lunedì 9 marzo 2009

"Il Vichingo" di Tim Severin


Da appassionato estimatore della storia dei Vichinghi consiglio ai miei lettori, molto caldamente, di leggere questo romanzo. Oltre a raccontare la vicenda di un personaggio intrigante, Thorgeils Eriksson, nel romanzo sono presenti le descrizioni interessanti di molti aspetti affascinanti sia della politica che della cultura scandinava dell'undicesimo secolo, come riti, credenze, aneddoti e specialmente le vicende della mitologia vichinga. Ma passiamo alla trama.
Thorgeils è il figliastro di Erik Leifsson, più spesso conosciuto col nome di Erik il Rosso, celebre per essere ritenuto il vero scopritore dell'America. Essendo nato bastardo Thorgeils è costretto a viaggiare per la Scandinavia, e successivamente per l'Irlanda, cosa che fa senza tirarsi indietro, inzialmente per scoprire informazioni sulla sua defunta madre, una strega pagana. Il giovane si trova ad essere uno dei pochi seguaci dell'antica cultura pagana, assistendo alla trasformazione del popolo vichingo, pregno di fascino e fin troppo spesso banalizzato, che nell'undicesimo secolo non è più legato al culto di Odino e degli antichi dèi vichinghi, ma alla religione del Cristo Bianco. Unica nota dolente del libro è l'italianizzazione del titolo, in inglese "Il figlio di Odino".

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