sabato 17 aprile 2010

Omertà legalizzata


Berlusconi, proponendo il silenzio della letteratura, del cinema e della tv sulle questioni di Mafia ha dato l'ennesima prova indiretta della sua amicizia con i clan, e questo, per chiunque abbia a cuore la giustizia del proprio paese suona come un possente calcio sulle parti intime, dato il fortissimo clima di vera e propria censura che aleggia dopo questa decisione. Per fortuna qualcuno trova ancora la forza di rimettersi in piedi dopo un simile colpo. Sto parlando del buon Saviano, che ha confermato che il silenzio è proprio ciò che i mafiosi vogliono per continuare a sopravvivere, dato che il silenzio non fa altro che rafforzare l'autorità dei clan e li nasconde in modo sopraffino dall'attenzione pubblica. Il tutto accompagnato dal fatto che Saviano ha apertamente risposto al buon Silviolo che nonostante questa imposizione di silenzio lui continuerà a scrivere di mafia.

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