martedì 30 novembre 2010

Una sera orrendamente rovinata


Ieri sera alle ore 21 circa Mario Monicelli si è tolto la vita, buttandosi dalla finestra della stanza d'ospedale dove era ricoverato a Roma da qualche giorno. So di non essere il primo a documentare questa notizia, ma mi sembrava da vile lasciare che questo blog non desse un tributo decente ad uno dei registi che hanno dato il contributo più elevato alla qualità del nostro cinema. Con Mario si stringe ulteriormente il numero di grandi registi viventi del Belpaese. Ma ancora prima di tutto ciò si spegne una vita degna di questo nome.

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Nota poscritta: Ho letto ora che è morto anche Irvin Kershner, regista di Robocop 2 e Star Wars: L'Impero colpisce ancora. Per il Cinema questi ultimi due giorni sono stati un supplizio. Non ho più parole per descrivere tutto questo.

lunedì 29 novembre 2010

Onore al poliziotto Drebin


L’attore americano Leslie Nielsen è morto ieri a Miami, Florida, in seguito alle complicazioni di una polmonite. - Lunedì 29 Novembre 2010
Questa è una delle notizie peggiori con cui si può iniziare una giornata. Non è soltanto il fatto stesso del lutto, che di suo è già un pugno nello stomaco. Ma il tutto è ancora più devastante perchè Leslie ha divertito il suo pubblico con film che sono man mano diventati dei Cult veri e propri: "L'aereo più pazzo del mondo" e soprattutto l'intramontibile saga di "Una pallottola spuntata" , collaborando anche con Mel Brooks nel film comico "Dracula morto e contento". 50 anni di carriera in cui ha regalato risate non solo in America ma in tutto il mondo con Gag divertenti nei suoi film colmi di parodie sia del cinema contemporaneo sia che dei mostri sacri del cinema. In poche parole stiamo parlando di una grossa perdita del Cinema, ma cosa più importante, la morte di Leslie Nielsen è un attentato alla risata, uno dei pochi modi con cui l'uomo può brevemente allontanarsi da una realtà opprimente che lo circonda, e questo se voi lettori me lo consentite di dire, è una cosa molto grave. Saluti a tutti.
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sabato 27 novembre 2010

Indignazione

Chi segue questo blog da tempo sa che nonostante io abbia la veneranda età di 21 anni, seguo con piacere i film d'animazione. Da Agosto, o giù di lì, dopo aver visto un trailer mi ero interessato molto all'uscita dell'ennesima "fatica" della Disney, Rapunzel - L'Intreccio della Torre , l'adattamento italiano del titolo, come sempre discutibile, dall'originale inglese Tangled. Oltre ad un innegabile humour e una discreta colonna sonora a intrigarmi maggiormente è il protagonista del film, doppiato da Zachary Levi (protagonista della serie televisiva "Chuck" e uno tra i miei attori preferiti del momento) e inizialmente, per doppiare tale protagonista era stato scelto Nanni Baldini, doppiatore (più o meno) ufficiale di Zachary Levi ed innegabilmente capace nel suo mestiere. Qui tutto sembrava procedere per il meglio e io ero entusiasta all'idea di andare al cinema per vedere il film, però c'è sempre un però. Praticamente all'ultimo il mondo di unicorni e fiorellini che si era creato nella mia testa a causa di Rapunzel è stato distrutto da una notizia: Baldini doppia SOLAMENTE i trailers e il ruolo di doppiatore del protagonista è stato dato a Gianpaolo Morelli, insipido attorucolo con l'unico merito di avere interpretato in TV il protagonista della serie "L'ispettore Coliandro", telefilm che fra l'altro considero mediocre. Morelli, inoltre non ha una preparazione da doppiatore professionista (a differenza di Baldini) ma è un generico attore televisivo. Io ora mi chiedo, perchè affidare il doppiaggio a semplici attori e non a professionisti del mestiere? Questo errore madornale è stato già fatto qualche tempo fa con Kung Fu Panda, dato che hanno sostituito il simpatico Jack Black con un mediocre attore prestato al doppiaggio come Fabio Volo. Morale della favola io ora cerco di risparmiare i soldi del biglietto e Rapunzel me lo guardo in streaming in lingua originale e sottotitoli in italiano, e sono sicuro che non sarò l'unico italiano a fare questa scelta.
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martedì 23 novembre 2010

It's wonderful


Purtroppo le scorse settimane un po' per pigrizia, un po' per mancanza di ispirazione non ho scritto niente sul programma di Fazio e Saviano, Vieni Via Con Me. Di conseguenza non ho detto cosa ne penso, cosa di cui invece riuscirò a parlarere, ora. Il format del programma è insolito ma gradevole. Purtroppo la canzone che dà il nome al programma viene usata in modo ossessivo e rituale all'interno delle puntate, ma serve a dare una certa identità al "prodotto" televisivo. Gli ospiti, a parte eccezioni come Ligabue e altri (puri "oggetti" di marketing per accalappiarsi il pubblico giovanile) sono una scelta interessante, da personaggi televisivi celebri della TV italica, quali Antonio Albanese, Roberto Benigni e Paolo Rossi a persone comuni chiamate a leggere i vari elenchi. Ma adesso mi vorrei focalizzare sulla puntata di ieri sera. Seguendo blog e fonti diversi dal mio sito avrete sentito parlare dell'indignazione di Maroni nei confronti delle accuse di Saviano nei confronti della Lega Nord, la quale potrebbe (probabilmente, a mio parere) essere invischiata in patti con la n'drangheta. L'offeso Maroni ha quindi chiesto di avere l'opportunità di parlare, anche lui, all'interno del programma, leggendo un "elenco" come uso di "Vieni Via Con Me". Assistendo l'atteso evento, però l'intervento del Ministro innanzitutto non era un elenco come gli era stato chiesto, ma un vero e proprio comizio per difendere la Lega Nord elencando le cosiddette conquiste del suo ministero. Il tutto accolto in modo assolutamente freddo dal pubblico che gli ha regalato soltanto l'applauso di circostanza per quando ha smesso di dire le sue cose. Cosa che osservando altri ospiti venuti in questa e nelle altre due puntate è segno di un totale fallimento per il Buon Ministrello, dato che ospiti delle serate precedenti quali Roberto Benigni e Beppino Englaro hanno visto una notevole dose e calore negli applausi del pubblico. Ieri sera oltre a del "comizio" Maroni e ben più di esso ci sono stati interventi interessanti e piacevoli, come Saviano che parla dell'emergenza rifiuti e delle bugie che ci rifila il governo, Luca Zingaretti che ha letto un'elenco ad-hoc scritto dal grande Andrea Camilleri e un altro scritto da Fruttero, l'architetto Renzo Piano e un esplosivo Corrado Guzzanti che ha ricevuto calorosi e meritatissimi applausi. In poche parole Il programma continua ad essere un successo, almeno per quanto riguarda il mio punto di vista. Dulcis in fundo, Maroni non solo ha ricevuto una fredda accoglienza dal pubblico, ma anche TUTTI i sindacati della polizia italiana gli hanno rovinato la festa criticandogli l'apparizione in TV, facendogli notare che nel suo discorsetto non ha fatto altro che difendere il suo partitello, senza citare minimamente il fatto che la Polizia ha ricevuto un sacco di tagli da parte del governo nanico. Non so se per voi è lo stesso, ma per me vedere Maroni ridicolizzato su tutti i fronti, è una visione che scalda il cuore.

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domenica 21 novembre 2010

Patti cattolici amicizia lunga ( o forse no)


È d'abitudine ormai, che il partito mercenario per eccellenza, ovvero l'UdC cerchi di offrire il suo sostegno per il giusto prezzo. Ed è esilarante, in alcuni casi, come questo, sapere delle condizioni che pone per la sua discutibile e di certo non affidabile lealtà. Pierferdy sembra uno di quei marmocchi capricciosi che è disposto a mangiare la minestrina solo se poi mamma gli compra il gelato (io stesso ammetto di essere appartenuto a tale categoria) e l'ultimo album di figurine dei Gormiti (di questa categoria per fortuna non ne facevo parte) . La zuppa in questione consiste nel fare parte del governo nanesco, in cambio però il fratellino manesco che picchiaCasini (leggasi Bossi) deve essere messo in punizione (vedi allontanarsi dal governo) e mamma-Silvio deve raccontargli le favole ogni notte prima di dormire (leggasi accettare in tutto per tutto i capricci dell'UdC, per quanto riguarda la discriminazione degli omosessuali, difendere la Chiesa da accuse compromettenti quali pedofilia, corruzione, scandali finanziari e altre cose che piacciono così tanto ai cattolici). Tutto questo è tra l'esilarante e l'inquietante. Ora bisogna solo vedere come reagirà il nano più famoso dell'Italia contemporanea, impegnato a contrastare la nuova crisi provocata dalla diserzione di Fini e altri membri ben meno importanti del team come la sua beniamina Carfagnetta...
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martedì 16 novembre 2010

Lettera di un'italiana stanca.

Cari Lettori, cari italiani,
sono una semplice cittadina come voi e come tale non posso più restare immobile, subendo giorno dopo giorno, attacchi sempre più pesanti alla mia dignità nonché al mio - ormai superato - orgoglio di essere italiana.
Vi chiedo di riflettere molto profondamente su quello che sta accadendo al nostro Paese. Non possiamo più permettere che questa "povera" Italia venga vessata, torturata, continuamente ferita nel suo amor proprio e nella sua anima, dove per anima si intenda il territorio idrogeologicamente distrutto. Anni e anni di edificazioni incontrollate, disboscamenti, inquinamenti di falde acquifere, terreni.
Mi appello a tutte quelle persone che, come me, hanno realmente a cuore le sorti del nostro Paese. Proseguendo di questo passo non avremo più scampo. Ci ritroveremo con dei figli a cui non lasciare altro che macerie.
Politicamente poi e soprattutto – ed è li che volevo arrivare – siamo governati, anzi non-governati, da una persona ormai chiaramente disturbata mentalmente, al quale i molti accoliti vanno dietro come pecore intimorite, e bada bene, intimorite non smarrite. Pecore con la presunzione di sentirsi lupi. Ma a differenza dei lupi che hanno una struttura sociale molto organizzata e con “valori” che superano di gran lunga quelli del nostro governo, sono come lupi solitari che se isolati dal branco assalgono per non essere assaliti.
L’etica morale, la correttezza, il buon esempio sono dei termini che ormai stanno scomparendo anche dal vocabolario più aggiornato.
Come fate a non sentire rabbia, delusione e voglia di dire basta! Voglio tornare a sentirmi fiera di essere italiana e non vergognarmi continuamente per gli scempi reiterati.
Voglio un Presidente del Consiglio che pensi realmente a rimettere in piedi questo Paese!
Basta con la Domus di Pompei, basta con i 250MLN di euro dati alla scuola parificata mentre le statali ormai sono alla bocca dell’ossigeno, basta con gli esempi di veline-ministre, basta con il sud abbandonato a se stesso e soprattutto basta con la disunità d’Italia!
Vi prego con il cuore in mano di riflettere attentamente e di scegliere percorsi diversi perché, ricordiamolo bene, dipende soprattutto da noi cambiare questo stato di cose.


Grazie per l’attenzione.


Angela

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lunedì 15 novembre 2010

Impallinate lei!

Mai visto un ministro del Turismo avere così tante idee che nuociono apertamente al Turismo. Prima il tentativo, per fortuna fallito, di abolire il Palio di Siena, e adesso La Roscia più famosa del Governo berlusconico tenta di danneggiare ulteriormente il patrimonio nazionale, passando dal turismo vero e proprio alla gastronomia italica. A causare tutto è l'uccisione accidentale di un cercatore di funghi per mano di un cacciatore in Toscana. Per quanto si può discutere della colpa dell'uno o dell'altro di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo, ciò non toglie dell'involontario omicida la giustizia se ne sta già occupando e che si sia trattato di un incidente. Molto sfortunato e che ha portato ad una tragedia, ma pur sempre un incidente involontario. Peccato che la Brambilla sia più occupata a sfruttare qualsiasi scusa pur di mettere in evidenza il suo sdolcinato lato da militante del WWF. Secondo la Brambilla "Non è possibile perdere la vita impallinati mentre si va la domenica mattina a cercare funghi, solo per compiacere i cacciatori e chi li sostiene, una minoranza della popolazione italiana" e che quindi la caccia dovrebbe essere controllata perchè crudele per l'incolumità pubblica dipingendo a conti fatti chi svolge la professione venatoria come mostri malvagi e senza pietà. Alla cara Brambillina vorrei ricordare una cosa. Lei in questo governo non si occupa di rappresentare la volontà un fottuto partito di druidi animalisti, ma si occupa (in teoria!) di tutelare il turismo italiano. E credo che sia assolutamente idiota non riconoscere che nella gastronomia italiana (marchio di fabbrica del Belpaese amato da tutti i buongustai del mondo) il contributo della carne di cacciagione è elevatissimo soprattutto in Toscana, regione dove è avvenuto il fattaccio. Sul perseguitare il cacciatore distratto posso anche essere d'accordo, non sto mica giustificando il suo errore, ma vale la pena di perseguitare un'intera classe di lavoratori che da secoli riempie le nostre tavole di buon cibo e che contribuisce a tenere alta la qualità della tradizione culinaria italiana? Personalmente preferirei trovarmi di fronte ad uno spezzatino di cinghiale grondante sugo piuttosto che un misero piattino di insalata come a quanto pare suggerisce la Brambilla!
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venerdì 12 novembre 2010

From globalisation to GlobalASIAtion. Quale spazio per l'Europa?

Padiglione cinese all'Expo di Shangai


Un concetto troppo spesso sopravvalutato in Europa è stato quasi sempre quello di credere che una continuità dell'economia mondiale dovesse passare per le sue mani, forse perchè l'unico continente in grado di conciliare nuovi effetti democratici con l'estensione del mercato interno a nuovi Paesi.
La strategia Europa 2020 che cancella definitivamente l'esperienza fallimentare della strategia di Lisbona, sembra aver imparato la lezione anche grazie alla recessione delle economie nazionali nel periodo post crisi.
Diventa infatti un'impresa leggere nella presentazione di tale strategia la parola "crescita" che lascia spazio a termini come

"economia più intelligente, più verde, che [...] faccia leva sull’innovazione, su un uso migliore delle risorse e sulla conoscenza quale principale fattore di crescita".


Il fallimento partito da Lisbona dieci anni fa, possiamo definirlo un "fallimento ottimistico" poichè erano note a tutti le disparità economico-finanziarie tra i diversi Stati membri, e che traguardi di alto profilo non potevano portare ad effetti tali da poter competere con le attuali potenze.
I risultati attuali sono che i paesi con enorme disavanzo sono costretti a dover rientrare entro certi parametri e i paesi che dovrebbero attuare riforme economiche di ripresa (Germania in prima fila) si trovano comunque a tagliare servizi essenziali allo stesso modo dei primi. Uno sfacelo insomma.

Ad oriente, precisamente a Singapore, Kishore Mahbubani preside della Lee Kuan Yew School of Public Policy, in suo articolo sugli errori dell'Europa ha analizzato le scelte strategiche messe in campo dall'UE ed il risultato di tale analisi è sintetizzabile in 3 punti:

1) aver allontanato la sfida islamica che poteva e può essere una buona prospettiva di rilancio non solo economico ma anche sociale, data l'esplosione demografica che interessa tutt'oggi l'Unione;
2) non aver sfruttato una partnership asiatica in tempi non sospetti, quando l'Asia in occasione della riunione Europa-Asia (ASEM), offriva i propri mercati per l'importazione dei prodotti europei più avanzati tecnologicamente;
3) mantere ostinatamente rapporti transatlantici, non rendendosi conto che gli stessi Stati Uniti hanno spostato il loro baricentro produttivo in Asia.

L'immagine di un declino europeo sul piano internazionale è sancita dall'adesione dei paesi del G-20 (riuniti in questi giorni a Seoul) al piano di riforma sulla governance del Fondo Monetario Internazionale. Per capire la portata di questo evento bisogna sfogliare gli archivi della storia, perchè in 65 anni di vita dell'Istituzione economica più influente per tutti gli Stati del mondo, non si era mai cambiato il sistema del diritto di voto e di governance interna.
Secondo la riforma infatti, l'organizzazione vede aumentare le quote al diritto di voto per i quattro paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) a discapito delle "economie europee avanzate" (Germania, Francia, Regno Unito e Italia). La Cina conquista la terza posizione dopo Usa e Giappone sorpassando Gran Bretagna, Francia e Germania.



Inoltre l'Europa dovrà cedere due posti agli attuali nove, all'interno del board (organo esecutivo dell'FMI) costituito da 24 Paesi.
Il Fondo sarà ancora per poco la rappresentazione dell'età coloniale e come ha sottolineato il direttore generale dell'Fmi Dominique Strauss-Kahn, "è un quadro che si adegua alla nuova realtà dell'economia mondiale".

Ma questa deriva europea non è che l'avvio di una fase incerta dell'economia mondiale dovuta alle posizioni protezionistiche di Cina e Stati Uniti per evitare la svalutazione delle rispettive valute.

Infatti al centro della discussione al G-20 ruota lo scottante problema della frattura tra i paesi ricchi esportatori e quelli consumatori che sono costretti a sorbirsi l'intero debito, al fine di tenere sotto controllo gli squilibri delle partite correnti. In sostanza si tratta di spingere i paesi emergenti (Cina in testa) ad incentivare i consumi all'interno dei propri paesi per evitare che tutto ciò che viene prodotto venga in buona parte esportato, lasciando agli stati importatori l'onere di consumare, non avendo purtroppo liquidità sufficiente per acquistare e caricarsi quindi un investimento senza ritorno, ovvero debito.

La sfida europea rimane pertanto quella di allargare il suo sguardo di macroregione occupata di tenere a bada le strilla dei propri Stati membri e di affrontare un tema sociale che è quelloi dell'integrazione dei popolaffacciati sul mediterraneo, di aprire i propri mercati il più possibile. L'importanza di un mercato interno sarà valida solo quando potrà accettare e accertare la sua competitività con i restanti mercati. Competere non è sempre una perdita, ma una perdita al rialzo, che stimola anche quando c'è poca innovazione.

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mercoledì 10 novembre 2010

Consumo di droga in Europa in aumento: presentato il rapporto annuale europeo




Dall'ultimo rapporto della Oedt (Osservatorio sulle droghe di Lisbona) i dati del 2008 sull'uso degli stupefacenti in Europa sono preoccupanti. Il quadro delle statistiche è valutato tra il 2004 e il 2008 su un campione di adulti compreso tra 15 e 64 anni (tutti gli adulti) e 15-34 (giovani adulti) che comprende tutti i 27 Paesi dell'Unione in aggiunta alla Croazia, Norvegia e Turchia (nuovi Paesi aderenti).

In generale si registra un notevole aumento nella fascia d'età adulta (34-64) dei consumatori occasionali di cocaina (circa 4 milioni nell'ultimo anno) ed un aumento costante, insieme ai decessi, per causa degli oppioidi.
Si stima che sia la sostanza principale in oltre il 50% di tutte le richieste di trattamento per droga, oltre che quella meno controllata alla dogana poichè in una zona ad altissimo tasso commerciale come la Turchia, diviene impossibile fermare ogni mezzo per controllare. Significherebbe fermare il commercio tra Oriente ed Europa.

Ricercare i motivi passati e futuri di questa piaga non si può farlo in questo breve spazio e né tantomeno è possibile arrivare a conclusioni di breve o lunga durata.
E' possibile invece, approfondire le cause che sono alla base di questo malessere, che non è altro che un malessere di una società che sta affrontando e che affronterà periodi di forte disagio economico, di alti livelli di disoccupazione senza tener conto lo scarso rendimento offerto dagli Stati (sopratutto quelli ad est) in materia di lotta alla criminalità organizzata, che rimane il perno di questi traffici illeciti.

Tuttavia il quadro della lotta al fenomeno delle droghe in Europa non è da considerarsi del tutto buio, soprattutto se si fa riferimento a condizioni di prevenzione quali l'infezione da HIV. Infatti il numero delle persone sottoposte a trattamente è notevolmente aumentato nel corso degli ultimi 10 anni.

Prevenzione che nel "sistema Unione" si fonda su una strategia nazionale in materia di droga, solitamente sostenuta da un piano d’azione con obiettivi concreti e relative scadenze. Si tratta di un modello di politica razionale, in quanto permette di verificare regolarmente i progressi e di reindirizzare la politica qualora si riscontrino carenze.

Rimangono però deficienze a livello di prestazione dei servizi di assistenza nei Paesi ad est e a sud. Lunghissime le liste di attesa e fortemente ridotte sono le disponibilità di terapie.

Nel dettaglio sono considerevoli i livelli di consumo di cocaina che resta la seconda sostanza illecita più utilizzata in Europa nonostante il suo costo elevato rispetto alle altre droghe.
L'utilizzo è disomogeneo all'interno dell'Unione con picchi che si registrano soprattutto in Italia, Spagna, Olanda, Francia e Regno Unito.
A differenza degli oppioidi, la cocaina entra maggiormente in due Paesi europei (Spagna e Olanda) e sta toccando da pochi anni anche i confini orientali. Resta grave il problema dell'importazione attraverso metodi di laboratorio dove si estrae cocaina base da materiali portatori, quali cera d’api, concime, indumenti, vegetali, plastica e liquidi.

La situazione italiana secondo l'Osservatorio Nazionale del Dipartimento di Politiche Antidroga, registra una decrescita nel consumo, in maniera evidente tra i consumatori occasionali, trend che assume sensibili miglioramenti anche nell'anno 2009 e nel primo semestre del 2010.

Resta tuttavia da valutare la modifica di alcuni metodi legislativi e organizzativi a livello dell'Unione. Come già ho accennato in precedenza, il fenomeno delle droga non può rinchiudersi all'interno del suo stesso ambito e soprattutto oggi dove la globalizzazione apre qualsiasi ambito ad una miriade di tanti altri diversi, allo stesso tempo occorre mettere in campo strategie di coordinamento tra sistemi diversi, tra ordinamenti giuridici differenti al fine di raggiungere obbiettivi comuni.

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lunedì 8 novembre 2010

Quando la fortuna ha un sapore amaro

Certe notizie sono armi a doppio taglio. Di quelle che quando ne vieni a conoscenza esulti e nella tua testa ci sono i fuochi d'artificio, ma passato il primo minuto di gaudio iniziano le più tetre riflessioni e ci si rende conto che la notizia apparente buona nasconde un lato di buie prospettive. La "buona novella" in questione è l'ennesima presa di posizione di Fini nei confronti dell'Arcoriano. Finuzzo ha chiesto a gran voce le dimissioni di Silvio in cambio del sostegno del suo neonato partito ad un un futuro governo di centrodestra. Inutile dire che Silvio non l'ha presa bene e dichiara guerra (di nuovo) a Fini. È innegabile che i finiani rappresentino una discreta fetta del consenso del governo di Centrodestra attuale, sicuramente pesa ben più dei minipartitini vassalli come l'Udeur e per fortuna pesa più di Lega Nord. Perciò non si può certo dire che senza una parte considerevole di sostenitori Berlusconi e Company possano vacillare. Dopo tale entusiasmo iniziale ci si rende conto della fregatura. È davvero un fatto positivo che il modo in cui Berlusconi rischi la caduta sia proprio questo? Perchè sta andando così? Semplice. Il governo si sta erodendo dall'interno perchè non è invincibile. E tale apparente forza non era certo data da un governo in preda a scandali finanziari giudiziari e anche solo etici, ma dal fatto che l'opposizione era così debole che non ha saputo infierire al monento giusto, non riuscendo a guadagnare prezosi sostenitori Questo perchè? Per cose che ho detto moltissime volte in questo blog: Bersani e la sua passività, dissidi interni, troppo snobbismo da parte di quasi tuttti, Bersani, D'Alema, vendola e tanti altri, mancanza di una costante sinergia da parte dei vari partiti che in teoria dovevano opporsi a scelte di un governo che indebolisce lo Stato italico. Quindi ora rischiam che, si Berlusconi se ne va, ma chi può dire che Fini sia un possibile salvatore dell'Italia? Parliamo di una persona che è partita dall'MSI...
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sabato 6 novembre 2010

Una reazione a catena di Epic Fail

Già ho parlato, in un precedente articolo della mia stima per Matteo Renzi, membro giovane e di spicco del Partito Democratico. Tale stima però non è provata da qualcun altro, il cui sostegno vale meno, ahimè di quello dato da un blogger comeil sottoscritto. Naturalmente a non averlo tra i migliori amici su Facebook sono i "vecchi" del PD tra cui il vecchio per eccellenza, zio Bersy. Il sindaco di Firenze ha indetto la convention a Firenze "Prossima fermata:Italia", creata per parlare di come rendere migliore il PD e naturalmente anche della situazione italica. Naturalmente Bersani, la Finocchiaro e gli altri membri della casa di risposo del PD sono troppo offesi dalle GIUSTE accuse del giovane fiorentino e quindi si sono rifiutati di partecipare. Come se litigare e fare ostruzionismo in modo idiota giovasse al partito. Il brutto è che per Bersani & company l'imbecillità è ormai un vero e proprio marchio di fabbrica. Tutto ciò invece non si riesce a capire quando si vede da altre parti. Sto parlando di Vendola e quasi non ci credo. Bersy ha organizzato una bella manifestazione per un motivo molto raro parlando del Partito Democratico, ovvero contro il governo. E, una volta tanto in cui il Piddì dimostra di non baciare le scarpe di Berlusconi Vendola lo snobba rifiutando di partecipare alla manifestazione. Solo io sono l'unica persona antiberlusconiana che crede che l'opposizione (o pseudopposizione parlando di piddì) debba essere unita dato che per sconfiggere un leader come Berlusconi che ha la propria forza nel numero di beceri sostenitori è necessario avere il maggior numero di sostenitori (magari non beceri) possibile.
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martedì 2 novembre 2010

Trovare le differenze


L'operazione Bunga bunga non è stata autoconclusiva, non si è fermata al dare un'altra scusa a Silvio per svicolare DI NUOVO alle leggi L'affaire Ruby però, seppur grave, in confronto agli altri abomini giudiziari di berlusconica mano risulta quasi una cazzatina fatta per gioco, rispetto a cariche istituzionali regalate o anche solo promesse e non mantenute (vedi D'addario) in cambio qualche discreta marchetta, festini sardi, leggi ad personam e casi di corruzione. In preda ad un notevole caso di facciacomeilculo il premier ha scherzato sull'argomento e ha anche aggiunto che secondo lui è meglio essere appassionati di belle donne che gay. Inutile dire che ci sono state reazioni, alcune dignitose altre ridicole. Cominciamo ad elencarle:
Dal piddì: La battuta in sè è stata considerata disdicevole. Nulla da obiettare, anche se un po' fastidiosamente politically correct, ma il peggio sta quando Bersy parla del nanico premier in generale, ovvero Il premier è al declino e sta trascinando il Paese con sé, come fece "Sansone con i Filistei". Una definizione assolutamente idiota. E spiego perchè. Nonostante io non abbia un laurea specialistica in teologia ebraica ricordo distitamente due cose: Sansone aveva una lunghissima chioma e, cosa più importante, Sansone è un personaggio POSITIVO, quindi il PD con un simile paragone gli ha fatto solo un favore (due se contiamo anche la faccenda dei capelli, cosa che dall'immagine che ho usato nel post sembra bene diversa dalla realtà effettiva)

Di Pietro invece è stato migliore limitandosi a definire l'offesa una penosa battuta da bettola. Certo, come commento non è molto argomentato ma sicuramente è meno imbecille delle affermazioni di Bersani, alquanto fuori luogo. A regnare però tra queste reazioni è quella di Vendola (che fra l'altro è quello che giustamente si è sentito più tirato in ballo dalla battuta, e penso che i lettori non mi critichino se non specifico la motivazione. Nichi ha detto le cose per come esattamente sono: Berlusconi è (usando le sue parole giustamente al vetriolo detta nella videolettera che ora impazza su Facebook) smodato e patetico invitandolo anche a fare un'uscita dalla scena all'insegna del decoro. Parole forse ingenue, dato che il Nano ormai si è arroccato sulla poltrona di premier e non ne vorrà mai sapere di cedere il posto a qualcuno più degno. Tuttavia Vendola non ha torto, e finalmente ha dimostrato che esiste, nella repubblica dei tagli e degli inciuci qualche politico degno di questo nome.

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