giovedì 29 settembre 2011

Giorno di Svolta

Penso di non essere l'unico a credere che il PD, fin dalla sua nascita politica, non abbia mai dato veramente prova di voler cambiare concretamente il paese, ed è per questa mia rassegnata e pessimista opinione che sono rimasto stupito da quel che è successo oggi: Il piddì ha fatto passare in parlamento una proposta molto seria, ovvero l'estendere anche alla scuola pubblica parte dei fondi ottenuti dall'otto per mille della chiesa cattolica. Per fortuna il tutto non si è limitato ad una semplice massa informe di buoni propositi dato che tale iniziativa è stata supportata tanto da "sconfiggere" il governo, che vi si è ciecamente opposto per preservare gli interessi suoi e della chiesa. È a dir poco inquietante osservare di come questo governo attuale si scagli così violentemente contro un'iniziativa che potrebbe risollevare le tristi sorti dell'istruzione italiana. Congratulazioni al Partito Democratico per questa vittoria, sperando che non sia la prima e che dopo questa dimostrazione di "cosiddetti" non sia un caso più unico che raro nella sua politica.



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martedì 27 settembre 2011

Risvegli pesanti


Sarò sincero. A parte il fumetto Dago e poco altro, non sono un avido lettore di fumetti. Odio il periodo storico della conquista del West e di conseguenza snobbo senza pensarci troppo Zagor e similari. Non impazzisco per il genere horror e a parte qualche videogioco del PC "consumo" pochi prodotti del genere, e quindi non ho la passione per Dylan Dog. Nonostante questo non sono un idiota: riconosco perfettamente che il fumetto italiano ha la sua valenza, basti pensare che, col raccapriccio dei fan gli statunitensi hanno persino girato un film su Dylan Dog. E quindi non posso rimanere indifferente dato che ho saputo, pochi minuti dopo avere iniziato la giornata, della morte avvenuta ieri, all'età di 79 anni, di Sergio Bonelli, che ha creato il fumetto Zagor e ha reso conosciuto a livello internazionale con la i maiuscola quello che è considerato il capolavoro di Sclavi. È sempre un colpaccio leggere queste notizie, dato che, in Italia coloro che creano prodotti di alta qualità, di qualsiasi campo, sia esso cinematografico, letterario, gastronomico o scientifico) sono sempre di meno e dilagano invece creatori alquanto scarsi(vedi Moccia ed altri produttori di infimo ciarpame) che non danno certo lustro all'Italia.
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giovedì 22 settembre 2011

Senti chi ciarla




Di solito il cambio di gestione delle attività cerca di dare almeno l'apparenza di un effettivo cambiamento. Per assurdo se un ristorante cambia cuoco le specialità culinarie potrebbero venire sostituite da altre, può cambiare di conseguenza la clientela e tante altre cose, o un Pub può cambiare gestione e variare la scelta di cocktail disponibili, musica fatta ascoltare e tante altre cose che non mi vengono in mente. In altri casi no: cambia il "capoccia" ma rimane tutto come prima. Il Giornale è uno di questi. Dopo qualche tempo trascorso sotto la guida di Giordano e poi di Feltri lo scettro è passato a Nosferatu, all'anagrafe Alessandro Sallusti, ma sotto questi 3 bei signori la "merce" esposta sul giornale è sempre la solita: articoli pieni di acidità, sarcasmo di infimo livello e tesi a minimizzare sconfitte del regime nanesco e le (purtroppo non troppe) vittorie di chi vi si contrappone, apologie del Cavaliere e soprattutto bombardamenti a base di fango su chi osa dubitare della maestà di Berlusconi. Oggi (e non è la prima volta) la vittima è il presidente Obama, accusato di farsi mettere i piedi in testa dal Presidente turco Erdogan e di essergli sottomesso. Quello che il servetto di Sallusti in questione non comprende è che:


(1) Obama non può permettersi di fare lo sbruffone con la Turchia, perchè non è intelligente attirarsi l'odio di una nazione perennemente in bilico tra Occidente e Oriente e dotata di una potenza militare non trascurabile.


(2) La "sottomissione" di cui parla il Giornale non è nata grazie al buon Barack, ma grazie a George W. Bush, che fin dal 2003 ha trovato una certa ostilità nei confronti della Turchia, tanto che quest'ultima ha negato agli U.S.A. il diritto di far transitare le sue truppe dirette in Iraq e si è sempre trovato in rapporti delicati con la Turchia (e guarda un po' la coincidenza, il sottomesso George W. Bush è stato, fino alla sua "morte politica" uno dei più grandi amici di Berlusconi)


(3) È a dir poco ridicolo che il Giornale, noto lacchè di Berlusconi accusi di servilismo qualcuno, sia perchè il Giornale stesso bacia i tacchi del Cavaliere, sia perchè, se non scoppiava la guerra contro Gheddafi, forse ora Berlusconi non si limiterebbe a baciare le mani di Gheddafi ma le sue labbra potrebbero toccare anche ben altre parti del corpo del Rais libico (e forse non solo in senso metaforico).


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lunedì 19 settembre 2011

Soprese settembrine

Oggi mi sono dovuto sottoporre ad un regolare controllo in ospedale (per la precisione il San Camillo Forlanini di Roma) per motivi che non spiegherò, dato che non hanno alcuna rilevanza in quello di cui voglio trattare nel post. Quello che mi interessa principalmente è invece un cambiamento che ho notato, probabilmente conseguenza dei giochini tremontiani di questi recenti tempi, ovvero quello del prezzo della visita. L'ultima volta che sono andato in quest'ospedale risale più o meno a metà Giugno e allora ho dovuto pagare la modesta cifra di 16,91 euro, e uscito dal Centro delle prenotazioni mi sono dovuto recare all'edificio dove mi aspettava la visita, una struttura non in perfette condizioni e dotata di ascensori non molto affidabili e un intero piano chiuso al pubblico per lavori. Detto questo accompagnato da un caldo non indifferente mi reco nella sala d'attesa, con il condizionatore d'aria rotto perchè il personale è stato costretto, a causa della carenza di fondi, ad acquistarne uno di qualità non eccelsa. Finita la visita esco dal complesso ospedaliero, con qualche edificio un po' rovinato (se non addirittura in disuso). Oggi invece torno, mi reco verso il Centro Prenotazioni e, dopo una coda relativamente breve mi appresto a pagare trionfante i 16 e 91, venendo a sapere però che il prezzo è aumentato, e in proporzione non in modo indifferente, ovvero 10 euro supplementari tondi tondi. Un po' stupito e imbarazzato pago, ed esco. Mi incammino verso il secondo edificio, che non è cambiato di una virgola nè all'esterno nè tantomeno all'interno (ho rischiato di rimanere bloccato nel suddetto ascensore inaffidabile) e faccio la benedetta visita. Penso sia evidente da come ho scritto che, nonostante un maggiore prezzo, il servizio non è migliorato e la cosa mi rende perplesso. Ricordo che qualche anno fa, quando frequentavo ancora il Liceo ho visto Sicko, il documentario di Michael Moore sul sistema sanitario statunitense, dove il regista e alcuni intervistati ritenevano ottimi invece il sistema francese e quello italiano, considerandoli all'avanguardia e soprattutto usufruibili da tutti. Ma a quanto sembra, il governo di adesso vuole toglierci anche questo motivo di orgoglio.

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giovedì 15 settembre 2011

Uno sforzo ignorato

18 anni fa moriva, il giorno del suo compleanno, il sacerdote siciliano Don Pino Puglisi. Per chi non lo sapesse (mi auguro pochi) Don Puglisi è stato un prete che ha speso gran parte della sua vita a combattere la famiglia di cosa nostra del Boss Leoluca Bagarella nel quartiere Brancaccio di Palermo, come gli è stato possibile. E ha dovuto pagarla, e cara, con la sua vita. Per cosa è morto Don Puglisi? Per portare umanità agli abitanti (soprattutto per quanto riguarda i bambini) di Brancaccio, dove era parroco e dove è nato lui stesso. Don Pino è morto cercando di dare un segnale alla sua terra natia, ma soprattutto la speranza. La speranza di far vivere ai bambini un'infanzia vera e degna di questo nome, e non una piena di sofferenza e paura. La speranza di poter studiare e sconfiggere l'ignoranza, invece di lavorare per le famiglie di Cosa Nostra, che sia quella di Bagarella o qualsiasi altra, per poi quasi inevitabilmente farne parte. E sopratutto scoprire che esite un alternativa all'essere dei criminali, che è possibile vivere onestamente. Ma cercando di educare i bambini di Brancaccio e tutti coloro che venivano nella sua parrocchia ad ascoltare le sue omelie in cui attaccava apertamente l'operato della Famiglia, Puglisi ha attirato l'odio di Bagarella, che ha ritenuto scomodo l'allontanamento di possibili piccoli seguaci. Ed è così il 15 Settembre 1993 il sicario Salvatore Grigoli, spalleggiato da altri killer uccide Don Pino con una pistola, davanti al portone della sua casa. 18 anni dopo a Palermo si ricorda di Pino, con tanto di proiezione di "Alla luce del sole" del regista Roberto Faenza, film che ne racconta la storia, un concerto e una fiaccolata notturna in suo onore, ma il resto dell'Italia? Ho esaminato il palinsesto televisivo di oggi e non c'è, nemmeno quest'anno la proiezione del film che ho sopra citato. C'è forse il pericolo che chi guarda la televisione si renda conto che non ci sono più sacerdoti coraggiosi come Don Pino? Che si renda conto che la Mafia c'è ancora ed è ancora regnante nel sud? Quasi vent'anni dopo troviamo in Italia una chiesa che invece di proteggere i fedeli (ma non solo loro!) dalla criminalità si impegna solo per contare i suoi soldi succhiati all'Italia tramite l'otto per mille e per difendersi da accuse di pedofilia, e un governo che invece di condannare i membri di Cosa nostra li chiama Eroi (vedi il buon Mangano).

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domenica 11 settembre 2011

Tour Eretico: Io c'ero






Ieri sera il Tour Eretico ha fatto una tappa nell'auditorium di Roma. Devo ringraziare profondamente un amico per avermi messo a conoscenza dell'evento, e sopratutto per avermi acquistato un biglietto per potervi partecipare. Non sono mai stato un "concertaiolo", dato che di solito so a malapena i testi delle canzoni che ascolto (Vergogna cada su di me) e tendenzialmente dopo un'ora e mezza di musica tendo ad annoiarmi così. Con Capa non è stato così conoscevo tutte le canzoni e non mi sono sentito un ignorante della peggior specie come è invece successo ad un concerto dei Within Temptation, durante la mia troppo breve permanenza a Budapest, in cui sapevo a fatica qualche ritornello. D'altronde con Caparezza non si assiste solo ad un musicista colto che riempie di chicche e citazioni, a volte molto raffinate i testi delle sue canzoni, ma ha una presenza "teatrale" molto influente, e riesce intrattenere il pubblico non unicamente con le sue canzoni ma anche con intermezzi divertenti con cui parla al suo pubblico, spesso (Giustamente) adorante. La scelta dei pezzi ha incluso canzoni di tutti i suoi album iniziando con un 'entrata in scena demenziale seguita da "Ilaria condizionata" dell'album "Le Dimensioni del Mio Caos". È stata la prima volta che ho visto il cantante dal vivo (anche se purtroppo non da distanza ravvicinatissima) e questo ha dato la sua considerevole soddifazione. Purtroppo si porta ancora dietro nel suo "staff"quel figaccione musicalmente insipido detto Diegone. Nessuno è perfetto, nemmeno il mitico Capa.




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giovedì 8 settembre 2011

Un imbecille da competizione


Accade in quel di Bologna l'ennesima prova del comportamento a dir poco ridicolo dei leghisti. Un 52enne friulano è stato multato per aver parcheggiato in un divieto di sosta, non contento della giusta contravvenzione ha pensato bene di prendere a insulti e parolacce i vigili colpevoli di averlo beccato, aggiungendo che tali vigili "dovrebbero prendersela con Marocchini e Maghrebini" e non coi Padani D.O.C. come lui. Il coglione ha anche minacciato di procedere per vie legali perchè, avendo un permesso per handicappati (lo credo bene, con un cervello così tarato puoi soltanto : ad essere un handicappato, almeno mentalmente parlando) . Il risultato è stato esilarante dato che a prendersi l denuncia è stato lui, per oltraggio a puibblico ufficiale e il suo ipotetico permesso sono in corso accertamenti (quindi potrebbe persino essere che il leghista oltre che coglione e leghista è anche un meschino bugiardo). E questa è la cosa divertente. La cosa ben meno piacevole è sapere che incapaci simili hanno il diritto di voto allo stesso modo dei cittadini degni di questo nome e hanno avuto il loro ruolo nel portare all'Italia una squadra di governo formata da ignoranti e incompetenti.
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martedì 6 settembre 2011

il guardiano degli innocenti di Andrzei Sapkowskij





Lo ammetto. Ho sentito nominare questo autore polacco per la maggior parte grazie alla mia passione per i videogiochi di ruolo, e non in modo "indipendente" .Fatto sta che che dopo aver provato il videogioco The Witcher (dell'anno 2007, ma giocato e recensito dal sottoscritto nel 2009) è maturato in me un certo interesse per l'autore ma lì per lì non ho saputo dissetare tale "sete" e mi sono arrangiato. Pochi giorni fa in un giro in libreria trovo questo libro con il nome di Sapkowskij stampato sopra. decido di procurarmelo. Soldi ben spesi perchè lo ritengo interessante e dotato di uno stile scorrevole. Parlando del contenuto "Il Guardiano degli Innocenti" è una raccolta di racconti, i quali narrano alcune avventure dello "strigo" (una non riuscitissima traduzione del termine originale polacco Wiedzmin inglesizzato a sua volta in Witcher) Geralt di Rivia. Lo strigo è considerato dalla gente comune un "male necessario", un combattente ferrato nelle arti magiche e alchemiche, "specializzato" nell'uccisione di mostri, e per raggiungere tale eccellenza è stato costretto ad abbandonare, lui stesso, parte della sua umanità. Infatti Geralt, e tutti gli ormai pochi strighi di questo mondo fantasy per via delle varie conseguenze del loro addestramento/trasformazione hanno i capelli bianchi (per via delle varie sostanze assunte per divenire cacciatori di mostri), talenti e riflessi superiori alla media e di conseguenza sono considerati personaggi scomodi dagli umani "normali", che si limitano ad ingaggiarli e a cacciarli al più presto, per ignoranza e superstizione.I sei racconti sono intervallati da brevi capitoli che rappresentano dei flashforward che vedono il buon Geralt alle prese con la guarigione da una dolorosa ferita riportata in una delle sue imprese (la prima narrata nel libro), in un antico tempio abitato da sacerdotesse. Qui però non ha vita facile dato che i ricordi dolorosi del suo amore per la bella Yennefer lo tormentano insieme a due cavalieri suoi nemici. Ma il piatto forte è nel passato del protagonista. Il buon Sapkowskij propone ai suoi lettori alcune storie originali che, in alcuni casi strizzano l'occhio alla letteratura fantastica. Non mancano "citazioni" alle favole classiche, rese ben più mature e portate in un contesto più cupo pieno di spunti interessanti e tematiche ben più mature del fantasy "standard".



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lunedì 5 settembre 2011

Sorpresa! (Ma anche no)




Alla fine è successo, ma va detto che un po' me lo aspettavo: Berlusconi riprende da Alfano lo scettro della candidatura del 2013, le reazioni sono molte sia dall'uno che dall'altro fronte, ma non le ritengo di eccessiva importanza per cui non sento la necessità di parlarne, sopratutto perchè, come ho detto è un evento che si poteva benissimo ipotizzare. Guardiamoci in faccia: Berlusconi sta perdendo colpi (anche se il tutto è silenziato da una curatissima rete di mass media, da una demagogia della più rudimentale specie e dalle menti ormai atrofizzate e apatiche dei cittadini italiani che si fanno sentire unicamente nei casi più estremi) e deve salvarsi la faccia. Alfano è, si uno dei fedelissimi del Nano ed è utile a livello cosmetico dare le redini ad un volto (relativamente!) nuovo del PdL, tuttavia Alfano non è in grado di accumulare lo stesso numero di seguaci di Berlusconi, tanto che probabilmente molti dei sostenitori di Berlusconi potrebbero diminuire la propria fedeltà ad un governo non retto dal loro prediletto, o addirittura ritirare del tutto il proprio sostegno. E Silviottolo ha bisogno di tutto il suo potere per provare a sopravvivere al 2013, in caso contrario si rischierebbe tutto mettendo al potere un fantoccio che rischia di crollare sotto le responsabilità ereditate dal Cavaliere.


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