giovedì 29 luglio 2010

Domandine un po' scomode

Giuliano Ferrara agisce più o meno come i Vietcong. Rimane nascosto per quanto la sua massa glielo permetta e non si fa notare . Poi tutto d'un tratto come i vietcong di prima esce allo scoperto e fa più casino possibile, loro con molotov e kalashnikov lui semplicemente aprendo quel grosso sfintere che lui spaccia per bocca. Basti pensare a quando si è messo in testa di scendere in campo col Partito "Aborto?No Grazie" che per fortuna ha fatto fiasco. Poi c'è stato la sua protesta contro l'eutanasia. E ora questo. Per difendere il suo amichetto Denis Verdini ha dato in escandescenze quando la giornalista dell'Unità Claudia Fusani ha fatto una domanda inerente ai pagamenti incassati da Verdini (a quanto pare) per il P3 Gate sotto forma di assegni. E qui Giulianone si mette a dire che la Fusani lavora con l'Unità solo perchè è stata cacciata da Repubblica per motivi misteriosi, e continuando la tecnica di guerriglia dopo aver inflitto il suo danno scappa a gambe levate e lascia l'aula per evitare possibili (e giuste!) risposte alla sua offesa. Già lanciare frecciatine come è stato fatto da Ferrara non è un comportamento civilissimo, e la situazione si aggrava se Giulianone non ha nemmeno il coraggio per restare a incassare una risposta alla sua provocazione. Spero che qualcun altro oltre a me si accorga che ha fatto la figura del codardo.
(Nella foto: Giuliano Ferrara mentre conversa con il cibo, unico interlocutore con cui ha il coraggio di parlare senza fuggire)
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martedì 27 luglio 2010

Pleasantville

Il film è relativamente vecchiotto, parliamo del '98. Però me ne frego di quando è uscito, dato che è comunque godibile e a tratti anche attuale. E poi ha nel suo cast Tobey Maguire (per il quale nutro una certa simpatia,probabilmente per il fatto che ha interpretato uno dei miei eroi da fumetto preferiti) allora molto meno conosciuto di adesso. Il buon Tobey è affiancato a Reese Witherspoon, che è un discreto pezzo di figliuola e come attrice non è nemmeno terribile. Questi due attori interpretano due gemelli litigiosi e completamente diversi tra loro: David è un sognatore introverso e poco fortunato con le ragazze e Jennifer invece è la tipica ragazza da college in disperata ricerca di popolarità e sesso. Il ragazzo decide di partecipare ad una "maratona a premi" su Pleasantville, una sit-com in bianco e nero ambientata negli anni 50 che rappresenta una cittadina felice e perfetta in ogni dettaglio in cui il premio di mille dollari è dato a colui che conosce al meglio la serie. Per "allenarsi" a questa folle gara David ha in programma di passare la serata a guardare tutta la serie. La sorella fortemente contraria dato che aveva progettato di approfittare della casa libera per rimorchiare il figaccione di turno litiga col fratello , così furiosamente che i gemelli rompono il telecomando della TV. Inspiegabilmente pochi istanti dopo suona il campanello della casa e i fratelli aprono la porta ad uno strano vecchietto che risolve apparentemente i problemi dei ragazzi donando loro uno strano telecomando pr sostituire quello ormai rotto in mille pezzi. Magicamente i due premendo erroneamente un tasto si trovano teletrasportati a Pleasantville nei panni (in Bianco e nero!) dei due fratelli protagonisti della sitcom. Entrati nella città i ragazzi si rendono conto che la perfezione della città (il posto è così tranquillo che i vigili del fuoco lavorano solo per salvare i gatti che si arrampicano sugli alberi, dato che il luogo è così calmo che non esistono incendi!) è tale perchè a regnare nel grigio è la staticità più piatta che rende tutto praticamente immutabile: ogni personaggio della serie segue ossessivamente la propria routine fino all'arrivo di David e Jennifer (che nel telefilm rispondono ai nomi di Bud e Mary Sue). Per soddisfare la sua indole libertina infatti la nuova Mary Sue fa scoprire ad un ragazzo (e di conseguenza a praticamente tutti i suoi coetanei) il sesso e partendo da questa forza esplosiva (che simboleggia a conti fatti la scoperta del concetto di libertà da parte dei cittadini di Pleasantville) la città inizia lentamente a tingersi di colori veri diversi dallo scontato accoppiamento Bianco/Nero, come a simboleggiare il cambiamento del modo di pensare e agire. Tuttavia presto il sindaco vedrà negativamente questa ventata di cambiamento e cercherà di reprimere con tutte le sue forze la novità, arrivando persino ad una sorta di apartheid per isolare le persone ora "di colore" dal resto della città...
Tecnicamente il film è molto ben fatto: le scene girate con un contemporaneo utilizzo di B/N e Technicolor sono una gioia per gli occhi e lo stesso si può dire della colonna sonora che contiene tracce godibili (e rigorosamente anni '50!). Da segnalare è anche una buona prova d'attore per Tobey Maguire, che in questo film del '98 fa una parte ben diversa da Peter Parker/Spiderman!
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domenica 25 luglio 2010

Viaggio in campagna di un cittadino viziato


Sono tornato pochi minuti fa da un weekend passato in campagna in una località così sperduta e lontana dal mondo civile che mi è parso di vedere un tizio blu del film Avatar di Cameron. Inutile dire che, nonostante fossi munito della rete internet, la ricezione in quel luogo desolato era così scarsa che avrei fatto prima a comunicare coi segnali di fumo. Per fortuna la tv era operativa e ho potuto guardare qualcosina tra filmetti nella media e soprattutto qualche telegiornale per non sentirmi del tutto fuori dalla realtà.Mi sono focalizzato più che altro sulla seconda possibilità, dato che i canali "canonici" mostravano roba poco interessante e ore e ore di interminabili pubblicità, ad esempio mentre oggi pomeriggio guardavo PleasantVille ci sono stati qualcosa come 7 intervalli di pubblicità! Ognuno di tali break, oltre che agli spot standard almeno due spot dedicati alle suonerie per telefonini, una delle quali era il tormentone del filone anti-Lippi, cosa che, come ho già detto in un post precedente non condivido e ritengo gli italiani una gran massa di ingrati dato che Marcello almeno ci ha già fatto vincere nel 2006 e che quindi può permettersi una defaillance!
Tornando a noi invece voglio parlare del telegiornale, più precisamente il canale rainews24 dove mi sono imbattuto su uno dei sondaggi che fanno di solito. Questo in particolare era sul caso dei preti omosessuali e praticamente il sondaggio NON c'è stato: i passanti intervistati a Roma per la maggior parte hanno fatto o scena muta o hanno fatto finta di niente ignorando il povero intervistatore, tra quelli che facevano gli gnorri c'erano naturalmente i preti che tiravano dritto evitando il giornalista e le sue domande scomode (tranne un più cordiale prete di colore ha posto attenzione all'inviato rifiutando però cortesemente di rispondere). Solo una turista ispanica ha risposto (in spagnolo quindi non chiedetemi i dettagli!) e una turista toscana di passaggio. L'unica delle due che sono riuscito a capire ha detto solo che i preti omosessuali andrebbero "stogati". E su questo sono discretamente d'accordo con lei. Tuttavia pongo ai lettori un quesito. Il caso dei preti gay "conta" ugualmente come i pedofili? Non penso proprio, perchè una differenza determinante tra i due casi c'è! Quando si tratta degli uni il "peccato" è assai meno grave perchè il rapporto sessuale è (almeno in maggioranza dei casi) consenziente mentre per i pedofili si tratta di una vera e propria violenza!

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martedì 20 luglio 2010

Lo strano caso del Dottor Napolitano e di Mr Hyde


Proprio così. Secondo me il beneamato presidente della Repubblica ha una doppia personalità, l'una, quella bestiale prona al potere del governo di centrodestra e l'altra, più razionale (purtroppo quasi inesistente) che cerca di resistere al morbo filoberlusconico rappresentato dalla prima personalità dicendo cose scomode (ma scontate e ovvie in modo disarmante!) per le file silviane. Infatti dopo la bacchettata contro gli studenti e i docenti in protesta contro la Gelmini, il buon Giorgetto rinsavisce e parla della necessità di fare luce sulle stragi mafiose. Quasi comico. Per fortuna qualcun altro è riuscito a curarsi dalla sua doppia personalità. Sto parlando del buon Gianfranco Fini che ora che non deve più spartire nulla col Nano può dare voce alla sua etica, che nascondeva ai tempi dell'inciucio pidiellino per evitare di farsi linciare. Per la precisione mi riferisco alla sua idea della lotta alla mafia discordante da quella di Berlusconi e della sua Gang, che ritiene un eroe e non un criminale Mangano, mafioso con l'hobby di far lo stalliere ad Arcore nel tempo libero. Il buon Fini ha infatti detto chiaramente che Mangano NON è un eroe, sfogando la sua voglia di dirlo dopo aver passato gli ultimi anni tra le braccia di un protettore di mafiosi e assassini.

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mercoledì 14 luglio 2010

La National Nigerian Petroleum Corporation non è più in grado di ripagare i propri debiti

Secondo il responsabile delle finanze nigeriane, la Nnpc sarebbe insolvibile a causa di un deficit patrimoniale rilevato nell'ultimo documento finanziario prodotto dalla società, il bilancio 2008, che evidenzia un valore di debiti superiore di ben 5 miliardi di dollari rispetto ai crediti e altre attività finanziarie in generale.La notizia è stata subito smentita. Secondo Levi Ajuonuma, il porta-voce della Nnpc, la società non può essere classificata come insolvibile nel momento in cui presenta un flusso di cassa sano, che le garantisce di pagare le importazioni di prodotti petroliferi finiti. Infatti, nonostante il paese sia l'ottavo produttore mondiale di greggio (primo africano assieme all'Angola), il degrado delle sue raffinerie costringe il governo ad importare dall'estero, tramite la Nnpc, la maggior parte del petrolio raffinato.Le due istituzioni hanno forse modelli diversi di valutazione dei rischi di fallimento finanziario? Non lo sappiamo. Sappiamo però che la Nnpc è da anni oggetto di critiche per cattiva gestione e corruzione.Durante il suo mandato, l'ex presidente Umaru Y'aradua aveva avviato una riforma di liberalizzazione del settore petrolifero, presentando al parlamento nel 2009 il progetto di legge Petroleum Industry Bill. La riforma, da mesi in attesa dell'approvazione in Senato, prevede un cambiamento nelle relazioni tra le multinazionali petrolifere straniere e la Nigeria. Le nuove norme puntano sopratutto a riformare la Nnpc, facendone una società indipendente, anche economicamente, dallo Stato suddividendola in molte entità che potranno lavorare in joint-venture con altre multinazionali.Dal suo arrivo al potere, il nuovo presidente Goodluck Jonathan sta cercando di smuovere le acque. Lo scorso maggio ha licenziato l'ex dirigente della Nnpc, ordinando al ministro delle finanze di realizzare un audit della società. All'inizio del mese, inoltre, il governo nigeriano ha annunciato di aver finalizzato un accordo di 8 miliardi di dollari con la Cina per la costruzione di una nuova raffineria a Lagos.

No comment!

La dignità è diventata un optional, sopratutto per le cariche istituzionali. Tale carenza di testicoli ha definitvamente colpito anche il nostro beneamato presidente della Repubblica. Certo, che Napolitano oramai è diventato una sorta di fantoccio per il governo di Centrodestra è un fatto confermato e riconfermato più volte per tutte le volte in cui ha dovuto mettere le sue firmette, ma ora? Napolitano passa dalla passività totale all'aiutare attivamente i suoi aguzzini ammonendo gli studenti e i professori che stanno protestando contro la Gelmini, adducendo come motivo che una riforma dell'università è necessaria e studenti e professori devono accettare umilmente e a testa bassa i tagli e altre cose che danneggiano lo stato dell'istruzione italiana. Non ho altro da dire.
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sabato 10 luglio 2010

Borghezio alla conquista dello spazio profondo


Quando ho letto per caso questa notizia pensavo fosse uno scherzo, magari la parodia di una notizia o magari un'allucinazione visiva. Niente di tutto questo, ma è la cruda verità. La notizia in questione, scusate la noiosa introduzione, è questa: Borghezio, inizialmente scettico, ora crede nella leggenda degli UFO, e finora tutto ciò merita un sonoro "e sti cazzi!" da parte di me e di voi lettori. Il fatto è che Borghezio è ( o secondo me, si crede) un politico e quindi ritiene di dover render tutti partecipi delle sue crociate.L'impresa in questione riguarda infatti l'apertura di un osservatorio dedito alla ricerca degli UFO perchè ritiene che tali mezzi voltanti e siano stati avvistati da USA e URSS e tali scoperte sono state nascoste dalle due nazioni. Il buon Borghezio ha deciso di fare la sua proposta. accompagnata dalla raccolta firme di 300 elementi, al Parlamento europeo. Perchè certa gente ci rappresenta in Italia e all'estero?

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mercoledì 7 luglio 2010

Toy Story 3 La grande fuga


Era il '95 quando è uscito il primo Toy Story, io non lo vidi al cinema, aspettai la videocassetta. Ma questo non limita l'importanza di tale film nella mia infanzia e nella mia vita in generale. Quando lo ebbi ero alle elementari lo riguardai una decina di volte. Amavo tutto. Dai personaggi alle canzoni dalla trama all'aspetto grafico dei disegni e dell'animazione in computer grafica, cosa che allora era una novità. Mi divertivo a ricordare a memoria i dialoghi, ma nonostante sapevo già come finiva guardavo scena su scena emozionandomi come se fosse la prima volta, sempre. Poi ci fu il secondo "atto" e, non fidandomi dei sequel lo lasciai perdere inizialmente non me ne curai all'uscita al cinema e nemmeno di prendere la cassetta. Recentemente vedendolo mi sono accorto della mia stupida mancanza di fiducia dato che il seguito è stato quasi migliore del primo sia per i dettagli della trama ben più maturi e cupi del primo sia per alcune citazioni al cinema eccezionali, soprattutto per un prodotto nato inizialmente per un pubblico giovane. E ora ho avuto modo, evitando l'errore che feci col 2, di vedere l'ultima fatica della Pixar. L'inizio del film è di un taglio nettamente differente rispetto ai primi due, dopo un "prologo" particolarmente allegro e divertente in cui il telespettatore vede i frutti della fervida immaginazione di Andy, il bambino "padrone" dei vari giocattoli e originale creatore di avventure in cui immagina di portare i suoi giocattoli e i vari momenti della sua infanzia che ha vissuto tenendoli sempre al proprio fianco, subito dopo si fa un veloce flashforward che ci porta al presente: Andy ha 17 anni e deve lasciare la casa per frequentare il college. e questo lo mette di fronte ad una scelta dolorosissima: scegliere il destino dei giocattoli "sopravvissuti" della sua collezione (persino la compagna del cowboy Woody è stata venduta dal ragazzino), se donarli ad un asilo o lasciarli in soffitta. Il buon Andy decide di portare il suo giocattolo preferito, Woody per il suo viaggio verso il college e per gli altri sceglie la seconda opportunità ma, per un inconveniente, i giocattoli vengono portati insieme a quelli destinati all'asilo, appartenenti alla sorellina di Andy. Woody fa di tutto per seguire i suoi amici e presto i giocattoli si renderanno conto della situazione dove sono capitati. Essi vengono spediti infatti in un asilo. I primi minuti in tale posto sono una ventata d'aria fresca per i protagonisti, che erano rimasti senza giocare col loro padrone per anni, e vengono accolti calorosamente dagli altri giocattoli. Tuttavia vengono poi a scoprire che i "novellini" come loro vengono lasciati alla mercè dei bambini più indisciplinati dell'asilo per coprire i giocattoli che a conti fatti ora comandano la scuola. Gli eroi hanno quindi bisogno di un piano per scappare da questo inferno. Che dire? Le risate sono tantissime, l'aggiunta di alcuni personaggi esilaranti a dir poco è stata originale e sorprendentemente adeguata, le musiche sono carine, e come se non bastasse il film è di una poesia unica, un vero e proprio inno all'immaginazione della mente dei bambini e un omaggio sentito al mondo dei giocattoli, che purtroppo con una tecnologia che "purtroppo e per fortuna" è ormai quasi onnipresente, stanno lentamente scomparendo dall'immaginario dei bambini. Graficamente il film è una gioia per gli occhi e il doppiaggio è pregevole. In poche parole un film da non perdere che può regalare un sorriso e anche riflessioni profonde sul mondo dell'infanzia. Personalmente mi azzardo a definirlo un capolavoro, o un potenziale per essere considerato tale. Per finire un P.S. che susciterà l'ilarità dei miei detrattori e che potranno usare come arma per darmi del marmocchio: in alcune scene del film mi sono commosso e ho trattenuto a stento qualche lacrima. E anche se ho 21 anni suonati ME NE VANTO!
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sabato 3 luglio 2010

G8/G20: ancora promesse

(originariamente scritto il 29 Giugno, mi scuso per il ritardo con Valentina e coi lettori)Si è chiuso nel fine settimana, in Canada, il vertice dei G8, a Muskoka, in Ontario, seguito subito dopo dal G20, a Toronto. A conclusione dei lavori è apparso evidente che la ripresa economica è ancora fragile e il sistema mondiale è tuttora esposto a molti rischi. Entrambi i vertici hanno visto i paesi partecipanti assumere posizioni distanti rispetto alle misure da mettere in campo per affrontare l'emergenza. Unico obiettivo che i governi si sono posti, è stato: dimezzare il deficit entro il 2013. Nel comunicato finale si legge «ci impegniamo ad intraprendere azioni concertate per sostenere la ripresa, creare nuovi posti di lavoro e pervenire a una crescita più vigorosa». Nel corso del vertice si è discusso a lungo sulla possibilità di imporre tassazioni sulle banche e sulle transazioni finanziarie ma l'iniziativa, proposta e sostenuta da Germania, Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti, è stata respinta con determinazione da Canada, Brasile, India e Australia. Anche gli osservatori del Financial Stability Board, avvertivano che in questa fase la priorità è procedere con la riforma globale del sistema bancario, la cosiddetta "Basilea III", e solo dopo si potrà pensare a porre eventuali tasse sulle banche. La bocciatura della proposta sulle tassazioni è stata accolta con grande disappunto dalle Ong. Secondo Oxfam, rete di organizzazioni che si battono contro la povertà, l'applicazione della tassa sarebbe stata un valido strumento per contrastare la speculazione e, soprattutto, per raccogliere fondi capaci affrontare i danni provocati dalla crisi. Negativo è dunque il giudizio delle Ong, che bocciano il summit canadese definendolo un passo indietro rispetto al passato. Le organizzazioni che fanno capo alla Campagna Zerozerocinque, chiamano in causa l'Europa, chiedendo sia il vecchio continente ad "aprire la strada". «Ora tocca all'Europa - scrivono le organizzazioni - proseguire compatta per un'attuazione della tassa sulle transazioni finanziarie. Una misura per frenare la speculazione senza impatti negativi sull'economia reale, e che potrebbe produrre un gettito fondamentale per ridare fiato ai conti pubblici».Cinque anni dopo le promesse fatte al vertice di Gleneagles, quando i membri del G8 avevano annunciato di voler aumentare di 50 miliardi di dollari gli aiuti ai paesi più poveri (soprattutto dell'Africa), il rapporto della presidenza di turno canadese rivela come, ad oggi, manchino ancora 18 miliardi di dollari. È stata invece definita un'operazione di immagine la "Muskoka Initiative", presentata dal primo ministro canadese Stephen Harper, ai G8 e ai capi di stato di Sudafrica, Malawi, Etiopia, Senegal, Nigeria, Algeria ed Egitto, invitati a partecipare al vertice.Sostenere la salute materno-infantile nei Paesi in via di sviluppo, questo l'obiettivo del piano proposto da Harper. Si stima che il piano sia in grado di muovere, nei prossimi 5 anni, 10 miliardi di dollari, da destinare al raggiungimento di due aree di intervento riguardanti gli Obbiettivi di Sviluppo del Millennio: la riduzione della mortalità infantile e la tutela della salute materna.Fredda la reazione della Chiesa: «Il summit non ha dato i frutti sperati, non migliora la situazione per i più deboli, per i giovani che non hanno retribuzioni eque e delle persone che perdono il lavoro senza trovarne un altro», sono le parole del card. Tarcisio Bertone, segretario di stato Vaticano.Nei due giorni del vertice non sono mancati i disordini e le violenze. Nelle ultime ore Toronto è stata sconvolta dagli scontri scoppiati tra polizia e manifestanti. All'interno dei cortei di protesta dei no global si sarebbero infiltrati, secondo le autorità canadesi, gruppi di "black bloc" che hanno dato vita ad una vera e propria guerriglia urbana, devastando negozi e incendiando veicoli della polizia nei pressi della barriera di sicurezza, che vietava l'accesso ai lavori del G20.La polizia ha usato lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere i cortei. In totale più di 600 persone sono state arrestate. Gli agenti hanno fatto irruzione anche nel campus dell'Università di Toronto, dove sono state fermate una settantina di persone sospettate di non essere studenti.
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venerdì 2 luglio 2010

Arrampicarsi sugli specchi


Al contrario di quanto potrebbe dire un lettore smaliziato ho una mia vita sociale e mi scuso infatti per il ritardo dato che commento che ho letto stamattina ma che non ho potuto rifletterci sul blog in modo ragguardevole. Venendo ai fatti, l'ormai celebre (anche se ormai passata di moda) saga dei transgender del Lazio non si è affatto conclusa, anzi! Le riviste scandalistiche possono trovare di nuovo pane per i propri denti dato che è spuntato fuori altro imbarazzo, ma stavolta non tra le file di Marrazzo (Rima involontaria) bensì dalla parte opposta, al consigliere PdL Zaccai, in un mix di sesso, coca e trans. Ma a differenza di Marrazzo, che vergognandosi ha ammesso le sue colpe, anzi! Il ridicolo Zaccai si è messo a gridare al complotto, al fatto che è stato incastrato allo stesso modo di Marrazzo e che lui voleva solo indagare sui trans e non finirci a letto. Esilarante. Per quanto Vladimir Luxuria non mi dica un granchè come personalità politica condivido la sua rezione sul fatto che ora il Centrodestra non potrà più sentirsi immune dall'accusa di andare a trans ora che non è più "prerogativa" unicamente della sinistra.

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giovedì 1 luglio 2010

Eyjafjallajökull: Eruzioni di Buona Politica

Come l’eruzione del vulcano islandese che, destatosi nel marzo 2010, ha messo l’Europa al tappeto con la presenza di una nube di ceneri vulcaniche e che ha portato alla chiusura degli spazi aerei di buona parte dell’Europa, mandando in fumo milioni e milioni di euro e mostrando la vulnerabilità delle grandi potenze mondiali, Eyjafjallajökull è la natura che si risveglia, l’imprevedibile che manda all’aria i calcoli sempre uguali a se stessi, il ridimensionamento dell’onnipotenza umana che si sente padrona del mondo.Così Le Fabbriche di Nichi irrompono sulla scena pubblica e sconvolgono gli equilibri dati.
Un soggetto debuttante e non canonico apparso sulla scena della pratica politica e che, in prospettiva, può lasciare le “grandi potenze” senza parole.
Eyjafjallajökull – Eruzioni di buona politica sono gli stati generali in cui si danno appuntamento tutte le Fabbriche attive sul territorio e tutte le persone e i collettivi interessati al progetto della Fabbrica di Nichi. Ma anche un festival della buona politica, in cui ragionare insieme sul mondo e sulla politica del futuro.Saranno benvenute tutte le persone che desiderano condividere idee, pratiche ed esperienze, ed apprendere in un ambiente aperto e libero,non è un convegno ma un evento aperto di cui sono "tutti partecipanti, nessuno spettatore".

Io ho proposto il seguente intervento: Forse il grande male del Sud sta proprio lì, tra i giovani…
"Interventi che vanno fatti secondo me sul tessuto economico del Mezzogiorno sono: no tax area per le imprese, rilancio del turismo di qualità, incentivi fiscali per gli iscritti alle facoltà scientifiche, maggiore flessibilità contrattuale ineleggibilità per gli amministratori locali colpevoli di dissesto finanziario, una nuova cassa del Mezzogiorno autonoma e slegata dal potere politico locale. E bisogna svegliare le generazioni più giovani. Dar una “scossa”,soprattutto etica, alle nuove generazioni."

Cosa ne pensate di tutto ciò? :)