy ha organizzato una bella manifestazione per un motivo molto raro parlando del Partito Democratico, ovvero contro il governo. E, una volta tanto in cui il Piddì dimostra di non baciare le scarpe di Berlusconi Vendola lo snobba rifiutando di partecipare alla manifestazione. Solo io sono l'unica persona antiberlusconiana che crede che l'opposizione (o pseudopposizione parlando di piddì) debba essere unita dato che per sconfiggere un leader come Berlusconi che ha la propria forza nel numero di beceri sostenitori è necessario avere il maggior numero di sostenitori (magari non beceri) possibile.
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martedì 2 novembre 2010

Trovare le differenze


L'operazione Bunga bunga non è stata autoconclusiva, non si è fermata al dare un'altra scusa a Silvio per svicolare DI NUOVO alle leggi L'affaire Ruby però, seppur grave, in confronto agli altri abomini giudiziari di berlusconica mano risulta quasi una cazzatina fatta per gioco, rispetto a cariche istituzionali regalate o anche solo promesse e non mantenute (vedi D'addario) in cambio qualche discreta marchetta, festini sardi, leggi ad personam e casi di corruzione. In preda ad un notevole caso di facciacomeilculo il premier ha scherzato sull'argomento e ha anche aggiunto che secondo lui è meglio essere appassionati di belle donne che gay. Inutile dire che ci sono state reazioni, alcune dignitose altre ridicole. Cominciamo ad elencarle:
Dal piddì: La battuta in sè è stata considerata disdicevole. Nulla da obiettare, anche se un po' fastidiosamente politically correct, ma il peggio sta quando Bersy parla del nanico premier in generale, ovvero Il premier è al declino e sta trascinando il Paese con sé, come fece "Sansone con i Filistei". Una definizione assolutamente idiota. E spiego perchè. Nonostante io non abbia un laurea specialistica in teologia ebraica ricordo distitamente due cose: Sansone aveva una lunghissima chioma e, cosa più importante, Sansone è un personaggio POSITIVO, quindi il PD con un simile paragone gli ha fatto solo un favore (due se contiamo anche la faccenda dei capelli, cosa che dall'immagine che ho usato nel post sembra bene diversa dalla realtà effettiva)

Di Pietro invece è stato migliore limitandosi a definire l'offesa una penosa battuta da bettola. Certo, come commento non è molto argomentato ma sicuramente è meno imbecille delle affermazioni di Bersani, alquanto fuori luogo. A regnare però tra queste reazioni è quella di Vendola (che fra l'altro è quello che giustamente si è sentito più tirato in ballo dalla battuta, e penso che i lettori non mi critichino se non specifico la motivazione. Nichi ha detto le cose per come esattamente sono: Berlusconi è (usando le sue parole giustamente al vetriolo detta nella videolettera che ora impazza su Facebook) smodato e patetico invitandolo anche a fare un'uscita dalla scena all'insegna del decoro. Parole forse ingenue, dato che il Nano ormai si è arroccato sulla poltrona di premier e non ne vorrà mai sapere di cedere il posto a qualcuno più degno. Tuttavia Vendola non ha torto, e finalmente ha dimostrato che esiste, nella repubblica dei tagli e degli inciuci qualche politico degno di questo nome.

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domenica 31 ottobre 2010

Politica e Bunga bunga


Sinceramente ho troppe informazioni discordanti su questo tanto chiaccherato Bunga Bunga, da ballo strarrapante a vera e propria pratica sessuale. Fatto sta che Berlusconi in tutto questo magna magna (o forse tromba tromba) ha ancora una volta messo come priorità il suo circolo di amici conoscenti e pulzelle dalla dubbia professionalità in ambito politico davanti allo Stato. A quanto pare la minorenne Ruby, coinvolta per l'appunto in questo misterioso Bunga Bunga è stata beccata a fare un furto e conseguenzialmente messa in custodia in attesa della decisione da prendere se mandarla o meno in una comunità. Tale decisione è stata impedita dato che Silviolo ha mandato una sua lacchè (leggasi Nicole Minetti, una delle tanto discusse gnocche entrate nella vie politique) per far rilasciare, con successo, la minorenne. Il tutto fottendosene altamente, ancora una volta, della Giustizia dato che la ragazza era ancora sotto giudizio per il suo reato. Quindi questo episodio ci spiega che anche se la condotta sessuale del premier non basterebbe per rimandarlo finalmente a casa la stessa cosa non si potrebbe dire, almeno in uno Stato civile degno sia del sostantivo che dell'attributo, ora che la sua condotta sessuale non lo porta soltanto ad offendere la morale, ma anche le istituzioni prima fra tutte la giustizia, rappresentata dai PM lasciati ingiustamente a bocca asciutta e a cui è stato impedito di fare il proprio lavoro.
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Nota poscritta: pare che Bersani e PERSINO Famiglia cristiana abbiano espresso il proprio disprezzo. Pierluigi ha persino chiesto le dimissioni dello chevalièr arcoriènne. Gli sono spuntati i testicoli o è soltanto una pozzanghera di dignità in un oceano di pusillanimità? I cattolici, per l'ennesima volta invece dimostrano di essere una letale arma a doppio taglio che prima ti sostiene e qualche minuto dopo ti fa lo sgambetto!

martedì 26 ottobre 2010

Il Popolo dei Lividi


Il Centrodestra subisce un altra aggressione: Capezzone colpito in faccia con un pugno a Roma. La mia solidarietà va all'aggressore che forse si è slogato il polso dopo il colpo.
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A quanto pare siamo così in crisi che l'aggressore stavolta non poteva nemmeno permettersi una statuetta del duomo o del colosseo.
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Cicchitto è furioso per la presenza di una sinistra squadrista. Lo capisco. Lo squadrismo è una creatura tipica della Destra e da fastidio che certe invenzioni possano essere plagiate dagli avversari!
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Che vergogna:aggrediti Berlusconi, Ratzinger, Belpietro e ora anche Capezzone. È disdicevole che nessuno di questi lavori abbia ottenuto i risultati sperati.
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Muore il polpo Paul. Questo non lo avevi predetto, eh?
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Muore il Polpo Paul. Per quanto sia stato un essere dalla dubbia utilità merita molto più dispiacere di un pugno dato a Capezzone.


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lunedì 25 ottobre 2010

Lo sfasciapartiti

Da quando l'ho iniziato a sentire nominare in TV o su Internet il sindaco di Firenze, Matteo Renzi , ascoltando o leggendo le sue affermazioni, ho iniziato a provare notevole stima nei suoi confronti, tanto che mi sono anche informato leggendo stralci della sua biografia su wikipedia, che nonostante sia un sito aperto alla creatività di tutti, a piccole dosi lo sfrutto per avere una minima idea su qualcuno, che sia un politico, personaggio storico o autore di libri. Renzi è un politico giovane e soprattutto ha una mente giovane, cosa non proprio scontata in ambito di politica, dato che spesso esistono giovani promesse che tutto sono meno che innovativi. Lui no, ha parecchi motivi per dire che sa di cosa parla quando parla dei problemi del paese, per prima cosa appartiene come ho detto prima è piuttosto giovane, che lo rende vicino alle problematiche di persone che sono entrate da poco nel mondo del lavoro e che spesso non riescono a trovarlo, secondo poi il buon Matteo ha parecchio a che fare con i danni provocati dal governo di adesso, dato che sua moglie appartiene ad una delle classi più colpite da tagli e beffe da parte del potere berlusconico, ovvero quella degli insegnanti precari. Tutto questo elogio l'ho scritto per introdurre un'episodio di cui il caro Fiorentino è protagonista, ovvero uno dei litigi che tanto spesso colpiscono il piddì e riguarda la sua proposta di "rottamare" il PD, eliminando le vecchie erbacce(ovvero i vecchi dirigenti del partito) che di certo non contribuiscono a dare un immagine carismatica al Piddì, dando invece dimostrazione di un "pallemoscismo" generale. Però naturalmente queste cariatidi fanno la parte degli scandalizzati e non hanno la minima idea di schiodare dalle loro poltrone e quindi contrattaccano facendo gli offesi e dandogli anche del maleducato.Speriamo che questo non generi un ulteriore scisma utile solo a togliere ulteriore "potenza" al Piddì...
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sabato 23 ottobre 2010

La nobiltà della sconfitta




L'esercizio che abbiamo imparato nei primi giorni di scuola elementare era il disegno. Non ricordo esattamente come disegnavo, ma di una cosa ero certo. Se sbagliavo il disegno prendevo la gomma, cancellavo l'errore e riprendevo a disegnare.

Poi, il disegno è diventato solo un modo per raccontare con le immagini quello che con le parole dovevamo scrivere. Di solito si trattava di poesie o filastrocche. E se si sbagliava con le parole? Qualche linea tipo scarabocchio sulla lettera sbagliata e poi si continuava a scrivere.

Man mano che passavano gli anni mi rendevo sempre più conto che sbagliare poteva capitare, ma che meno errori avessi fatto, migliore sarebbe stato il voto da portar a casa.
Chi non ricorda i temi di italiano, scritti prima in brutta copia e poi riscritti in bella, sul foglio da consegnare alla professoressa o al professore?

Ci hanno insegnato che diventare grandi è sinonimo di esperienza e se questa significa commettere meno errori possibili allora si è tanto più grandi.
Non è una legge matematica, ma chi più sbaglia, più impara la lezione e meno volte ricadrà nell'errore già commesso.

Talvolta da grandi crediamo che anche ciò che sia sbagliato, possa - con un minimo di autoconvincimento - ridiventare giusto. Il paragone potrebbe essere simile: debelliamo l'idea di noi stessi come vinti e ci ergiamo a vincitori.
Quella gomma che utilizzavamo per cancellare il contorno un po' goffo di un viso, l'abbiamo rimessa nell'astuccio del nostro ricrederci. Siamo grandi e non abbiamo bisogno di riscrivere, ma di continuare a scrivere.

In particolare noi italiani possediamo l'arte del credere in qualcosa di giusto sapendo che è del tutto sbagliato. L'arte del riprendere dagli armadi pieni di polvere, personaggi macchiati di sangue e dire che è solo una macchia di sugo. L'arte del trasformare il vecchio in nuovo e il nuovo in obsoleto.
Se volgiamo lo sguardo all'Italia non c'è spazio pubblico o privato che non veda visi già visti una ventina di anni fa'. Ma che dico! Anche trent'anni fa'!
Sarebbe bello vedere che questi visi siano di una purezza e di un candore da far invidia anche al più giovane e arrembante Stato del mondo. Peccato che di purezza e di candore non ne vediamo nemmeno uno strascico da più di trent'anni. Vediamo giornalisti che con il solo cambio del marchio di fabbrica ridiventano "ottimi giornalisti" dopo che erano caduti nell'oblio più scuro sotto la tv di regime del nano.
Vediamo politici che avanzavano dichiarazioni di stima e di riconoscenza verso il più grande dittatore sanguinario italiano e che da un mattino all'altro, solo per aver avanzato battaglia dura contro il nano sono innalzati al più alto gradino del governo di questo Paese.
Imprenditori che per essersi fregiati dei nomi di fabbrica più maestosi al mondo, sono i possibili futuri candidati alle prossime elezioni politiche, senza vedere che il conflitto di interessi in capo a questi, rimane il nodo più grande di questo Paese, più grande anche delle imprese che gestiscono.

Non è il trionfo del fallimento. Per il bene di questo Paese bisogna dichiarare che trent'anni di storia sono da riscrivere e che continuare a scrivere aumenta l'agonia di chi legge il racconto, impoverisce il racconto stesso di dettagli e colpi di scena che possono far vincere allo scrittore il premio di storia più originale e riuscita.

Negli Stati Uniti il numero delle donne in finanza, economia e politica, è salito dallo scoppio della crisi del credito. Stanno ripulendo il caos creato dai colleghi maschi durante gli ultimi vent'anni.
Ammettere di aver sbagliato costruisce quello che alla fine saremo. Una società senza cambiamenti vive di favole, senza potersi immaginare realmente.


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mercoledì 20 ottobre 2010

Il lato idiota del femminismo


A volte ci si rende conto di quanto alcune idee, anche se spesso basate su fondamenta decenti abbiano inevitabilmente le loro più bieche e ottuse degenerazioni. Ora ne ho trovata una nel femminismo. Secondo qualche donna se una lavoratrice è attraente A PRESCINDERE non merita di esercitare la professione che ha intrapreso. Questo succede a Milano in una scuola cattolica dove alcune madri hanno protestato per una motivazione piuttosto idiota: la maestra 28enne Ileana Tacconelli (ex miss Abruzzo e ha partecipato a qualcuno dei trailer demenziali di Maccio Capatonda su Mai dire Gol) è usando le parole di una di di queste mammine frustrate e invidiose è troppo bella per insegnare a mio figlio.Ma che cazzo vuol dire? La ragazza è giovane ergo, come la maggior parte dei giovani in questo paese deve pure campare in qualche modo e quindi deve tirare avanti facendo la maestra, mi pare ovvio. Ma a quanto pare non lo è per queste bigotte e quindi va punita per il semplice di essere gnocca, tanto che si sono fatte delle indagini (a quanto pare fallimentari) per cercare di licenziare questa poveretta. A parte che io alle elementari, ricordo ancora con magno gaudio, avevo una giovane maestra di religione che non solo era nei sogni erotici (per quanto possano essere erotici i sogni di un bambino delle elementari) di tutti i maschietti della mia classe, ma era anche sufficientemente competente per fare il suo lavoro. Quindi care mie pseudofemministe complessate, dovreste incazzarvi molto di più per quella cagna di Belèn Rodriguez che nella pubblicità della Tim tempo fa interpretava una prosperosa e stupida insegnante di latino al liceo che per una insegnante che lavora SUL serio e con professionalità in una scuola. Senza contare che una donna (piacente o meno) non deve per forza avere una laurea 110 e lode in fisica quantistica presa all'università di Harvard per insegnare in una scuola elementare, ma basta essere intelligenti e abili a prendersi cura dei ragazzini

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martedì 19 ottobre 2010

La Rai colpisce ancora

Devo ammettere che sono caduto dalle nuvole leggendo la notizia della possibile eliminazione di Vieni Via Con Me, programma tenuto da Roberto Saviano e Fabio Fazio. Principalmente perchè non ne avevo mai letto niente a riguardo e non sapevo nulla di questo progetto.Se non sono l'unico ad essere rimasto sorpreso da questa notizia ragguaglio anche voi lettori: Vieni Via Con Me è un programma di approfondimento che, dovrebbe durare (sempre se la tirannica RAI non lo censurerà per il volere diretto o indiretto di Silviozzo) per 4 Lunedì consecutivi, e si parlerà sia di culturte che di varie magagne che coinvolgono l'amatissimo governo berlusconico dal Post-Terremoto in Abruzzo all'irrisolta questione della monnezza. Il tutto supportato egregiamente da altri volti noti della TV primo fra tutti Roberto Benigni seguito a ruota da due "leali compagni" di Fabio Fazio che lo hanno accompagnato già con "che tempo che fa", ovvero Paolo Rossi e Antonio Albanese.
Siamo quindi all'ennesima violenza nei confronti dell'informazione oppure si riuscirà almeno questa volta ad evitare il silenzio?

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sabato 16 ottobre 2010

Il mio nome è Giustizia




Sono tanto cari i sogni che custodiamo gelosamente dentro di noi.
Sono tanto cari da portarci, talvolta, ad essere spietati.
Justice, un ragazzo ghanese, all'età di 14 anni decise di lasciare la sua terra ma non sapeva che il suo sogno sarebbe stato spietato quanto la sua voglia di raggiungerlo.
Giustizia è il nome della speranza che ha accompagnato questo ragazzino lungo sentieri mai immaginati, nella fame più disumana, nelle notti al freddo.
Giustizia è il nome del viaggio lungo metà della terra africana, quella a nord, quella immersa nel deserto che poi si ferma dove il mare è media-terre e dove i sogni degli africani diventano possibili.
Le possibilità, però, non sono uguali per tutti e c'è chi in questi viaggi si deve arrendere al sogno di speranza.
Un racconto avvincente, che con una verità spietata cerca di far riflettere sulle condizioni di cui sono schiavi intere popolazioni africane in cerca di una nuova vita verso l'Europa.



Il 5 ottobre 2010 dopo due giorni in terra libica, il commissario europeo per gli Affari interni e quello per l'Allargamento e politica di vicinato hanno siglato un agenda di cooperazione con la stessa Libia in tema di lotta al traffico di esseri umani, aiuto alle piccole e medie imprese, dialogo sulla protezione internazionale dei rifugiati. Il costo complessivo è di 60 milioni di euro. Tutt'oggi non esiste un calendario per la messa in atto di queste operazioni.



Il costo di vite umane non è possibile stimarlo.

Questa considerazione, però, la capirete solo dopo aver letto tutto il racconto.





Paul Kenyon

"Il mio nome è giustizia"

264 p.

Edizioni PIEMME



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venerdì 15 ottobre 2010

Tiè!

Santoro andrà in onda regolarmente, dato che la sospensione per il suo non troppo velato vaffanculo a Masi è stata annullata. Poppappero.
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Reso punibile il Negazionismo. Williamson verrà spedito a cristianizzare Plutone per evitare che la Chiesa possa rimanere in imbarazzo.
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Silvio Berlusconi e figlio accusati di evasione fiscale. Quella si che è una famiglia unita.
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Alemanno sull'aggressione avvenuta a Roma di cui è stata vittima un'infermiera romena: l'episodio non è nato dall'intolleranza. Al Lattosio.
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giovedì 14 ottobre 2010

NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE!

In una realtà dove molto spesso non si hanno confronti diretti,dove non si ha la possibilità di parlare,di esprimersi,di denunciare una violenza e nel caso ultimo di Sarah Scazzi,promuoviamo questo video realizzato nella mia comunità locale che è quella della Città di Lavello, in Basilicata.
Diamo una voce a chi non c'è l'ha.Diciamo no alla violenza sulle donne!
Numero verde Antiviolenza Donna - 1522

mercoledì 13 ottobre 2010

Finalmente un po' di sinergia!

Pare che il cervello del Partito Democratico abbia ricevuto la giusta dose d'ossigeno stavolta, dato che finalmente (anche se purtroppo solo in una vicenda) ha capito di dover cooperare con l'IdV e non evitare questo partito come la peste bubbonica. L'episodio in questione è dovuto alla sospensione di 10 giorni per Michele Santoro, censurato per l'ennesima volta dalla Rai. Entrambi i partiti finalmente si trovano a fianco a fianco in un fronte comune che è quello della difesa di Annozero. Sia il piddino Vincenzo Vita, che Antonio Di Pietro hanno chiaramente detto che Santoro è un capro espiatorio scomodo per la Rai, oramai sotto controllo indiretto (ancora per poco) di Berlusconi e sotto la vigile sorveglianza di Masi e altri esseri minzolinidi. Spero che il Piddì continui su questa strada e non perda di nuovo i testicoli.
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lunedì 11 ottobre 2010

Metamorfosi silviane


Un partito più berlusconiano. Mi chiedo quanto sia effettivamente possibile. Finiani "sovversivi" a parte fatico nel pensare ad un entità politica più fanatica di quello che ora è il PdL, con membri che sarebbero disposti a sgozzare i propri parenti per compiacere il loro minuto Sire (vedi Bondi, Gasparri La Russa e a loro modo anche Veltroni e Bersani). Eppure Silvio ha deciso di provarci per avere un governo ancora più blindato. Ha annunciato la sua intenzione di cambiare, per le elezioni simbolo e nome del partito per distanziarsi dall' FLI finiano. Sono incerto sul come interpretare questa soluzione. Nella storia è successo che quando un leader si fortifica in un guscio vuol dire che sta perdendo colpi e rischia la sconfitta, quindi tenta un ultima difesa disperata per salvare il salvabile (vedi Hitler e il suo Bunker) dall'esito alquanto incerto. Oppure Silvio vuole semplicemente incrementare ulteriormente la sua influenza per evitare altre "debolezze" da Fini ed emuli creando un team di zombies fedelissimi ma dalla dubbia competenza in grado di rovinare ulteriormente il già diroccato stato italico minando sia la dignità degli Italici sia la qualità delle loro vite, cercando magari se possibile di distanziarsi dall'imbarazzante ma sempre più temibile minaccia leghista.

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sabato 9 ottobre 2010

Maroni glassati

Periodo ghiotto per le figure di merda leghiste. Prima la triste uscita di Bossi, poi le manifestazioni anti-leghiste a Roma nel mentre della finta pace tra Roma e Milano e ora ci si mettere pure Maroni con le sue perfomance fallimentari e imbarazzanti per il partito della Polenta Taragna. Robertìn infatti, per rendee onore alla sua carica istituzionale di Ministro degli Interni ha voluto darci dimostrazione della sua onestà e della sua competenza. L'evento preso in esame risale al 2009 e rappresenta una pagina parecchio compromettente per un ministro, soprattutto per un Ministro che in teoria dovrebbe occuparsi di tutelare le leggi, ovvero un'accusa di corruzione da parte del gruppo Mythos, gruppo importante per le consulenze aziendali in Italia. Maroncello ha guadagnato 60000 euro per non specificate "consulenze" per il gruppo, insieme alla sua portavoce che ne ha ricevuti 14000, il tutto anche per aiutare la Mythos che stava allora in un periodo di crisi ad insabbiare un ALTRO caso di corruzione all'interno del gruppo . Il bello che Maroni non solo ha chiuso un occhio per un reato, infischiandosene del suo (ipotetico) ruolo, ma anche dato dimostrazione di essere un incompetente perchè non è riuscito a dare l'aiuto sperato dalla Mythos, guadagnandosi totalmente a gratis i 60000 euro. Altro episodio in cui la tanto ostentata onestà della Lega va decisamente a farsi fottere dal tornaconto personale.
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giovedì 7 ottobre 2010

Ipocrisia mal riuscita




Leggere questo articolo della Stampa è tra il grottesco e l'inquietante, almeno parlando della prima parte. Viene descritto passo per passo l'evento simbolo di un'ipotetica pace tra l'Urbe e il Nord Italia leghista, una pace che a conti fatti è la quintessenza dell'ipocrisia. Da una parte infatti c'è l'accoglienza principesca dei bartbari del Carroccio da parte di Alemanno e Polverini, accolti con un sontuoso banchetto costituito da pietanze sia nordiche che romanesche per rappresentare la finta amicizia tra i due "popoli". Tra complimenti al limite della piaggeria e del servilismo da parte dei due ospiti pidiellini che offrono agli alleati pajata (parola che tra l'altro i nordici non riescono nemmeno a pronunciare correttamente) e rigatoni al sugo. Ma dall'altra parte... C'è la vera opinione che hanno i romani dei padani, tanto che nel bel mezzo dell'allegra festicciola appaiono romani e romane (compresi attivisti PD e IdV) che accolgono in malo modo Bossi e i suoi fedeli sgherri a suon di insulti e tentate aggressioni represse dai leghisti che rispondono agli insulti con botte e "bandierate" leghiste in testa e qualche celebre "Roma Ladrona" si rischia così tanto la rissa che si sbaracca tutto il banchetto... Insomma che c'è da dire? Stavolta per fortuna il Pidielle non è riuscito a distorcere la realtà come sua abitudine, dato che i leghisti hanno avuto la prova inconfutabile che da qualche parte in Italia per fortuna sono disprezzati come meritano e a parte gli alleati ospitali (secondo me ospitali per finta dato che da romani sono stati offesi dall'SPQR bossiano) non hanno amici degni di questo nome al di fuori dell'area padana.


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sabato 2 ottobre 2010

Orcosilvio!

Sono leggemente in ritardo dato che ho recuperato quest'informazione soltanto oggi. Fatto sta che i cattolici si sa non hanno molto senso dell'umorismo e penso che non vedranno di buon 'occhio l'"Orcodio". Non escludo che se ne fregheranno del fatto che Berlu ha insultato la Bindi con una battuta sessista, ma credo sia già qualcosa che si offendano per una bestemmia dato che finora non ha pestato i piedi della supremazia della Chiesa Cattolica in Italia. Tuttavia non sono sicuro di come reagiranno, a lungo andare. Le possibilità sono due: o andranno su tutte le furie e inizieranno una corciata contro di lui solo perchè ha nominato invano il grande capo, oppure liquideranno la battuta come una ragazza e continueranno incoerentemente a sostenerlo. Il nano però non è l'unico argomento di cui vorrei parlare. Penso che molti lettori sappiano di cosa parlo se cito due eventi l'uno è l'intervento di Di Pietro il 29 di Settembre fatto in occasione della fiducia in Parlamento al Silvione, l'altro è il fallito agguato al viscido mascellone Belpietro. Come ben si sa lo schieramento del Centrodestra ama la teoria dei complotti e coglie l'occasione pretestuosa dell'attentato al direttore di Libero per accusare Di Pietro di essere il promotore di un "clima d'odio". Si. Avete letto bene, quello spettrale clima di cui tanto si parlava durante le vacanze natalizie per la "duomata" al Premier è tornato dal letargo! Cosa assolutamente senza senso perchè se fosse vero che Tonino semina odio non capisco perchè la vittima deve essere un essere insignificante come il suddetto Belpietro, che non vale nemmeno le pallottole con cui dovrebbe essere ucciso. Perchè non ammettere pubblicamente che l'accusa al leader dell'IdV è solo un bieco tentativo di screditarlo e silurarlo? Si capisce lontano un miglio che il tutto è solo un pretesto per gettare fango su un avversario scomodo. Ultima cosa: se dovessi dare la mia solidarietà la darei all'attentatore, deve essere stato imbarazzante fare cilecca...
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giovedì 30 settembre 2010

Questioni di statura

Berlusconi cerca di tranquillizzarci sulla questione libica dicendo che nei confronti di Gheddafi non c'è stato nessun inginocchiamento da parte sua. Non ha tutti i torti. In fondo Silvio non ha bisogno di abbassarsi molto per arrivare alla statura necessaria.
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Ha ragione. Siamo noi italiani ad esserci dovuti mettere in ginocchio, anzi in posizione prona.
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La Libia ci rispetta. E le motovedette che mitragliano contro i nostri pescherecci lo fanno perchè sono particolarmente felici di vederci e vogliono donare proiettili libici come souvenir.
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Muore a 85 anni il grande attore americano Tony Curtis, viene ricordato dagli italiani solo per essere morto lo stesso giorno di Vincenzo Crocitti
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Ieri è stato il compleanno di Berlusconi e Veltroni non ha tardato nel dargli come regalo il "movimento democratico", corrente fondata del PD per l'occasione per minarlo dall'interno. Ma che gentile!
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Bersani si è opposto alla fondazione di tale corrente. Dice che per far perdere credibilità al partito può farcela benissimo da solo.
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mercoledì 29 settembre 2010

Lo scisma del Meridione


La cosa buffa dell'elettorato cattolico è la sua abilità innata nel dimostrare quasi constantemente la propria totale inaffidabilità. Pe l'ennesima volta si vede come sia semplice per tali capricciosi individui cambiare bandiera e mandare in vacca i progetti delle vari fazioni e fazionette di Sinistra e Destra: come si preannunciava da un po di tempo la frangia meridionale ha deciso di ribellarsi a Casini a favore del Cavaliere, formando di conseguenza l'ennesimo partitino-vassallo di Silvio, chiamato "Popolari per l’Italia di domani". Episodi come questo dovrebbero allertare ogni partito che non conviene scendere a patti con l'Udiccì, dato che persino loro stessi (vedi Pierferdy) appena fanno una decisione si torvano un pugnale conficcato nella schiena. Pugnale cattolico per giunta. Doppiamente velenoso. Una cosa divertente dei cattolici è che predicano tanto l'operato di Gesù ma alla fine hanno il modus operandi più redditizio, ovvero quello di Giuda Iscariota. Solo che almeno quest'ultimo dopo la faccenda dei 30 denari ha avuto grazie l'idea di togliersi dalle palle con un cappio per il rimorso. Invece no. Udiccì e compagnia bella dopo il tradimento se ne fregano di qualsiasi scrupolo possibile e continuano a vivere nella scena politica con la speranza di potere guadagnare altri 30 denari in un'alleanza vantaggiosa per le loro tasche.

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lunedì 27 settembre 2010

Plagio di cattiva qualità


Non conosco i gusti di Bossi. E non voglio conoscere molti dettagli della sua stupida persona. Non posso sapere quindi se durante la sua esistenza (dalla dubbia utilità) abbia mai avuto qualche momento in cui ha potuto leggere una pagina di qualcosa che non sia del quotidiano La Padania. Fatto sta che per fare una battuta ha citato (secondo me involontariamente conoscendo le funzioni del cervello di Umbertuccio sia prima che dopo avere preso l'ictus) la battuta ricorrente di Obelix (e se qualche lettore non conosce la mitica saga di fumetti Asterix e Obelix sappiate che la mia stima verso voi calerà inevitabilmente) "Sono Pazzi Questi Romani" sostituendo "pazzi" con "porci". La mia opinione verso l'Umbertino non cambia poi tanto. Lo consideravo un incompetente ignorante rozzo idiota mezz'ora fa e lo considero un incompetente ignorante rozzo idiota anche in questo momento, con la semplice aggiunta che ha pure uno scarsissimo sense of humour e per giunta si mette pure a copiare MALE Uderzo e Goscinny, che avevano storpiato con molta più classe Senatus Populusque Romanus. Per fortuna Roma non è popolata solo da idioti e qualcuno ha giustamente ribatutto al senatùr dei miei coglioni, Renato Zero (cantante di cui non ho particolare gli ha detto di guardarsi allo specchio invece di fare queste ridicole uscite e persino all'interno dello schieramento di Destra si è pure incazzato Alemanno che a conti fatto ha detto giustamente che il Celodurista per eccellenza deve abbassare la cresta anche perchè a mio parere non è più tanto durista.

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domenica 26 settembre 2010

Gli obbiettivi falliti del Millennio dell'Onu

Ognuna con attenzione particolare al settore del quale si occupa, ma tutte le principali organizzazioni non governative italiane e internazionali hanno ripreso a lanciare in questi giorni allarmi e appelli diretti ai 140 capi di Stato e di governo che dal 20 al 22 settembre sono riuniti al Palazzo di Vetro di New York (Qui alla nostra sinistra) per fare il punto sul percorso fatto - e su quello ancora da compiere - per raggiungere, almeno in parte, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Una méta che tutti i 191 stati membri dell'Onu si sono impegnati a raggiungere entro 2015: sradicare fame e povertà, garantire a tutti educazione primaria, promuovere parità dei sessi e autonomia delle donne, ridurre mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere hiv, aids, malaria e altre malattie, garantire la sostenibilità ambientale e sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo.A mio modesto parere, se non ci sono riusciti in tutti questi anni,visto che l'incremento di povertà e morte stanno crescendo sempre di più questi obbiettivi stanno miseramente fallendo con la consapevolezza di tutti gli stati industrializzati.
"Il processo complesso dello sviluppo basato sui diritti avanza da lungo tempo di due passi e arretra di uno" sostiene la Focsiv: "I nostri leaders devono capire che bisogna allontanarsi dall'approccio usato finora" è il monito della Federazione degli organismi cristiani per il volontario, mentre Amref denuncia che al Sud del mondo servono almeno 3 milioni e mezzo di operatori sanitari e chiede che "nel documento conclusivo di questo Vertice sia inserito un impegno specifico a far fronte alla crisi del personale sanitario". Una carenza, aggiunge il presidente Mario Raffaelli, "che è più evidente in alcuni paesi africani dove la mortalità materna è addirittura in aumento per mancanza di osteriche". Medici senza Frontiere riprende i dati forniti di recente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - secondo cui per raggiungere gli obbiettivi fissati per la salute e la lotta alle malattie servono circa 37 milioni di dollari in più l'anno - e sostiene l'ipotesi della tassazione delle transazioni finanziarie. Ipotesi, questa, emersa già ai G8 e G20 della scorsa estate e rilanciata in apertura del Vertice dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dal collega stagnolo José Luis Rodriguez Zapatero.Ancora una volta al centro delle accuse ci sono anche le promesse disilluse del governo italiano e i tagli ai finanziamenti alla cooperazione allo sviluppo. Per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, infatti, tutti i paesi firmatari si sono impegnati a versare lo 0,7% del Prodotto interno lordo, ma l'Italia si ferma allo 0,1%. Penultima posizione nell'elenco dei donatori, davanti alla Corea del Sud. Ritardi che, come ha sottolineato Marta Guglielmetti, coordinatrice per l'Italia della Campagna del Millennio dell'Onu, "rischiano di penalizzare proprio i paesi poveri più virtuosi" quelli che, in questo decennio hanno raggiunto gli obbiettivi intermedi.

Secondo voi riusciranno a concludere qualcosa di positivo per i bambini che muoiono in Africa e quelli dei paesi industrializzati che muoiono d'infarto per obesità?

sabato 25 settembre 2010

Cani che servono maiale a mensa

Non bastava tappezzare di disegnini verdi una scuola, i leghisti vogliono di più. Vogliono, da cani che sono, marcare il territorio della loro scuola di indottrinamento ad Adro. E quindi non soltanto ci si trova, per gli studenti stranieri a frequentare una scuola decorata da simboli riconducibilissimi ad un'ideologia che li odia, ma non è neppure consentito loro di osservare la propria etica religiosa, dato che alla mensa, infischiandosene di possibili bambini musulmani, si è deciso di servire come piatto un maiale. Certo, immagino che se era il maialino di Calderoli (o Calderoli stesso!) la cosa era più appagante per i musulmani , invece no era un povero suino qualunque. Quasi quasi io per ripicca mi compro un cane possibilmenta la razza più "straniera" possibile (così li umilio ulteriormente), ci faccio una passeggiatina davanti ad una sede della Lega, e gliela indico come latrina per tutta la sua vita!
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