giovedì 30 settembre 2010

Questioni di statura

Berlusconi cerca di tranquillizzarci sulla questione libica dicendo che nei confronti di Gheddafi non c'è stato nessun inginocchiamento da parte sua. Non ha tutti i torti. In fondo Silvio non ha bisogno di abbassarsi molto per arrivare alla statura necessaria.
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Ha ragione. Siamo noi italiani ad esserci dovuti mettere in ginocchio, anzi in posizione prona.
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La Libia ci rispetta. E le motovedette che mitragliano contro i nostri pescherecci lo fanno perchè sono particolarmente felici di vederci e vogliono donare proiettili libici come souvenir.
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Muore a 85 anni il grande attore americano Tony Curtis, viene ricordato dagli italiani solo per essere morto lo stesso giorno di Vincenzo Crocitti
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Ieri è stato il compleanno di Berlusconi e Veltroni non ha tardato nel dargli come regalo il "movimento democratico", corrente fondata del PD per l'occasione per minarlo dall'interno. Ma che gentile!
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Bersani si è opposto alla fondazione di tale corrente. Dice che per far perdere credibilità al partito può farcela benissimo da solo.
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mercoledì 29 settembre 2010

Lo scisma del Meridione


La cosa buffa dell'elettorato cattolico è la sua abilità innata nel dimostrare quasi constantemente la propria totale inaffidabilità. Pe l'ennesima volta si vede come sia semplice per tali capricciosi individui cambiare bandiera e mandare in vacca i progetti delle vari fazioni e fazionette di Sinistra e Destra: come si preannunciava da un po di tempo la frangia meridionale ha deciso di ribellarsi a Casini a favore del Cavaliere, formando di conseguenza l'ennesimo partitino-vassallo di Silvio, chiamato "Popolari per l’Italia di domani". Episodi come questo dovrebbero allertare ogni partito che non conviene scendere a patti con l'Udiccì, dato che persino loro stessi (vedi Pierferdy) appena fanno una decisione si torvano un pugnale conficcato nella schiena. Pugnale cattolico per giunta. Doppiamente velenoso. Una cosa divertente dei cattolici è che predicano tanto l'operato di Gesù ma alla fine hanno il modus operandi più redditizio, ovvero quello di Giuda Iscariota. Solo che almeno quest'ultimo dopo la faccenda dei 30 denari ha avuto grazie l'idea di togliersi dalle palle con un cappio per il rimorso. Invece no. Udiccì e compagnia bella dopo il tradimento se ne fregano di qualsiasi scrupolo possibile e continuano a vivere nella scena politica con la speranza di potere guadagnare altri 30 denari in un'alleanza vantaggiosa per le loro tasche.

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lunedì 27 settembre 2010

Plagio di cattiva qualità


Non conosco i gusti di Bossi. E non voglio conoscere molti dettagli della sua stupida persona. Non posso sapere quindi se durante la sua esistenza (dalla dubbia utilità) abbia mai avuto qualche momento in cui ha potuto leggere una pagina di qualcosa che non sia del quotidiano La Padania. Fatto sta che per fare una battuta ha citato (secondo me involontariamente conoscendo le funzioni del cervello di Umbertuccio sia prima che dopo avere preso l'ictus) la battuta ricorrente di Obelix (e se qualche lettore non conosce la mitica saga di fumetti Asterix e Obelix sappiate che la mia stima verso voi calerà inevitabilmente) "Sono Pazzi Questi Romani" sostituendo "pazzi" con "porci". La mia opinione verso l'Umbertino non cambia poi tanto. Lo consideravo un incompetente ignorante rozzo idiota mezz'ora fa e lo considero un incompetente ignorante rozzo idiota anche in questo momento, con la semplice aggiunta che ha pure uno scarsissimo sense of humour e per giunta si mette pure a copiare MALE Uderzo e Goscinny, che avevano storpiato con molta più classe Senatus Populusque Romanus. Per fortuna Roma non è popolata solo da idioti e qualcuno ha giustamente ribatutto al senatùr dei miei coglioni, Renato Zero (cantante di cui non ho particolare gli ha detto di guardarsi allo specchio invece di fare queste ridicole uscite e persino all'interno dello schieramento di Destra si è pure incazzato Alemanno che a conti fatto ha detto giustamente che il Celodurista per eccellenza deve abbassare la cresta anche perchè a mio parere non è più tanto durista.

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domenica 26 settembre 2010

Gli obbiettivi falliti del Millennio dell'Onu

Ognuna con attenzione particolare al settore del quale si occupa, ma tutte le principali organizzazioni non governative italiane e internazionali hanno ripreso a lanciare in questi giorni allarmi e appelli diretti ai 140 capi di Stato e di governo che dal 20 al 22 settembre sono riuniti al Palazzo di Vetro di New York (Qui alla nostra sinistra) per fare il punto sul percorso fatto - e su quello ancora da compiere - per raggiungere, almeno in parte, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Una méta che tutti i 191 stati membri dell'Onu si sono impegnati a raggiungere entro 2015: sradicare fame e povertà, garantire a tutti educazione primaria, promuovere parità dei sessi e autonomia delle donne, ridurre mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere hiv, aids, malaria e altre malattie, garantire la sostenibilità ambientale e sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo.A mio modesto parere, se non ci sono riusciti in tutti questi anni,visto che l'incremento di povertà e morte stanno crescendo sempre di più questi obbiettivi stanno miseramente fallendo con la consapevolezza di tutti gli stati industrializzati.
"Il processo complesso dello sviluppo basato sui diritti avanza da lungo tempo di due passi e arretra di uno" sostiene la Focsiv: "I nostri leaders devono capire che bisogna allontanarsi dall'approccio usato finora" è il monito della Federazione degli organismi cristiani per il volontario, mentre Amref denuncia che al Sud del mondo servono almeno 3 milioni e mezzo di operatori sanitari e chiede che "nel documento conclusivo di questo Vertice sia inserito un impegno specifico a far fronte alla crisi del personale sanitario". Una carenza, aggiunge il presidente Mario Raffaelli, "che è più evidente in alcuni paesi africani dove la mortalità materna è addirittura in aumento per mancanza di osteriche". Medici senza Frontiere riprende i dati forniti di recente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - secondo cui per raggiungere gli obbiettivi fissati per la salute e la lotta alle malattie servono circa 37 milioni di dollari in più l'anno - e sostiene l'ipotesi della tassazione delle transazioni finanziarie. Ipotesi, questa, emersa già ai G8 e G20 della scorsa estate e rilanciata in apertura del Vertice dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dal collega stagnolo José Luis Rodriguez Zapatero.Ancora una volta al centro delle accuse ci sono anche le promesse disilluse del governo italiano e i tagli ai finanziamenti alla cooperazione allo sviluppo. Per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, infatti, tutti i paesi firmatari si sono impegnati a versare lo 0,7% del Prodotto interno lordo, ma l'Italia si ferma allo 0,1%. Penultima posizione nell'elenco dei donatori, davanti alla Corea del Sud. Ritardi che, come ha sottolineato Marta Guglielmetti, coordinatrice per l'Italia della Campagna del Millennio dell'Onu, "rischiano di penalizzare proprio i paesi poveri più virtuosi" quelli che, in questo decennio hanno raggiunto gli obbiettivi intermedi.

Secondo voi riusciranno a concludere qualcosa di positivo per i bambini che muoiono in Africa e quelli dei paesi industrializzati che muoiono d'infarto per obesità?

sabato 25 settembre 2010

Cani che servono maiale a mensa

Non bastava tappezzare di disegnini verdi una scuola, i leghisti vogliono di più. Vogliono, da cani che sono, marcare il territorio della loro scuola di indottrinamento ad Adro. E quindi non soltanto ci si trova, per gli studenti stranieri a frequentare una scuola decorata da simboli riconducibilissimi ad un'ideologia che li odia, ma non è neppure consentito loro di osservare la propria etica religiosa, dato che alla mensa, infischiandosene di possibili bambini musulmani, si è deciso di servire come piatto un maiale. Certo, immagino che se era il maialino di Calderoli (o Calderoli stesso!) la cosa era più appagante per i musulmani , invece no era un povero suino qualunque. Quasi quasi io per ripicca mi compro un cane possibilmenta la razza più "straniera" possibile (così li umilio ulteriormente), ci faccio una passeggiatina davanti ad una sede della Lega, e gliela indico come latrina per tutta la sua vita!
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mercoledì 22 settembre 2010

Se muori sul lavoro non me ne frega un cazzo ed è pure colpa tua!


Mentre tornavo a casa stamattina ho notato il manifesto che vedete sopra. E il titolo che ho dato al post è più o meno quello che comunica, almeno a prima vista. In sostanza le morti bianche sono colpa ESCLUSIVAMENTE della distrazione del lavoratore stesso e non c'entrano le scarse misure sicurezza con cui spesso gli operai sono costretti ad accettare. Certo, questo argomento oramai è considerabile dalle notizie come di "serie B" , se ne parla da almeno due anni. E risale infatti al 2008 una canzone di cui vorrei parlare per dare un minimo di onoranza ai lavoratori italiani (e non !) morti mentre facevano il loro dovere pagati non di rado in nero. Qualcuno dei lettori forse avrà già capito, altri no, ma mi riferisco a "Vieni a ballare in Puglia"(invito i lettori a cliccare sul link per ascoltare il brano, o riascoltarlo se già lo conoscete!) scritta da Caparezza, uno dei miei cantanti preferiti. Il buon Capa in sostanza ha il dono, ancora una volta, di riuscire far conoscere un argomento serissimo all'ascoltatore, ma al contempo non lo annoia, la musica è orecchiabile, ma non al punto di annullare il testo in modo che il messaggio per cui è stata scritta la canzone non venga perduto. Questo testo parla di moltissime cose si racconta del mancato rispetto per l'ambiente da parte delle industrie (e naturalmente degli industriali, che dell'ambiente se ne fottono altamente) , si parla anche del caso dei "raccoglitori di pomodori" che ha coinvolto la Puglia nell'anno 2006 (evento documentato da Fabrizio Gatti in un articolo chiamato "Io schiavo in Puglia" che se non conoscete vi invito a leggere con discreta attenzione, dato che vel'ho anche linkato) e naturalmente si parla delle morti bianche, principale motivo a cui il cantautore pugliese aha voluto dedicare questo brano, pungente ma anche profondo, visto che non è solo una canzone di denuncia ma anche una dichiarazione vera e propria di amore nei confronti della Puglia.

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lunedì 20 settembre 2010

Il cancro si espande anche in Svezia


Nell'Estate del 2006 ho avuto la fortuna di visitare Stoccolma per qualche giorno, oltre che una località svedese vicina ad un lago dal nome impronunciabile che sinceramente non riesco a ricordare. A Stoccolma ho trovato un atmosfera quasi idilliaca, in cui a parte i prezzi abbastanza alti (ma è una cosa normale, per non dire anche perdonabile per una società prospera come quella svedese) si stava a dir poco stupendamente, la gente era ospitale, le strade erano ben tenute e cosa curiosa che ho notato era pieno zeppo di gente che passeggiava dotata di passeggino con relativo pargolo e, datemi dell'illuso ma tanti bambini può significare probabilmente che la gente tanta sicurezza a livello economico (può significare anche un'incapacità nel prevenire gravidanze indesiderate, ma io sono più ottimista!). E specialmente a rendere ulteriormente interessante la città era l'enorme quantità di stranieri di ogni etnia che ci vivevano e ci lavoravano. Un melting pot che fa concorrenza agli U.S.A., insomma. Ma qualcosa deve essere cambiato necessariamente negli ultimi 4 anni, oppure è semplicemente aumentata in Svezia la percentuale di elettori cretini. Dico così non solo perchè ha vinto il centrodestra (ma questa è una cosa opinabile, magari da loro il centrodestra è meno indecente) ma perchè come in Italia c'è stato un boom per quanto riguarda le adesioni ad un partito di ideologia xenofoba. Ebbene si, il razzismo ora non piace solo all'Italia ma anche nei paesi civilizzati, tanto che è riuscito a mettere le sue radici anche nel parlamento svedese. A quanto pare la nascita di questo cambiamento di rotta è dovuta ad un incremento notevole della disoccupazione, tanto che moltissimi di questi disoccupati (allo stesso modo dei leghisti) incolpano gli stranieri della carenza di lavoro. Una storia che si ripete insomma, spero solo che questo periodo nero sia più breve del remake del ventennio fascista che stiamo subendo noi in Italia.

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domenica 19 settembre 2010

Un autogoal?

Secondo me il Centrodestra non da una grande importanza alla città di Napoli, forse perchè dopo il periodo della campagna anti-monnezza ha perso la sua utilità per il Pidielle come strumento di propaganda efficiente (dato che forse si sono accorti che ulteriori sforzi possano essere meno utili del necessario a livello di pubblicità per il partito) e quindi il suo "dominio" può essere benissimo "concesso" all'Opposizione ( o presunta tale). Non trovo altre spiegazioni al fatto che la Destra stia mandando dei candidati assolutamente insulsi come la Carfagna, che a parte la promessa di sollazzare tutta Napoli non vedo possibili proposte da parte sua in quanto non è una donna politica che ha dimostrato qualche competenza in tale ambito. E ora si aggiunge anche il Mastella, (esempio di Politicus salterinus famoso per i suoi improvvisi cambi di schieramento) che di fascino ne ha ben poco! Senza contare che non penso la Campania possa amarlo tanto dato che la moglie è stata persino esiliata da Ceppaloni per concussione! Certo, col popolo italiano di qualsiasi regione non si può mai stare sicuro dato che spesso i cittadini italioti tendono a perdonare l'idiota ( e a votarlo!) mentre trovano sempre un motivo di lamentarsi quando c'è qualcuno di degnamente competente. Cosa che, se vincerà, succederà anche a De Magistris, candidato dalla parte opposta dei due servitori del cavaliere, che ha un curriculum molto meno imbarazzante degli avversari.
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mercoledì 15 settembre 2010

Alla luce del Sole


Oggi è il diciassettesimo anniversario dalla morte di Pino Puglisi, ucciso da una squadra punitiva di mafiosi il giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno. Chiunque abbia ancora un codice etico rispettoso delle istituzioni e della giustizia, penso sappia chi è o almeno abbia sentito parlare di Padre Puglisi, grande punto di riferimento per la lotta alla mafia in territorio siciliano, quasi al pari degli eroici Falcone e Borsellino (e se qualcuno non sa chi sono questi due, bè, avete qualche problemino). Non sono, come qualcuno di voi sa, uno strenuo difensore della chiesa cattolica e quindi mi da fastidio che qualcuno ricordi una persona simile esclusivamente per il suo ruolo all'interno di una delle Lobby più antiche al mondo. Ed è quello che ha fatto Schifani rendendo onore alle prime 5 lettere del suo cognome. Il suo laconico intervento consiste solo nel dire che il sacerdote è stato un testimone coraggioso del Vangelo e apostolo dei giovani e degli emarginati, in un ambiente che non tollerava il riscatto delle persone. Cose senz'altro vere, ma ricordare Puglisi senza nominare DIRETTAMENTE il nemico che ha combattuto fino a sacrificare la sua vita è come dire "Napoleone è stato sconfitto da qualche parte nel diciannovesimo secolo da una coalizione di alcune nazioni europee" . Capisco dal curriculum di Renato che non è conveniente per lui attaccare i suoi benefattori però a questo punto è meglio che taci e BASTA! Concludo l'articolo suggerendo ai lettori che non lo hanno già visto la visione del film "Alla luce del sole" di Roberto Faenza, che tratta per l'appunto di Don Pino (e sembra che oggi in televisione neanche un canale ha dedicato uno spazio per mandarlo in onda!) e del suo tentativo di liberare il quartiere Brancaccio, della città di Palermo dall'opprimente influenza dei mafiosi. L'eroe è interpretato da un bravissimo Nicola Zingaretti che, forte dell'esperienza sicula avuta grazie al "Commissario Montalbano" dona allo spettatore una toccante interpretazione di un eroico personaggio. La storia è riprodotta fedelmente e prende "in esame" il suo operato da quando inizia a gestire la Parrocchie del quartiere Brancaccio fino alla sua "esecuzione" da parte dei "picciotti" del clan Graviano. In questo film viene riprodotta la bontà dell'uomo e la sua apertura mentale, e della sua voglia di aiutare i pochi fortunati, come le donne costrette a prostituirsi ad uscire dalla dolorosa condizione di emarginati, ma in particolare ci sono i bambini, di cui riesce a prendersi cura dando loro un istruzione migliore e sopratutto dei sogni più degni per qualcuno che sta vivendo un periodo come l'infanzia. Uno dei pochi lungometraggi italiani recenti che può essere considerabile degno di essere considerato un film.
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martedì 14 settembre 2010

Quando toccherà a noi?


Sinceramente sono abbastanza pessimista sull'utilità pratica dell'unione europea, dato che a volte le sue azioni per mantenere una certà prosperità ai paesi aderenti lasciano un po' a desiderare. Ad esempio vi risulta che abbia fatto qualcosa per cercare di arrestare la crisi in Grecia che l'ha fatto colare a picco economicamente parlando? Tuttavia stavolta mi devo ricredere. Una commissaria dell'Unione, Viviane Reding ha dichiarato che verrà a perta una procedura contro la Francia per punirla delle sue recenti azioni poco ortodosse contro i Rom sul territorio francese per la loro espulsione. Da cittadino europeo sono abbastanza contento dell'iniziativa. A ridimensionare il mio entusiasmo è un piccolo dettaglio: nel mio amato/odiato (anche se ultimamente l'ago della bilancia si sposta più sulla seconda parola) paese Lega Nord non è tanto gentile con gli immigranti e quindi mi viene in mente che presto pure noi subiremo una giusta punizione, cosa ulteriormente ricordato dal mio beniamino, il buon De Magistris, che definisce quest'azione dell?Unione Europea come un vero e proprio monito. Speriamo solo che i cani leghisti non ignorino questa notizia, perchè anche se sono loro in Italia quelli che rovinano la nostra dignità a risentirne non sono solamente loro ma tutti quanti gli italiani insieme!

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lunedì 13 settembre 2010

Unione disunita

All'interno dell'UdC vi è malcontento e una parte, più precisamente quella formata dagli elettori siciliani, si distanzia dalle idee di Casini, a favore di un avvicinamento al Nano arcoriano. Non mi sorprende per niente. Come spesso sostengo l'elettorato cattolico è simile ad una compagnia di mercenari come quelle del Medioevo o del rinascimento (o se volete come esempio una professione più in voga ai giorni nostri e ugualmente adeguata al paragone con l'UDC, una puttana): in cambio di favori si è disposti a cambiare bandiera basta si segua solamente il proprio tornaconto personale. E dico così perchè se i Siciliani dell'Udiccì sostengono il cavaliere non è certo per fervore cattolico dato che è un divorziato (prima cosa condannabile dal credo cattolico) e per giunta adultero (condannabile dal cattolicesimo e anche da altre culture), ma perchè questi separatisti sono ancora sicuri che Berlusconi può dare qualcosa per loro in cambio del loro inaffidabile sostegno.
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domenica 12 settembre 2010

Politicanti e calzature


Bersani dice che il Partito Democratico non è un partito in pantofole. È vero. Sta dormendo della grossa e perciò non ha bisogno di calzature.
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Berlusconi: Il PdL esisterà sempre. Anche le emorroidi se non le curi, se è per quello.
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Brunetta, riguardo a Napoli: Basta fare gli struzzi. È ora di fare gli stronzi.
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Una scuola bresciana sfoggia con orgoglio in tutto l'edificio simboli leghisti e crocifissi in tutte le aule. Qualcuno mi dica che differenza c'è, in quanto ad indottrinamento di bambini, tra questa scuola e una scuola per kamikaze.
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Nella scuola inoltre i crocifissi sono stati fissati con il cemento nei muri. Per evitare che il Cristo possa fuggire dall'aula in preda alla vergogna.
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Umberto Bossi benedice il figlio Renzo bagnandolo con l'acqua del Po. Evidentemente quella di Lourdes non ha funzionato.


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mercoledì 8 settembre 2010

Fahrenheit 451/2 La vendetta


A volte capisco come mai l'integralismo islamico ci voglia distruggere tanto a noi poveri occidentali, e questo articolo rappresenta uno di questi rari episodi. Naturalmente a farmi vergognare di essere in questa società è un membro di una delle istituzioni più antiche e potenti di questa: la Chiesa. Più precisamente il "colpevole" è un bigotto pastore battista americano che ha proposto, come iniziativa da seguire il giorno 11 Settembre, uno scoppiettante falò di corani accompagnato dalle rituali preghiere, perchè tale ripicca contro il mondo islamico è il modo più cristiano per onorare le vittime dell'attentato terroristico. Secondo me è il voto per attirare come falene altri morti per causa di ulteriori attacchi all'Occidente, anche se spero che gli Islamici se la prendano solo con lui.

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domenica 5 settembre 2010

DA DONNA A DONNA: CONFIDENZE ALLA GELMINI (di Sine Spe, precaria 5.09.2010)

Maria Stella Gelmini

Gentilissima signora Ministro,come sta? Sicuramente bene tra le mura della sua bella casa curata dalle sue colf, tra chi le cucina il pranzo, le fa il bucato, le stira i vestiti, le fa la spesa. In fondo è giusto che sia così: ha più tempo da dedicare al suo lavoro e alla sua famiglia. Beata lei! Io no, io non sto tanto bene. Lavo, stiro, cucino, faccio la spesa, pulisco la casa, e tutto moltiplicato per quattro, perché tanti siamo in famiglia. Così mi succede che la sera sono veramente stanca e mi addormento come un masso. Non riesco neppure a leggere due righe di un libro che ho da mesi sul comodino e che mi piacerebbe tanto finire. Ma prima o poi ci riuscirò. Lo so, tutto sommato la mia vita è abbastanza monotona, a rischio d’esaurimento; meno male che ogni tanto faccio qualcosa di diverso che mi solleva un po’. Lo sa? Ogni tanto insegno.


Prima mi chiamavano più di frequente, ora invece sono quasi due anni che non mi chiamano più e questo mi dispiace non poco perché, sa, quei soldini, per quanto pochi, facevano proprio comodo. Quanto prende lei di stipendio, signora ministro? Presumo un bel po’ visto le responsabilità che ha. Anche se è appena arrivata. 15-20.000 euro al mese? A cui sicuramente vanno sommati i vari aggiuntivi, i privilegi e altre cosettine così. Fortunata lei! Beh, io invece, dopo undici anni, prendevo circa 580 euro perché ero part-time. Solo dieci ore d’inglese a settimana. Ora non prendo più nemmeno quelli visto che non ricevo nessuna nomina annuale. Cerchiamo di andare avanti con lo stipendio di mio marito che fa l’impiegato postale.


Non è certo un grosso stipendio, solo 1200-1300 euro al mese e, a dire la verità, si arriva sempre con l’acqua alla gola, quando si arriva, ma cerco sempre di risparmiare su ogni cosa. Meno male che non devo pagare l’affitto di casa altrimenti non arriveremmo neanche a metà mese. Con tante cose da comprare per le ragazze, qualche medicine sempre da pagare o qualche altro imprevisto che non manca mai, veramente non saprei come fare. Abbiamo aggiustato alla meglio il vecchio appartamento dei miei suoceri, ma le ragazze devono accontentarsi di dormire ancora nei letti a castello perché la loro stanzetta l’abbiamo ricavata da uno sgabuzzino ed è proprio piccola. Bah, alla meno peggio!Finché lavoravo anch’io, col mio stipendietto e qualche piccolo prestito, siamo riusciti a mandare all’università tutte e due le figlie, ma ora la più piccola, subito dopo la laurea triennale, si è dovuta fermare perché, al momento, la specialistica era un po’ troppo cara per noi. Aspetteremo tempi migliori. Che dice, arriveranno?


Certo che qui in Campania le cose vanno proprio maluccio, siamo circa dodicimila ad aspettare una chiamata e sembra che quest’anno saremo ancora di più. Altri 35.000 tagli in tutt’ Italia mi sembra di aver sentito….E se mi trasferissi al nord? Che dice, avrei qualche possibilità in più di ricevere quella chiamata? Forse non subito perché andrei in coda, ma ci potrei provare. Chissà! Però dovrei trovare comunque un altro lavoro perché come farei con le spese? Dovrei comunque dormire da qualche parte e pagare un affitto, mangiare, vestirmi, pagare le bollette. E la mia casa? La mia famiglia? Cosa ne sarebbe di loro? Di noi? … No, forse non è una buona idea.

Signora ministro, che cos’è per lei una persona?

Per alcuni le persone sono come pedine di una scacchiera. Servono solo a giocare una partita; poi, quando non servono più, si mettono da parte. Per me le persone sono sacre; perché ognuna ha un valore intrinseco. Con le loro storie sono come tante pietre che servono a costruire la Storia. Anche le pietre più invisibili e nascoste. Forse sono le più necessarie perché servono a tenere insieme tutta la struttura, ma bisogna fornirle di una storia, della possibilità di viverla e raccontarla. Se non le viene data questa possibilità la loro sacralità decade, la loro consistenza si sbriciola e invece di contenere la struttura la indeboliscono, la minano. Sarebbe un vero pericolo, non pensa?


Signora Ministro, che cos’è per lei lo Stato?

Per alcuni è solo una parola con la S maiuscola. Per altri è un insieme di potenti che dettano leggi agli altri. Per altri ancora è la copertura ideale per i propri affari. Per me lo Stato è un dispensatore di diritti. Come un padre, dovrebbe far sì che tutti i suoi figli avessero quella parte di eredità che gli spetta. Però, è vero, c’è sempre qualche figlio più ingordo dell’altro che cerca di accaparrarsi la parte più grande e non si cura dei suoi fratelli. In questo caso, lo Stato, come padre, dovrebbe intervenire a portare un po’ di equilibrio tra le parti, difendendo i figli più deboli. Non è così che facciamo noi mamme? Non mettiamo mai nulla da parte pur di non far mancare il necessario ai figli; perché sono più importanti di un gruzzoletto accantonato. Ma lei questi problemi non li ha. Firma un assegno e il problema è risolto. Io non firmo assegni perché non possiedo un conto corrente. Non possiedo nemmeno un conto. Cosa ci metterei dentro?Mah, che altro dirle? Ho ormai la mia bella età. Quanti anni ancora posso campare? Dieci? Venti?E sono tantissimi anni che vivo in bilico tra il si ed il no. Forse non avrò il tempo neanche di sperare. Per le mie figlie almeno.


Ecco, mi piacerebbe che lo Stato si trasformasse almeno in dispensatore di speranze, per non far perdere la fiducia ai figli, altrimenti che padre sarebbe! Tristi quei figli che non hanno più fiducia nel proprio padre; ancora più tristi quando realizzano che quel padre si è trasformato in patrigno!Ora la lascio al suo lavoro. Questi futili problemi sicuramente non fanno parte della sua vita, ma almeno posso dire che è una persona che sa ascoltare.


Sa ascoltare, vero?.... La saluto.


Sine Spe, precaria 5.09.2010




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Shrek 4: E vissero tutti felici e contenti


Sarà che l'ho aspettato troppo, sarà perchè nei trailers venivano trasmesse le migliori scene del film, ma il quarto capitolo di questa divertente saga è stato una delusione. Non che me ne stupisco eccessivamente, avevo letto già in qualche recensione che l'orco verde aveva perso il suo mordente che lo ha reso un successo il primo e il secondo capitolo. Ma ho tirato dritto e ho avuto il coraggio di finire la saga, sia per la mia lealtà verso il burbero protagonista sia la pura curiosità. Shrek qui è ormai il corrispondente di un uomo di mezz'età, che vive in una famiglia che lo ama e tra amici lo rispettano e gli vogliono bene, tuttavia la nostaliga del suo passato di orco selvaggio lo distolgono da tale fortuna, tanto che si rivolge ad un mago,Tremotino che gli permette di vivere un giorno da "vero orco" in cambio di uno qualsiasi della sua vita passata, per tornare alla vita normale di un orco, tra contadini in fuga terrorizzati e improbabili cacciatori di orchi. Tutto sembra andare bene finchè Shrek si accorge della fregatura del patto con Tremotino: il truffatore ha preso come giorno della vita di Shrek quello in cui l'orco è nato... Termino qui la recensione vera e propria o spoilero troppo e come me non vi goderete eccessivamente il film. E passo agli aspetti positivi ben inferiori agli altri capitoli. Il gatto con gli stivali, marchio di fabbrica dal secondo capitolo, torna anche qui in una veste nuova e molto buffa, Ciuchino è protagonista della maggior parte delle scene comiche più riuscite (numericamente e qualitativamente inferiori a quelle degli altri capitoli) e riesce più o meno a salvare parte della dignità della saga. Anche l'antagonista della storia è molto buffo, e più di una volta fa sorridere lo spettatore, per il resto Shrek si è infiacchito, ha dato molta della sua identità irriverente che rendeva unico il primo episodio per lasciare il posto ad un lato sentimentaloide con una fastidiosa propensione al culto dell'istituzione familiare. Questa recensione tuttavia non vuole scoraggiarvi dal vedere questo episodio che aiuta a concludere la saga di un eroe che ha cambiato notevolmente il modo di raffigurare il mondo del fantasy.

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giovedì 2 settembre 2010

Un male minore

Mi conoscete. Odio il calcio. E non sono gentile quando si tratta di cazzate legate a tale sport, perchè non vedo buoni motivi per esserlo e attenuanti adeguate. Datemi del cinico bastardo stronzo senza cuore ma non auguro nemmeno di guarire presto a questo tifoso ultrà romanista, coinvolto in una grossa esplosione causata da lui stesso. Eh si, lui stesso. Il motivo? Stava preparando una bomba carta da portare alla sua prossima capatina allo stadio, quindi non esito minimamente a dire che è stato un bene che l'esplosione coinvolgesse solo lui e non altre persone. Il malcapitato è vivo ed in ospedale e quando ce l'hanno portato era così malridotto che i medici pensavano di dovergli amputare un braccio. Se dopo questa mancata tragedia non capisce che per il calcio non si fanno queste cazzate (ma anche per altri motivi più seri) e si ostina a preparare armi di fortuna, non piangerò se avrà un secondo incidente più sfortunato.

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