Ho finito per la prima ( e forse non ultima) volta This War Of
Mine.Sicuramente non è spettacolare e non ci sono esposizioni di raggi
laser, tette, esplosioni, tette spara aser, esplosioni di tette o laser
esplosivi come nei prodotti di Software House famose e di tendenza. Si
tratta però di un gioco fuori dall'ordinario in grado di farti
riflettere sulle persone comuni che si vedono strappata la possibilità
di vivere serenamente in casa loro per via di una guerra che ha
polverizzato in pochi attimi la loro casa, la loro quotidianità e ha
ridotto in macerie ogni sogno che potevano avere prima del conflitto, in
una parola, la loro umanità. Questo gioco mi ha fatto imprecare per la
sua difficoltà, dovuta a meccaniche di gioco semplici ma rigide
(l'assenza di un sistema di salvataggio personalizzabile ne è un esempio
lampante), ma l'atmosfera inedita in un videogioco di una guerra
(fittizia ma ispirata all'assedio della città di Sarajevo) vista da
civili che lottano con le unghie e coi denti per sopravvivere mi ha dato
soddifazione e fatto emozionare. Questo gioco ti immerge in una
situazione tragica e rende palpabile l'ingiustizia di un conflitto che
decima più civili che militari e ti fa empatizzare con i sopravvissuti
che il gioco ti assegna da guidare. Un'empatia che non ritrovavo dai
tempi della prima stagione videoludica di The Walking Dead. Giusto per
farvi comprendere il livello di tale full immersion nel mondo di gioco
prendete come esempio la mia furia omicida quando un'oretta (reale) fa, a
due giorni (ludici e non reali) dalla fine del gioco mi è morto uno dei
sopravvissuti, il possente Boris mentre andava a cercare provviste in
una chiesa occupata da banditi (di cui, per aggiungere altra rabbia,
avevano trucidato il prete e gli sfollati indifesi che vi si erano
rifugiati) quando il gioco mi ha riportato ero così toccato dal lutto
dei rimanenti "survivors" e dalla loro conseguente depressione che di
notte ho inviato uno di loro nuovamente in chiesa allo scopo di
ammazzare a colpi di fucile a pompa i suddetti assassini per pura
vendetta e rabbia, e non di certo per il bottino, che si limitava a una
manciata di cibo e liquore; allo stesso modo si può prendere esempio la
volta in cui un "vicino di casa (o meglio, di rudere) " decide di
donare, a gratis, del cibo ai miei uomini, mi sono quasi commosso, come
se mi trovassi davvero in quella situazione. Tutto questo groviglio di
emozioni e dolori viene trasmesso al giocatore semplicemente tramite semplicissimi
messaggi di testo (il gioco non ha parlato) di narrazione o di dialogo.