martedì 16 dicembre 2008

Edizione staordinaria in ritardo

Purtoppo ho saputo di questa notizia soltanto oggi, e me ne pento, ma sperando che qualcuno legga quest'articolo ho deciso di fare un po di propaganda. Roberto Saviano verrà a Roma alla facoltà di lettere filosofia a Roma 3. Purtroppo io non posso assistere perchè alle 18, ora in cui lo scrittore verrà, sarò a lezione. Invito a chi è interessato e a chi ha la possibilità, di andarci, perchè è un evento interessante. Qui sotto lascio il link con informazioni più precise riguardanti l'evento.
http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=10910

lunedì 15 dicembre 2008

Scarpe di tutto il mondo unitevi!

Ammetto che il titolo è una caduta di stile, ma mi sembrava abbastanza indicato. Gli Anti.Bush e i democratici in generale possono sorridere un po. L'uomo che ha regnato incontrastato nella patria delle opportunità è stato oggetto di tiro al bersaglio da parte di un giornalista iraqeno. L'arma? un bello scarpozzo che Giorgietto ha schivato con agilità. Insomma questo è un'episodio simbolo di quello che si pensa e che si è sempre pensato dell' Ancièn Regìme Repubblicano negli U.S.A. , della sua politica e delle sue campagne militari. Concludo guardando speranzoso ad un episodio simile che veda protagonisti il nostro premier e una calzatura, possibilmente uno scarpone da calcio!

venerdì 12 dicembre 2008

La Repubblica (?) del Punto Croce

E così il nostro beneamato premier vuole fare un regalo di Natale alla Repubblica italiana che ha da poco festeggiato i suoi 60 anni.
Non bastavano solo i tagli alla scuola, alla ricerca e all'università: il taglia e cuci continua a oltranza. Ma stavolta i tagli non si fanno ai finanziamenti, ma alla Repubblica stessa. Va detto inoltre che questa volta il buon Silvio non ha voluto mandare uno dei suoi ministri, ma vuole occuparsene lui stesso. Chi fa da se fa per tre, insomma. Il tutto, naturalmente per cercare di modificare una cosa che gli da molto, molto fastidio, ovvero la giustizia. Occupandosi lui stesso della Costituzione, infatti, gli permette di gestirsi questo foglio di carta per farselo calzare a pennello, come il vestitino della Domenica. Mi appello quindi alla speranza che il (purtroppo!) mio paese gli impedisca di fare il sarto con un documento simile.

giovedì 4 dicembre 2008

Popolo della libertà (Vigilata)

Dato che sono un aspirante storiografo sarò imparziale e dirò la verità su questo fatto. Questa proposta di legge esisteva già quando il governo Prodi era ancora (Faticosamente) a galla, tanto che il profeta del Vaffanculo ne aveva già parlato nel suo blog. Ma adesso se ne ritorna a parlare grazie all'intervento del paladino della libertà alla sede del Polo tecnologico di Poste italiane all'Eur. Cavaliere, o mio cavaliere, hai letto il nome del tuo partito tanto bello, con le lettere azzurrine, oppure sei troppo occupato perchè Sandro Bondi ti sta facendo un massaggio ai piedi? Visto che sei occupato te lo leggo io: partito della Libertà! E tu, rinnovando questa proposta di legge, te la puoi solo sognare. La verità è che come si suol dire predichi bene e razzoli male. Prima fai della difesa della libertà il tuo tratto distintivo e la tua missione divina, da bravo unto del signore che sei. Invece quando si tratta dell'opportunità di mettere a tacere uno strumento che ha permesso agli Stati Uniti di diffondere il voto per un presidente dalla mentalità moderna, col solo difetto di avere passato, secondo te, troppo tempo sotto una lampada abbronzante. Concludo questa provocazione con un invito diretto ai lettori. Questo è un blog aperto: se qualcuno di voi vuole commentare lo faccia senza problemi, e specialmente, qualora qualcuno voglia proporre un articolo da lui scritto, può inviarlo ad uno degli scrittori del blog per far si che venga pubblicato( Lolly, Black Jannissary e Hysteria) oppure può unirsi al blog come scrittore e pubblicarlo lui stesso.

martedì 2 dicembre 2008

Cercasi Esodo

Come ogni anno il desiderio di prendere un mitra e crivellare di colpi i registi trash italiani è molto, molto forte. Ma data la scarsa considerazione che ho di loro non mi va di rischiare il carcere per le loro vite. Quindi resisto alla tentazione e cerco di mandare telepaticamente qualcun altro per fare il lavoro sporco, ma ahimè non ho mai avuto tanto carìsma per convincere qualcuno. Il brutto è che negli ultimi anni questa tentazione è aumentata di brutto. Prima bisognava far fronte ad un solo polpettone natalizio, l'annuale Vacanze di Natale della coppia più amata d'Italia quella di Boldi e De Sica, adesso invece c'è stata la loro divisione , quindi noi non dobbiamo più sorbirci una sola umiliazione per il nostro cervello (almeno parlo degli italiani in cui è ancora presente) ma ben due: il Natale secondo il De Sica e il Natale secondo il Boldi.
La cosa buffa è che secoli fa accadevano tali spaccature per argomenti molto più seri, dalla retorica all'arte, dalla letteratura alla poetica; ma adesso dobbiamo accontentarci delle spaccature del cinema trash. Quest'anno poi raggiungiamo il top dello squallore: non solo abbiamo i due soliti attori natalizi con "Natale a Rio" e "La fidanzata di papà" ma si aggiunge anche Jerry Calà col suo "Torno a vivere da solo", Sequel di una commediastra già messa nelle sale anni fa, “Vado a Vivere da Solo”. La cosa inquietante è che questa comicità volgare e di basso livello riesce ad avere un gran successo qui, in Italia, la patria del Belcanto, quindi un paese che dovrebbe essre colto e civilizzato. Come siamo caduti in basso. In poche parole se qualche lettore di questo blog ha un biglietto in più di sola andata, diretto in un paese culturalmente più civilizzato e più attivo culturalmente, come la Nigeria, mi faccia un fischio.

venerdì 21 novembre 2008

Post di fine giornata


Giorno nefasto per le teorie di Gasparri, a quanto pare: Ayman al-Zawahiri si fa sentire con commenti non tanto amichevoli, ma simpaticamente farciti di razzismo e insulti. A quanto pare il nostro caro Maurizietto non è tanto fortunato nelle sue affermazioni... Immagino come si deve sentire Obama, poverino. Probabilmente a forza di commenti tanto carini sia da un uomo bigotto, conservatore e pieno di pregiudizi , sia da al-Zawahiri , starà facendo un braccio di ferro interiore per non perdere la pazienza e bombardare qualcuno. E chi potrebbe dargli torto? In poco meno di un mese ha subito un attentato da parte dei neonazisti, è stato accolto in Italia con una carineria e un'accusa di terrorismo; e ora pure una frecciatina dal Medio Oriente. Fatto sta che:
  1. I neonazisti come bersaglio sono da scartare perchè è scomodo sganciare bombe in America, dato che è un controsenso bombardare se stessi;
  2. Al Qaeda gioca a nascondino quindi è difficile bombardare la sabbia e le montagne in cerca di tane talebane;
  3. Per l'Italia il discorso è diverso: gli obiettivi sono perfettamente visibili e possono essere colpiti in modo chirurgico.
Se il buon Barack sceglie la terza opportunità, che è, tatticamente ed economicamente è la migliore, gli do il mio pieno appoggio, basta che non colpisca obbiettivi civili e bombardi invece Arcore, o faccia assaltare Montecitorio da una task force di paracadutisti (magari proprio quelli che hanno pescato Saddam) o marines, magari con l'ordine di sparare ad altezza nano, visto che, Ahimè (solo nel caso di Silvietto, sia chiaro) la pena di morte per impiccagione qui in Italia non c'è.

martedì 18 novembre 2008

Caparezza - Auditels Family


Ultimamente è un periodo in cui non pubblico articoli sulla politica e sull'attualità stretta, forse perchè non ho ispirazione o per semplice pigrizia. Tuttavia oggi farò una cosa diversa. Pubblico il testo di una canzone, non mia, naturalmente, ma di Caparezza. La canzone "Auditels Family". La canzone è del 2006 e parla della tv spazzatura, italiana o estera che sia. Nonostante siano passati due anni la televisione spazzatura non è sparita anzi, io penso sia raddoppiata, quindi l'attualità di questa canzone vi è ancora, e tanta, basta pensare alle schifezze nuove e vecchie che si vedono in tv e al cinema per essere d'accordo con me.Allego il testo, cosa che è secondo me, il punto forte di questa canzone, dato che non sono un rapper convinto.

P.S. Volevo mettere il video, perchè, lo ammetto non ci sono riuscito...Spero di riuscire a metterlo in seguito!

Vivo in una famiglia massonica che in confronto i membri della P2 di Gelli sembrano quelli dell'Azione Cattolica, una setta diabolica che decide laconica tutto ciò che si colloca nella sfera catodica, un'insolita accolita che conserva in una caverna il Sacro Share che dà la trasmissione eterna, fantasmi che infestano una stamberga nell'attesa che un direttore di rete vestito da prete ne asperga le terga. Noi decidiamo chi va in onda e chi va al diavolo, i conduttori ci invocano, con i palmi sul tavolo chiamano "Spirito, se ci sei batti un colpo" Col cavolo! Vuoi parlare con noi? Beh, per adesso beccati il tuo trisavolo. Siete tristi, volete fotografarci come turisti, svelarci come Agata Christie ma nessuno ci ha mai visti. Credeteci, siamo spiriti maligni e satanici, portiamo in basso gli indici per innalzare i calici. E quando si fa buio cantiamo tutti in cor
RIT: Tandighitan-Tandighitè,siamo le famiglie dell'AuditelTandighitè-Tandighitan,siamo noi che custodiamo lo Share.Siamo spiriti nell'oscurità,Tandighitè-Tandighitan,premieremo con la pubblicità programmi di merda e non TV di qualità.
Ebbene sì, siamo gli Auditel e tramite un meter portiamo a termine mandati per cui siamo indicati come comete a Betlemme. Per le televendite Leten, per il teleutente Requiem e se il telefilm fa schifo si becca pure il sequel. Fissare una rete sarà umiliante per Boris Becker non per noi, segreti come lo specchio di Nanni Loy ma famosi come Lee roy, eroi come Brad Pitt in Troy, noi che riempiamo le fosse più del senno di poi. Abbiamo un piano con un punto cardine: trasformare i consigli per gli acquisti in un ordine, affossando i programmi di qualità perchè l'utente intelligente si sa che non ama la pubblicità-tà-tà-tà-tà. Tanto di novità ce ne saranno un paio, le votiamo per sbaglio e ci bloccano con l'aglio, svaniranno come in commando dell'ubimaior Sciuscià, Il Fatto, Satyricon e Raiot.Non si solleverà nessun vespaio.
RIT.
Tu non voti alle politiche ma ti lamenti se le condizioni sono critiche, eppure televoti l'Isola dei Famosi d'Egitto convinto d'avere esercitato un tuo diritto. Segui l'Arma in mille fiction da commediografo, se ti ferma il caramba chiedi l'autografo, sposi la causa dei tifosi, in TV c'è più calcio che in una cura per osteoporosi. Avete problemi a palate ma li affidate agli astrologi, vi interessate ai cazzi altrui come gli andrologi e noi che abbiamo addetti perfetti per cento leggi vi tramutiamo in cadaveri per cubici sarcofagi. Vuoi scovarci? Provaci, la strada è angusta, non siamo secondi ne alla CIA, ne al KGB, ne a Confindustria. Fà la cosa giusta, prendi la frusta e scendi nella ginna e fatti sfidare dal templare di Sant'Antenna che con un motivetto ti spenna.

martedì 11 novembre 2008

Il cappellano

Altro Stacco pubblicitario dedicato ai fumetti. Stavolta non mi sono accompagnato a link dato che purtroppo non ne ho trovati molti. Il disegnatore de "il cappellano" è Carlos Gomez uno dei migliori disegnatori (almeno a mio parere) della serie a fumetti "Dago". Il fumetto è ambientato durante la guerra coloniale dell'Indocina del '50, che vedeva contrapposti gli schieramenti dei Francesi e degli Indocinesi. Le vicende sono narrate da un cappellano della legione straniera e rappresentano episodi di vario genere che vedono come protagonisti uomini e donne francesi che si trovano in mezzo ad una guerra fatta di imboscate ma anche atti di coraggio, di ostilita, ma anche di cameratismo. Spesso, gli eroi di questa guerra sono assolutamente diversi da quelli che ci potremo immaginare: portaferiti che pur di non andare a combattere in prima linea salvano da morte certa decine e decine di legionari, reclute imbranate che tentano di compiere missioni disperate in mezzo alle linee nemiche pur di sentirsi valorosi, legionari che lasciano da parte l'odio per combattere coraggiosamente fianco a fianco, perdendo la vita e molto altro ancora. Ma a colpire di più in questo fumetto è la guerra stessa, una guerra che mette in discussione gli ideali portati dalla Francia stessa, una guerra combattuta sia da reclute che da veterani della seconda guerra mondiale, e una guerra che vede tramontare i sogni coloniali della Francia e specialmente una guerra che tutti, Francesi e Indocinesi, non vedono l'ora di vedere terminata, con qualunque esito.

domenica 9 novembre 2008

Un Break Pubblicitario : Dago


Dopo tante notizie di carattere politico, voglio interrompere un po con una notizia inerente all'antico scopo obiettivo di questo blog: ovvero diffondere cultura e specialmente, il piacere di acquisirla. Partorito dalla geniale mente dello sceneggiatore di fumetti Robin Wood e illustrato da vari esponenti della scuola di fumetto argentina, quali Alberto Salinas e Carlos Gomez, Dago è ambientato nei primi anni del sedicesimo secolo e il protagonista è Cesare Renzi, un nobile veneziano caduto in disgrazia per un complotto ordito dall'aristocrazia veneziana in combutta con l'impero ottomano. La sua famiglia viene massacrata e lui, unico sopravvissuto, diventa schiavo dei Turchi e viene battezzato da questi come Dago, per via del pugnale conficcato nella schiena dal migliore amico, che invece faceva parte dei cospiratori e lo voleva morto. Da qui Dago vagherà per tutto il mondo conosciuto per vendicarsi dell'ex amico e di tutti gli assassini della sua famiglia. Le cosa più interessante, oltre all'intreccio sono legato al personaggio stesso: Dago è un personaggio straordinariamente profondo, sa essere coraggioso e forte, ma anche astuto e colto, è caratterizzato da estremo cinismo e brutalità, ma a è anche un uomo dotato di un proprio codice morale che lo spinge ad affrontare situazioni vicine all'impossibile pur di proteggere gli indifesi. A dare ulteriore carisma al protagonista è il fatto che il si rapporterà con personaggi eminenti di tutto il mondo conosciuto, tra i quali Cortès, Benvenuto Cellini, Karieddin Barbarossa, Francesco Primo e Carlo Quinto. Parteciperà a volte attivamente a grandi imprese storiche come la difesa di Roma del 1527, la spedizione in Perù assieme al Conquistador Francisco Pizarro, la battaglia di Pavia e altro ancora. Ammiro il fumetto in particolar modo perchè è grazie ad esso che ho un grade intereresse per il sedicesimo secolo, tanto che senza "Dago" non saprei nemmeno l'esistenza di battaglie importanti di questo periodo come, la sopra citata battaglia di Pavia. Consiglio questo fumetto a tutti i lettori che hanno sempre guardato con poca ammirazione il '500, perchè "Dago" è un capolavoro per quanto riguarda i disegni, i personaggi e i dialoghi.

venerdì 7 novembre 2008

Tra innocenti tintarelle e razzismo


Lettori, è ufficiale, il Ku Klux Klan è rinato, non in America, ma nel Belpaese. Il prode Vespa ha intitolato lo speciale dedicato alle elezioni "Un nero alla Casa Bianca" e inoltre Il nostro premier, ha voluto donarci una delle sue tanto originali e simpatiche battute dando dell'"abbronzato" al neo presidente Obama. Un "eufemismo" più stupido per fargli ricordare di essere afroamericano non lo poteva trovare, tantovale chiamarlo "lo zio Tom". Altra cosa che gli ha detto, nomeno inquietante è che gli fornirà qualche consiglio, essendo il simpatico buontempone di Arcore più anziano del buon Barack. Sono un po in ritardo lo ammetto, ma presto o tardi è meglio mantenere un po di informazione riguardo a questi episodi, dato che prima o poi la stampa li dimenticherà facilmente e ritornerà a scodinzolare al sentire il nome di Silvio Berlusconi. Grazie, Italia!

giovedì 6 novembre 2008

Colpo di Stato!



Paura? State tranquilli, siamo tutti vivi, la libertà in questo blog è ancora viva, le uniche cose che sono veramente cambiate in questo blog sono il titolo, e i colori. Il motivo di questo cambiamento è semplice. Ultimamente mi sono focalizzato più sul diffondere notizie di attualità e il vero intento del blog "Arte e cultura allo stato brado" è passato in secondo piano. Tuttavia credo, e spero, che presto possa tornare a parlare anche di eventi culturali e non solo politici. Godetevi il nuovo look, proposto da Giovanna (Lolly), che ringrazio calorosamente per aver interrotto il mio monopolio sul blog.

mercoledì 5 novembre 2008

Una redenzione per gli U.S.A. ? Sembrerebbe di si...


Non metto link informativi perchè è lampante, ci sono telegiornali da tutto il mondo che ne parlano e non ci sono dubbi. Obama ha vinto. Nonostante tutti i miei timori, che davano gli americani come un popolo bigotto che avrebbe accettato la presidenza di un conservatore e la vicepresidenza di una donna ignorante.
Chi mi conosce bene si potrebbe stupire per questo articolo che sto scrivendo, dato che quel qualcuno sà che io sono un antiamericano D.O.C. , perchè quindi, questo cambiamento improvviso? Perchè, per una volta questo paese non mi ha deluso. Gli americani hanno avuto l'apertura mentale di votare un politico di colore. Una cosa stupefacente per la patria del Ku Klux Klan. Non è l'unica cosa eccezionale: guardate il nome: Barack Hussein Obama. Un nome che di americano non ha nulla, anzi ricorda molto i nomi di quelli che durante l'amministrazione Bush erano considerati i nemici pubblici dello zio Sam, tanto che Mc Cain ha basato su questa considerazione xenofoba tutta la sua politica anti-Obama. Un politico fragile che in gioventù non ha avuto una vita immacolata, che non ha resistito alle tentazioni della droga. E nonostante tutto questo, gli "Yankee" lo hanno votato. Per la prima volta da molti anni, gli Stati Uniti D'America hanno saputo andare oltre le barriere razziali e hanno saputo perdonare.

sabato 25 ottobre 2008

Cattive Notizie Come Sempre

ADESSO BASTA!
Mentre girovagavo per web ho scoperto che la nostra carissima Gelminozza ha fatto un investimento indispensabile come una catapulta medievale nell'esercito americano. Quale? Con i soldi risparmiati dai tagli alle nostre università la simpatica Mariastella ha annunciato di avere aquistato 10.000 lavagne interattive multimediali che verranno distribuite tra le varie scuole medie inferiori in Italia. Sicuramente qualcuno avrà elogiato questo atto di pura bontà, con tanto di lacrime di commozione, ne sono sicuro. Ma io mi metto dall'altra parte della barricata. Marì, tu mi devi spiegare una cosa: tu inizi un processo che riporterà l'università italiana ai tempi del medioevo. Perchè, come ho detto nello scorso post del blog la regressione ci sarà sia per quanto riguarda sia i professori, che saranno un'allegra compagnia di cariatidi dell'Università; sia per quanto riguarda gli studenti, che saranno, almeno per la maggior parte, figli di imprenditori, ( l'equivalente eufemistico di duchi, conti e vassalli) baroni universitari ( qui l'eufemismo non c'è c'è stato solo aggiunto un attributo) e chissà, prima o poi, se non lo bocceranno per la terza volta, il caro figlioletto di Bossi, Renzo (che comunque avrà, anche qui, la media del 15 e frequenterà un master di giardinaggio, date le sue capacità mentali) . Dicevo, Marì, prima ci fai tornare tutti indietro nel tempo, però dopo fai una cosa TOTALMENTE opposta! Metti a disposizione per le scuole medie una tecnologia perfettamente superflua e costosa che probabilmente verrà distribuita prevalentemente nel Settentrione e, secondo me, soltanto nelle scuole private.

Chissenefrega, poi, se la ricerca della Regia Repubblica Italiana (dico "regia" apposta, perchè stiamo diventando una cazzo di monarchia) sarà agli sgoccioli e non sarà in grado di inventare nemmeno un'apriscatole. L'importante è che i nostri alunni delle medie facciano lezione davanti ad un bellissimo schermo colorato che farà imparare divertendo!

Concludo con una notizia meno eclatante, ma a mio parere quasi ugualmente agghiacciante: per chi non lo sapesse Moccia ha partorito questo mese la sua ultima cagata, "Amore 14". Dio ci salvi, se esiste!

giovedì 16 ottobre 2008

Università privata? No grazie..


Essendo ufficialmente un universitario da poco più di una settimana (8 giorni precisamente) non me la sento di andare a manifestare in piazza armato di spranga, molotov e/o manifesti per farmi picchiare da qualche poliziotto, con conseguente arresto: Voglio aspettare almeno il primo esame! Tuttavia voglio dare almeno un piccolo contributo propagandistico. Cosa dire? La situazione politica italica è ormai a rotoli lo sappiamo tutti, chiunque all'estero ci ritiene ancora un popolo governato da inquisitori e pelati con manie di grandezza (anche se quello che regna ora i capelli se li è fatti ricrescere pure). Il tris italiano Mafia Pizza e Mandolino domina ancora. Ma non è tutto. Fra qualche anno si rischia di vedere fallita l'università pubblica per riportare in auge un'istruzione universitaria che strizza l'occhio al medioevo. Questo perchè? Il simpatico Brunetta con un paio di forbicine ci regalerà Tanti e simpatici tagli alle assunzioni e ai servizi, fino a raggiungere un'assunzione ogni 5 pensionamenti. L'iscrizione diverrà più costosa fino a trasformare l'università pubblica un'istituzione aperta solo ai generosi di portafoglio. Molto carino come quadro, vero? Eh si, è veramente spassoso! Specialmente sapendo che a cogliere i frutti di questa riforma saremo noi "neonati" universitari e i diplomati prossimi venturi. Grazie, Italia!

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lunedì 6 ottobre 2008

Spaghetti K.K.K.


Tra ieri e l'altro ieri dato che faceva un freddo cane ho deciso di rimanere a casa e, dato che nella casa "di villeggiatura" (non fatevi ingannare dal termine è solo una casetta in campagna, niente di principesco), e dato che avevo una rete internet piuttosto lenta ho deciso di guardare la televisione, un po' per ammazzare il tempo. Quello che ho visto su quella scatola che tiene ipnotizzate migliaia e milioni di persone non è stato per niente rassicurante. Senza eufemismi politically correct posso dire che in Italia si sta vivendo un periodo di merda. Il razzismo, a differenza di come i nostri astuti politicanti cercano di nascondere sta dilagando in Banana Land (alias Italia), e stranamente non solo al nord, ma anche nel caldo Meridione. In un Telegiornale ho sentito un ragazzino campano dire il solito luogo comune sull'immigrato, preso in prestito da Padania & Friends. Quali luoghi comuni? Il solito "Ci rubano il lavoro" . Ma questa non è la notizia che mi ha fatto incazzare: l'inviato del TG ha ricordato al simpatico leghista fuori posto che gli immigrati di colore se trovano lavoro guadagnano una cifra minima come 20 Euro al Giorno, ma l'altro ha detto che per lui 20 euro sono troppo pochi, come per dire "Per me non sono abbastanza, perchè io valgo!" Per fortuna nella manifestazione contro il razzismo hanno partecipato attivamente anche alcuni "italici" e non solo gli stranieri. Spero duri ancora

martedì 9 settembre 2008

I guardiani della notte di Sergej Luk'janenko

Adoro i generi letterari ibridi. E questo libro risponde perfettamente a questo genere. Non abbiamo davanti un fantasy comune ma tutt'altro. Siamo nella cupa Mosca dei giorni nostri, ma la città russa rappresenta il mondo intero, praticamente: da millenni si combatte una guerra invisibile fatta di sotterfugi degni della più spietata delle battaglie legali, in cui Bene e Male si scontrano senza esclusione di colpi per contendersi l'umanità e ogni "Altro" (così si chiamano gli esseri umani dotati di poteri) abbastanza potente per favorire lo schieramento dei guardiani della notte, che rappresenta la Luce, o lo schieramento dei guardiani del giorno, rappresentanti delle tenebre. Questo è lo scenario che fa da sfondo a tutta la "tetralogia dei guardiani" mentre in questo romanzo in particolare si parla di un mago della luce, Anton che si trova ad arruolare un ragazzino dal grande potenziale che potrebbe risollevare le sorti del conflitto millenario tra Luce e Tenebre, a indagare su un giallo che vede lui stesso tra i sospetti e infine cercare di cambiare il destino stesso attraverso un potente artefatto. Ma la cosa più interessante del libro è il continuo interesse dato all'etica: La luce non corrisponde solamente a tutto ciò che buono e giusto, ma anche gli agenti guardiani della notte sono spesso costretti a compiere scelte eticamente discutibili trattando perfino gli esseri umani come semplici merci di scambio tra i due schieramenti
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lunedì 11 agosto 2008

"Shrek Terzo" (ma chi se lo aspettava?)





L'ultimo capitolo della saga di shrek inizia con la morte del re di Far Far Away, e vede Shrek alla ricerca di re Artù, vero erede al trono. L'orco parte per il college dove si trova il giovane erede accompagnato da Ciuchino e il Gatto con gli stivali. Nel frattempo il figaccione di "Shrek 2", il Principe Azzurro cerca di vendicarsi dell'umiliazione riunendo tutti i cattivoni delle favole per assediare il regno e prendere il potere. Fiona resta a casa per amministrare Far Far Away, incinta di Shrek ed è sempre insieme alla madre, alla sorella di Cenerentola e alle "colleghe" principesse in pericolo (Biancaneve, la bella addormentata, Cenerentola e Raperonzolo, tutte prese in giro per i luoghi comuni). La cosa migliore del film è sicuramente la nuova versione della storia di re Artù: Questi uno sfigatello, Lancillotto un fighetto di prima categoria e specialmente Ginevra vista come si dovrebbe, a mio parere, vedere: una ragazzina con la puzza sotto il naso, per non dire termini più volgari! Tuttavia devo dire che "Shrek Terzo" è il più moscio della trilogia: Non ho trovato, come è successo nei precedenti, particolari pregi nella colonna sonora e nella trama, entrambi molto più originali e ben fatte nei precedenti capitoli!

lunedì 4 agosto 2008

"Shrek 2"




Naturalmente, dopo aver recensito il primo Shrek, per coerenza devo recensire i due seguiti, non che questo mi dia noia, anzi mi piace molto parlare di cose che apprezzo. Non voglio soffermarmi più di tanto sulla grafica perchè personalmente non ho trovato tantissime differenze rispetto al primo episodio, la musica, anche se è buona non è, a parer mio, superiore quella del primo, anche perchè con il mio scarsissimo orecchio musicale ricordo soltanto "accidennally in love" dei Counting Crows. Da quest'introduzione sembrerebbe uno di quei seguiti che non riesce a superare il precedente, ma non è così: Secondo me per quanto riguarda la trama "Shrek 2" è il migliore della trilogia: Oltre al rovesciamento della figura del protagonista, sono presenti molte chicche, come citazioni a film e ai luoghi comuni di altre fiabe. Ora passiamo alla trama vera e propria. Shrek ha sposato la principessa Fiona (che alla fine del primo Shrek si è trasformata in un orchessa) deve recarsi, insieme alla novella sposa, nel Regno di Molto Molto Lontano (traduzione ben riuscita dall'inglese, di "Far Far Away") per parlare con i suoceri. L'accoglienza non è delle migliori perchè la figlia doveva sposare il Principe, figlio di Fata Madrina(per un contratto tra la Fata e il Re, padre di Fiona). Per liberarsi del nuovo genero il Re incarica il Gatto Con Gli Stivali, noto uccisore di orchi (questa è una delle chicche di cui parlavo prima) di eliminare Shrek, ma visto che il Gatto viene risparmiato da Shrek, accetta di aiutare quest'ultimo ad ottenere la benedizione per il matrimonio, tentando di trovare un modo per diventare bello e meritare Fiona. Il motivo per cui questo film mi è piaciuto è che i tipici "buoni", rappresentati dall'effemminatissimo Principe Azzurro (ovvero quelli arroganti, belloccioni e chi ne ha più ne metta) cedono il passo ai comuni mortali, rappresentati da Shrek.

venerdì 1 agosto 2008

"Shrek"


Dopo aver pubblicato due recensioni di libri ben poco conosciuti, per bilanciare parlerò qualcosa di ben più commerciale, sperando di non essere banale nello scrivere questa recensione ( Cosa che accadrà CERTISSIMAMENTE, purtroppo, ma vabbè... C'est la vìe!) Nonostante l'inutile introduzione fatta di scuse preventive leggendo il titolo del post avrete capito quello di cui voglio parlare. La prima cosa banale che dirò è che nonostante sia uscito nel 2001, 7 anni fa quindi, ha una grafica computerizzata molto bella e ancora oggi si riesce a guardare senza ritenerlo un film, graficamente parlando, superato. La scelta della colonna sonora è una delle migliori degli ultimi anni, varia da un malinconico "Alleluja" di Rufus Wainwright al ritmo allegro delle canzoni degli Smash Mouth: "I'm a believer" e "All Stars". Ma il complimento più meritato va dato indubbiamente alla trama, divertente e originale.
L'ambientazione prende in giro quella tipica delle favole per bambini, inserendo anche personaggi come Pinocchio, i tre porcellini e molti altri ancora. Lord Farquaad, dominatore di questa terra decide di imprigionare tutti i personaggi delle favole e quindi questi vanno a rifugiarsi nell'appezzamento di terra dell'irascibile orco Shrek, che per trattare con il lord si fa guidare da Ciuchino, un asino parlante e molto assillante. Farquaad decide quindi di sfruttare Shrek per una missione rischiosa: "procurargli" la principessa Fiona, salvandola da una torre protetta da un drago, per permettere al lord di sposarla allo scopo di guadagnare il titolo di re. Ma le cose si complicano... Da non perdere

martedì 29 luglio 2008

Non è dittatura, tranquilli


In teoria, e spero presto anche in pratica, questo blog non è soltanto mio, ma lo condivido con due amiche, Elisa e Giovanna. Tuttavia la prima è in vacanza e l'altra ha il computer in panne. Quindi a termine determinato prendo il potere del blog e gli articoli dovrò scriverli in solitario... Non userò olio di ricino o purghe staliniste, state tranquilli tutti... (o no? Mwhahahahaha)

lunedì 28 luglio 2008

"Picnic sul ciglio della strada" Di Arkadi e Boris Strugatski



Sempre dai fratelli Strugatski ( Questo è stato scritto prima però vabbè....l'ordine cronologico non è sempre essenziale, anche perchè mi piace più l'altro, però sono altre storie...Vabbè! :D )

Dnque, parentesi chilometrica a parte questo è un altro buon libro. L'ambientazione è indubbiamente interessante. Siamo a Marmont, una città canadese, ma non sappiamo in che anno si svolgono le vicende narrate: i due autori ipotizzano che degli extraterrestri abbiano sostato per breve tempo sulla terra lasciando in determinate zone dei "rimasugli" del loro passaggio, ovvero dei cosiddetti "reperti" dotati di caratteristiche straordinarie che sfidano le leggi della fisica, ma anche molto pericolose per l'uomo. Vari scienziati da varie parti del mondo si sono interessati a queste sostanze e quindi hanno bisogno di alcuni avventurieri che le procurino per i loro esperimenti.
Questi esploratori sono una figura, almeno secondo me, molto affascinante e si chiamano STALKERS e sono avventurieri coraggiosi, ma non proprio senza macchia: infatti essi sono spesso e volentieri ricercati dalla legge dato che il commercio di questi reperti in teoria non è consentito. Uno di questi è Redrich Schouart, detto ( o meglio, grossolanamente tradotto dal russo :D ) "Roscio", un uomo che non corrisponde per niente al tipico eroe: cinico, semi alcolizzato e, a mio parere, tabaccomane. Roscio non è uno STALKER a tempo pieno, infatti ha smesso di farlo regolarmente quando ha scoperto che la sua fidanzata era incinta, ma da allora, quando un impiego richiede la sua conoscenza della Zona indossa nuovamente la tuta da esploratore e va a cercare reperti per guadagnare denaro per la famiglia con la speranza di trovare una cura per la figlia. Breve e interessante, consiglio la lettura ad un pubblico di buon livello
P.S. Da questo libro sono stati tratti, come per il precedente, un film e un gioco. Il gioco, S.T.A.L.K.E.R. Shadow of Chernobyl lo consiglo vivamente, anche se col libro sinceramente ha poco a che fare!

giovedì 17 luglio 2008

Prologo

Come ogni cosa che si rispetti un blog come primo articolo in assoluto deve esserci un minimo di presentazione.
Comincio col dire che l'idea di scrivere questo blog è stata casuale. Tanto che ho il timore che questo insieme di post sia sfruttato solamente d'estate. Ma l'intento, penso che tutti i lettori possano riconoscerlo, non è dei più ignobili: in questo blog si parla di cultura, e quando occorre, di attualità. Cercando di equilibrare le cose: la cultura perchè è ciò che rende l'essere umano diverso dagli altri animali, l'attualità per ricordare che di noi c'è ancora qualche bestia. Nonostante la retorica da filosofo che ho appena utilizzato non vi illudete e rassicuratevi Non avete davanti degli aspiranti professori(Io per esempio di filosofia non ci capisco una mazza beata e all'università la eviterò come la peste bubbonica, dato che al liceo avevo 5 stentato), ma solo degli studenti (alcuni già diplomati al liceo) che danno importanza alla cultura in generale, e non a quella parte scarsa che ci dà la scuola. Quindi siamo qui per parlare della musica del teatro, del cinema, della letteratura e altre varie branche del sapere (tranne, spero, della filosofia O_O ) .