Udite udite, la crisi è alle spalle! L’ha detto il socialista mancato, Barack Hussein Obama, mentre casualmente imperversava la caduta libera del suo consenso popolare. Coincidenze. Il presidente democratico ha infatti promesso un radicale cambiamento durante la sua fragorosa campagna elettorale, e che cambiamento: 770 miliardi di dollari per salvare le banche, uniche responsabili della disastrosa congiuntura internazionale, che fino a qualche mese fa giocherellavano con gli inestinguibili mutui di poveri cristiani che non riuscivano più a garantirsi la casa. E pensare che lo stesso buon socialista Obama per l’istruzione stanzierà circa 600 miliardi di dollari, quasi duecento in meno della cifra erogata per il salvataggio dei banchieri aguzzini. Il liberismo americano e le sue teste di serie valgono molto di più dello stato sociale, almeno negli USA. E pensare che ci eravamo veramente illusi. Yes we can, save banking system and capitalism. God bless
"Colui che è abbastanza paziente e valoroso da scrutare l'oscurità per tutta la vita, sarà il primo a scorgere in essa la luce." Metro 2033
giovedì 30 luglio 2009
Se Capitalismo vuol dire Pena Capitale...
Udite udite, la crisi è alle spalle! L’ha detto il socialista mancato, Barack Hussein Obama, mentre casualmente imperversava la caduta libera del suo consenso popolare. Coincidenze. Il presidente democratico ha infatti promesso un radicale cambiamento durante la sua fragorosa campagna elettorale, e che cambiamento: 770 miliardi di dollari per salvare le banche, uniche responsabili della disastrosa congiuntura internazionale, che fino a qualche mese fa giocherellavano con gli inestinguibili mutui di poveri cristiani che non riuscivano più a garantirsi la casa. E pensare che lo stesso buon socialista Obama per l’istruzione stanzierà circa 600 miliardi di dollari, quasi duecento in meno della cifra erogata per il salvataggio dei banchieri aguzzini. Il liberismo americano e le sue teste di serie valgono molto di più dello stato sociale, almeno negli USA. E pensare che ci eravamo veramente illusi. Yes we can, save banking system and capitalism. God bless
Non una gran perdita
lunedì 27 luglio 2009
Il nostro salvatore
Da lì due detrattori del nostro eroe d'Arcore complottano e gettano fango all'Italia. Ma chi possono essere questi traditori? Semplice: Ezio Mauro e Antonio Di Pietro. L'uno è, usando le parole di questi giornalisti "direttore della Repubblica, il giornale-partito che ha per missione sociale diffondere l’antiberlusconismo militante" e l'altro è uno "spregiudicato leader di un partito estremista, che punta allo sfascio delle istituzioni per guadagnare consensi: pur di parlar male del suo Paese, si è comprato una pagina sull’Herald Tribune e l’ha riempita di insulti". Farei notare delle cosette a questi cani vestiti da giornalisti. Se qualcuno si scandalizza per come li ho chiamati guardi sopra e noti come si sono permessi di chiamare Ezio Mauro e Di Pietro pur di farsi dare gli avanzi dal loro padroncino in tacchi alti e capelli trapiantati. La prima cosa è che la Repubblica esiste dal 14 Gennaio 1976, giorno in cui il Berlusconismo, PER FORTUNA ancora non era ancora nato, quindi la missione di questo giornale non c'entra con quella che gli hanno affibbiato il 27 Luglio 2009. La seconda è che Italia dei Valori non è per niente un partito estremista, non ho mai sentito di militanti di IDV sfasciare macchine o tirare molotov per le città. Le idee di quel partito non sono condivisibili da un tipo di elettore che sceglie come suo leader un pederasta-adultero sotto processi rimandati in continuazione, ma sicuramente non sono estremiste. Al massimo sono coerenti.
venerdì 24 luglio 2009
Patriottisimo da un centesimo (Bucato)
martedì 21 luglio 2009
Turismo agonizzante nella Città Eterna
sabato 18 luglio 2009
È finita la pacchia!
venerdì 17 luglio 2009
Brutta copia, ma proprio orrenda!
mercoledì 15 luglio 2009
Clandestini
lunedì 13 luglio 2009
Post Mattiniero
venerdì 10 luglio 2009
Carenza di Mary Poppins
mercoledì 8 luglio 2009
La situazione non è rosea ma tende al marrone
domenica 5 luglio 2009
Civiltà
venerdì 3 luglio 2009
Vie a raffica
Il buon vecchio Gianni non dedica vie soltanto ai camerati con cui si divertiva a manganellare e tirare molotov in allegria quando era un giovane militante di Forza Nuova. Infatti ora si riparla di una procedura già annunciata quando Alemanno era stato appena eletto sindaco di Roma. Stavolta la via in questione verrà dedicata a qualcuno che ha fatto ben più rispetto a Francesco Cecchin, ovvero uno degli amiconi del nostro dittat...presidente del consiglio. Sto parlando di Bettino Craxi, che oltre ad essere uno dei personaggi che ha vivamente consigliato al buon Silvietto di sfondare in politica, non è stato un premier modello, basti pensare alla crisi in cui ha rischiato di far nascere un incidente diplomatico tra U.S.A. e Italia (cliccate qui per capire di cosa parlo).