mercoledì 30 giugno 2010

In ordine sparso

In seguito alle accuse di pedofilia, il Vaticano per difendersi risponde "Siamo nel giusto. Abbiamo stuprato solamente i bambini più carini!"
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Gelmini: "Nella manovra nessun taglio all'università. C'era poco da maciullare ulteriormente."
Riguardo agli esami di maturità il ministro ha detto "si sono svolti con regolarità: le tracce degli scritti sono piaciute ai ragazzi, abbiamo dato un'impostazione più vicina
alla loro sensibilità. Siamo anche riusciti a garantire la riservatezza, non facile in tempi di Internet. E' andato tutto bene."
Poi è scoppiata a ridere.
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Dell'Utri considera i giudici che l'hanno condannato "senza coraggio." Mentre un certo Vittorio Mangano, accusato di spaccio, estorsione e duplice omicidio, per Dell'Utri è un eroe. In sintesi ecco a voi il codice etico dei Berlusconiani: Giustizia da condannare criminalità da premiare.
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Il Giornale feltriano è scandalizzato per l'assoluzione di Tartaglia e oggi titola: "Per i giudici ferire Berlusconi non è reato". Concordo coi giudici. Il vero reato è votarlo.
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All'asta per 13 mila dollari una ciocca di capelli di Napoleone Bonaparte. Berlusconi furioso. Una sua ciocca non costerà mai così tanto, dato che i suoi capelli sono finti.

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martedì 29 giugno 2010

110° Anniversario della nascita di Antonie de Saint-Extupéry

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”

Parole del libro più bello che sia stato mai scritto a mio avviso, "Il Piccolo Principe", elaborato da un autore degno di essere ricordato oggi nel suo 110° della sua nascita, ovvero Antonie de Saint-Extupéry nato il 29 luglio del 1900.Vi riporto alcuni pensieri e poche righe che restano impresse nel cuore e nella mente.

Il fascino di questo racconto sta nella sua disarmante semplicità. Ci insegna tante cose che abbiamo dimenticato crescendo. Perciò esso non può essere considerato solo un libro per bambini; ha molto da dire anche ai grandi. L’autore, in maniera originale e magica, descrive il mondo degli adulti attraverso gli occhi innocenti di un bambino evidenziandone i comportamenti irragionevoli e talvolta inutili. Il piccolo principe vive su un pianeta talmente piccolo che può ammirare gli adorati tramonti ogni volta che vuole semplicemente spostando la sedia. Sua unica compagnia una rosa il cui seme è arrivato lì chissà da dove. A dire la verità si tratta di una rosa un po’ capricciosa e ingrata che esaspera talmente il piccolo principe da farlo scappar via, approfittando della migrazione di alcune rondini. Il suo è un viaggio lungo e tortuoso durante il quale incontra personaggi bizzarri che gli mostrano un mondo fino a quel momento sconosciuto. C’è chi conta e riconta le stelle sostenendo di possederle come un capitale; chi si crede di regnare sull’universo intero quando non c’è nessuno a sapere della sua esistenza; chi è ligio al suo dovere al limite del paradosso; chi è vanitoso e vive nell’attesa di qualcuno che lo ammiri. Ogni personaggio rispecchia un aspetto diverso della vita degli adulti. Giunge infine sulla Terra che è il più grande tra i pianeti visitati e di gran lunga il più interessante. Incontra una volpe che, nonostante sia diffidente con gli uomini, di fronte all’ingenuità del protagonista, vorrebbe farsi “addomesticare” per essere l’unica al mondo e non uguale a centomila.. Addomesticare è una cosa dimenticata da molto tempo ormai e vuol dire “creare legami”. Queste alcune delle parole della volpe:

“Non si conoscono che le cose che si addomesticano. Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici”

Incontra un giardino fiorito di rose che inizialmente lo rende infelice e lo fa piangere.
Il suo fiore gli aveva raccontato che era il solo della sua specie in tutto l’universo. Ed ecco che ce n’erano cinquemila, tutte simili, in un solo giardino.
Ma poi ne comprende l’unicità grazie agli insegnamenti della volpe stessa:

“Voi siete belle, ma siete vuote. Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho annaffiata. Perché è lei che ho messo sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa.”

A volte dobbiamo allontanarci da chi amiamo per capirne l’importanza e il valore; e a volte abbiamo bisogno di un amico che ci insegni e che ci guidi in situazione difficili da comprendere.
Infine incontra chi narra questa storia, l’aviatore dispersosi nel Sahara, che, impegnato nella riparazione del suo aereo, non si accorge immediatamente di quanto prezioso sia quel bimbo strano.
Ma presto tra di loro nasce una stretta amicizia che li arricchirà solo come le vere amicizie sanno fare e che li terrà sempre vicini nonostante le distanze geografiche.
Ma la frase che è l’emblema di questo racconto è senza dubbio questa:

“Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”

Un libro senza tempo e senza età per tutti coloro che amano creare legami, credono nell’amicizia e nei rapporti semplici e veri. Un libro per i ragazzi. Un libro per gli adulti affinché non dimentichino mai di essere stati bambini.

sabato 26 giugno 2010

Sono un essere spregevole

Ultimamente faccio davvero schifo. Pur di attaccare persone abiette come i leghhisti divento abietto io stesso. Sfruttando il calcio, argomento che non gode di una briciola del mio interesse e di cui, lo ammetto non ci capisco men che nulla. Tuttavia la Lega è sempre la Lega, e ogni volta che si può dire che i suoi esponenti dicono cazzate l'occasione va presa, al volo, tornando penosamente in ambito sportivo. Calderoli, pur di non stare giustamente zitto come dovrebbe dire qualche volta il suo buonsenso (sempre se lo ha, cosa di cui dubito!) ha detto una delle cazzate tipiche dello schieramento bossiano. Secondo la sua opinione Marcello Lippi dovrebbe rinunciare al suo stipendio, date le prestazioni scarse della nazionale nel famigerato paese dei fastidiosi vuvuzela. Diciamo che forse su questo non ha tutti i torti dato che il Lippi guadagna tantino anche quando viene sconfitto. Tuttavia io devo dire che tutto questo clima d'odio verso il misero Marcello non lo approvo così tanto perchè credo che la nostra umiliante sconfitta sia stata subita non tanto per colpa di Lippi ma per un decadimento generale del calcio italiano che già si era visto negli europei di 2 anni fa. Lasciando finalmente da parte l'ambito sportivo occupiamoci delle cose più serie. Il buon Calderoli fa tanto il figo proponendo a Lippi di rinunciare alla grana solo perchè il suo partito di cerebrolesi si è schierato a fronte unito contro il calcio italiano, e se il buon Marcello votava Lega col cazzo che gli si faceva la paternale. Senza contare che, anche se parliamo soltanto in relativo un allenatore lavora più di un politico e quindi, nonostante la scarsa importanza del suo operato sicuramente ha più diritto di essere pagato. E, qualcuno può benissimo contraddirmi per quello che sto dicendo, dato che di sport ne capisco già poco (figuriamoci se so le cifre con cui vengono pagati i lavoratori annessi), ma l'Italia risparmierebbe molto di più se diminuisse gli stipendi a ministri e politici in generale piuttosto che agli sportivi! E quindi Calderoli dovrebbe criticare non solo il prtafogli altrui ma anche quello suo e dei suoi cari colleghi nullafacenti.
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Comitato 3e32. Una manifestazione passata sotto silenzio, una realtà che invece esiste.


L'Aquila 17 giugno 2010

DOPO CHE PER MESI A L'AQUILA I MEDIA HANNO ROVISTATO
NELLE NOSTRE CASE E NELLE NOSTRE VITE IN MANIERA
INVASIVA E IPOCRITA,
DOPO CHE TUTTE LE PARATE DEL GOVERNO SUL NOSTRO
TERRITORIO SONO RIMBALZATE SUGLI SCHERMI DI TUTTA
ITALIA,
DOPO CHE PER PIU' DI UN ANNO SI E' COSTRUITA UN'ENORME
BUGIA MEDIATICA FATTA DI SCENOGRAFIE E REPRESSIONI,
IERI, VOI SERVI DEL POTERE DEL COSIDDETTO SERVIZIO
PUBBLICO (OLTRE AI SERVI PRIVATI) SIETE RIUSCITI A NON
DIRE NULLA (A PARTE TG3 E LA7) DELLA PIU' GRANDE
MANIFESTAZIONE DELLA STORIA DELLA NOSTRA CITTA'.
PIU' DI 20.000 TRA CITTADINI, FORZE SOCIALI E
ISTITUZIONI, HANNO ATTRAVERSATO LA CITTA' E HANNO INVASO
L'AUTOSTRADA BLOCCANDOLA PER PIU' DI UN'ORA.
ERA NOTIZIA DI APERTURA E INVECE AVETE AVUTO IL CORAGGIO
DI NON PARLARNE PER NIENTE. DOPO AVER USATO LA NOSTRA
CITTA' COME SPOT, ORA CHE LE BUGIE VENGONO A GALLA NON
POTETE FARE ALTRO CHE NASCONDERLA.
MA NON DURERA', PREPARATEVI PERCHE' PRESTO CI VEDRETE A
ROMA, IN MASSA, A BLOCCARE LA CAPITALE E AD ASSEDIARE IL
PARLAMENTO E PALAZZO CHIGI PER PRETENDERE GIUSTIZIA,
EQUITA' E VERITA'.

Comitato 3e32

WWW.3e32.COM

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venerdì 25 giugno 2010

Non reati penali, ma minchiate

Il titolo del post è la definizione che ha dato il caro Dell'Utri riguardo al processo per Mafia che ha (giustamente!) subito. Ma vediamo cosa definisce "minchiate" , dando una sbirciatina ai procedimenti penali in cui è stato coinvolto.
  • concorso esterno in associazione mafiosa.
  • false fatture e frode fiscale per la gestione di Publitalia '80
  • tentata estorsione ai danni della Pallacanestro Trapani

Quindi secondo la parola usata dal buon Marcellino Pane e Vino:

  • Trattare con la criminalità organizzata, rea di minacce alla popolazione sicula, assassini e atti violenti in generale eseguiti in tutto il territorio italiota non è un reato penale ma una minchiata.
  • Abbindolare e fregare soldi al prossimo. Altra minchiata
  • Succhiare soldi altrui con minacce e violenza. Come sopra

Lascio a voi lettori le amare riflessioni


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mercoledì 23 giugno 2010

Un'occasione ghiotta per attaccare Bossi


Io odio il calcio. Odio il clima che genera il calcio e odio parlare di calcio. Se un articolo su Oknotizie ha la parola "calcio" o qualsiasi altra ad esso legata, vede inesorabilmente il mio No più assoluto. Però stavolta non posso tacere. È un'occasione troppo bella per sutare veleno (per una buona causa) sui leghisti e sul loro leader. Bossi parla. Inopportuno come al solito. E fa pure una figura di merda. Dice che tanto gli italiani la partita contro la Slovacchia la vincono perchè se la comprano. Scoppia il putiferio. Gli italiani possono tollerare salari dimezzati, ore di lavoro raddoppiate, libertà mandate affanculo, ma il calcio non si tocca. Ed è per questo che il Bossi fa dietrofront e chiede umilmente scusa facendo la figura del senzapalle, cosa che, a quanto pare non fa Salvini. Si, lo stramaledetto leghista che ha proposto gli autobus coi posti riservati ai milanesi. Dichiara che a Italia-Slovacchia tiferà per la seconda, il motivo è che la Slovacchia è frutto di una "tranquilla secessione" e quindi secondo lui merita più rispetto dell'Italia nazione che ha liberato la tanto amata Lombardia dagli austriaci. Ah, l'ingratitudine!

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domenica 20 giugno 2010

Quando la fede non è poi un così gran pregio

Vedendo piccoli episodi in Italia si riesce perfettamente a capire la serie di motivi che ci vincolano nel 2010 ad uno stato socio culturale arretrato e conservatore. Lo dimostra questo episodio avvenuto a Napoli dove il cardinale partenopeo Sepe è stato accolto con entusiasmo e affetto da parte di cittadini indottrinati e esaltati. Certo una dimostrazione di affetto non è nulla di scandaloso anzi a prima non dà sensazioni particolarmente negative. Ma se poi ci informiamo su Sepe e il motivo della dimostrazione di amore, bè le cose cambianoalquanto. Sepe infatti non è un uomo di Dio senza macchia. Lui è infatti indagato per corruzione e i napoletani lo accolgono festosi come gesto di solidarietà e supporto. E qui mi chiedo, vale più una gerarchia ecclesiastica rispetto ad un'accusa fatta dallo stato? È giusto dare fiducia ad una persona probabilmente rea di essersi venduta per denaro? Ai lettori interessati le amare considerazioni.
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sabato 19 giugno 2010

Con la Lega non si lega


Alla manifestazione contro la manovra finanziaria Bersani è come un orologio rotto. Ogni tanto segna l'ora esatta. Peccato che molto raramente. Tuttavia oggi è stata una di quelle rare volte, dato che ha detto una cosa giusta sulla Lega. I polentofagi infatti, secondo le parole di Bersy sono duri con gli inni ma mollaccioni con i miliardari. Il tutto si può parafrasare in una frase ben più sensata: i polentoni rompono tanto i coglioni con l'identità padana e si scandalizzano quando sentono l'inno di Mameli, ma quando si parla di miliardari che per il bene dello stato pagano una miseria in tasse e contributi allo stato in generale, mentre gli statali devono spaccarsi il culo per pochi spiccioli nel tentativo di arrivare a fine mese tacciono e ignorano la cosa, dando magari la colpa (anche senza alcun senso logico) a qualche immigrato di turno che ruba sadicamente il lavoro ai milanesi perbene ecc. Per quanto riguarda me anche a me l'inno di Mameli non piace (anzi da qualche anno a questa parte mi secca i coglioni), ma è comunque un inno mentre "Va pensiero" sarà anche un bellissimo pezzo di musica lirica, ma con l'Italia c'entra sicuramente meno di "Fratelli d'Italia"! Prima che qualcuno dica "Guarda che Verdi è italiano quindi con l'Italia c'entra eccome" gli ricorderei cortesemente che a cantare quel canto nel Nabucco di questo compositore sono gli ebrei sconfitti dai babilonesi, e certamente non dei milanesi!

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venerdì 18 giugno 2010

Morto il premio Nobel alla Letteratura del 1998 Josè Saramago

Penso che oltre al titolo ci sia ben poco da dire. Spero solamente che la TV italiana attuale, nonostante sia famosa per disprezzare qualsiasi cosa abbia un minimo spessore culturale, abbia dedicato qualche secondo alla morte di un personaggio significativo per la letteratura e la cultura europea se non addirittura per quella mondiale. Allego in questo link la biografia, presa, lo ammetto, da Wikipedia.
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giovedì 17 giugno 2010

U.D.C.: Unione dei Cocainomani


Anche ai cattolici piace volare con la polvere d'angelo. Lo dimostra l'ultimo scandalo dell'ex senatore UDC Cintola, in Sicilia, beccato come compratore (forse anche spacciatore) di cocaina. E fin qui già ci si incazza dato che l'accusa principale (poi archiviata) data all'Udcino era di peculato, ovvero il buon Cintola comprava la droga con i soldi pubblici, utilizzando inoltre come "corriere" il proprio autista (autoblumunito)! Cosa abbastanza irritante sapere che noi paghiamo lo Stato per dare lo "sballo" ai politici che ci rappresentano e, almeno in teoria, dovrebbero governarci e pensare al nostro benessere. Ma la cosa più incresciosa viene continuando a leggere l'articolo. Il fatto non è di adesso, ma risale al 2004 (e l'archiviazione delle accuse è del 2006), e questo vuol dire che l'UDC per ben SEI ANNI non ha ricevuto un giusto calo di popolarità e non ha saputo la verità! Spero che qualche cattolico legga per caso questo articolo e si reda conto che il suo partito non è tanto candido e buono come sembra dalle apparenze.

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martedì 15 giugno 2010

La Tilimi Mania


Nonostante esplodono i social network più famosi come Facebook e Twitter sta prendendo piede una nuova applicazione soprattutto per I-Phone e Ipad, scaricabile anche dal Pc, Tilimi. E' stato uno dei programmi più scaricati nell'ultimo mese sul sito dell'Apple, si tratta di una rivisitazione in chiave software della ricetrasmittente, infatti è adatta per i radioamatori ma non solo. Utilizzato da tutte le fasce d'età, è possibile scambiare due chiacchere con nuove persone, basta scaricare l'applicazione su http://www.tilimi.com/ e da qui inizia l'avventura. Con moltissimi canali, permette di comunicare vocalmente con tutte le persone del mondo avendo canali dedicati o a tema per poter discutere dei propri interessi o semplicemente fare nuove conoscenze virtuali ma anche con finalità reali. Piace appunto, secondo coloro che ne fanno uso, perchè attraverso la voce vi è la possibilità di sentire le varie sensazioni che magari per iscritto possono essere interpretate in vario modo.I motivi d'utilizzo sono i più svariati tra cui quello di semplice compagnia,di passare del tempo con nuova gente e quindi di fare nuove conoscenze, di esercitarsi in lingue straniere conoscendo persone di altri paesi,di parlare di argomenti specifici e come funzione nobile quella di collegare persone lontane con l'opportunità di acquistare un Family channel, ovvero un canale destinato solo a chi ne fa acquisto in modo di poter comunicare anche a grandi distanze con i propri familiari o amici con un programma estremamente semplice nell'uso. E si ha inoltre la possibilità tramite I-Phone e Ipad di trasmettere in tempo reale immagini e foto e poterle commentare insieme in un canale che a sua volta se si acquista si può personalizzare come si vuole e decidere di quale argomento trattare. Insomma si tratta di una finestra aperta sul mondo perchè ha canali dedicati anche per coloro che parlano altre lingue, infatti sono tante le comunità che usufruiscono di questo programma, la più grande è in America ed è in forte crescita anche negli altri paesi infatti la settimana scorsa hanno inaugurato il canale francese con un moderatore in lingua. La comunità italiana aumenta i suoi iscritti giorno dopo giorno,vieni anche tu a farne parte!

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lunedì 14 giugno 2010

Berlusconi nei caraibi?Ci metterei la firma

Devo dire che per me è piacevole venire a sapere che una nazione (anche se è la Bulgaria, che è messa ancor peggio di noi ) ci stimi abbastanza da nominare una piazza ad un personaggio della storia italiana . Il personaggio in questione è Garibaldi e Berlusconi è andato a partecipare all'inaugurazione e al compleanno del premier Bulgaro Boiko Borisov, un aitante 51enne, che a prima vista potrebbe persino sembrare una versione non imbellettata, canuta e ben più alta di statura e robusta del nostro tanto amato premier. Per fortuna tale somiglianza è vaga e si limita all'aspetto fisico e alla corrente politica, essendo di un partito conservatore. Tuttavia spiando sulla sua biografia ci si rende conto che almeno prima di diventare quello che è ora ha fatto la gavetta con lavori veri. Ma sto divagando. La cosa che vorrei evidenzare di questa celebrazione è quello che ha detto il buon Silvio, comprese le ormai consuete gaffe a cui il popolo italiano si è oramai assuefatto. Storpia regolarmente il cognome del collega bulgaro chiamandolo "Boris" invece che "Boiko", perchè probabilmente pensa che all'est europeo tutti gli abitanti dalla Bulgaria alla Russia si chiamino TUTTI Boris; si pavoneggia dicendo che presto farà in modo che loro due vivranno 120 anni (mi tocco per sperare che almeno Silvio non li raggiunga) grazie alle ricerche che si stanno facendo in Italia per aumentare la durata della vita media, ci prova in modo non troppo velato con una procace signorina invasata che gli ha voluto scattare una foto ricordo; fa il figo dicendo che c'è un esercito di donne che vogliono sposarlo (o meglio vogliono sposare i suoi soldi) e che lui è costretto a fare politica perchè se no in Italia non ci sarebbe nessun altro, e se non fosse così lui si sarebbe subito precipitato a vivere nei Caraibi in una delle sue ville ( ei o ce lo manderei volentieri). E, solo dopo tutto questo insipido chiacchericcio decide di parlare del senso del suo mestiere ovvero della politica, in particolare della crisi mediorientale in Iran, argomento per cui spende poco più di una riga scarsa. Se in Bulgaria qualcuno ci rispettava secondo me dopo questo show del premier ora è parecchio indeciso sul nostro conto!
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sabato 12 giugno 2010

Un calcio giusto


Appena ho letto il titolo ho subito sorriso. Ultimamente Prodi è cazzuto, ne dice tante, e soprattutto le dice giuste. Giustissime. La classe dirigente nel centrosinistra di ora è pigra, esistante e specialmente è meno fotogenica di un condotto fognario all'ora di punta. Ed è per questo che il buon Prodi ha esortato la parte giovane del centrosinistra a cambiare le carte in tavola, svecchiando la classe politica dirigente. Niente di più sensato dato che come ho detto prima la classe politica di tale schieramento ha una cornica assenza di carisma, cosa di cui abbonda invece la destra, Berlusconi per primo. E naturalmente, chi fa parte di questi "anziani" non vuole fare i bagagli e preferisce mettere radici sulle poltrone, o meglio le NON poltrone dato che non sono al governo. Bersani infatti timidamente dice che la sua segreteria è formata da quarantenni ergo non così vecchi. Tuttavia secondo me questo sarà pure formato da quarantenni ma le loro menti sono da sessantenni e sono guidati a bacchetta da altri politici di seconda mano. Io spero che le nuove generazioni diano retta la buon "nonno" Prodi e che, usando le sue stesse parole non si comportino da Celestino Quinto gettando la spugna.

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venerdì 11 giugno 2010

Libia espelle l'Unhcr


Le autorità libiche hanno deciso di sospendere le attività dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) sul proprio territorio suscitando la preoccupazione del Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir). Gli uffici dell'agenzia dell'Onu sono chiusi dal 2 giugno scorso.
La notizia dell'espulsione dei funzionari Onu è stata confermata oggi in conferenza stampa dalla portavoce Melissa Fleming che ha dato anche notizia di circa 20 cittadini eritrei rimasti in mare per oltre 24 ore in attesa dei soccorsi e recuperati ieri dalle autorità libiche mentre cercavano di raggiungere Malta.
Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr per l'Italia, si augura che la chiusura sia solo temporanea e fa sapere che l'ordine di sospendere i lavori dell'ufficio è arrivato dal coordinatore del sistema delle Nazioni Unite in Libia. Finora le autorità non hanno fornito informazioni relative ai motivi della chiusura né hanno indicato una data possibile per la riapertura.
La scelta della Libia di sospendere le attività dell'Alto Commissariato mette a rischio le sorti delle migliaia di rifugiati e richiedenti asilo presenti attualmente nel paese, alle quali si aggiungono coloro che arrivano ogni giorno dal deserto e i migranti respinti in mare. La Libia non ha firmato la convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951 e non ha un sistema interno di asilo per cui finora è stato compito dell'Unhcr prendersi cura dei rifugiati presenti nel paese.
L'agenzia è attiva in Libia dal 1991 e in questi anni ha assistito circa 12mila persone tra rifugiati e richiedenti asilo provenienti per lo più dalla Somalia, dall'Eritrea, dalla Liberia e dall'Etiopia. Il Cir insieme all'International Centre for Migration Policy Development (Icmpd) hanno chiesto al ministro degli Esteri Franco Frattini di intervenire e trattare con il governo libico per la riapertura dell'Unhcr.
La richiesta al ministro è stata inoltrata tramite una lettera firmata dal presidente del Cir Savino Pezzotta e dal direttore Christopher Hein. Anche Cecilia Malmstrom, commissaria europea per gli Affari interni e Giustizia, è stata chiamata in causa affinché intervenga per risolvere la situazione.
Dall'aprile del 2009 il Cir insieme all'Unhcr di Tripoli ha avviato un progetto triennale per la definizione di piani per la protezione dei rifugiati e dei migranti e per la gestione dei flussi migratori; piani che prevedono tra l'altro visite ai centri di detenzione per migranti, fornitura di aiuti umanitari e un programma di rimpatrio volontario assistito.
La decisione di Tripoli, giunge dopo gli appelli, sempre più numerosi, di organizzazioni internazionali come Amnesty International o Human Rights Watch, che denunciano gli abusi commessi dalle autorità libiche nei confronti dei migranti, il più delle volte potenziali richiedenti asilo. I racconti degli stessi migranti, raccolti dall'osservatorio Fortress Europe, riferiscono di violenze quotidiane subite da donne e uomini rinchiusi nelle carceri libiche.

Petrolio e i diritti espropriati


La European Coalition on Oil in Sudan (Ecos), coalizione di 50 agenzie umanitarie europee attive in Sudan, ha denunciato, in un rapporto pubblicato oggi, il ruolo ricoperto da un consorzio di compagnie petrolifere, guidate dalla svedese Lundin Petroleum (ex Lundin Oil), nel conflitto civile tra Nord e Sud Sudan, in un periodo collocato tra il 1997 e il 2003.
Tutto sarebbe iniziato quando il governo di Khartoum ha siglato con il gruppo petrolifero un contratto per i diritti di trivellazione di un area denominata Blocco 5A, nel Unity State, in Sud Sudan. La regione, che allora non si trovava completamente sotto il controllo dell'esercito del Nord, è diventata il centro di una violenta disputa tra Khartoum e i ribelli sudisti del Sudan People's Liberation Army (Spla).
Gli scontri hanno provocato la morte di almeno 12 mila persone e lo spostamento forzato di 160 mila abitanti della regione. A questo si aggiungono le atrocità commesse da entrambi i contendenti nei confronti dei civili: la distruzione di scuole, gli stupri e il sequestro di bambini.
«Il Consorzio doveva essere a conoscenza degli abusi commessi dai gruppi armati. Gli stessi gruppi che provvedevano a garantire in parte la sicurezza degli impianti» scrive il rapporto Ecos.
Il gruppo di agenzie ha inoltre fatto appello alle compagnie petrolifere, perché risarciscano gli abitanti colpiti dalle violenze. Il trattato di pace siglato nel 2005 tra Nord e Sud e la successiva costituzione provvisoria, avrebbero fatto sorgere, secondo Ecos, un diritto materiale ad ottenere compensazioni per le ingiustizie subite nel passato. Compensazioni che al momento non hanno mai riguardato le compagnie petrolifere.
Il consorzio, che comprende anche la malese Petronas Carigali Overseas, l'austriaca OMV Exploration GimbH e la sudanese Sudapet Ltd., è accusato di aver dato impulso alla violazione dei diritti umani nella regione.
Un'accusa che la svedese Lundin respinge: «Questo rapporto - ha fatto sapere la compagnia - non presenta alcuna prova che dimostri una qualche violazione da parte dell'azienda».
Ecos ha tuttavia invitato i governi svedese, malese e austriaco a compiere le dovute indagini per verificare il grado di coinvolgimento delle compagnie.

giovedì 10 giugno 2010

Contribuire alla morte della libertà

Il Partito Decrepito ha dato l'ennesima dimostrazione di assenza di attributi, scegliendo la via più codarda per quanto riguarda il decreto anti intercettazioni, ovvero dopo aver detto in modo lamentoso che è il giorno della morte della libertà hanno deciso di rendere tale morte più semplice, invece he lottare per impedirla, infatti "per protesta" hanno deciso di lasciare l'aula. Fuggire dal pericolo insomma, lasciando agli avversari la possibilità di perseguire nei loro obiettivi. Per fortuna la tattica del senzapalle è stata rifiutata dall'Italia dei Valori, che ha deciso di occupare il senato per cercare di impedire tale obbrobbrio etico. Purtroppo Di Pietro e company sono stati poi mandati via dopo essere rimasti tutta la notte a "presidiare" l'aula, ma almeno, a differenza dei Democratici maestri di pusillanimità hanno cercato di farsi valere in modo concreto. Probabilmente pure questo decreto passerà e sembreremo sempre più simili all'Inghilterra di "1984" di George Orwell rispetto che uno stato moderno e civilizzato.

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mercoledì 9 giugno 2010

Alleati infidi


Si sa ormai. L'UDC, aiutando la Polverini (e non solo!) ha ormai fatto capire come ragiona in fatto di alleanze. Quindi qualsiasi persona mediamente intelligente di Sinistra (ma purtroppo di solito le due cose non vanno a braccetto) dovrebbe avere capito che i candidati cattolici e il loro elettorato non possono certamente essere degli alleati affidabili e degni di fiducia. Tuttavia formano un numero non proprio trascurabile e quindi a Sinistra (o meglio, alla presunta tale) l'intelligena viene meno e si cerca di giungere a fragili alleanze formate con queste serpi. Di Pietro però, ha capito di che pasta sono fatti quelli dell'UDC e giustamente ha deciso di distanziarsi, ma il PD, guidato da una marionetta di D'Alema di cui non mi sforzo nemmeno di dirvi il nome, non è della stessa opinione e, nonostante che l'UDC abbia praticamente URLATO di essere un alleato inaffidabile, continua a esserci nel Partito l'idea dell'inciucio coi cattolici. Ed ecco che il buon Tonino fa l'unica cosa sensata, ovvero la dice chiara ai democratici: Scegliete. o l'UDC o l'Italia dei Valori. Forse Di Pietro non ha molte possibilità che il PD scelga un partito di idee politiche chiare come l'IDV, dato che il Partito Democratico stesso è un'accozzaglia di idee annacquate male. Tuttavia cos'altro poteva fare?
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domenica 6 giugno 2010

66 anni fa non è successo NULLA


Invece qualcosa è successo,ricordiamolo ai due fondatori di Google. La cosa a dir poco comica è che entrambi hanno origini ebraiche, quindi la seconda guerra mondiale, almeno in teoria avrebbe dovuto essere minimamente importante. Invece per loro è più importante cambiare la veste grafica per la nascita di Gabor (primo teorico della tecnologia olografica), di Pacman, di Tetris, della lingua esperanto (un'utopia almeno a mio parere alquanto irrisoria), ma non per uno degli eventi più importanti della storia del '900. Il 6 Giugno 1944 è il D-Day, ovvero il giorno in cui scatta la cosiddetta operazione Overlord, intrapresa dagli alleati angloamericani per liberare la Francia dagli occupanti tedeschi. Ammetto che so praticamente a memoria la data di questo evento e i nomi dei luoghi cruciali di questa campagna della seconda guerra mondiale grazie più alle industrie videoludica e cinematografica più che per merito dei libri di storia, ma questo non mi toglie il diritto di parlarne. Sò che è stata un'operazione bellica di dimensioni epiche e ha visto sul campo un arsenale vastissimo coinvolgendo migliaia e migliaia di soldati, supportati da veicoli di terra, mare e aria. Famosissima è la spiaggia dal nome in codice "Omaha", una delle spiagge più difficili da conquistare. Essa è costata la vita di 4500 combattenti alleati, alcuni dei quali morti prima di toccare le spiagge normanne, perchè annegati dopo aver visto distrutti i loro mezzi da sbarco, o dilaniati dalle letali mitragliatrici dei tedeschi.Senza poi contare l'intervento decisivo dei paracadutisti americani e britannici che hanno indebolito i tedeschi dietro le linee nemiche, riuscendo a sottrarre agli avversari località di elevato valore strategico che avrebbero dato un certo vantaggio al possessore, come ponti, cittadine e strutture militari di vario genere.

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venerdì 4 giugno 2010

Una giusta conclusione

In Francia ha fatto capolino un episodio di quelli che in Italia è la regola: un ministro del fronte di Sarkozy ha insultato uno dei militanti del suo partito, perchè "non corrispondeva al prototipo" dei sostenitori che vorrebbe. Il povero militante ha il brutto vizio di avere origini arabe e quindi non può essere considerato un Francese DOC, l'offesa arrecatagli però è stata giustamente punita, dato che Hortefeux, il politico in questione, è stato costretto a sborsare una multa. A sapere certe notizie si ha una reazione strana. Da una parte si è felici perchè un caso di razzismo viene giustamente sanzionato da uno stato civile, dall'altra tornando all'interno dei confini italici, ci si rende conto che noi tra gli stati civili, ancora non possiamo rientrarci in modo dignitoso. Basti pensare alla Lega Nord, che non solo da quando è nata a questa parte riesce a farla franca senza rispondere della sua inciviltà e del suo disprezzo nei confronti dello Stato italiano (a parte pochi casi di giustizia ottenuta in modi poco ortodossi, Vedi Borghezio GIUSTAMENTE malmenato in un treno qualche anno fa da un gruppo di sinistroidi che fortunatamente si trovava in quel treno), ma è anche una forza politica inquietantemente potente che (in particolar col governo Berlusconi di adesso) riesce a influenzare notevolmente il paese.
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mercoledì 2 giugno 2010

La Repubblica dei tagliuzzamenti


Oggi come ben si sa L'Italia celebra la Festa della Repubblica, festività quasi fuori posto dato che in una Repubblica degna di questo nome non si dovrebbero, almeno in teoria, trovare censura, tagli ai lavoratori statali, un'organizzazione del lavoro che dà più importanza al cognome che alla produttività e alla competenza e giornali di regime che inneggiano allo sparare contro imbarcazioni turche. Senza contare che tale festa è anche anacronistica dato che nel Nord Italia c'è qualcuno che invece di essere felice di fare parte di uno stato (almeno in teoria) moderno preferisce tornare alla divisione del paese. I leader leghisti simpaticamente hanno evitato di festeggiare la giornata. E mentre questo evento viene ipocritamente festeggiato da un governo semi-dittatoriale qualcuno ci ricorda una cosa. Il qualcuno è il sindaco dell'Aquila, che per protesta ha assistito alle celebrazioni del 2 Giugno non indossando la fascia tricolore e la cosa per cui ha protestato penso l'abbiate già capita leggendo "L'Aquila". Infatti non solo la situazione non si è ristabilita, ma il governo sopra citato ha smesso di aiutare la ricostruzione tagliando anche i fondi destinati agli aiuti per le zone colpite dal sisma.

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martedì 1 giugno 2010

Bono e i videogiochini demenziali


ONE Hurl Berl
Bono Vox non mi fa impazzire, nè come persona nè come cantante. Questo per la sua fissazione quasi morbosa per le azioni umanitarie (non che mi oppongo a tali azioni ma secondo in fondo in fondo è un modo per aumentare la sua celebrità, come succede per moltissimi VIP) Ma stavolta mi è stato simpatico pubblicando sul suo sito questo simpatico gioco (vedi ONE Hurl-Berl) rallegrando il mio orgoglioso spirito antiberlusconico. L'obiettivo del giochinoi demenziale è improvvisarsi campioni di lancio del peso e scagliare con forza il malcapitato premier più lontano possibile. Anche se il gioco è stato creato per un motivo diverso dallo scarso operato di Berlusconi in Italia e chi, come me non ne può più di questo infido nanerottolo può sfogare il suo odio lanciandolo da una parte all'altra dello schermo, senza doverlo seguire a Milano armato di statuina del Duomo. Buon divertimento! Chi vuole può anche firmare la petizione nel sito iniziata per cacciare Berlusconi dal G8. Il motivo che ha indotto Bono alla sua creazione ludica sta infatti nelle promesse non mantenute di Silvio, che a quanto pare ce ne sono anche all'estero e non solo nel Belpaese: infatti anni fa Berlu aveva promesso di aiutare monetariamente parlando l'Africa, ma come si può ben capire ha mancato (di nuovo) alla promessa data


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