giovedì 29 aprile 2010

Pesci e dimissioni


Bossi dice che gli attacchi di Feltri rivolti a Fini non siano stati ordinati da Berlusconi. E dicendolo gli si allunga e gli diventa duro. Il naso.
----------------------------------------
Ad una possibile "Balena bianca" di elettori che potrebbero votare Fini in futuro, Bossi contrappone quella che definisce una Balena Verde formata da accaniti leghisti. Con tutto questo amore per le metafore ittichesi arriva ad un legittimo dubbio: perchè Bossi non lascia tutto, non va a fare il pescatore sul Po (possibilmente usando il figlio trota come esca per i lucci) e levandosi, in questo modo, definitivamente dai coglioni?
----------------------------------------
Bocchino si dimette. La vera motivazione: Mi ero rotto di sentire dei risolini quando qualcuno pronunciava il mio nome!
----------------------------------------
Berlusconi parlando di possibili riforme delle' Economia del Paese: non metteremo mani nelle tasche dei cittadini. Li priveremo direttamente delle case.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

martedì 27 aprile 2010

In risposta


Il Giornale, in termini prosaici mi ha rotto i coglioni. Sempre a fare articoli che sembrano scritti con l'acidità dalla peggiore zitella sessantenne di un paesino di montagna (con tutto il rispetto perchè è essere paragonato ad un feltriano è parecchio offensivo). La più recente delle "vittime" è Maurizio Crozza, per il suo programma Crozza Alive, che va in onda la domenica sera alle 21.35. L'accusa in questione è che il comico abbia perso la sua ironia. Non c'è bisogno che vi dico che sono contrarissimo a tutto ciò dato che rivedendola grazie a quel marchingegno abbastanza utile chiamato fastweb ho passato buona parte della trasmissione ridendo. Ridendo amaramente, ma comunque divertendomi. Condivido coi lettori un'antologia di quel che sono riuscito a rintracciare su youtube della puntata del 25 Aprile.
Bersani-La tragedia greca (e quest'ultimo lo consiglio vivamente)

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

lunedì 26 aprile 2010

Masochismo etico-social-culturale


Qualcuno ha rovinato, a Palermo "l'albero Falcone", un albero come si intuisce dal nome che rappresenta di santuario-simbolo della lotta contro la Mafia. I colpevoli di questo gesto stupido e gratuito non si sanno, ma seguendo un minimo di logica si potrebbe e dovrebbe ipotizzare che i vandali siano dipendenti diretti di Cosa Nostra, che lo fanno per sopravvivere. Ma vi invito a strafare: E se a compiere questo gesto non sia qualcuno legato alla mafia e fosse un italiano "qualunque"? Provate a pensarci. Ultimamente dai piani alti si tende a sottovalutare il problema della Mafia italica, Qualcuno(senza far nomi), Berlusconi (scusate, mi è sfuggito) ha persino detto di limitare il parlare di criminalità organizzata perchè parlarne troppo infanga il nostro paese!
A prima vista tale ipotesi sembra più falsa che vera, ne sono cosciente al 100%. Tuttavia dagli ultimi eventi, come l'insulto alla memoria di Borsellino fatto durante un corteo del PdL( e vi invito a guardare il link evidenziato se non ci credete!) lo strangolamento ipotetico di chi ha scritto la Piovra, si può pensare che l'ipotesi suddetta, per quanto improbabile, sia abbastanza possibile.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

domenica 25 aprile 2010

Departures

Tempo di recensioni, forse da intellettuale snob, per giunta. D'altro canto questo blog era nato per questo, originariamente, per fare uno spocchioso sfoggio della mia cultura, ergo ogni tanto mi tocca. Ieri sera ho avuto l'occasione di andare in un cinemino (perchè sfortunamente a Roma il film si trovava in 4 salette contate) con degli amici a vedere qualcosa di nuovo sotto i miei occhi, ancora parecchio ignoranti per quanto riguarda il cinema dell'Oriente, radicalmente diverso rispetto ai modelli occidentali. Daigo Kobayashi è un uomo giovane e inizialmente molto impacciato che ha faticosamente trovato un lavoro come violoncellista in un'orchestra di musica classica di Tokyo. Dopo un 'insolito incipit del film (che consiste in un flashforward della vita del protagonista) si assiste ad un concerto di musica classica, molto impressionante dato che mischia in modo molto particolare la disciplina ferrea del popolo nipponico e una sonorità occidentale al 100% (il "brano" scelto dal regista è stato non casualmente l'inno alla Gioia di Beethoven) alla fine di questo però, data la scarsa affluenza ai concerti il finanziatore decide di sciogliere l'orchestra e il protagonista si trova col proverbiale culo per terra. Perso il lavoro decide di vendere il costosissimo violoncello che non poteva più mantenere e dopo questo simbolico atto con cui dice una sorta di addio alla musica decide, dopo averne parlato con la moglie, una donna obbediente e innamorata del marito, di cambiare la propria vita, ed è così che inizia a cercare un lavoro nuovo dopo essersi trasferito dalla tentacolare Tokyo al piccolo paese natio. Gli capita un inserto di giornale che parla di quella che sembra un'agenzia di viaggi, quindi si reca sul posto per capire di cosa si tratta. Ed è un equivoco. L'agenzia di viaggi è l'Agenzia del Viaggio per eccellenza ovvero la morte. Anche se esita, Daigo accetta il lavoro di "assistente" del capo, un abilissimo tanatoesteta (imbalsamatore, se il termine usato prima non è facilmente masticabile) e dopo degli iniziali problemi per niente trascurabili come attacchi di nausea e una paura del macabro davanti ai primi cadaveri da decorare il protagonista viene affascinato dal nuovo lavoro, perché riesce, osservando il proprio capo, a comprendere la paradossale dolcezza dell' occuparsi di un corpo morto, dato che gli si dà l'opportunità di raggiungere un ipotetico altro mondo in modo dignitoso e somigliante in tutto e per tutto alla parte migliore della vita precedentemente vissuta. Ma esclusivamente assistendo di persona a questa delicata arte la si riesce a comprendere, tanto che Daigo, quando gira la voce che è divenuto un tanatoesteta viene trattato come un emarginato dagli altri, persino dagli amici e dalla moglie stessa, che ormai esausta dei sacrifici fatti per il proprio uomo decide di abbandonarlo finché non avrà lasciato l'impiego. Ma non solo, il suo lavoro a volte è criticato aspramente, è violentemente attaccato e considerato indegno e disgustoso. La vita del protagonista è anche accompagnata da un feroce odio verso il padre, un uomo colto che quando il figlio aveva 6 anni è fuggito di casa con la cameriera del suo locale lasciando moglie e figlio da soli. Il ritorno al proprio paese consentirà a Kobayashi di affrontare anche questo episodio della propria vita, seppure con grandi esitazioni.
Fingendomi un recensore capace posso dare molte interpretazioni a questo film dopo aver riflettuto. A voi la decisione di considerarle perle di saggezza o pirlate di beceritudine.
Tokyo rappresenta nel film una sorta di cancello verso il mondo esterno, lo dimostra la forte occidentalizzazione della vita lì rappresentata, soprattutto nel concerto iniziale; il licenziamento del protagonista simboleggia quasi un respingimento di questo perchè il suo posto non è nel mondo esterno, ma deve ritrovare le sue radici (rappresentate dal paese natio) e tornarci a vivere, perchè quello il suo luogo giusto. Spesso quello che si nota nel film è una constatazione che può essere riassunta nel seguente messaggio "la morte apre gli occhi". Questo perchè spesso alle cerimonie della "decorazione" dei defunti si vedono furiosi litigi, parole cattive anche verso il povero defunto, ma c'è un punto in cui tale ostilità tace, ed è il momento che va dalla fine della "cosmesi" alla chiusura della bara: in quei momenti gli astanti lasciano il posto al cordoglio, c'è chi tace e c'è chi piange, ma specialmente ci si rende conto che si deve dire addio al morto.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

venerdì 23 aprile 2010

Chi se la cerca la trova

Se qualcuno è stato in pensiero per la mia assenza leggendo questo articolo forse si rassicurerà. Chiedo scusa per tale pausa, ma è stato un breve ma fastidioso periodo fatto di susseguirsi di pigrizia e mancanza di ispirescion.
Per fortuna la querela non è un'arma utilizzabile solo da Berlusconi contro chi gli fa domande scomode. Anche Emergency ne fa un uso per un motivo ben più serio, ovvero le false notizie sparate puntualmente dai giornalini preferiti del PdL, Giornale e Libero. Fa piacere sentire che una dimostrazione di attributi è mostrata dallo schieramento filo-opposizione dato che ultimamente tale coraggio appare di rado. Auguro a Gino Strada & Company di farsi valere in modo adeguato.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

giovedì 22 aprile 2010

Earth Day 2010


Festeggiare la terra, le sue ricchezze e la sua bellezza. E’ questo lo spirito con cui in 190 nazioni oggi si celebra Earth Day. Una giornata in cui riflettere, confrontarsi e studiare nuove strategie per mettere in salvo il futuro del nostro pianeta. Un doppio festeggiamento, quello di questa edizione 2010, che cade proprio nell’anno che l’ONU ha scelto di dedicare alla biodiversità.E sono proprio la tutela delle biodiversità e le scelte consapevoli dei governi nel campo delle energie rinnovabili al centro dell’analisi del Wwf per la Giornata della Terra. L’associazione ambientalista, infatti, ha fotografato la situazione attuale del nostro pianeta, evidenziando come il suo futuro possa davvero essere in pericolo. Per scongiurare un lento e inarrestabile declino le nazioni sono chiamate a riflettere ad esempio sul fatto che la capacità di assorbimento di carbonio da parte dei sistemi naturali e degli oceani è passata in 50 anni dal 60% al 55%. Ma anche i piccoli gesti quotidiani possono fare la differenza, se si considera ad esempio che per una buona qualità di vita, ognuno di noi consuma in media almeno 80 litri di acqua. Un dato significativo se consideriamo che ne servono 10 per produrre un foglio di carta, 140 per una tazzina di caffè e 8.000 per produrre un paio di scarpe.
Per garantire anche alle generazioni future un ecosistema sano e in equilibrio, molti sono gli organismi internazionali al lavoro, in questi anni. Uno degli studi più importanti nato per calcolare il rapporto tra investimenti e servizi provenienti dalla biodiversità, ad esempio, è il TEEB, patrocinato dall’UNEP e finanziato dal governo tedesco. I suoi dati hanno rilevato come l’investimento nella conservazione, nella gestione e nel restauro degli ecosistemi possa essere fonte di grandi profitti economici soprattutto per il futuro. Solo per fare qualche esempio ripristinare un ettaro di area costiera potrebbe arricchire la comunità locale di circa 73.900 dollari, e addirittura tutelare la stessa area di barriera corallina potrebbe rendere e fino a 129.000 dollari. Le specie che, invece, stiamo già distruggendo o portando all’estinzione ogni anno ci costano molto di più. Alcune ricerche infatti, come la COPI (Cost Of Policy Inaction), dicono che in Europa, nel 2050, la distruzione della biodiversità terrestre costerà circa 1.100 miliardi di euro ogni anno, circa il 4% dell’intero PIL europeo. La sfida del futuro si gioca anche e soprattutto nel campo energetico, però. Per rendere veramente ospitale il nostro pianeta da qui a cento anni bisognerà potenziare, su scala mondiale, l’investimento nelle energie rinnovabili, che potranno essere anche un ottimo volano per l’occupazione. A esserne convinto anche Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia, secondo cui “la chiave per la creazione di posti di lavoro e per un’economia sostenibile e garantita a lungo termine sarà fare in modo che le attività economiche rispettino i limiti ecologici – ha detto – Per questo il WWF chiede che gli obiettivi europei per il 2020 (20/30% riduzione delle emissioni, 20% energie rinnovabili, 20% efficienza energetica) siano estesi anche alla biodiversità, per fermarne la perdita da qui a dieci anni”.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Sciopero della fame


Da 36 giorni sei attivisti per i diritti del popolo saharawi sono in sciopero della fame nel carcere militare di Salé, a Rabat in Marocco. La loro situazione di salute è molto critica e in continuo peggioramento. Rischiano di morire, ma la loro protesta non ha avuto alcuna eco mediatica. I 6 furono arrestati l'8 ottobre del 2009 al loro rientro in Marocco, dopo una visita alle loro famiglie nei campi profughi di Tindouf, in Algeria, dove i saharawi e il loro governo vivono in esilio. I detenuti in sciopero della fame sono: (nella foto in alto, in ordine) Brahim Dahan, presidente dell'Associazione Sahrawi per le Vittime delle Violazioni dei Diritti Umani, Ali Salem Tamek, vice-presidente del Collettivo dei Difensori Sahrawi dei Diritti Umani (Codesa), membro dell'Associazione marocchina per i diritti umani (Amdh), Ahmed Naassiri, Segretario generale del Comitato Sahrawi per la Difesa dei Diritti Umani di Smara e presidente della locale sezione dell'Amdh, Saleh Lebiouihi, Presidente del Forum per la difesa dei bambini sahrawi, membro del Codesa e dell'Amdh, Rachid Sghayer, membro del Comitato d'azione contro la Tortura di Dajla, Sahara Occidentale, Yahdih Ettarouzi, membro dell'Amdh. Con loro fu arrestata anche una donna, rilasciata in libertà provvisoria dopo diversi mesi di carcere, per disturbi psicologici dovuti probabilmente alle terribili condizioni di carcerazione. I sei compagni rimasti in prigione sono solo una parte di un gruppo più corposo: una quarantina di persone detenute in diverse carceri marocchine per reati d'opinione. Detenuti arbitrariamente, secondo le associazioni di difesa dei diritti umani. Molti di loro hanno iniziato a loro volta uno sciopero della fame in solidarietà ai compagni di Salè. Tutti chiedono di essere giudicati al più presto da un tribunale indipendente ed imparziale, o di essere rilasciati. E chiedono chiarimenti sulla sorte di più di 500 sahrawi scomparsi nel nulla. Il Marocco ha occupato il Sahara occidentale nel 1975 costringendo il popolo sahrawi a vivere in esilio da quasi 30 anni, nei campi profughi nel deserto algerino.L'onu ha comunque ribadito il loro diritto a tornare alle loro terre.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

sabato 17 aprile 2010

Omertà legalizzata


Berlusconi, proponendo il silenzio della letteratura, del cinema e della tv sulle questioni di Mafia ha dato l'ennesima prova indiretta della sua amicizia con i clan, e questo, per chiunque abbia a cuore la giustizia del proprio paese suona come un possente calcio sulle parti intime, dato il fortissimo clima di vera e propria censura che aleggia dopo questa decisione. Per fortuna qualcuno trova ancora la forza di rimettersi in piedi dopo un simile colpo. Sto parlando del buon Saviano, che ha confermato che il silenzio è proprio ciò che i mafiosi vogliono per continuare a sopravvivere, dato che il silenzio non fa altro che rafforzare l'autorità dei clan e li nasconde in modo sopraffino dall'attenzione pubblica. Il tutto accompagnato dal fatto che Saviano ha apertamente risposto al buon Silviolo che nonostante questa imposizione di silenzio lui continuerà a scrivere di mafia.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

venerdì 16 aprile 2010

La saga continua...


La Polverini, dopo la sua vittoria non cessa di far notizia, ora che è spuntato fuori un altro dei suoi tanto numerosi pugni allo stomaco alla vita politica d'Italia. Certo la fonte della notizia è tra le più squallide possibile, ovvero Striscia La Notizia, ma almeno è venuto fuori qualcosa, e forse voleranno delle teste... Un'introduzione da horror di serie B per dire che Polverini sembra apertamente coinvolta in un caso di nepotismo col sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo, che oltre ad alcuni suggerimenti per escludere un candidato "poco fotogenico" che a quanto sembra ha fatto perdere voti al Pidielle ha ricordato alla buona Renata di "ricordarsi" delle sue figlie. Una parte dell'articolo incriminato: " Nel corso della loro brevissima conversazione fatta il giorno della vittoria polveriniana, l’ex sindaco di Latina ha trovato il tempo per esortare Renata Polverini a non rimettere la sua fiducia nel collega di partito, Claudio Fazzone, coordinatore del Pdl nella provincia di Latina e per invitarla ad occuparsi delle sue figlie. “Ti prego non appaltare più a Fazzone - dice Zaccheo al presidente del Lazio - ha perso 15.000 voti”. “No, no, stai tranquillo!”: è la risposta della Polverini. E ancora: “Non ti dimenticare delle mie figlie!” aggiunge l’ex primo cittadino, ottenendo come risposta: “No, ma stai scherzando?” Uno scambio di battute a dir poco compromettente che ha indotto 22 consiglieri del Comune di Latina (tra di loro anche esponenti dell’opposizione) a rassegnare le proprie dimissioni in segno di protesta, provocando di fatto la capitolazione di Zaccheo." E a quanto pare pure la Polverini si è trovata in difficoltà nel cercare una scusa per giustificare questo losco dialogo... I suoi elettori sono ancora fieri della loro scelta?

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

mercoledì 14 aprile 2010

Economia Emotiva




E' da tutti prendere dei soldi in mano e comprare ciò che ci piace. Non è da tutti spenderli con razionalità.
E' così che inizia la nostra attuale crisi finanziaria ed economica. Io aggiungerei anche crisi della razionalità.
Matteo Mortellini, professore di economia cognitiva e neuroeconomia, in barba a tutte le teorie economiche e a tutti quei modelli economici su cui molti economisti hanno (forse ora non più) sostenuto lo sviluppo di un economia razionale e calcolante in continua espansione, scrive "Economia emotiva - Che cosa si nasconde dietro i nostri conti quotidiani".
Devo essere sincero. Dopo le prime pagine mi ero accorto di aver comprato un "testo-test" che ti metteva alla prova in numerose scelte che avevano come risultati, risposte non ovvie.
In realtà questi test hanno avuto il divertente e riuscito obiettivo di suscitarmi parecchie riflessioni su quello che il nostro cervello è abitualmente deputato a svolgere con conti a sfondo monetario. Crederete calcoli meramente razionali.. e invece no! E' tutto il contrario.
Si tratta di situazioni in cui il nostro cervello è eccitato nella stessa maniera con cui ci eccitiamo per un bacio o per qualcosa di proibito.
Sono scelte che incontriamo ogni giorno, dalle offerte dei saldi fino agli investimenti. Piccole, medie e grandi decisioni che ci paiono logiche ma logiche non sono.
Ovviamente il testo non è solo analisi e ricerca, è anche proposta e risposta a queste analisi, con suggerimenti di strategie da adottare nei momenti in cui cadiamo in questi "tranelli emotivi".
Insomma, guardando nell'ottica del libro non ho speso 8,80€ ma li ho guadagnati!
Buona spesa e buon investimento!



Matteo Mortellini

"Economia Emotiva"

261 p.

Bur Edizioni


Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!



Affermazioni bocchiniane

(Nella foto Italo Bocchino mentre in un delirio di onnipotenza si crede uno stregone di Dungeons and Dragons e cerca di invocare una palla di fuoco, FALLENDO)
-----------------------------------------------------------
Italo Bocchino si dichiara favorevole ad un futuro premier gay che governi l'Italia. Non sapevo che Berlusconi si stesse preparando ad un coming out!
-----------------------------------------------------------
Italo Bocchino. In effetti un uomo con un cognome simile NON può, per definizione, discriminare gli omosessuali
-----------------------------------------------------------
In effetti l'ultimo sfoggio di umorismo del cavaliere non ha incluso palpeggiamenti alla Merkel. Forse sta sul serio passando all'altra sponda...
-----------------------------------------------------------
...Oppure semplicemente Silvio non è tipo da castane ma preferisce le more e bionde (Carfagna e Noemi Letizia docet)
-----------------------------------------------------------
Bocchino preferirebbe un premier gay piuttosto che uno leghista. Non è che si è sbagliato o voleva dire l'opposto?
-----------------------------------------------------------
Fini invita al rispetto verso gli immigrati stranieri citando il fatto che anche gli italiani sono stati anche loro migranti. In seguito a quest'affermazione un commando unito agli ordini di Libero e del Giornale si è messa alla ricerca di prove compromettenti in tutte le proprietà di Fini che includano magliette e ritratti raffiguranti Che Guevara o Lenin, copie dell'Unità e sigari cubani.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

martedì 13 aprile 2010

Impedire legittimamente il legittimo impedimento


Meno male che Tonino c'è. Di Pietro inizia la raccolta firme per permettere agli Italici di esprimere la propria opionione riguardo al legittimo impedimento, e che forse si risolverà in un referendum apposito. Ormai sono amareggiato dal popolo italiano e la sua etica, quindi non ho più molta fiducia sul fatto che gli italiani voteranno contro quest'obbrobbrio. Vedendo i risultati delle regionali sono conscio del fatto che la maggior parte dei miei odiati compatrioti creda che la magistratura sia una sporca dittatura di stampo sovietico, kalashnikove sigari cubani compresi e che quindi di conseguenza continui a supportare la sporca fedina penale del cavaliere d'Arcore. Nonostante tutto approvo il comportamente pragmatico di Di Pietro e dell'IdV e spero che l'intervento di Tonino serva a qualcosa, svegliando almeno qualche migliaio di coscienze. C'è da vedere anche come si comporterà il PD, se vedrà quest'atto come un estremismo contrapposto all'idea piddina del "non facciamo niente di niente" o se intenderà dare una svolta al suo comportamento apatico e dannoso.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

domenica 11 aprile 2010

Grillini in crisi di identità


Già il fatto che grazie al fantomatico "movimento 5 stelle" abbiamo regalato al centrodestra il Piemonte è un fatto grave e che non mi mette per niente di buon umore. Ed ora anche questo: I grillini del Lazio non solo han deciso di fregarsene di aiutare lo schieramento d'opposizione, ma si sono affiancati al PdL! Tutto ciò ha l'aria di essre un paradossale scherzo della logica, ma è tutto vero. Non saprei come pronunciarmi riguardo a tutto questo se non con profonda indignazione verso Grillo e i suoi seguaci, che non solo per il loro stupido orgoglio preferiscono regalare la vittoria all'avversario piuttosto che darla a dei possibili alleati, ma che sono anche indisciplinati politicamente parlando da come dimostra questa pittoresca spaccatura del partito, o per usare le ironiche parole dei grillini NON-partito. Se Grillo non riesce nemmeno a mantenere unito il suo gregge mi chiedo chi, sano di mente, possa tenere in considerazione l'idea di perdere il voto donandolo a lui!


Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

sabato 10 aprile 2010

Proliferare speranza

Il gioco tra potenze è un gioco di gelosie, di trattative e di cooperazioni.
Quello raggiunto due giorni fa è frutto di un lavoro di cooperazione, di una sana cooperazione, forse voluta perchè gli eventi mondiali rendono necessario un impegno a lungo termine e consistente.
L'accordo START (Strategic Arms Reduction Treaty) firmato l'8 aprile a Praga tra Obama e Medvedev è stato battezzato dal Cremlino come “win win”.
Una vittoria per entrambi insomma. O perlomeno una possibile vittoria.

In realtà è uno “start” che ha inizio nel 1991 tra Mikhail Gorbaciov e George Bush con la sottoscrizione del primo Trattato (START I) e a seguire la modifica nel 1993 con Bush e Boris Eltsin (START II).
Ma c'è da dire anche che in realtà queste firme erano arrivate con parecchio ritardo perchè già prima della Guerra Fredda (con Ronald Reagan Presidente degli USA) iniziarono dei timidi accordi.
Si arriva all'8 aprile 2010 con Barack Obama e Dimitri Medvedev che s'incontrano nella sala spagnola del Castello di Praga e sottoscrivono il cosidetto START.

La sottoscrizione va a sostituire il vecchio accordo scaduto a dicembre e riduce del 30 % le testate nucleari a un numero massimo di 1.550 (fig.1). Una riduzione a 800 piattaforme di lancio dei missili intercontinentali e di 700 vettori (che inlcudono sottomarini aerei e bombardieri) e avanzate misure di controllo e aggiornamento dei dati sugli armamenti.

Tutto questo però accade a pochi giorni di distanza dal summit di Washington sulla non proliferazione nucleare che si terrà il 12 e 13 aprile.
E' vero che “il taglio di un terzo degli arsenali nucleari dimostra il nostro comune impegno alla non proliferazione, stabilendo un esempio per altre potenze nucleari.” come ha affermato Nikolai Patrushev, segretario del consiglio di sicurezza della Federazione russa, ma è pur vero che l'intenzione è soprattutto quella di portare le altre potenze nucleari a fare altrettanto e meglio.
Non lo si è detto, ma lo si è capito.

E non a caso il messaggio lanciato ha fatto spaventare il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu che ha fatto sapere (con molta incertezza) che invierà un suo delegato.
Ma se l'obiettivo era quello di riavvicinare e allentare i rapporti di tensione tra Iran e Israele (con la scorta degli Stati Uniti) in una zona ad alta pericolosità, il mondo senza armi nucleari come Obama auspicava, trova ostacoli improvvisi.
La motivazione della probabile assenza è dovuta alla “critica araba dell'arsenale nucleare di Israele”.
Una critica che arriva da parte dell'Egitto e della Turchia, sospettosi che Israele nasconda tra le 65 le 85 testate nucleari. (fig.2)
La conferma della fondatezza di questo dato (oggi fuori controllo e la non sottoscrizione del Trattato di non proliferazione nucleare lo conferma) arriva da un documento della CIA declassificato, che nel 1974 dichiarava che Israele avesse prodotto armi nucleari perché il governo israeliano aveva acquistato
grandi quantità di uranio, parzialmente attraverso mezzi clandestini
e perché aveva fatto
un grande investimento in un sistema missilistico costoso destinato per sistemare le testate nucleari”.

Insomma il pericolo nucleare che investiva non poco tempo fa Corea del Nord e Iran ora travolge anche Israele, la quale ultimamente ha cambiato il suo atteggiamento con la Casa Bianca.
La speranza ora è che Obama a Washington tenterà con gli altri paesi ospitati a tessere una tela della non proliferazione la più larga possibile ma gli eventi di questi giorni lo stanno smentendo.
Inoltre deve far molto presto perchè le elezioni di mid term a novembre potranno fargli perdere la maggioranza al Congresso e quindi cadere nell'oblio. L'accordo non è che un piccolo passo ma è una buona speranza per continuare a sperare!


fig.1


















fig.2


















Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

venerdì 9 aprile 2010

Nucleare: Vertice a Parigi tra Berlusconi e Sarkozy


Al vertice italo-francese all'Eliseo tra Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy stamane sono stati firmati 20 accordi, segno della «collaborazione concreta» tra i due Paesi.Il premier, nella conferenza stampa conclusiva a Parigi ha parlato della «volontà comune, tra Italia e Francia, di lavorare insieme per un'Europa che protegga i propri cittadini». Ha aggiunto che «Italia e Francia sono interessate alla preparazione del prossimo G8 e del G20 per trovare le soluzioni sui temi aperti."Ma nel ultimo non è che abbiamo visto molti frutti. "Chiediamo quindi di unire gli sforzi in vista dei prossimi appuntamenti mondiali».Siamo uomini di poca fede?
I due premier si sono detti convinti della necessità di garantire sostegno alla Grecia e hanno affrontato diversi temi: sicurezza, immigrazione, Europa, Medio Oriente e soprattutto l’energia nucleare. «Rendo omaggio alla decisione storica del Governo italiano e del presidente Berlusconi - ha detto Sarkozy- di tornare al nucleare, una decisione che avvicina Francia e Italia». Il protocollo d’intesa in campo nucleare prevede un patto tra Areva a Ansaldo. Scopo dell’accordo - spiega una nota di Finmeccanica - è sviluppare una partnership industriale su base progressiva. La collaborazione prevede sia la produzione di componenti speciali sia studi e scambi di informazioni. Credete che questo vertice sia a favore o sfavore per la salute pubblica italiana e francese?Ma il nucleare non era un argomento chiuso? A proposito ma il nostro caro premier si è dimenticato di tutte le vittime delle stragi nucleari e di tutte quelle persone che ne subiscono ancora?Per non parlare dei disastri ambientali e l'aumento dei malati di cancro e di tumori e molte altre per coloro che vivono nei pressi di centrali nucleari?
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Sincere dichiarazioni buoniste o astute mosse strategiche?


A quanto pare qualche coscienza in Vaticano si è svegliata dall'ennesimo dei suoi letarghi e la dimostrazione di umanità è stata dimostrata verso le vittime del trattato lbico-italico necessario a "controllare" l'immigrazione dei profughi africani diretti nel Belpaese. La Chiesa afferma giustamente che non è umano respingere tali persone dato che in Libia tali immigrati verrebbero umiliati, perseguitati e anche torturati (se non uccisi) . Certo, come dichiarazione non è tra le meno ovvie, ma è già qualcosa che il Vaticano esca dal suo perenne sonno omertoso con una dichiarazione relativamente aperta eticamente parlando. Però non basta a farmi amare incondizionatamente la scaltra Chiesa Cattolica. Sono sempre dell'idea infatti, che questo atteggiamento umanitario sia passeggero, e nemmeno casuale. Potrei persino pensare che la Chiesa abbia fatto quest'osservazione per deviare un po' l'attenzione troppo presa dalla vicenda dei pretelli pedofili (ma lascio a qualche fissato dei complotti tali ipotesi contorte) .

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

mercoledì 7 aprile 2010

Legittimo inculamento della costituzione

Mi piace pensare che un commando di mafiosi leali a Berlusconi tenga la famiglia di Napolitano sotto ostaggio. Mi piace pensarlo perchè, anche se sarebbe una notizia non proprio bella almeno sarebbe un motivo logico che permette a Napolitano di essere lo zerbino del cavaiere. Ma, purtroppo o per fortuna la famiglia Napolitano è salva e non in pericolo di vita. Ma nonostante ciò stesso tempo Napolitano è completamente sottomesso a Berlusconi e gli è ubbidiente come un chihuahua al guinzaglio. Lo dimostra il fatto che il presidente della nonrepubblica ha da poco firmato il legittimo impedimento. Mi chiedo se almeno ci abbia ricevuto qualcosa in cambio, come il diritto di stare qualche giorno in più al Quirinale o magari un po' di coca. Fatto sta che la Giustizia ha ricevuto un'altro degli innumerevoli duri colpi già inflitti durante i mandati berlusconici, e l'opposizione (a parte spero, il buon Di Pietro, che ha proposto di fare un democratico referendum a riguardo) sicuramente oltre alle solite ovvietà da marmocchio lamentoso non avrà da dire niente a riguardo. (Nella foto, Napolitano mentre pensa : mi sa che ho appena fatto una cazzata...)

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

sabato 3 aprile 2010

Forza nuova, ovvero un partito che non sa perdere


Non so se ridere o preoccuparmi ad una notizia del genere. Il nuovo presidente della Toscana, nonostante la meritata vittoria è già insidiato, pochissimi giorni dopo il lieto giorno. I Forzanovisti hanno provato platealmente che il tanto "clima d'odio" non è come dice la destra generato dalla spietata Sinistra. Come? Forza nuova ha mandato il suo personale omaggio al presidente Enrico Rossi, ovvero una lettera minatoria in cui preannuncia un'azione punitiva. Ma che tesori! Questa dimostrazione d'affetto non fa altro che rivelare quanto sia ipocrita lo schieramento della destra "civile" dato che condivide lo schieramento, e alcune idee con questi selvaggi, che non sanno nemmeno ammettere la sconfitta.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

giovedì 1 aprile 2010

Tempi che si rabbuiano


C'era da aspettarselo. L'aria dopo la vittoria della destra, specialmente in Lazio e Piemonte già si sente cambiata. Anche se me lo aspettavo fa comunque il suo perverso effetto. Prima la Polverini che mostra orgogliosamente un saluto romano di fascista memoria al conseguimento della vittoria. E questo già lo si immaginava, dato che in alcune occasioni quella vaccona della Renata (Berlusconi insulta la Bresso quindi per la tanto amata par condicio ho carta bianca per dire quel che cazzo mi pare, almeno in questo ambito) aveva mostrato simpatie per i partitelli di destra estrema, e quindi le novità non ci sono. Lo stesso per questo. Il buon Cota appena insediatosi nella comoda poltrona del Piemonte ha fatto il primo importante annuncio della sua politica conservatrice, annunciando la sua decisione di boicottare, o almeno rallentare, la diffusione della RU486 nella sua regione, per fare felici i papisti. Ma come spesso dico e come spesso dice la gente assennata, se stiamo subendo un'involuzione a livello di libertà e società non è colpa solo di chi si candida, ma anche di chi vota quel qualcuno che si impegna a plasmare una società chiusa e bigotta a sua immagine e somiglianza.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!