giovedì 5 agosto 2010

Trova le differenze


Il senatore Musso del PdL scrive sul suo profilo di Facebook il seguente messaggio«Il problema è che la coalizione NON sta attuando il programma con cui fu eletta, e invece affonda negli scandali. E’ se NON lo dico che tradisco gli elettori, non il contrario. Serve un partito serio, pulito, senza scandali né zoccole (non dite che è tutta colpa dei magistrati, please). Un partito che rimetta al centro... il cittadino, premi il merito, attui le liberalizzazioni, riformi l’amministrazione. Chi ci sta?». Ho notato questo intervento dalle News di Google e ne ho visto l'argomentazione da parte di due dei quotidiani principali che se ne sono occupati. I quotidiani in questione sono Repubblica e il Giornale. Guardiamo subito il titolo che hanno voluto attribuire alla notizia in questione. L'uno titola con "Musso, fucilate sul Pdl Serve un partito senza zoccole" e la seconda parte del titolo segue fedelmente le parole dette dal politico. Con il Giornale si cambia radicalmente discorso: "Il Pd ha il coraggio di puntare sui trentenni Perché il Pdl no?" Sfido voi lettori a capire cosa c'entri questo titolo con l'affermazione da cui partito il mio Post, essa infatti è totalmente ignorata: non vi è nemmeno un accenno alla negligenza del partito riguardo al programma iniziale portato alle elezioni, manca la parte dedicata al merito e alle liberazioni e soprattutto manca il piatto forte della dichiarazione, quello che penso abbia fatto più scalpore e che è più scomodo per il PdL. Penso abbiate capito che mi riferisco alla questione "zoccole"! Questa è la prova di come il quotidiano feltrino sia un maestro nel rottamare le notizie e cambiarle totalmente. A voi lettori l'ardua sentenza

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1 commento:

Anonimo ha detto...

il caos creato, serve a plasmare nuove regole, che riportano il popolo indietro di 70 anni, agli albori delle lotte sindacali. con la scusa della competitività, si assicureranno un futuro più roseo ,per se e tutta la loro casta. sfruttando l'ottusità del popolo, vulnerabile al ricatto. piegandosi al volere del padrone, con la minaccia, accetta questo accordo se vuoi lavorare,ho vado dove il lavoro costa meno. tutto questo avviene senza che le istituzioni che rappresentano il popolo ,facciano notare,che prima che ciò avvenga la FIAT dovrebbe spiegare gli alti dividendi,nell'organico dirigenziale, i dividendi agli azionisti. e sulla fine che hanno fatto , gli aiuti di stato ricevuti in questi 60 anni. Essendo il ritorno nelle loro casse, di tasse pagate da i suoi lavoratori. facendo se conteggiati, abbassare il costo del lavoro. se avessero dato meno premi alla classe dirigente, il costo del lavoro ,si sarebbe abbassato notevolmente , favorendo la non competitività che ha torto sventolano. un lavoratore che a suo tempo non si è piegato al ricatto con tutti quelli della mia generazione. Perché la lega lombarda, non interviene quando questo accade , forse è più facile dire che cela duro nei raduni, e gli si ammoscia quando dovrebbe dimostrarlo? Siete solo fumo , come tutti i politici. VITTORIO