lunedì 30 aprile 2012

Questo spiega molte cose

Se c'è qualcuno che ancora si chiede come mai il fascismo in Italia è ancora un'ideologia viva e vegeta nonostante ci abbia regalato un ventennio di dittatura, fatto perdere una guerra su tutti i fronti o quasi e in alcuni ambiti anche la dignità, gli basterà leggere notizie come questa. A Catania infatti da qualche anno, ogni 28 Aprile, l'anniversario dellla morte di Benito Mussolini avvenuta nel 1945, si celebra in Chiesa una messa commemorativa. Dove, secondo le indiscrezioni partecipano oltre che conosciuti esponenti dell'estrema destra di Catania anche intere famiglie con bimbetti al seguito. C'è quindi poco da scoprirsi se nonostante il fascismo sia stato "arrestato" alla fine della seconda Guerra Mondiale ci sono ancora delle sacche di "resistenza" (ironia della sorte) foraggiate e incentivate persino dalla Chiesa ancora attive e a mio parere potenzialmente pericolose dato che indottrinano anche ragazzini. Ammetto che è un post come questo è l'ennesima scoperta dell'acqua calda, ma è comunque precisare ogni tanto che l'Italia è un paese in certi casi molto demotivante e in alcune situazioni ben lontano dalla modernità.
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martedì 17 aprile 2012

In Time


Ambientato in un futuro non troppo lontano In Time mostra un società simile alla nostra a parte che un grande particolare: l'invecchiamento fisico non esiste più. In seguito ad una scoperta scientifica di grande rilievo l'umanità è in grado di bloccare l'invecchiamento fisico all'età di 25 anni. Questo non ha però rivoluzionato l'umanità nei suoi aspetti più meschini, che sono rimasti gli stessi di prima. I potenti, desiderosi di vivere per sempre hanno reso il tempo la moneta di questa società e, "scattato" l'ingresso ai 25 anni appare un countdown sul braccio di ogni individuo, che conta alla rovescia 8 anni. Questo è il tempo "standard" che gli rimane da vivere, che può "riaggiornare" lavorando (spesso a salari "di tempo" molto scarsi) e con cui deve pagarsi da vivere ogni giorno per cibo e servizi vari. Questa situazione è particolarmente disperata nella zona 12, quasi un ghetto dove gli abitanti vivono letteralmente alla giornata. Inoltre una banda organizzata di criminali chiamata "minutemen" li tiene sotto controllo con prepotenze e pedaggi da pagare, il tutto con il beneplacito della polizia che ha il controllo delle zone più abbienti della città senza nome in cui è ambientato il film, in modo che la zona 12 non si ribelli. Protagonista del film è Will Salas(interpretato da un discreto Justin Timberlake), un giovane uomo abitante della suddetta zona, che 28 anni, ovvero come viene detto in questa surreale società, "25 anni da 3 anni", che dopo aver compreso l'assurdità di questa situazione in seguito all'incontro con un ricco "pentito" che non vuole più saperne di vivere sfruttando i poveri e deboli per raggiungere una crudele immortalità e regala a Will, sacrificando la propria vita tutti i suoi soldi/anni. Partendo dalla zona 12 Will cercherà di andare nella Zona 1, la "Base" dove risiedono gli "oligarchi" di questo governo, per escogitare un modo di cambiare le cose e salvare il posto dove è nato e cresciuto da una sempre più opprimente "inflazione" ordita dai ricchi, essendo al contempo braccato da Leon (impersonato dall'attore Cillian Murphy),uno spietato Time-Keeper, ovvero uno dei poliziotti che devono mantenere l'ordine per permettere a questa società crudele di sopravvivere...
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lunedì 16 aprile 2012

Faccia pure!


Pubblicata un'intercettazione di una telefonata tra il tesoriere della Lega Nord Belsito e la segretaria amministrativa del partito leghista. I giornali titolano : Belsito minaccia il suicidio. Personalmente non sono d'accordo col termine usato dai giornalisti, dire di suicidarsi non è una gran minaccia. Avete mai sentito un rapinatore che dice "o la tua borsa o la mia vita!" ? D'altra parte da un leghista non ci si può pretendere un intelletto fino...
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C'è poi da dire che secondo me se un leghista che dice di suicidarsi non ci sta minacciando, anzi capisce che togliere un leghista dalla faccia della Terra è un esempio di magnanimità nei confronti della Nazione!
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Nella telefonata il tesoriere aggiunge anche "Grazie alla Lega adesso sono nella merda! Tutto il resto lo metto a posto, ma se parlo di Francesco Belsito a livello personale adesso i debiti che devo affrontare... come faccio? Me li presta il partito?". Quest'uomo disperato ha ragione. Io propongo di aiutarlo con una colletta. A quanto ho visto dal sito di un'armeria la pistola che ho messo come immagine del post costa 250 euro. Con un piccolo contributo dei lettori possiamo aiutare Belsito nella sua nobile impresa!
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"Emorragia di voti" per la Lega. Cazzo, è la prima volta che il termine "emorragia" ha un'accezione positiva.
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Maroni promette che questa perdita di voti sarà arrestata tramite una "pulizia" del partito. Che bello, ha deciso di dimettersi pure lui!
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venerdì 13 aprile 2012

Nero Wolfe all'italiana


Ieri sera è andata in onda, dalle 21:10 (o meglio praticamente dalle 21:30, dato che Affari Tuoi dura sempre più del dovuto sfasciando i testicoli di telespettatori come il sottoscritto) la seconda puntata della serie televisiva Nero Wolfe, iniziata lo scorso Giovedì, quasi "in sostituzione" dell'ormai terminata stagione de "Il Giovane Montalbano". Non l'ho mai detto chiaramente in questo blog ma io sono una persona che guarda la televisione solo in pochissime occasioni, specialmente da quando ho scoperto lo streaming, e mi limito a guardare qualche serie televisiva in prima visione, qualche cartone animato decente e le poche volte che lo trasmettono, un buon film. Sarà per la qualità, per l'eccessivo numero di stupidi programmini per famiglie (che spaziano dalla cucina a "un medico in famiglia", da "i Cesaroni" a reality e altri abomini come per l'appunto Affari tuoi), sarà per l'imbarazzante frequenza di pubblicità che interrompe qualsiasi benedetto programma, interessante o meno. Fatto sta che ieri mi sono deciso a passare due orette a guardare Nero Wolfe. Partiamo dal presupposto che mi sfiziava di vederlo (anche dalla scorsa settimana) per la coppia Pannofino-Sermonti, già apprezzata parecchio nel filone di Boris, sia per quanto riguarda le tre stagioni della serie che del film portato al cinema. Loro due escono praticamente indenni dalla critica che sto per fare dato che sono all'altezza dei ruoli che interpretano, Francesco Pannofino per Nero Wolfe e Pietro Sermonti per Archie Goodwin. Wolfe è un uomo introverso, burbero, metodico e ossessivo, ma anche un investigatore attento, geniale e pieno di intuizioni, l'assistente Goodwin è invece scaltro, ironico e donnaiolo, e che non si lascia scappare l'occasione di punzecchiare Nero, un superiore a volte capriccioso e non troppo vagamente irritante per le sue compulsioni. Due personaggi che si completano l'un l'altro concedendo al pubblico qualche gradita risata. Nel cast è anche presente il bravo Andy Luotto, che interpreta l'ossequioso ma simpatico maggiorodo-chef del detective. Apprezzabile l'idea, dell'episodio di ieri, di aggiungere come "Guest star" la carina e anche abbastanza brava Eugenia Costantini, pure lei presente "sul set del set" di Boris come interprete dell'attrice Cristina. Per le cose altamente positive mi fermo qui, passiamo al resto.
  • L'ambientazione, quella geografica. Trasferire le indagini dal suolo americano a quello italiano è un azzardo, che ha snaturato non di poco l'atmosfera dell'originale, provocando anche il disagio di qualche purista che ha apprezzato i precedenti adattamenti televisivi di Nero Wolfe. Tuttavia, nonostante il "trasloco" sia tirato per le orecchie, il risultato è ancora discreto, e aggiunge pepe con la sua ambientazione "mediterranea".
  • L'ambientazione "sociale". I personaggi italiani sono, per l'appunto, italiani. La recitazione è esasperata e condita, forse troppo da gesti e dialetti. L'informatore dei due detectives è il tipico "trucido" romanesco, un po' ignorantello e anche se l'attore è discreto, può non piacere. Il commissario siculo è una vera e propria macchietta. Tronfio, quasi perennemente col sigaro spento in bocca e quasi sempre sbrigativo e superficiale nei casi dove, di malavoglia, lavora insieme ai due protagonisti, cercando di dare la spiegazione più banale ai casi che gli sono sottoposti.
  • La Fotografia. A mio parere criticabile, nonostante in genere non ci faccio la minima attenzione. La scena sembra spesso troppo "vivace" e sembra di assistere più ad una puntata di Cento Vetrine piuttosto che ad un episodio di un Giallo.
  • Infine, la recitazione, in particolare dei personaggi femminili. A parte poche eccezioni, la serie è piena di cagne. Cagne senza appello come direbbe Renè Ferretti di Boris. Persino l'attrice "principale", che interpreta la giornalista Petrini (nonostante sia una discreta gnocca), è a mio parere insopportabile con una recitazione spesso esagerata e che (almeno a me) risulta profondamente antipatica. Certo, a onor del vero anche qualche personaggio maschile è un cane, però ha la decenza di non entrare nel cast ricorrente!
In conclusione se dovessi fare il fiscale a questa serie, da quel che si evince da questi primi due episodi, gli darei un "7-". I vari difetti sono parzialmente celati dai protagonisti (maschili!) ma sembra che Pannofino, dal fare, con Boris una parodia della fiction italiana è passato, con Nero Wolfe a esserci dentro fino al collo.
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mercoledì 11 aprile 2012

In nome del politically correct


Nel Ferrarese un parroco si rifiuta di dare la comunione ad un ragazzino disabile perchè ritardato mentale. Manco a dirlo, tutte le persone vicine alla "vittima" hanno fatto quadrato e si sono scandalizzate dicendo che è stata lesa la dignità del bambino. Certo, tutte belle cose quelle dette dai fedeli, han pure ragione in fondo dato che la Chiesa non denigra nessuno (anzi dovrebbe in teoria, dato che gli omosessuali, le donne che abortiscono e i divorziati sono trattati come un male supremo da estirpare a colpi d'ascia) senza contare che a credere nel cattolicesimo ci sono già una moltitudine di ritardati, che male può fare aggiungerne un altro? Però nel loro scandalizzarsi ignorano il fatto che, nonostante tutto il prete ha detto una cosa innegabile. Sfido infatti che il ragazzino abbia scelto in maniera totalmente indipendente di diventare cattolico, quando probabilmente è stato, nel migliore dei casi, indottrinato dai familiari dato che, sarò cinico, ma non è difficile convincere un bambino influenzandolo con una religione che (almeno in teoria) parla di uguaglianza e buoni sentimenti, soprattutto se il bambino in questione ha un problema mentale e che è abituato a vedere come verità assoluta ciò che dicono i suoi genitori.
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giovedì 5 aprile 2012

Una buona novella

Ci sono scossoni così forti che a volte fanno desistere anche le persone più ostinate. Una di queste è, anzi ora con il sorriso sulle labbra "ERA" Umberto Bossi. No, non è morto. Fisicamente almeno, è ancora vivo e vegeto (sempre se lo stato del suo cervello possa mai essere potuto vivo), però politicamente è morto, o almeno all'ultimo stadio dell'agonia che io bramavo da tempo. Bossi,famiglia e company sono stati spesso oggetti di critiche (mi pare anche ovvio!), ma a quanto pare il Senatùr non è più riuscito a resistere e ha ceduto, in seguito allo scandalo finanziario, dove, a quanto è venuto fuori dalle indagini il buon Umbertino ha sottratto un bel po' di soldini ai fondi del suo stesso partito. La migliore speranza è che ci sia un effetto domino, dato che l'individuo della Lega più importante e relativamente più carismatico (si fa per dire!) è crollato. Presto vedremo la Lega sempre più indebolita e addirittura neutralizzata? Sarebbe la migliore notizia degli ultimi 150 anni in Italia!
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lunedì 2 aprile 2012

La decenza, questa sconosciuta in casa Bossi


Nella famiglia Bossi non si salva nessuno, ormai è confermato. Il trota Renzo è un personaggio così sconveniente che quasi sicuramente mette in imbarazzo persino il padre. Del fratellino Roberto classe 1990 forse non si può parlare allo stesso e identico modo, dato che il pargoletto ha fatto una cosa che sotto sotto al padre probabilmente piace. Roberto Bossi è stato da poco multato con 1400 euro da un giudice di pace per aver simpaticamente insultato e bersagliato un militante di Rifondazione Comunista con un gavettone gusto candeggina, nell'anno 2010. Certo, non RC sta sul cazzo pure a me oltre che a Bossi Senior. Senza dimenticare il ruolo che ha avuto (anche se il grosso lo han fatto Veltroni e Mastella) quando Bertinotti col suo fare da bastian contrario ha contribuito al crollo dell'ultimo Governo Prodi. Tuttavia questo evento non fa che dimostrare quanto la famiglia Bossi manca di individui ragionevoli e continua ad avvalorare la mia tesi, ovvero che per certi individui l'unica misura da usare si chiama NAPALM...
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