martedì 31 agosto 2010

Viaggi mentali, ma anche no


La mia mente bacata ha coniato la seguente massima: "Capisci di star facendo un buon viaggio quando ti senti come a casa, ma non troppo". In caso di fraintendimenti, parafraso. Un individuo quando lascia la sua tana per una vacanza ha bisogno di un certo fattore che è l'esoticità(sperando di non essere accoltellato da qualche cruscante per questo barbaro neologismo) del luogo in cui si è giunti. Per me tale variabile in un luogo non deve essere elevatissima, non sono un fricchettone new age che ha bisogno di andare in qualche paesino montanaro sperduto nell'Asia continentale con più pecore che persone per sentirsi bene, ma non deve nemmeno essere una località dove vanno cani e porci come Rimini, Sharm el Sheik o Londra(si, anche Londra è una di quelle mete che è diventata così commerciale che ora mi attrae molto meno di quanto dovrebbe) perchè sono luoghi così affollati e simili al posto da dove vengo che non mi sembra nemmeno di essere partito da Roma. Per Istambul però non è stato affatto così. il fattore esotico era equilibrato, dato che mondo asiatico ed europeo convivono in tale città (non a caso la città geograficamente è divisa tra una parte asiatica e una europea) dato che edifici moderni e più antichi si possono trovare facilmente nella città, a volte vicinissimi tra loro, il tutto a volte accompagnato dal pittoresco sottofondo delle preghiere giornaliere recitate (in arabo, lingua che purtroppo non è conosciuta da tutti in Turchia) sui minareti dai muezzin più di una volta nel corso della giornata. Va anche detto che il periodo in cui sono stato a "Costantinopoli" (se la chiamate così davanti ad un turco rischiate seriamente) coincide con una parte del periodo del Ramadam e quindi tale fervore religioso forse capita solo in tale lasso di tempo. Le strade di mattina (a parte i turisti abbastanza numerosi) erano relativamente poco affollate cosa che invece non succedeva la sera, in cui molti turchi si accampavano nei parchi vicini alle moschee per picnic vari in attesa di poter mangiare dopo l'ultima preghiera dei muezzin. I monumenti sono molto interessanti e (a parte naturalmente la maggior parte delle costruzioni fatte dagli odiati dominatori bizantini di cui rimangono solo rovine) ben conservati. Inoltre i musei (anche se alcune ale erano in restauro) sono gestiti bene con opere molto interessanti, in particolare il museo archeologico ha tra i reperti il sarcofago di Alessandro Magno. La cucina, manco a dirlo è varia e deliziosa sia nel salato con le Pide (pizze turche) e il Kebab; sia nel dolce, se citiamo dolciumi di moltissimi tipi tra cui budini al riso squisiti e Baklava. Quello che viene fuori dal mio viaggio in Turchia che noi in Italia abbiamo molto da imparare riguardo al turismo e sicuramente azioni come abolire il palio di Siena non lo aiutano.

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sabato 28 agosto 2010

Sorprese


Sono tornato a Roma dalla mia vacanza a Istambul (Forse se riesco a sconfiggere la mia accidia posterò in seguito un riassuntino del viaggio) alle 3 del mattino e poche ore dopo, al mio risveglio mi trovo questa succosa doppia notizia. Veltroni(ve lo ricordate, no? Quel tizio col nasone con un espressione perennemente funerea e con un bozzo colossale sotto il labbro) qualche giorno fa ha scritto una letterina al corriere dela sera, dove parla di cose assolutamente vane, ovvero di cosa farebbe se fosse ancora il segretario del Piddì (come se qualcuno glielo avesse esplicitamente). Sono cose vane perchè Walter non può sparare queste inutilità dato che lui stesso con la sua imbarazzante incompetenza è stato la causa delle proprie dimissioni. Ma il pezzo forte arriva dopo man mano che si legge la lettera, in cui definisce inutile una "santa alleanza" contro Berlusconi, condannando anche Di Pietro, che invece non esita ad alleanze pericolosamente gestibili come quella probabile con Fini, che sarà anche un avversario ideologicamente parlando ma va detto che Italia dei Valori non ha tutti i torti dato che Fini ha un etica simile al partito dipietrino per quanto riguarda la magistratura e la giustizia in generale. E qui sono confuso alquanto. La creazione del Partito Deprimente è per definizione una santa alleanza PER DEFINIZIONE perchè include sinistroidi frustrati, cattolici pseudo laicisti, cattolici ferventi (vedi Binetti) e in rari casi (purtroppo è vero) destroidi in crisi d'identità politica. Mi è piaciuto invece l'intervento della Bindi, l'unica persona dotata di attributi (in purissimo senso figurato!), la quale a conti fatti ha zittito il Walterino dicendo che il Piddì ha perso per colpa sua, dei suoi insegnamenti fatti di politica passivissima e una giungla di compromessi. La Bindi, visto che c'era ha anche detto la sua su Vendola definendolo "un politico intempestivo, ma una ricchezza per la Sinistra". Ed è questo quello di cui il Partito ha bisogno, ovvero di gente come la Bindi che parla e si fa sentire su tutto, con trasparenza e sincerità.

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mercoledì 18 agosto 2010

Il nemico del mio nemico...

Come lo ha ammesso Di Pietro riguardo alla semi-alleanza coi finiani io lo faccio con Piero Pelù. Sono disposto ad allearmi col diavolo pur di osteggiare Berlusconi con motivi decentemente validi. Pelù e i Liftiba non mi hanno mai fatto impazzire di gioia, tuttavia sono antiberlusconici e io non posso lasciare completamente soli degli individui che nonostante sian diversi da me condividono qualche ideuzza etica. i nemici comuni sono giovani esponenti pidellini siculi che fanno gli offesi dato che ad un concerto il complesso toscano ha osato dire che Dell'Utri ha rotto il cazzo (testuali parole opportunamente "puntinate a mo di censura" dai giornali) e ha osato riportare in auge per Berlusconi il soprannome di Papi e sono così feriti nell'orgoglio che vogliono il risarcimento dei biglietti del concerto! Il mio intervento, diretto ai babyberlusconiani è semplice: se decidete di andare in un affolato concerto dove l'aria è probabilmente irrespirabile per l'innumerevole folla che vi sta (e pagate fior fior fior di quattrini per andarlo a vedere) e arrivati lì capite che il cantante in questione non la pensa come voi non rompete le palle. Siete voi ad avere sbagliato non informandovi precendetemente sull'ideologia di chi andate ad ascoltare! Senza poi contare che in un certo senso siamo pari dato che se a Berlusconi è consentito di sparare veleno grazie alle sue TV e testate giornalistiche schiave, è assolutamente giusto che anche la Sinistra con mezzi diversi possa fare altrettanto!
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venerdì 6 agosto 2010

Brambilla: "Il Palio" come "La Corrida"

Prima di iniziare il mio articolo volevo fare una "ola" al Fondatore del blog che ieri ha avuto un successone con il suo articolo "Trova le Differenze". Davvero Geniale.Complimenti.

Ma torniamo a noi. La nostra 'carissima' Ministro al Turismo On.Michela Vittoria Brambilla, dopo averci mostrato tette, slip e autoreggenti ieri esordisce (forse dopo una forte insolazione) contro il famossissimo e storico "Palio" di Siena paragonandolo alla cruenta "Corrida" della Catalogna."Se in Spagna rinunciano alla Corrida gli italiani possono fare a meno del Palio"dice il ministro.
"Il Palio di Siena - spiega - e' la piu' famosa, ma ne esistono altre iniziative che usano cavalli, asini e anche oche che spesso sono crudeli e ormai non hanno piu' senso". Mi sa che l'unica oca e asina che non sa di cosa si tratti "il Palio di Siena" sia lei, e noi ci teniamo a spiegarglielo.
Tratto dal sito del "Palio di Siena", credo che meglio di loro nessuno possa spiegarglielo:

"Il Palio, dal latino “pallium” che significa mantello e indica il drappo di stoffa, è una gara tra i rioni di una città o tra entità territoriali vicine tra di loro, in genere disputata con cavalli o altri animali.Il "palio" più celebre al mondo è il Palio di Siena, tradizionale manifestazione estiva che si disputa due volte all'anno (il 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano, e il 16 agosto, in onore dell'Assunta); eventualmente ne può essere indetto un terzo straordinario, corso in una data ben precisa, per celebrare un particolare evento (come ad esempio il Palio straordinario del 1969, corso per celebrare lo sbarco dell'uomo sulla Luna). Il Palio di Siena (come la maggior parte dei Palii corsi con cavalli) consiste in una corsa di cavalli cavalcati a pelo.Al Palio, il premio assegnato al vincitore è in genere un drappo dipinto con le insegne della città e/o del suo santo patrono."

Dopo una giustificazione tecnica ci teniamo anche a dare una ideologica, per far capire la netta differenza tra Palio e Corrida, e vi riporto qui le dichiariazioni di due Consiglieri del Pdl Marignani e Benedetti che sicuramente visto che sono Senesi Doc, ne sapranno qualcosa.

''Si vede che non conosce Siena - dicono Marignani e Benedetti - I cavalli a Siena sono trattati quasi meglio dei fantini. Sono sacri. E' lo stesso regolamento del Palio che lo garantisce, laddove prevede che il cavallo possa vincere anche tagliando il traguardo senza il fantino, ovvero, come si dice 'scosso'. Cio' determina un'attenzione per la sua salute e una dedizione al suo benessere Proprio per questo, osservano ancora Benedetti e Marignani, il paragone tra il Palio di Siena e la corrida non regge davvero: ''Alla Corrida i tori muoiono. Qui, invece, i cavalli si amano e si rispettano.Altro che mettere in pericolo questi preziosi animali''.

Dopo l'ennesimo flop da parte della Brambilla
(non è la sola del governo del "papi") che invece di elogiare e far conoscere le nostre tradizioni storico-culturali che ci valorizzano rispetto ad altri paesi del mondo e quindi propagandare il turismo crediamo che lei prima di aprire bocca e di mostrarci la sua lingerie sadomaso e i suoi lati più insidiosi senza chiederci il permesso dovrebbe informarsi (io direi un pò su tutto, cultura generale, ma giusto per sfizio) soprattutto sulle nostre radici storiche e culturali che portiamo sempre nel cuore, e in Italia sono tante le tradizioni, non di certo può arrivare lei, da chissà dove senza sapere sparando a zero offendendo una popolazione con una densa cultura.Perchè "Il Palio" è cultura, è come cancellare secoli e secoli di storia, facendo finta che non sia successo nulla.E credo che molti come me preferiscano cancellare, come con le penne cancellabili quando fai uno sgorbio la Brambilla piuttosto che il "Palio".Il "Palio" è nostro e ce lo teniamo.Tiè.

giovedì 5 agosto 2010

Trova le differenze


Il senatore Musso del PdL scrive sul suo profilo di Facebook il seguente messaggio«Il problema è che la coalizione NON sta attuando il programma con cui fu eletta, e invece affonda negli scandali. E’ se NON lo dico che tradisco gli elettori, non il contrario. Serve un partito serio, pulito, senza scandali né zoccole (non dite che è tutta colpa dei magistrati, please). Un partito che rimetta al centro... il cittadino, premi il merito, attui le liberalizzazioni, riformi l’amministrazione. Chi ci sta?». Ho notato questo intervento dalle News di Google e ne ho visto l'argomentazione da parte di due dei quotidiani principali che se ne sono occupati. I quotidiani in questione sono Repubblica e il Giornale. Guardiamo subito il titolo che hanno voluto attribuire alla notizia in questione. L'uno titola con "Musso, fucilate sul Pdl Serve un partito senza zoccole" e la seconda parte del titolo segue fedelmente le parole dette dal politico. Con il Giornale si cambia radicalmente discorso: "Il Pd ha il coraggio di puntare sui trentenni Perché il Pdl no?" Sfido voi lettori a capire cosa c'entri questo titolo con l'affermazione da cui partito il mio Post, essa infatti è totalmente ignorata: non vi è nemmeno un accenno alla negligenza del partito riguardo al programma iniziale portato alle elezioni, manca la parte dedicata al merito e alle liberazioni e soprattutto manca il piatto forte della dichiarazione, quello che penso abbia fatto più scalpore e che è più scomodo per il PdL. Penso abbiate capito che mi riferisco alla questione "zoccole"! Questa è la prova di come il quotidiano feltrino sia un maestro nel rottamare le notizie e cambiarle totalmente. A voi lettori l'ardua sentenza

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lunedì 2 agosto 2010

Radicalmente idioti


Forse il titolo è volgare e pesante, ma quando ci vuole ci vuole! Oggi avendo poco da fare mi sono dilettato nella visione di telegiornali e oggi essendo passati 30 anni dall'attentato fascista alla stazione di Bologna e dopo che due donne hanno letto l'elenco dei morti in quel tragico episodio la parola è passata al presidente dell'associazione dei familiari delle vittime che ha tenuto un lungo discorso in cui ha giustamente detto che è orrido sapere che nessun esponente del governo italiano di adesso abbia partecipato all'anniversario. Ma non ha risparmiato neanche la Sinistra(o presunta tale!). Infatti (la notizia è vecchia lo ammetto!) la Bonino ha tra i suoi consiglieri nientepopodimeno che Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, considerati esecutori materiali della strage che sono scarcerati dopo quasi 30 di detenzione! E prendendo in esame il fatto ci si rende conto che la scelta della Bonino faccia acqua da tutte le parti. E vado anche nei dettagli:
prima di tutto l'idea della Bonino è stata stupida perchè a prescindere avere al proprio fianco dei terroristi non è un buona tattica per avere sostegno. Se poi aggiungiamo anche che oltre ad un errore in campo etico se ne aggiunge uno anche ideologico (non dimentichiamo che i due consiglieri hanno un passato di neo-fascisti) la Bonino perde ulteriormente credibilità! E ragionando per assurdo che dopo il carcere Mambro e Fioravanti abbiano avuto un totale cambiamento di idee politiche tra la gente giustamente ci sarà sempre qualcuno che si potrebbe porre un dubbio sull'effettiva "redenzione" e quindi rifiutarsi di sostenerli. In poche parole, cara Emma hai fatto una cazzata...

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