domenica 29 luglio 2012

Ted

Sono un grande fan di Seth Macfarlane. Non so se qualche lettore griderà allo scandalo pensando che avere dei gusti simili equivalga ad essere una persona volgare e ignorante, in virtù dei contenuti altamente nonsense, trash e puramente demenziali delle "fatiche" di Seth come i Griffin e American Dad, cartoni animati che possono sembrare stupidi ma sono anche degli ottimi prodotti dato che sono spesso pieni di chicche che vanno a veri e propri tributi e citazioni all'attualità, al cinema, e alla televisione. Basta pensare all'"adattamento" dei Griffin di Star Wars, e molte puntate che strizzano l'occhio a film come "Ritorno al futuro" e serie TV come l'"A Team", entrambi grandiose creature degli anni 80! Aggiungiamo il fatto che Seth Macfarlane oltre ad aver creato questi dissacranti cartoni da anche la propria voce doppiando quasi metà dei personaggi dei Griffin e qualche personaggio protagonista di American Dad, con un risultato a mio parere motlo soddisfacente. Fatto sta che, qualche mese fa un'amico mi ha fatto scoprire il trailer di Ted, facendomene quasi ossessionare (tanto che ero così impaziente di vederlo l'ho visto poco dopo l'uscita americana sottotitolata con una qualità audio / video non proprio ottima!) : oltre ad essere il debutto alla regia nel campo cinematografico di Seth ,Ted comprende gran parte del cast dei Griffin, tra cui Mila Kunis (Meg Griffin) e  Patrick Warburton (Joe Swanson) e naturalmente Seth MacFarlane nei panni dell'orso di pezza parlante Ted, che da il nome al film. La storia racconta di John Bennet, che durante la sua infanzia era un ragazzino completamente senza amici, ricevuto per Natale un orsacchiotto di pezza a cui si affeziona subito, attribuendo alla sua esistenza la sua prima amicizia, tale notte esprime candidamente il desiderio che il peluche prenda vita e rimanga suo amico per tutta la vita, dato che (usando le parole del narratore del film) non esiste nulla di più potente del desiderio di un bambino, a parte un elicottero da combattimento Apache, il sogno di John si trasforma in realtà e i due si giurano eterna amicizia. Raggiunti i 35 anni John (interpretato da Mark Wahlberg) è un uomo fatto e molto più sicuro di sè di quando non aveva alcun amico, e nonostante non sia una persona molto matura e abbia un lavoro ben poco prestigioso come rivenditore d'auto è molto amato dalla fidanzata Lori (la bellissima Mila Kunis) che lo ritiene dolce e simpatico però non sempre tollera i suoi atteggiamenti immaturi. John è infatti un bambinone sempre pronto allo scherzo e al divertimento, e questa sua propensione è amplificata dall'amicizia con Ted con cui spesso si trova ad oziare, fumare erba e cazzeggiare, tanto che in questo modo mette a rischio il suo lavoro ed il rapporto con Lori, decisamente più responsabile e realizzata nel suo lavoro (dove però è oggetto delle avances del proprio capo straricco e arrogante all'inverosimile) . Dopo l'ennesima bravata del peluche, col timore di mandare all'aria il fidanzamento che dura da 4 anni, John chiede a Ted di cambiare casa, offrendogli al contempo aiuto e promettendogli che questo non distruggerà la loro lunga e profonda amicizia. John inizialmente sembra trovarsi bene in questa nuova situazione e cerca di mantenere un equilibrio per non perdere nè l'orsacchiotto nè la fidanzata ma dopo un po' di tempo Ted riuscirà a  far "risvegliare" il lato più immaturo dell'amico umano... La trama forse non brilla per originalità, ma il film grazie alla demenzialità tipicamente à la "Griffin" mantiene un ritmo adeguato fino alla fine della pellicola, tenendo a galla la seconda fase, inevitabilmente  più fastidiosamente "sentimentaloide" come succede quasi smepre in questo genere di commedie. Per non parlare dell'amore, sempre "MacFarliano", degli anni'80, quasi onnipresenti nel film, dato che. giusto per dirne qualcuna John e Ted sono dei veri "figli" di tale decade e sono ossessionati in modo maniacale dal film  Flash Gordon (l'attore protagonista Sam Jones avrà un esilarante cameo nel ruolo di sè stesso ) e come suoneria del cellulare John utilizza il Tema di Super Car!

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martedì 24 luglio 2012

Che burlone

Nell'ultimo post ho parlato di persone infide e potenzialmente inaffidabili. In questo post sono costretto a non cambiare rotta, perchè è spuntato (notizia, come la precedente, di cui non sono minimamente sorpreso) un altro di quei topi che cercando di abbandonare la nave pidiellina prima che rischi di affondare. Il roditore in questione lo vedete nella foto che vedete sopra, e abbandona, aggiungerei, in modo pittoresco. Sgarbi, uno dei maestri dell'arte di passare da uno schieramento all'altro con la frequenza di una pallina durante un torneo di Wimbledon, progetta di fondare una nuova forza politica. Non solo viene svelata la natura infida del buon Vittorio, ma quest'ultimo ci mostra anche il suo senso dell'umorismo (ma non escluderei che lui ci crede sul serio e che l'effetto comico sia assolutamente inconscio), col nome di "Partito della rivoluzione". Ricordo che qualche anno fa (non chiedetemi l'anno!) quando il nostro beniamino ha dato il suo sostegno alle forze berlusconiche, in un'intervista un giornalista provocatoriamente ha detto a Sgarbi che, gira che ti rigira, si allea sempre con chi sta al potere; e a tale affernazione  il critico-politico ha risposto "meglio stare con i potenti che con gli impotenti!". È quindi serio che un uomo che ha risposto in questo modo si definisca un rivoluzionario? A me non sembra proprio. Aggiungiamo anche che nonostante il suo abbastanza recente supporto a Berlusconi, le prime parole che ha detto in merito al neo partito sono contro il PdL e Alfano... Diciamo che non lo si aspetta da uno che una volta ha detto "Berlusconi si scopa tutte queste ragazze in nome di tutti gli italiani, e questi lo devono ringraziare perché per governare bene bisogna scopare bene".Sono curioso di vedere quanta gente raccoglierà attorno a sè, e in caso fallisca mi farò quattro risate!(mentre se avrà successo avrò un'altro calo di fiducia nei confronti della mia nazione)
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venerdì 20 luglio 2012

L'arte del pugnalare alle spalle

Con l'UDC è impossibile stare tranquilli. Come partito non è in grado di raggiungere, da solo, la percentuale necessaria a governare, e questo ormai lo sa per certo. Proprio per questo gli udiccini continuano ad esistere comportandosi come una sorta di mercenari (o come puttane, se non vi scandalizzate per la similitudine), sperando di ottenere, siglando un'alleanza qualche comoda poltroncina, la possibilità di continuare a sopravvivere,  fare qualche favore ai propri amichetti cattolici e, non ultima, la sensazione illusoria di valere qualcosa politicamente parlando (rimanendo effettivamente poco più di un parassita attaccato alla coalizione di turno) . Ma quando il tempo di vacche grasse sembra volgere al termine e la coalizione supportata si rivela potenzialmente un cavallo zoppo, l'Udiccì prepara i bagagli, si sgancia e si torna alla fase iniziale e, per tentare di mantenere  (fallendo, secondo me) un pizzico di credibilità mordono la mano che fino a poco tempo prima li nutriva, fingendo in modo ridicolo che dell'alleanza appena terminata non ci sia mai stata. Il buon Casini si mette a sparlare di Berlusconi definendolo un venditore di illusioni e affermando che l'UDC, invece, ha capito SUBITO che di Berlusconi non ci si poteva assolutamente fidare. Ma quale subito? Quando ci sono state le elezioni regionali hanno difeso a spada tratta e baciato i piedi della Polverini, supportando la sua candidatura alla Regione Lazio e anni fa nel secondo e nel quarto governo Berlusconi l'UDC era parte della squadra di governo... C'è da ammirare che Casini ha una gran faccia di culo per dirci queste cose, e non fa altro che confermare un'idea che io (e credo molti altri) ho, ovvero che dei cattolici non ti devi fidare, perchè appena le cose vanno un filino male per il tuo governo, stai sicuro che Casini sta già facendo le prove per il comizio in cui dirà che sei un pagano stupratore di criceti e che non si lava.
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mercoledì 18 luglio 2012

Pinzillacchere, ma meglio di niente

In Spagna si suda sangue, e la paura di colare a picco è palpabile. Si sapeva già che la Spagna (allo stesso modo di altri paesi europei COMPRESA nella categoria pure l'Italia) la situazione non va a gonfie vele. Devo ammettere che il mio pessimismo in una sua ipotesi ha fatto cilecca. Ero sicuro che, dopo la meritata vittoria spagnola agli europei (tifosetti azzurri della mia fava, vi ricordo che un 4-0 è una discreta vittoria!) sui profili Facebook italici si sarebbe diffuso un clima di allegria per il fatto che la Spagna potrebbe finire come la Grecia, come una sorta di vendetta nei confronti della nostra vittoria calcistica "negata" dai perfidi iberici. Ma non è successo per fortuna e ne sono sorpreso conoscendo vari atti di meschinità compiuti dai miei conterranei "facebookiani" (d'altra parte, dopo che loro hanno strarotto le palle con i link su Balotelli e sulla vittoria su Inghilterra, Irlanda e Germania sono quasi contento che alla finale abbiamo preso quella batosta). Veniamo al motivo del post. Come ho detto all'inizio in Spagna non si respira una bell'arietta, ma c'è il terrore del crollo del paese e un bel po' di casino e scontento. Rajoy ha imposto sacrifici finanziari a tutta la popolazione, sperando di far frenare il rischio di precipitare inesorabiolmente verso il temuto default, nulla di nuovo dal fronte dato che pure da noi non si è scelta una cosa tanto diversa. Però non solo i comuni mortali dovranno rinunciare a qualcosa. Pure la famiglia reale pagherà un certo prezzo con la diminuizione del proprio stipendio annuale. Certo, non si tratta di una mutilazione bella e buona, ma di una riduzione di un 7% dei salari (che restano ugualmente abbastanza altini) del Re Juan Carlos e del Principe Felipe. E questa non sarà una manovra epocale, ma nemmeno una cosa minuscola...
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giovedì 12 luglio 2012

Sorpresa annunciata

Uno dei capisaldi della vita sociale contemporanea è rappresentato dalle cosiddette feste a sorpresa. Al 90% delle volte la sorpresa non esiste perchè, il modus operandi più semplice è abbastanza comune:quasi sempre per attirare nell'imboscata il festeggiato si decide di uscire per festeggiare con una "ristretta compagnia" incontrandosi nel punto A per recarsi nel punto B, dove il resto degli invitati-sorpresa attende. Già arrivato al punto A nasce nella "vittima" il germe del sospetto, che cerca però di non darlo a vedere, per fingersi sorpreso al momento dell'incontro con tutto il gruppo. Io e (mi auguro!) molti italiani abbiamo vissuto l'anuncio dell'ennesimo ritorno di Berlusconi quasi allo stesso modo, ma almeno il fingersi sorpresi non è stato obbligatorio ed è più consono incazzarsi. Come al solito è ridicolo Alfanuccio che, pur di non sembrare meno di un brufolo nascosto dal Mascara del Silvione cerca di dire qualche scemenza, allo stesso modo di quando ad una vincitrice di miss mondo le si chiede quali siano le sue ambizione e lei risponde, sorridendo, con una cazzata del tipo "la pace nel mondo", "prendersi cura dei miei 14 barboncini rosa" o altre cosa dall'alquanto dubbia utilità. Anche Alfano ha detto la sua "pace nel mondo" dichiarando che gradirebbe vedere il cavaliere governare insieme ad una donna. Che dolce! Peccato che donna o uomo che sia questo collaboratore avrà solo una funzione di fantoccio e varrà meno del due di bastoni quando la briscola è spade...
P.S. Continuano le magagne del buon Formigoni, nuovamente accusato, questa per diffamazione riguardo ad un episodio delle fatidiche elezioni regionali della Lombardia del 2010. E la richiesta fatta dal PM di Milano, Clerici è di 500 euro di multa e un anno di carcere. GODO!
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