giovedì 29 luglio 2010

Domandine un po' scomode

Giuliano Ferrara agisce più o meno come i Vietcong. Rimane nascosto per quanto la sua massa glielo permetta e non si fa notare . Poi tutto d'un tratto come i vietcong di prima esce allo scoperto e fa più casino possibile, loro con molotov e kalashnikov lui semplicemente aprendo quel grosso sfintere che lui spaccia per bocca. Basti pensare a quando si è messo in testa di scendere in campo col Partito "Aborto?No Grazie" che per fortuna ha fatto fiasco. Poi c'è stato la sua protesta contro l'eutanasia. E ora questo. Per difendere il suo amichetto Denis Verdini ha dato in escandescenze quando la giornalista dell'Unità Claudia Fusani ha fatto una domanda inerente ai pagamenti incassati da Verdini (a quanto pare) per il P3 Gate sotto forma di assegni. E qui Giulianone si mette a dire che la Fusani lavora con l'Unità solo perchè è stata cacciata da Repubblica per motivi misteriosi, e continuando la tecnica di guerriglia dopo aver inflitto il suo danno scappa a gambe levate e lascia l'aula per evitare possibili (e giuste!) risposte alla sua offesa. Già lanciare frecciatine come è stato fatto da Ferrara non è un comportamento civilissimo, e la situazione si aggrava se Giulianone non ha nemmeno il coraggio per restare a incassare una risposta alla sua provocazione. Spero che qualcun altro oltre a me si accorga che ha fatto la figura del codardo.
(Nella foto: Giuliano Ferrara mentre conversa con il cibo, unico interlocutore con cui ha il coraggio di parlare senza fuggire)
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1 commento:

Albesta ha detto...

mi piace che nei tag hai messo la parola "idiozia". Chissà cosa scriveranno degli italiani tra qualche secolo?