mercoledì 20 febbraio 2013

Qualcosa di inaspettato

Avete presente il film "La maschera di ferro", uscito nel 1998? È una domanda retorica dato che, per sicurezza ne scriverò a grandi linee la trama. Si parla di una storia, non presa alla lettera perchè viene stravolta non di poco,  tratta dal terzo libro della "Saga dei moschettieri" di Dumas. Il Re Sole è un monarca frivolo e di certo non prende seriamente il suo ruolo di Re . Si scopre però che questo Re è un sosia dell' uomo capace che invece avrebbe diritto di sedere sul trono, e questi invece è relegato in una segreta. Sarò acido ma questa cosa mi ricorda un po' il Bersani di adesso. Fino a pochi giorni fa si aveva a che fare con un Pierluigi ben troppo flemmatico e passivo, mentre ora sembra sia uscito da un fin troppo lungo letargo e finalmente sta facendo in modo degno  e finalmente più vivacemente il suo lavoro. Basti pensare sia alla battuta fatta sulla moneta del nord sognata da Maroni, e sprattutto all'ultima affermazione, ovvero sulla necessità di abolire la legge Gasparri sul monopolio televisivo del Cavaliere. Certo, si poteva svegliare parecchio tempo fa, ma meglio che niente. Speriamo soltanto che questo "meglio che niente" basti a dare,  alle elezioni che presto ci saranno Domenica e Lunedì,  un numero sufficiente di elettori , che aiuti a scongiurare il temutissimo, da me e per fortuna molti altri, ritorno di Berlusconi al potere (con tanto di viscidi servetti e alleati al seguito, tra lacchè, giornalisti per modo di dire e leghisti), anche perchè, come ho già detto un paio di post fa, un'altra sconfitta inflitta da Silvio la riterrei molto umiliante, dato che , è inutile negarlo, è ormai meno di un ombra rispetto alla'energica figura che ha scosso le fondamenta dello stato italiano 19 anni fa.

lunedì 11 febbraio 2013

Tra Papi fuggitivi e affermazioni scontate

Ratzinger annuncia le dimissioni per il giorno 28 Febbraio. Sono scoinvolto, con l'età che si ritrova pensavo che avrebbero celebrato il suo funerale e la nomina del nuovo papa a pochi giorni di distanza.
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Il papa ha messo come motivazione principale del suo ritiro il fatto che sente il peso della vecchiaia. Come sempre l'istituzione della Chiesa si fa riconoscere per la sua pomposità, io se fossi in Ratzy mi sarei limitato a dire un "Sono troppo vecchio per queste stronzate" piuttosto che una perifrasi così solenne, ma son gusti.
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Le dimissioni di Benedetto XVI sono una cosa abbastanza gradevole ma preferirei di gran lunga che a farsi da parte non fosse solo lui, ma l'intero stato pontificio.
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Berlusconi fa battute pregne di doppi sensi, devo ammettere che mi mancava questo suo lato laido, e sarei ancor felice se suo questo ritorno alla porcaggine compromettesse il numero dei suoi elettori.
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Bersani attacca lo schieramento di destra criticando in un singolo intervento volta Berlusconi, Maroni e Storace. Le cose sono due: o il Bersani che ha detto queste cose è un impostore e l'autentico Pierluigi è legato e imbavagliato in uno scantinato oppure qualcuno gli ha spiegato, finalmente, il suo lavoro e ora sta facendo gli straordinari per mettersi in pari con gli altri.
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Bersani : Berlusconi tratta le donne come se fossero bambole gonfiabili. Il bello è che non ha bisogno dato che nel suo partito di bambola gonfiabile ne ha già una e si chiama Daniela Santanchè.

venerdì 8 febbraio 2013

Un vecchio giullare

Lo spauracchio di Berlusconi sta torando a galla in modo sempre più preoccupante, col boom di consensi raggiunto ultimamente e molta gente , io comprese già teme un suo ennesimo ritorno, la cosa peggiore è che se ci riuscirà nuovamente sarà umiliante, e anche parecchio, e questo lo dico grazie a varie tracce. È innegabile, ormai, che Berlusconi sta perdendo indubbiamente colpi. A parte il fatto che il suo volto è sempre più simile ad una maschera di quelle a sua somiglianza che vendono a Halloween e Carnevale, con un colorito innaturale dovuto alla sempre maggiore quantità di trucco che deve impiegare per celare al meglio il suo vero volto da settantasettenne e il sorriso onnipresente,  credibile e spontaneo come può esserlo un tirannosauro che segue una dieta vegana, Silvio sta perdendo anche le sue abilità da intrattenitore, come secondo me ha dato prova nella sua scadentissima parodia di Bersani, fatta ieri sera ad un comizio. Non fate infatti caso alle risate, prevedibilissime dato che vengono dai suoi più fedeli fans, perché come imitazione lascia a desiderare dato che se non avesse specificato che la vittima della gag di cattivo gusto era Bersani, non avrei minimamente pensato che si riferisse a lui. Lo ripeto e continuerò a ripeterlo, se il PD e company non trovano un espediente serio per far ribaltare quest'incresciosa situazione, la sconfitta sarà ancora più dolorosa perchè ci siamo fatti vincere da un rivale ridicolo, ridotto a un'ombra del Silvione che noi italiani, purtroppo, abbiamo incontrato nell'ormai lontano 1994, un rudere che vince solo perché si comporta da mina vagante e riesce sempre a rigirarsi ogni frittata per trarne beneficio e sopravvivere senza venire giustamente bastonato dalle conseguenze di ogni sua disonestà e schifezza. Ho paura, e molta.

sabato 2 febbraio 2013

Un anniversario non da poco

Momentaneamente ( o almeno spero sia così) non posso usufruire della mia "postazione computer" solita e quindi mi ritrovo all'altro pc. Poco male comunque, dato che la tv (accesa da mia madre, io non la accendo da mesi ormai) mi ha ricordato che oggi, il 2 Febbraio è l'anniversario della fine dell'assedio di Stalingrado. Parliamo di un evento della seconda guerra mondiale decisamente importante per le forze alleate, dato che, nonostante si parli di una battaglia che ha causato la morte di una moltitudine di soldati sovietici è una delle più grandi vittorie delle truppe alleate nei confronti di quelle dell'asse, non dimentichiamoci infatti che a combattere nel fronte russo non c'erano solo i tedeschi ma anche noi italiani, oltre a truppe rumene e ungheresi. La vittoria a Stalingrado rappresenta la prodigiosa resistenza dell'esercito russo, che nonostante le precedenti sconfitte e situazioni di estrema difficoltà, ha tenuto duro e ha respinto il nemico dalla propria patria.  Peccato che in tutto questo come al solito c'è del marcio dato che nella Russia, durante la commemorazione della vittoria qualcuno faccia il nostalgico (un po' come da noi, insomma!) e usi Stalingrado come scusa dicendo che Stalin ha fatto ANCHE qualcosa di buono, nonostante ci sia ben più di qualche russo con nonni o genitori spariti dalla circolazione per merito degli scherzetti del caro vecchio baffone Stalin.