domenica 26 giugno 2011

Non solo un detective


Sono in imbarazzante ritardo, ma mi rifiuto di non spendere qualche riga per ricordare Peter Falk, morto il 23 Giugno all'età di 83 anni. In Italia la sua fama è dovuta per la maggior parte alla storica serie tv "Colombo", tuttavia essa è solo la punta dell'Iceberg. Peter Falk si è anche dato da fare sul Cinema, lavorando a fianco di registi come Alfred Hitchcock e attori del calibro di Katherine Hepburn e Tony Curtis, senza sfigurare minimamente interpretando personaggi ben caratterizzati e simpatici. Curiosamente, nonostante fosse di origini Russo-polacche, l'attore è diventato famoso interprentando personaggi italiani e italoamericani recitando in film come Italiani Brava gente, La Grande corsa e Angeli con la pistola. La morte di Peter Falk è la perdita di un attore unico nel suo genere che con i suoi personaggi ha contribuito non poco alla storia del cinema.
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giovedì 23 giugno 2011

Doveroso post pseudopatriottico





Nonostante io sia a tutti gli effetti un romano di Roma non mi sono mai sbilanciato, odio il calcio e non tifo la squadra della mia città a parte alcuni casi preferisco scrivere italiano piuttosto che nel mio dialetto. Inoltre Roma è piena zeppa di "Tamarri" come quelli che si vedono adesso in quella squallidissima trasmissione televisiva-reality Show di cui non voglio nemmeno fare il nome; oltre a questo è anche piena di fascisti e similari :già il fatto che i romani hanno eletto sindaco Alemanno, ex membro dell MSI e presidente della regione la Polverini ne è un chiarissimo segno. Tuttavia non posso che oppormi a quello che ha dichiarato Castelli. Il simpatico leghista dagli occhietti porcini ha infatti detto pubblicamente che i romani sono arretrati culturalmente. E lo dice un tizio che fa parte di un partito politico che fa del razzismo uno dei suoi punti chiave. Un partito che ogni anno si riunisce in festini al limite del ridicolo con copricapi da imbecilli (vedi immagine scelta come copertina del post!). Un partito italiano che disprezza pubblicamente lo stato italiano. E questo partito è così rozzo e schifoso che mi trovo a concordare pienamente con la risposta dei suddetti Alemanno e Polverini che chiedono giustamente pubbliche scuse di quanto sia stato detto. Spero solo che i due pidiellini non siano leggeri come sono stati mesi fa, col banchetto riparatore a suon di pajata e coda alla vaccinara. Perchè se succederà di nuovo così inizierò davvero a vergognarmi di essere romano.



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sabato 18 giugno 2011

Tra monologhi al telefono e proposte imbecilli

Dopo svariate dimostrazioni di (apparente) forza, Berlusconi risulta sempre più ridicolo e grottesco e si inizia a vedere chiaramente che sta perdendo colpi. Accade infatti che ad una conferenza in Calabria gestita dalla fondazione italoamericana John Motta, dove sono state conferite borse di studio ad alcuni ragazzi fosse atteso un intervento del Nano. Tale intervento però non è arrivato durante il convegno, che è quindi terminato lasciando l'aula che ospitava l'evento vuota e disabitata, senza contare i tecnici che dovevano riordinare la sala. Mentre questi tecnici aggiustavano le apparecchiature ecco che arriva una timida chiamata del Cavaliere che, senza nemmeno chiedere se c'era qualcuno ad ascoltarlo EFFETTIVAMENTE inizia a fare un discorso sul merito che ha avuto l'Italia nel rendere gli States un grande paese, discorso tramutato involontariamente in una sorta di monologo. Che tristezza! Purtroppo quest'ultima espressione non si trova soltanto a Destra ma anche nella cosidetta sinistra dato che Bersani si ostina a cercare di trovare la futura collaborazione in un ipotetico governo piddino, nella Lega. Il giorno in cui Bersy comprenderà, finalmente che La Lega è un ammasso informe di idiozia e che di conseguenza non merita che gli venga dato spago sarò una persona felice.

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lunedì 13 giugno 2011

Hell Yeah




È fatta.Il Quorum è stato ottenuto e, da quanto sembra il Si vince. Lo scenario che inizia a farsi vedere è tra il comico e il desolante per la Destra e alquanto speranzoso per la Sinistra. Infatti la Lega inizia a chiedersi se ha puntato sul cavallo zoppo, i pidiellini più fedeli si ostinano a dire che la situazione del governo non cambia e non riceve, con queste sconfitte degli scossoni non da poco. I giornalisti di regime minimizzano il tutto, cercando di arrampicarsi sugli specchi in ogni modo possibile,scongiurando in ogni modo la possibilità (sempre più plausibile) che il popolo italiano si stia allontanando definitvamente da Berlusconi. A Sinistra la situazione è l'opposta, l'ottimismo si fa sentire come una ventata di aria fresca tanto che oltre ad un tronfio Di Pietro ed un Grillo a dir poco entusiasta si fa sentire anche un PD insolitamente reattivo che chiede le consuete dimissioni del Cavaliere e sopratutto invita la Lega a defilarsi o perlomeno a cambiare alleati, che sembrano sempre più scomodi ed indeboliti da un vento di cambiamento, molto nocivo per un governo di lestofanti ammanicati con idee conservatrici e oramai imbarazzantemente antiquate.


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venerdì 10 giugno 2011

Pidiellini senza gusto musicale

Iniziamo con la buona notizia. Borghezio, in virtù della sua celeberrima simpatia è stato oggetto di botte anche questa volta, seppure in dose minore, è comunque positivo sapere certe cose, data l'aria di ignoranza che i leghisti emanano anche con la semplice presenza, in Italia. Fa meno piacere invece venire a conoscenza del fatto che un gruppo di pidiellini romani si siano opposti alla possibilità di concedere la cittadinanza onoraria romana a Riccardo Muti, reo di "lesa maestà" nei confronti del governo nanesco quando si è opposto ai tagli di Tremonti alla cultura. Il direttore d'orchestra non ha battuto ciglio e, giustamente, ha pensato "chi non mi ama non mi merita". Siamo sempre alle solite. Se sei persona è colta e rinomata in Italia ma anche in tutto il mondo deve evitare accuratamente di attaccare direttamente o meno il cavaliere, perchè i suoi servi non esitano mimimamente e riterranno sempre opportuno mobbizzare tale persona anche se ha portato all'Italia una buona reputazione e sopratutto un prestigio culturale di tutto rispetto.
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