sabato 27 febbraio 2010

Ritorno esitante


Il titolo è riferito a me e non alla notizia in questione, ma a me stesso, come qualcuno saprà sono un drogato. Prima di cacciarmi da Sanremo, o da un evento similare ma relativo ai blogger calmatevi non mi riferisco a crack o coca, ma alla droga elettronica per eccellenza. Sto parlando dell'arte videoludica, cari lettori, e dato che sono stato "in astinenza" per una settimana ho recuperato la droga persa giocando al nuovo Wolfenstein per qualche giorno ritirandomi dalla vita blogghistica. Ammetto che è stato rilassante perchè almeno nel gioco mi sono potuto sfogare massacrando fieramente orde di nazisti inferociti a colpi di fucile e mitragliatrice, cosa che purtroppo (sospiro di malinconia) non posso fare nella realtà con leghisti, nazisti e similari che contaminano la vita di tutti i giorni e almeno in certi casi meriterebbero lo stesso trattamento. Tornando a bomba sono venuto a sapere che ieri Berlusconi ha vomitato altre calunnie contro il suo nemico più odiato, che come molti avranno capito non è rappresentato dai suoi oppositori politici, che sono dei pallemosce da competizione internazionale. L'avversario di Silvio è la giustizia, e non potendo prendersela con la parola astratta "giustizia" se la deve prendere con gli agenti di questa, ovvero i magistrati, e lo ha fatto ben due volte a pochissima distanza di tempo (e straordinariamente ancora non si è ancora rimangiato le parole, come di solito è sua abitudine!). La prima stoccata l'ha inflitta di giorno definendo i magistrati dei "talebani eversivi" e non contento ha ripetuto l'esperienza la sera stessa incrementando la dose dicendo che sono pure peggio dei criminali! Capisco che anche se non lo vuole ammettere apertamente sta soffrendo come un branco di castori affamati di legname rinchiusi in una cassaforte di acciaio inossidabile per la faccenda ormai stagionata del blocco al Lodo Alf, ma perchè vuole attirare l'attenzione in questo modo? Vuole sfogarsi tentando disperatamente di salvare le sue rugose natiche (perchè non dimentichiamolo, Silvietto ormai ha un'età da ospizio) ancora una volta sfoggiando come arma la sua ormai possente e celebre faccia di bronzo?

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Nicole Minetti, nuova velina per il governo di Berlusconi.

“Mi aspettavo le critiche e le strumentalizzazioni, anche se mi sembrano francamente esagerate”. La Minetti, nuova velina portata in politica da Berlusconi, fa finta di tenere la calma e di non essere preoccupata: “Ho il mio curriculum, mi sono preparata e credo di essere adeguata al ruolo che potrei andare a ricoprire. Sono consapevole di essere giovane e di avere ancora molto da imparare. Ma non mi piacciono i giudizi affrettati e credo che le persone vadano misurate sul campo.” Ma così sicura di sé non lo è e difatti accampa richieste impossibili: “Potreste smettere di pubblicare le foto di quando ho lavorato in tivù? E’ stata una parentesi che mi è servita per pagarmi gli studi e non gravare sulla mia famiglia. Ma il mio mestiere è un altro”. Il passato non lo si cancella con un colpo di spugna né si può pensare che una parte della propria vita sia stata una parentesi insignificante. E’ dunque grave che la Minetti avanzi richieste impossibili, equiparabili a una censura preventiva. Se l’igienista dentale, 25nne, domani dovesse entrare in politica sul serio – e nessuno dubita che così sarà avendo dietro di sé il premier in prima persona con un sorriso a 32 denti -, che farà? Nicole Minetti è stata showgirl a Scorie e ballerina a Colorado Cafè, e anche volendo non possiamo davvero dimenticarci i suoi balletti piccanti provocanti ammiccanti.

Lei dice d’aver incontrato Berlusconi all’indomani dell’incidente che l’ha visto suo malgrado protagonista: pare che sia andato a sbattere la faccia contro una miniatura del Duomo di Milano. Un po’ di sangue e dei denti rotti, forse due: perlomeno così è stato detto ai giornali. Per fortuna a medicare il nostro amatissimo presidente del Consiglio c’era la più che avvenente Nicole Minetti, per cui Berlusconi ha tirato subito un sospiro di sollievo e la Minetti si è guadagnata a suo dire un meritato posto nella politica italiana, quella dell’attuale destra che promuove veline, starlette, etc. etc.

Nicole Minetti è dunque candidata alla prossime Regionali nella lista di Formigoni. Il Daily Telegraph già parla di un nuovo scandalo, dopo quello del “ciarpame senza pudore” proposto a malapena un anno or sono dal nostro spettacolare premier. All’estero la politica italiana è una barzelletta sporca, niente di più niente di meno. La Minetti non sarà comunque sola, perché Berlusconi le ha messo accanto due uomini di fiducia, il geometra di Arcore Francesco Magnano e il fisioterapista del Milan Giorgio Puricelli. Mai che metta un operaio nelle sue liste. E pensare che si definì il presidente operaio il nostro caro presidente del Consiglio! Presidente sì, operaio no… gli operai a lui gli piace farli fuori senza troppe smancerie: quanti ne ha già licenziati? Molti. Più di un milione.

Di Iannozzi Giuseppe Da Jojol Cultura

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giovedì 25 febbraio 2010

PDL : Partito Dei Lestofanti. "Di Girolamo nega rapporti con la 'Ndrangheta ma le foto lo incastrano"

Il senatore del PDL nega di aver mai avuto rapporti con la malavita organizzata. Ma "L'espresso" ha trovato le sue immagini amichevoli insieme a un boss della 'Ndrangheta, Franco Pugliese.

Il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo (a sinistra) insieme al boss della 'Ndrangheta Franco Pugliese

LE ALTRE FOTO

"I fatti contestati non mi appartengono. Non ho mai avuto contatti con mafia, camorra e 'Ndrangheta". Così ha dichiarato il senatore Pdl Nicola Di Girolamo nel corso della conferenza stampa che ha convocato per precisare ai giornalisti la propria posizione in merito all'inchiesta che lo vede accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale e di essere stato eletto all'estero con il contributo determinante di una famiglia mafiosa.

Il senatore si è concesso pochi minuti, senza rispondere alle domande che gli venivano rivolte, numerosissime, dai cronisti. "Ho rispetto del lavori della magistratura ma mi riservo di vedere prima gli atti per poter contestare le accuse", si è limitato ad aggiungere.

Quell'unica, perentoria, affermazione "non ho mai avuto contatti con mafia, camorra e 'ndrangheta" viene tuttavia smentita da un servizio fotografico pubblicato in esclusiva nel prossimo numero de "L'espresso" e che qui anticipiamo. Il servizio documenta una cena elettorale svoltasi nell'aprile 2008 durante la quale il senatore Di Girolamo è ritratto in atteggiamento amichevole insieme al boss Franco Pugliese e questi, a sua volta, con Gennaro Mokbel (considerato l'ambasciatore delle famiglie mafiose calabresi nel potere politico romano): tutti coinvolti nella maxi inchiesta che vede implicati i vertici di Fastweb e Telecom.


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martedì 23 febbraio 2010

Minzolini tenta di reprimere la Busi che parla chiaro sul TG1.


















Maria Luisa Busi, volto noto del Tg1 delle 20, domenica mattina si reca a L'Aquila per firmare un servizio sulla situazione della ricostruzione e la sua troupe viene pesantemente contestata da un gruppo di cittadini, che accusano il notiziario di Rai Uno di fare propaganda per il governo occultando scientificamente i tanti disagi e ritardi che stanno rendendo ogni giorno più difficile la vita di migliaia di sfollati.

La Busi, che evidentemente è una persona onesta e non se l'è sentita di negare quanto ha potuto toccare con mano, ha ammesso a titolo personale i limiti dell'informazione del suo telegiornale: «Quello che ho visto in questi giorni con i miei occhi è molto più grave di come talvolta è stato rappresentato. Migliaia di persone sono ancora in albergo, le case non bastano e la ricostruzione non è partita». Insomma, una situazione leggermente diversa dai miracoli del governo del fare capitanato dalla premiata ditta B&B (Berlusconi e Bertolaso) che in questi mesi ci ha raccontato la quasi totalità dell'informazione televisiva, Rai uno in primis con il duo M&V (Minzolini e Vespa).

Ovviamente Augusto Minzolini, come ogni leccapiedi che si preoccupa di salvare la faccia, non ci sta a fare la figura del cane da guardia del potere, di quello piazzato sulla poltrona importante per proteggere i padroni politici a discapito degli interessi dei cittadini, e meno che mai può accettare una critica tanto aperta da una collega che lavora sotto la sua direzione al telegiornale. Solo che c'è un piccolo problema: l'Emilio Fede del primo canale ha il grosso della redazione contro, e un richiamo alla Busi rischierebbe di rendere ancora più evidente questa imbarazzante situazione.

Allora come si procede? Si organizza un patetico colpo di mano, infilando un documento di sostegno alla linea editoriale del telegiornale al termine di una riunione il cui ordine del giorno prevedeva tutt'altri temi, quando la metà dei giornalisti se ne sono già andati, in modo che venti "minzoliniani" (su 130 redattori) riescano ad approvare poche righe di difesa d'ufficio del direttore.

Sul documento si legge: «Non è consentito a nessuno di offendere i giornalisti del Tg1 accusandoli di avere fatto e di fare un'informazione incompleta e faziosa per quanto riguarda la copertura del terremoto e del post-terremoto in Abruzzo». Sbagliato, in un paese libero, a chi paga il canone e a chi si ritrova ancora privo di un tetto senza che nessuno se ne accorga, è consentito protestare, criticare e anche offendere. Se Minzolini ha davvero qualcosa in contrario vada a discuterne, a telecamere accese, con quelli che non hanno ancora una casa. Siamo curiosi di assistere alla scena.

Di Riccardo Spiga Da TeleIpnosi


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Esilio volontario Parte 2: Il NON ritorno

la "saga" di Annozero continua, e gli sviluppi non mi soddisfano. Santoro ha avuto, a mio parere una gran caduta di stile , permettendo all'altro giornalista di fare le valigie, liquidandolo in modo secondo me inopportuno. Santoro ha detto a "Se te ne vai non è una tragedia". La mia reazione è stata molto pacata, ovvero "Michele, CHE CAZZO STAI FACENDO?". La mia reazione così tanto calma è causata da un motivo particolare: Travaglio è un ospite fisso, che ha accompagnato la trasmissione da molto tempo. Quindi, sarò pessimista ma la sua assenza in futuro provocherà una cosa parecchio importante nel superficiale mondo della TV, cioè un impressionante calo dello share. E lo dico perchè il pubblico ci si è affezionato. Conosco gente che lo considera il motivo principale per cui vede Annozero. Santoro, se volevi un modo per sotterrare la tua trasmissione, probabilmente lo hai appena trovato!

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domenica 21 febbraio 2010

Esilio volontario


Ultimamente "Annozero" non sono riuscito a seguirlo e devo dire che mi son perso parecchio. Tra le ormai tante risse tra ospiti che sono all'ordine del giorno, il giovedì di questa settimana ne ha mostrata una abbastanza importante. Ed è importante perchè si mette a rischio la presenza di Marco Travaglio all'interno della trasmissione. Lo scrittore infatti ha dato in escandescenze contro il fuoco incrociato sparato da Belpietro da "Libero" e da un Porro dl "Giornale" (sempre se Libero e il Giornale possano ancora definirsi quotidiani, e sempre che di conseguenza Belpietro e Porro possano essere ritenuti dei giornalisti) de "Il Giornale", che glissavano accuratamente il tema "l'Harem di Bertolaso" cercando di far concentrare l'attenzione su altri argomenti, tra cui le frequentazioni di Travaglio stesso! Quest'ultimno ieri ha scritto sul Fatto quotidiano dicendo che forse è meglio se lascia la trasmissione lui perchè la sua presenza sta "sta diventando ingombrante per colpa di questi signori." L'iniquità di tutto questo sta nel fatto che Travaglio è parte di Annozero e quindi non dovrebbe essere lui a smettere di venirci, ma sicuramente sarebbe ben più giusto che ad andarsene siano ospiti del genere Belpietro-Porro che vengono lì a deviare l'attenzione dalle vere tematiche esplorate nella trasmissione. Sono molto più dannosi loro del povero Marco. Speriamo che quest'ultimo o sappia quello che sta facendo o cambi idea.

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venerdì 19 febbraio 2010

Inquinamento ideologico

Si sa che le malattie infettive si chiamano csì perchè oltre che ammalare il bersaglio ospite infliggono danni all'ambiente circostante perchè lo infettano a loro volta, grazie al contatto dell'ammalato tramite starnuti e a volte persino il semplice tocco. Tutta questa prefazione medica non è per annunciarvi che mi sono appena laureato a Medicina, ma per dire che la contaminazione avviene anche per un'altra sorta di batteri e virus, ovvero quelli che creiamo noi uomini stessi nella nostra mente. Qualcuno è innocuo o persino benefico come la penicillina, ma qualcuno è intrusivo e dannoso come il più sfigurante tipo di lebbra. E un virus di quest'ultimo genere è il razzismo. La permanenza di un'ideologia razzista portata grazie alle estreme destre, prima fra tutte quella dei leghisti ha portato conseguenze preocupanti nella società nuova, ovvero quella di noi giovani, anche se il consenso di queste idee razziste non è tale da farli vincere autonomamente alle elezioni. Infatti secondo quanto detto da un sondaggio, un ragazzo italiano su due è razzista. Non mi interessa proseguirecoi dettagli dicendo quale "tipo" di straniero è più disprezzato, ma mi fa schifo solo sapere che esiste una notizia del genere. Si sa che è dagli inizi della vita del genere umano (e anche animale) che molti individui si ritengono superiori ad alri e quindi ritengono di trattare questi come merde. Ma nel corso dei secoli questi razzisti sono stati una percentuale sempre minore e, per fortuna, si è iniziato a vedere i razzisti come persone estremiste e socialmente inaccettabili. Ma a quanto pare dal sondaggio, il futuro del Belpaese (e purtroppo già si vede nel presente) è una regressione del pensiero inarrestabile, facendo diventare l'Italia una gigantesca sede del Ku Klux Klan. E perchè questo è successo? Semplice, per abitudine. I giovani italiani nel corso degli ultimi anni hanno sentito così spesso parlare di odio nei confronti di "razze" diverse, che hanno assimilato tale odio.
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giovedì 18 febbraio 2010

Lo stupro, arte italica e non solo degli immigrati

Questo post lo scrivo alla faccia di tutti quegli idioti che dicono che se l'Italia non è sicura per le donne è colpa degli "sporchi" extracomunitari che le stuprano senza pietà. Quel qualcuno deve ridimensionare il suo odio verso i clandestini e incanalarne un po' verso i suoi compatrioti italianissimi, accorgendosi che noi italiani in alcune situazioni siamo molto peggio di questi "clandestini". La notizia che racconto ha le sue radici nel 1999 in cui una tredicenne del paesino di San Martino di Tauranova (in provincia di Reggio Calabria) ha cominciato a subire violenze sessuali da parte di alcuni compaesani. Per tre anni è stata stuprata e nel 2002 ha avuto il coraggio di parlare con i carabinieri per denunciare i colpevoli. E lì sembra che giustizia sia stata fatta, dato che gli stupratori (12 compaesani, TUTTI pregiudicati) hanno giustamente ricevuto quel che meritavano, ovvero la prigione. Ma nel corso di questi ultimi 8 anni il paese ha formato (grazie all'intervento delle famiglie di questi stupratori) un fronte unito contro la ragazza isolandola totalmente, insultandola per aver mandato e impedendole di vivere una vita decente. E, giustamente la ragazza in questione è tornata dai carabinieri con altri 6 nomi, che sono stati denunciati da lei e ammoniti per comportamenti persecutori, e se continueranno tale comportamento verranno perseguiti a norma di legge per stalking. Un po' di giustizia è stata quindi fatta di nuovo, ma resta il fatto che un paese tanto meschino si sia unito per dare solidarietà a dei criminali stupratori e, chiunque può giungere alla giusta conclusione che è un comportamento crudele e incivile.
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martedì 16 febbraio 2010

La figliuola prodiga


Sono molto confuso sul come definire il comportamento della Polverini: qualche giorno fa ho visto mentre ero in giro, un manifesto in cui i forzanovisti accusavano la Polverini di essere troppo aperta essendo a favore dell'aborto e dei matrimoni gay. E lì ho provato quasi stima nei confronti di una politica simile, perchè, va detto ci vogliono le palle (o in questo caso le ovaie) quadrate per esprimersi in questo modo quando si è in un partito di centrodestra. Ma ora tale stima sfuma velocemente perchè ha fatto una sorta di dietrofront (probabilmente spinta dal suo "socio", Luigi Celori) con un'iniziativa molto decisa, ovvero di distribuire nella sua campagna elettorale "in omaggio" centinaia di copie del "lunario dell'84esimo anno dell'Era Fascista", dando quindi l'ennesima prova che il suo PdL non è tanto dissimile dal partito fascista e vede il periodo del ventennio con affetto. È ovvio quindi che con le sue posizioni favorevoli a tematiche spinose come quelle due che ho nominato prima le abbiano fatto pensare che forse l'elettorato cattolico del Lazio potrebbe non sostenerla alle elezioni e quindi sta tentando un riavvicinamento ai forzanovisti, e per farlo si è dovuta schierare in modo molto chiaro riguardo al vero Guru di Forza nuova ovvero Mussolini (e non Fiore) "mostrandogli" la sua più cieca lealtà. Speriamo solo che questa strategia si riveli un passo falso, oppure in caso di una vittoria la Polverini verrà costretta dai suoi alleati a riportare in auge la moda del manganello e dell'olio di ricino.

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lunedì 15 febbraio 2010

Sotto l'ala del cavaliere


Ieri mi è capitato nella mia solita "perlustrazione" in cerca di articoli da commentare, di leggere questo articolo. L'ormai celebre capo della protezione civile ha già scritto le dimissioni e le ha date a Berlusconi, mettendosi nelle sue mani e aspettando la sua decisione a riguardo se rimuoverlo della carica o meno. E in questo, Bertolaso si sente sicuro e protetto, tanto che ha deciso persino di prendersi una vacanzetta rilassante e lo fa perchè pensa che Silvio non lo voglia cacciare per il suo bel faccino. Ma non è così, a mio parere. I motivi sono due: il Cavaliere è ancora considerato un santo sceso in terra, e lui lo sa perfettamente. Quindi deve dare l'impressione di essere un capo misericordioso e in grado di perdonare chi sbaglia (anche perchè è solidale al "Berty", perchè le accuse che gli hanno dato sono parecchio simili a quelle che ricevuto lui stesso) . La seconda motivazione è più contorta e percorre altri sentieri: l'italiano medio è così preso dal sentire gli stessi nomi, che si è abituato. Le dimissioni confermate di Bertolaso (e la conseguente elezione di un sostituto) darebbero uno scossone a questa monotonia e lo spaventerebbero, o almeno lo farebbero risvegliare dal letargo, permettendogli di riprendere a fare quell'azione che non esercita da tempo, ovvero il pensiero. E forse si riuscirebbe ad accorgere della grama situazione che si sta vivendo ora. Si accorgerebbe che gli incaricati di Berlusconi non sono poi così infallibili, e quindi la fiducia nel governo potrebbe vacillare...
Altra notizia che non c'entra nulla con quello che ho appena detto è che ieri quella piaga chiamata Paola Binetti ha ufficialmente mollato il PD. Esultiamo!

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domenica 14 febbraio 2010

Salvini colpisce ancora. Quasi quasi rispondo colpendolo io stesso. Sul grugno.



Si sa. Gli idioti difficilmente cambiano le proprie idee e altrettanto difficilmente tacciono. Salvini non ha fatto,infatti nessuna delle due cose. Già l'altra volta con la sua proposta dei posti a sedere riservati ai milanesi (che poi ciodardamente ha finto fosse "una provocazione") non lo avevo ancora digerito, poi con la sua figura di merda quando è stato ripreso mentre, brillo, cantava canzoni anti-meridionali mi ha fatto quasi ridere, ma ora è tornato con le cose preoccupanti proponendo di fare controlli a tappeto per cacciare gli extracomunitari con pugno di ferro. La cosa che fa riflettere è che una persona che fa certe affermazioni verrebbe castigata a dovere o in Europa o negli U.S.A. o qualsiasi paese abbastanza civilizzato da vedere il razzismo così com'è: una malattia mentale che colpisce prevalentemente le masse ignoranti. Ma siamo in Italia, il paese del rovescio. Dove dedichiamo vie a nomi di corrotti e corruttori, dove disprezziamo i retti e gli onesti, dove l'ignorante riceve più onori del colto e dove quando sei onesto le persone credono subito che nascondi qualcosa.

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sabato 13 febbraio 2010

A me sereno non pare proprio!


È esilarante assistere alle reazioni che ultimamente ha Dell'Utri riguardo all'argomento "Mafia", già a Dicembre Marcello aveva reagito con parecchia rabbia (per palesissima coda di paglia) quando una giornalista le aveva nominato Mangano. Ora si è rifatto sentire con toni non proprio pacato. Infatti nonostante dice di essere "incazzato ma sereno" ne spara parecchie, dicendo che Ciancimino figlio si è inventato tutto e che ciò che ha detto è, citando testualmente il serenissimo Dell'Utri, una minchiata. Capisco che queste cose siano parecchio nocive per la sua coda di paglia, ma negarlo in modo assolutamente irreale è a dir poco enigmatico. Come fai ad essere sereno se alzi così tanto i toni parlando come un camionista che ha appena scoperto di essere cornuto (con tutto il rispetto per camionisti e cornuti)? È un controsenso e c'è poco altro da dire a riguardo.
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venerdì 12 febbraio 2010

Vai Billy!


Un po' per distrazione un po' perchè la notizia è passata in sordina, sono venuto a sapere che il buon vecchio Clinton ha avuto un intervento al cuore e l'ho saputo ad intervento finito. Per fortuna sta bene, e questo mi fa parecchio piacere. Come avrete capito io sono spesso sostenitore di politici (forse per caso, forse no) sottovalutati. Appena si nomina Bill Clinton la prima cosache viene in mente a una persona è lo scandalo Levinsky. Nulla di più oltraggioso, a mio parere! Clinton è stato un presidente di tutto rispetto, ha vinto per due mandati ed è cento volte migliore di altri uomini politici della sua "indole" ideologico-politica che si trovano negli stessi U.S.A. o anche nel mio amato/odiato Stato italico. Clinton infatti non è stato con le mani in mano drante la sua presidenza: si è impegnato per cercare una soluzione in due punti caldi del globo come l'Irlanda del Nord e specialmente in Medio Oriente, certo la sua presidenza non è stata tutta rosa e fiori, basta pensare al genocidio in Ruanda ed è stato costretto, per guadagnare il voto degli americani a fare decisioni difficili che piacessero al popolo statunitense, allora più conservatore dei giorni nostri. Magari ci fossero altri politici come "Billy" sparsi per il globo, forse un suo "clone" italico potrebbe avere persino un po' di carisma necessario a risolvere la ormai moscia situazione che si trova nel Belpaese. Ma conoscendo la società superficiale e bigotta che regna in Italia non è ancora il tempo giusto per una personalità come Bill.

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giovedì 11 febbraio 2010

Voglio trovare un senso a questa partito anche se questo partito un senso non ce l'ha. E infatti non ce l'ha


Ricordo di un'intervista tre annetti fa fatta da Daria Bignardi a Bersani in "Le invasioni barbariche" , prima che nascesse il nuovo Bersy, ovvero quello manovrato dalle mani di D'alemuzzo. In tale intervista quella squallida gossippara della Bignardi si divertiva a prendere in giro Bersani per il fatto che era stato "beccato" ad andare ad un concerto degli AC/DC, gruppo Heavy metal spesso etichettato come "gusto musicale per casinisti". Io ho pensato che tale associazione fatta dalla Bignardi sia segno di una superficialità imbarazzante, dato che ognuno può ascoltare la musica che gli pare e piace. Tuttavia sono consapevole che la musica sia un indice (da misurare con il dovuto equlibrio) buono per comprendere la mente delle persone. Infatti vedendo come è cambiato Pierluigi negli ultimi tempi ci si accorge dell'ammosciamento intellettuale di questo politico, anche per la musica che ascolta. Già nella suddetta intervista il Bersy aveva già mostrato il suo amore per Vasco Rossi, ma inizialmente non mi aveva deluso eccessivamente perchè comunque apprezzavo il suo ruolo nel governo Prodi. Alle elezioni per il nuovo segretario del Popolo dei Depressi, il nostro stempiato eroe piacentino ha utilizzato uno slogan plagiato apertamente dal suo mito "Un senso a questa storia", perdendo quasi ogni briciola della mia simpatia, e ora quelle briciole sono di nuovo in pericolo di crollare definitivamente. Nel tentativo di guadagnare la mia più totale avversione il segretario ha annunciato che presenzierà al dopofestival tenuto a Sanremo dalla TV YOUDEM. Da questo gesto si vede la sua profonda disperazione e il fatto di essere cosciente delle sue catastrofiche mosse strategico-politiche degli ultimi tempi e quindi cerca di guadagnare la simpatia da qualche efettivo o futuro elettore mediocre per salvare il salvabile. Ma è davvero la scelta giusta?

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martedì 9 febbraio 2010

Come sfruttare una morte in modo assolutamente riprovevole


Il titolo è riferito a fin troppe persone , tra cui il sottoscritto. Ammetto di usare questo anniversario, anche come occasione per sputare veleno, che qualcuno potrebbe considerare gratuito. Ma so di non essere l'unico. Berlusconi fa sfoggio del suo repertorio recitando la parte del pentito in una lettera indirizzata alla clinica dove è morta Eluana, in cui dice che gli dispiace profondamente di non aver potuto evitare la morte della donna. Un atto gentile, a prima vista, ma riflettendo un po ci si riesce a vedere (almeno per chi vuole) l'ipocrisia di fondo: dopo la visitina del Duomo Mignon il Silvione sta cercando di sfruttare come una gallina dalle uova d'oro le sue stimmate da uomo Santo cercando di prendere magari qualche voto in più dall'elettorato cattolico (la clinica citata sopra "casualmente" è tenuta da suore). Ma non è l'unico! Quel perdente di Povia, infatti ha colto l'occasione dell'anniversario della morte per comporre una delle sue canzoni da spastico che legge Moccia (con tutto il rispetto degli spastici, NESSUN RISPETTO per Moccia) ma stavolta con l'impeno pseudo sociale per ricordare Eluana. Anche questo ad una superficiale occhiata è un atto non condannabile, ma guardando meglio? Intanto non ha nemmeno parlato col padre di Eluana per farsi dare una sorta di permesso e poi, pure lui seppure in modo diverso da Berlusconi sta sfruttando i postumi di una particolare svolta della sua carriera. Ricordate l'anno scorso quando scrisse "Luca era Gay"? Sta ancora sfruttando il polverone che ha scatenato con la sua idiozia perchè alla fine nonostante la mediocrità del testo, nonostante il putiferio sollevato dall'arcigay, quel'obrobrio che qualcuno si ostina a chiamare canzone è piaciuto ed è stato l'ennesimo lasciapassare per arrivare al mondo della celebrità. Quindi Povia (o forse il suo agente, dato che fatico a vedere Povia impegnato in un ragionamento più complicato di contare fino a dieci) ha colto l'occasione per guadagnare i soldi dei teen ager fissati sul sociale oltre che guadagnare le paghette dei teen ager ETEROSESSUALI, bigotti e romantici che aveva già riscosso grazie al povero Luca. L'unica persona degna in tutto questo è Peppino Englaro. Lui infatti è l'unico a non avere sfruttato Eluana per restare qualche ora in più sotto le luci della ribalta. Ma ha abbastanza classe per fregarsene di quel pirla di Povia e per sputtanare le paroline dolci di Berlusconi, dicendo che se il premier avesse visto come stava Eluana adesso la penserebbe diversamente.

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lunedì 8 febbraio 2010

Le perle di Alf


Purtroppo non sto parlando del personaggio (a differenza di quanto si vedrebbe dall'immagine che ho scelto) dell'amata serie televisiva degli anni '80, ma del suo parente meno attraente, ovvero Angelino Alfano.
Forse le sue parole "Conosco Berlusconi non si sottrarrà alla giustizia", le posso persino condividere( infatti Berlusconi non eviterà la giustizia ma la COMPRERÀ!) È quello che leggo dopo che trovo assolutamente senza senso. Così tanto senza senso che sono incerto se piangerci o considerarlo esilarante. A difesa del Silvione, Alf dice che il legittimo impedimento non è una legge ad Personam, ma è necessario al premier per consentirgli di governare a tempo pieno, aggiungendo anche che quando non sarà più premier, Berlusconi si farà processare. A parte il fatto che la sua presenza ad eventi internazonali e non, sono utili soltanto a far perdere dignità al paese della mozzarella. C'è qualche particolare che vorrei far notare, ad esempio il fatto che il premier trova il tempo per bagni di folla, scampagnate in Sardegna, feste di diciottenni, visitare il Duomo di Milano da molto vicino e fare la spesa per ULTERIORI bagni di folla. Sono tutte cose molto rilassanti e divertenti, lo ammetto. Ma dato che la particolarità della democrazia è che il primo ministro NON è un membro della famiglia dei Borbone o degli Asburgo, ovvero non è superore al cittadino medio, ma in teoria dovrebbe avere gli stessi diritti e, sopratutto gli stessi DOVERI, quindi dovrebbe sottostare ad un regolare processo. Non lo ghigliottineranno, stia tranquillo il buon Silvio. La pena di morte non c'è più qui in Italia e furbamente il premier ancora non l'ha riammessa!

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domenica 7 febbraio 2010

Ritorno in tristezza

Torno a scrivere dopo che pigramente mi sono preso una pausa del blog per un'occasione non proprio allegra. Ha fatto capolino nella cronaca di Roma l'ennesima violenza: a subirla sono stati tre ragazzi, appartenenti ad un centro centro sociale, che sono stati aggrediti con bastoni e coltelli. Gli aggressori sono a piede libero ed avevano il volto coperto, ma dato l'obbiettivo dell'"imboscata ai rossi" sono quasi sicuramente di destra. Il centro sociale in questione, il CSOA La Strada è palesemente di opposizione, come si vede sia da simboli altamente comunistoidi e citando le parole che ho appena letto sul suo sito ufficiale per informarmi, volto a farsi "promotore di iniziative che ravvivino il ricordo della Resistenza al Nazifascismo". Certamente ritengo il centro sociale in questione parecchio estremista e quindi la mia condivisione di ideali con esso si ferma ad un certo punto, ma questo significa comunque due cose. Prima di tutto è un ulteriore invito ai sinistroidi come il sottoscritto a porre attenzione e magari fare qualche corso di autodifesa offerto dal KGB per sopravvivere o imparare a correre alla maniera dei centometristi per evitare manganellate. La seconda cosa è che è inutile che Alemanno nel condannare questo gesto citi come atti violenti l'incendio dei gazebo del PdL, dato che chi ha picchiato questi ragazzi col PdL quasi sicuramente ci a braccetto e ci va volentieri a letto! E poi sospetto che questa notizia abbia dato modo di fare salti di giubilo a oltranza allo spirito forzanovista del buon sindaco.
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