domenica 31 ottobre 2010

Politica e Bunga bunga


Sinceramente ho troppe informazioni discordanti su questo tanto chiaccherato Bunga Bunga, da ballo strarrapante a vera e propria pratica sessuale. Fatto sta che Berlusconi in tutto questo magna magna (o forse tromba tromba) ha ancora una volta messo come priorità il suo circolo di amici conoscenti e pulzelle dalla dubbia professionalità in ambito politico davanti allo Stato. A quanto pare la minorenne Ruby, coinvolta per l'appunto in questo misterioso Bunga Bunga è stata beccata a fare un furto e conseguenzialmente messa in custodia in attesa della decisione da prendere se mandarla o meno in una comunità. Tale decisione è stata impedita dato che Silviolo ha mandato una sua lacchè (leggasi Nicole Minetti, una delle tanto discusse gnocche entrate nella vie politique) per far rilasciare, con successo, la minorenne. Il tutto fottendosene altamente, ancora una volta, della Giustizia dato che la ragazza era ancora sotto giudizio per il suo reato. Quindi questo episodio ci spiega che anche se la condotta sessuale del premier non basterebbe per rimandarlo finalmente a casa la stessa cosa non si potrebbe dire, almeno in uno Stato civile degno sia del sostantivo che dell'attributo, ora che la sua condotta sessuale non lo porta soltanto ad offendere la morale, ma anche le istituzioni prima fra tutte la giustizia, rappresentata dai PM lasciati ingiustamente a bocca asciutta e a cui è stato impedito di fare il proprio lavoro.
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Nota poscritta: pare che Bersani e PERSINO Famiglia cristiana abbiano espresso il proprio disprezzo. Pierluigi ha persino chiesto le dimissioni dello chevalièr arcoriènne. Gli sono spuntati i testicoli o è soltanto una pozzanghera di dignità in un oceano di pusillanimità? I cattolici, per l'ennesima volta invece dimostrano di essere una letale arma a doppio taglio che prima ti sostiene e qualche minuto dopo ti fa lo sgambetto!

martedì 26 ottobre 2010

Il Popolo dei Lividi


Il Centrodestra subisce un altra aggressione: Capezzone colpito in faccia con un pugno a Roma. La mia solidarietà va all'aggressore che forse si è slogato il polso dopo il colpo.
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A quanto pare siamo così in crisi che l'aggressore stavolta non poteva nemmeno permettersi una statuetta del duomo o del colosseo.
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Cicchitto è furioso per la presenza di una sinistra squadrista. Lo capisco. Lo squadrismo è una creatura tipica della Destra e da fastidio che certe invenzioni possano essere plagiate dagli avversari!
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Che vergogna:aggrediti Berlusconi, Ratzinger, Belpietro e ora anche Capezzone. È disdicevole che nessuno di questi lavori abbia ottenuto i risultati sperati.
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Muore il polpo Paul. Questo non lo avevi predetto, eh?
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Muore il Polpo Paul. Per quanto sia stato un essere dalla dubbia utilità merita molto più dispiacere di un pugno dato a Capezzone.


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lunedì 25 ottobre 2010

Lo sfasciapartiti

Da quando l'ho iniziato a sentire nominare in TV o su Internet il sindaco di Firenze, Matteo Renzi , ascoltando o leggendo le sue affermazioni, ho iniziato a provare notevole stima nei suoi confronti, tanto che mi sono anche informato leggendo stralci della sua biografia su wikipedia, che nonostante sia un sito aperto alla creatività di tutti, a piccole dosi lo sfrutto per avere una minima idea su qualcuno, che sia un politico, personaggio storico o autore di libri. Renzi è un politico giovane e soprattutto ha una mente giovane, cosa non proprio scontata in ambito di politica, dato che spesso esistono giovani promesse che tutto sono meno che innovativi. Lui no, ha parecchi motivi per dire che sa di cosa parla quando parla dei problemi del paese, per prima cosa appartiene come ho detto prima è piuttosto giovane, che lo rende vicino alle problematiche di persone che sono entrate da poco nel mondo del lavoro e che spesso non riescono a trovarlo, secondo poi il buon Matteo ha parecchio a che fare con i danni provocati dal governo di adesso, dato che sua moglie appartiene ad una delle classi più colpite da tagli e beffe da parte del potere berlusconico, ovvero quella degli insegnanti precari. Tutto questo elogio l'ho scritto per introdurre un'episodio di cui il caro Fiorentino è protagonista, ovvero uno dei litigi che tanto spesso colpiscono il piddì e riguarda la sua proposta di "rottamare" il PD, eliminando le vecchie erbacce(ovvero i vecchi dirigenti del partito) che di certo non contribuiscono a dare un immagine carismatica al Piddì, dando invece dimostrazione di un "pallemoscismo" generale. Però naturalmente queste cariatidi fanno la parte degli scandalizzati e non hanno la minima idea di schiodare dalle loro poltrone e quindi contrattaccano facendo gli offesi e dandogli anche del maleducato.Speriamo che questo non generi un ulteriore scisma utile solo a togliere ulteriore "potenza" al Piddì...
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sabato 23 ottobre 2010

La nobiltà della sconfitta




L'esercizio che abbiamo imparato nei primi giorni di scuola elementare era il disegno. Non ricordo esattamente come disegnavo, ma di una cosa ero certo. Se sbagliavo il disegno prendevo la gomma, cancellavo l'errore e riprendevo a disegnare.

Poi, il disegno è diventato solo un modo per raccontare con le immagini quello che con le parole dovevamo scrivere. Di solito si trattava di poesie o filastrocche. E se si sbagliava con le parole? Qualche linea tipo scarabocchio sulla lettera sbagliata e poi si continuava a scrivere.

Man mano che passavano gli anni mi rendevo sempre più conto che sbagliare poteva capitare, ma che meno errori avessi fatto, migliore sarebbe stato il voto da portar a casa.
Chi non ricorda i temi di italiano, scritti prima in brutta copia e poi riscritti in bella, sul foglio da consegnare alla professoressa o al professore?

Ci hanno insegnato che diventare grandi è sinonimo di esperienza e se questa significa commettere meno errori possibili allora si è tanto più grandi.
Non è una legge matematica, ma chi più sbaglia, più impara la lezione e meno volte ricadrà nell'errore già commesso.

Talvolta da grandi crediamo che anche ciò che sia sbagliato, possa - con un minimo di autoconvincimento - ridiventare giusto. Il paragone potrebbe essere simile: debelliamo l'idea di noi stessi come vinti e ci ergiamo a vincitori.
Quella gomma che utilizzavamo per cancellare il contorno un po' goffo di un viso, l'abbiamo rimessa nell'astuccio del nostro ricrederci. Siamo grandi e non abbiamo bisogno di riscrivere, ma di continuare a scrivere.

In particolare noi italiani possediamo l'arte del credere in qualcosa di giusto sapendo che è del tutto sbagliato. L'arte del riprendere dagli armadi pieni di polvere, personaggi macchiati di sangue e dire che è solo una macchia di sugo. L'arte del trasformare il vecchio in nuovo e il nuovo in obsoleto.
Se volgiamo lo sguardo all'Italia non c'è spazio pubblico o privato che non veda visi già visti una ventina di anni fa'. Ma che dico! Anche trent'anni fa'!
Sarebbe bello vedere che questi visi siano di una purezza e di un candore da far invidia anche al più giovane e arrembante Stato del mondo. Peccato che di purezza e di candore non ne vediamo nemmeno uno strascico da più di trent'anni. Vediamo giornalisti che con il solo cambio del marchio di fabbrica ridiventano "ottimi giornalisti" dopo che erano caduti nell'oblio più scuro sotto la tv di regime del nano.
Vediamo politici che avanzavano dichiarazioni di stima e di riconoscenza verso il più grande dittatore sanguinario italiano e che da un mattino all'altro, solo per aver avanzato battaglia dura contro il nano sono innalzati al più alto gradino del governo di questo Paese.
Imprenditori che per essersi fregiati dei nomi di fabbrica più maestosi al mondo, sono i possibili futuri candidati alle prossime elezioni politiche, senza vedere che il conflitto di interessi in capo a questi, rimane il nodo più grande di questo Paese, più grande anche delle imprese che gestiscono.

Non è il trionfo del fallimento. Per il bene di questo Paese bisogna dichiarare che trent'anni di storia sono da riscrivere e che continuare a scrivere aumenta l'agonia di chi legge il racconto, impoverisce il racconto stesso di dettagli e colpi di scena che possono far vincere allo scrittore il premio di storia più originale e riuscita.

Negli Stati Uniti il numero delle donne in finanza, economia e politica, è salito dallo scoppio della crisi del credito. Stanno ripulendo il caos creato dai colleghi maschi durante gli ultimi vent'anni.
Ammettere di aver sbagliato costruisce quello che alla fine saremo. Una società senza cambiamenti vive di favole, senza potersi immaginare realmente.


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mercoledì 20 ottobre 2010

Il lato idiota del femminismo


A volte ci si rende conto di quanto alcune idee, anche se spesso basate su fondamenta decenti abbiano inevitabilmente le loro più bieche e ottuse degenerazioni. Ora ne ho trovata una nel femminismo. Secondo qualche donna se una lavoratrice è attraente A PRESCINDERE non merita di esercitare la professione che ha intrapreso. Questo succede a Milano in una scuola cattolica dove alcune madri hanno protestato per una motivazione piuttosto idiota: la maestra 28enne Ileana Tacconelli (ex miss Abruzzo e ha partecipato a qualcuno dei trailer demenziali di Maccio Capatonda su Mai dire Gol) è usando le parole di una di di queste mammine frustrate e invidiose è troppo bella per insegnare a mio figlio.Ma che cazzo vuol dire? La ragazza è giovane ergo, come la maggior parte dei giovani in questo paese deve pure campare in qualche modo e quindi deve tirare avanti facendo la maestra, mi pare ovvio. Ma a quanto pare non lo è per queste bigotte e quindi va punita per il semplice di essere gnocca, tanto che si sono fatte delle indagini (a quanto pare fallimentari) per cercare di licenziare questa poveretta. A parte che io alle elementari, ricordo ancora con magno gaudio, avevo una giovane maestra di religione che non solo era nei sogni erotici (per quanto possano essere erotici i sogni di un bambino delle elementari) di tutti i maschietti della mia classe, ma era anche sufficientemente competente per fare il suo lavoro. Quindi care mie pseudofemministe complessate, dovreste incazzarvi molto di più per quella cagna di Belèn Rodriguez che nella pubblicità della Tim tempo fa interpretava una prosperosa e stupida insegnante di latino al liceo che per una insegnante che lavora SUL serio e con professionalità in una scuola. Senza contare che una donna (piacente o meno) non deve per forza avere una laurea 110 e lode in fisica quantistica presa all'università di Harvard per insegnare in una scuola elementare, ma basta essere intelligenti e abili a prendersi cura dei ragazzini

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martedì 19 ottobre 2010

La Rai colpisce ancora

Devo ammettere che sono caduto dalle nuvole leggendo la notizia della possibile eliminazione di Vieni Via Con Me, programma tenuto da Roberto Saviano e Fabio Fazio. Principalmente perchè non ne avevo mai letto niente a riguardo e non sapevo nulla di questo progetto.Se non sono l'unico ad essere rimasto sorpreso da questa notizia ragguaglio anche voi lettori: Vieni Via Con Me è un programma di approfondimento che, dovrebbe durare (sempre se la tirannica RAI non lo censurerà per il volere diretto o indiretto di Silviozzo) per 4 Lunedì consecutivi, e si parlerà sia di culturte che di varie magagne che coinvolgono l'amatissimo governo berlusconico dal Post-Terremoto in Abruzzo all'irrisolta questione della monnezza. Il tutto supportato egregiamente da altri volti noti della TV primo fra tutti Roberto Benigni seguito a ruota da due "leali compagni" di Fabio Fazio che lo hanno accompagnato già con "che tempo che fa", ovvero Paolo Rossi e Antonio Albanese.
Siamo quindi all'ennesima violenza nei confronti dell'informazione oppure si riuscirà almeno questa volta ad evitare il silenzio?

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sabato 16 ottobre 2010

Il mio nome è Giustizia




Sono tanto cari i sogni che custodiamo gelosamente dentro di noi.
Sono tanto cari da portarci, talvolta, ad essere spietati.
Justice, un ragazzo ghanese, all'età di 14 anni decise di lasciare la sua terra ma non sapeva che il suo sogno sarebbe stato spietato quanto la sua voglia di raggiungerlo.
Giustizia è il nome della speranza che ha accompagnato questo ragazzino lungo sentieri mai immaginati, nella fame più disumana, nelle notti al freddo.
Giustizia è il nome del viaggio lungo metà della terra africana, quella a nord, quella immersa nel deserto che poi si ferma dove il mare è media-terre e dove i sogni degli africani diventano possibili.
Le possibilità, però, non sono uguali per tutti e c'è chi in questi viaggi si deve arrendere al sogno di speranza.
Un racconto avvincente, che con una verità spietata cerca di far riflettere sulle condizioni di cui sono schiavi intere popolazioni africane in cerca di una nuova vita verso l'Europa.



Il 5 ottobre 2010 dopo due giorni in terra libica, il commissario europeo per gli Affari interni e quello per l'Allargamento e politica di vicinato hanno siglato un agenda di cooperazione con la stessa Libia in tema di lotta al traffico di esseri umani, aiuto alle piccole e medie imprese, dialogo sulla protezione internazionale dei rifugiati. Il costo complessivo è di 60 milioni di euro. Tutt'oggi non esiste un calendario per la messa in atto di queste operazioni.



Il costo di vite umane non è possibile stimarlo.

Questa considerazione, però, la capirete solo dopo aver letto tutto il racconto.





Paul Kenyon

"Il mio nome è giustizia"

264 p.

Edizioni PIEMME



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venerdì 15 ottobre 2010

Tiè!

Santoro andrà in onda regolarmente, dato che la sospensione per il suo non troppo velato vaffanculo a Masi è stata annullata. Poppappero.
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Reso punibile il Negazionismo. Williamson verrà spedito a cristianizzare Plutone per evitare che la Chiesa possa rimanere in imbarazzo.
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Silvio Berlusconi e figlio accusati di evasione fiscale. Quella si che è una famiglia unita.
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Alemanno sull'aggressione avvenuta a Roma di cui è stata vittima un'infermiera romena: l'episodio non è nato dall'intolleranza. Al Lattosio.
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giovedì 14 ottobre 2010

NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE!

In una realtà dove molto spesso non si hanno confronti diretti,dove non si ha la possibilità di parlare,di esprimersi,di denunciare una violenza e nel caso ultimo di Sarah Scazzi,promuoviamo questo video realizzato nella mia comunità locale che è quella della Città di Lavello, in Basilicata.
Diamo una voce a chi non c'è l'ha.Diciamo no alla violenza sulle donne!
Numero verde Antiviolenza Donna - 1522

mercoledì 13 ottobre 2010

Finalmente un po' di sinergia!

Pare che il cervello del Partito Democratico abbia ricevuto la giusta dose d'ossigeno stavolta, dato che finalmente (anche se purtroppo solo in una vicenda) ha capito di dover cooperare con l'IdV e non evitare questo partito come la peste bubbonica. L'episodio in questione è dovuto alla sospensione di 10 giorni per Michele Santoro, censurato per l'ennesima volta dalla Rai. Entrambi i partiti finalmente si trovano a fianco a fianco in un fronte comune che è quello della difesa di Annozero. Sia il piddino Vincenzo Vita, che Antonio Di Pietro hanno chiaramente detto che Santoro è un capro espiatorio scomodo per la Rai, oramai sotto controllo indiretto (ancora per poco) di Berlusconi e sotto la vigile sorveglianza di Masi e altri esseri minzolinidi. Spero che il Piddì continui su questa strada e non perda di nuovo i testicoli.
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lunedì 11 ottobre 2010

Metamorfosi silviane


Un partito più berlusconiano. Mi chiedo quanto sia effettivamente possibile. Finiani "sovversivi" a parte fatico nel pensare ad un entità politica più fanatica di quello che ora è il PdL, con membri che sarebbero disposti a sgozzare i propri parenti per compiacere il loro minuto Sire (vedi Bondi, Gasparri La Russa e a loro modo anche Veltroni e Bersani). Eppure Silvio ha deciso di provarci per avere un governo ancora più blindato. Ha annunciato la sua intenzione di cambiare, per le elezioni simbolo e nome del partito per distanziarsi dall' FLI finiano. Sono incerto sul come interpretare questa soluzione. Nella storia è successo che quando un leader si fortifica in un guscio vuol dire che sta perdendo colpi e rischia la sconfitta, quindi tenta un ultima difesa disperata per salvare il salvabile (vedi Hitler e il suo Bunker) dall'esito alquanto incerto. Oppure Silvio vuole semplicemente incrementare ulteriormente la sua influenza per evitare altre "debolezze" da Fini ed emuli creando un team di zombies fedelissimi ma dalla dubbia competenza in grado di rovinare ulteriormente il già diroccato stato italico minando sia la dignità degli Italici sia la qualità delle loro vite, cercando magari se possibile di distanziarsi dall'imbarazzante ma sempre più temibile minaccia leghista.

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sabato 9 ottobre 2010

Maroni glassati

Periodo ghiotto per le figure di merda leghiste. Prima la triste uscita di Bossi, poi le manifestazioni anti-leghiste a Roma nel mentre della finta pace tra Roma e Milano e ora ci si mettere pure Maroni con le sue perfomance fallimentari e imbarazzanti per il partito della Polenta Taragna. Robertìn infatti, per rendee onore alla sua carica istituzionale di Ministro degli Interni ha voluto darci dimostrazione della sua onestà e della sua competenza. L'evento preso in esame risale al 2009 e rappresenta una pagina parecchio compromettente per un ministro, soprattutto per un Ministro che in teoria dovrebbe occuparsi di tutelare le leggi, ovvero un'accusa di corruzione da parte del gruppo Mythos, gruppo importante per le consulenze aziendali in Italia. Maroncello ha guadagnato 60000 euro per non specificate "consulenze" per il gruppo, insieme alla sua portavoce che ne ha ricevuti 14000, il tutto anche per aiutare la Mythos che stava allora in un periodo di crisi ad insabbiare un ALTRO caso di corruzione all'interno del gruppo . Il bello che Maroni non solo ha chiuso un occhio per un reato, infischiandosene del suo (ipotetico) ruolo, ma anche dato dimostrazione di essere un incompetente perchè non è riuscito a dare l'aiuto sperato dalla Mythos, guadagnandosi totalmente a gratis i 60000 euro. Altro episodio in cui la tanto ostentata onestà della Lega va decisamente a farsi fottere dal tornaconto personale.
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giovedì 7 ottobre 2010

Ipocrisia mal riuscita




Leggere questo articolo della Stampa è tra il grottesco e l'inquietante, almeno parlando della prima parte. Viene descritto passo per passo l'evento simbolo di un'ipotetica pace tra l'Urbe e il Nord Italia leghista, una pace che a conti fatti è la quintessenza dell'ipocrisia. Da una parte infatti c'è l'accoglienza principesca dei bartbari del Carroccio da parte di Alemanno e Polverini, accolti con un sontuoso banchetto costituito da pietanze sia nordiche che romanesche per rappresentare la finta amicizia tra i due "popoli". Tra complimenti al limite della piaggeria e del servilismo da parte dei due ospiti pidiellini che offrono agli alleati pajata (parola che tra l'altro i nordici non riescono nemmeno a pronunciare correttamente) e rigatoni al sugo. Ma dall'altra parte... C'è la vera opinione che hanno i romani dei padani, tanto che nel bel mezzo dell'allegra festicciola appaiono romani e romane (compresi attivisti PD e IdV) che accolgono in malo modo Bossi e i suoi fedeli sgherri a suon di insulti e tentate aggressioni represse dai leghisti che rispondono agli insulti con botte e "bandierate" leghiste in testa e qualche celebre "Roma Ladrona" si rischia così tanto la rissa che si sbaracca tutto il banchetto... Insomma che c'è da dire? Stavolta per fortuna il Pidielle non è riuscito a distorcere la realtà come sua abitudine, dato che i leghisti hanno avuto la prova inconfutabile che da qualche parte in Italia per fortuna sono disprezzati come meritano e a parte gli alleati ospitali (secondo me ospitali per finta dato che da romani sono stati offesi dall'SPQR bossiano) non hanno amici degni di questo nome al di fuori dell'area padana.


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sabato 2 ottobre 2010

Orcosilvio!

Sono leggemente in ritardo dato che ho recuperato quest'informazione soltanto oggi. Fatto sta che i cattolici si sa non hanno molto senso dell'umorismo e penso che non vedranno di buon 'occhio l'"Orcodio". Non escludo che se ne fregheranno del fatto che Berlu ha insultato la Bindi con una battuta sessista, ma credo sia già qualcosa che si offendano per una bestemmia dato che finora non ha pestato i piedi della supremazia della Chiesa Cattolica in Italia. Tuttavia non sono sicuro di come reagiranno, a lungo andare. Le possibilità sono due: o andranno su tutte le furie e inizieranno una corciata contro di lui solo perchè ha nominato invano il grande capo, oppure liquideranno la battuta come una ragazza e continueranno incoerentemente a sostenerlo. Il nano però non è l'unico argomento di cui vorrei parlare. Penso che molti lettori sappiano di cosa parlo se cito due eventi l'uno è l'intervento di Di Pietro il 29 di Settembre fatto in occasione della fiducia in Parlamento al Silvione, l'altro è il fallito agguato al viscido mascellone Belpietro. Come ben si sa lo schieramento del Centrodestra ama la teoria dei complotti e coglie l'occasione pretestuosa dell'attentato al direttore di Libero per accusare Di Pietro di essere il promotore di un "clima d'odio". Si. Avete letto bene, quello spettrale clima di cui tanto si parlava durante le vacanze natalizie per la "duomata" al Premier è tornato dal letargo! Cosa assolutamente senza senso perchè se fosse vero che Tonino semina odio non capisco perchè la vittima deve essere un essere insignificante come il suddetto Belpietro, che non vale nemmeno le pallottole con cui dovrebbe essere ucciso. Perchè non ammettere pubblicamente che l'accusa al leader dell'IdV è solo un bieco tentativo di screditarlo e silurarlo? Si capisce lontano un miglio che il tutto è solo un pretesto per gettare fango su un avversario scomodo. Ultima cosa: se dovessi dare la mia solidarietà la darei all'attentatore, deve essere stato imbarazzante fare cilecca...
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