martedì 16 novembre 2010

Lettera di un'italiana stanca.

Cari Lettori, cari italiani,
sono una semplice cittadina come voi e come tale non posso più restare immobile, subendo giorno dopo giorno, attacchi sempre più pesanti alla mia dignità nonché al mio - ormai superato - orgoglio di essere italiana.
Vi chiedo di riflettere molto profondamente su quello che sta accadendo al nostro Paese. Non possiamo più permettere che questa "povera" Italia venga vessata, torturata, continuamente ferita nel suo amor proprio e nella sua anima, dove per anima si intenda il territorio idrogeologicamente distrutto. Anni e anni di edificazioni incontrollate, disboscamenti, inquinamenti di falde acquifere, terreni.
Mi appello a tutte quelle persone che, come me, hanno realmente a cuore le sorti del nostro Paese. Proseguendo di questo passo non avremo più scampo. Ci ritroveremo con dei figli a cui non lasciare altro che macerie.
Politicamente poi e soprattutto – ed è li che volevo arrivare – siamo governati, anzi non-governati, da una persona ormai chiaramente disturbata mentalmente, al quale i molti accoliti vanno dietro come pecore intimorite, e bada bene, intimorite non smarrite. Pecore con la presunzione di sentirsi lupi. Ma a differenza dei lupi che hanno una struttura sociale molto organizzata e con “valori” che superano di gran lunga quelli del nostro governo, sono come lupi solitari che se isolati dal branco assalgono per non essere assaliti.
L’etica morale, la correttezza, il buon esempio sono dei termini che ormai stanno scomparendo anche dal vocabolario più aggiornato.
Come fate a non sentire rabbia, delusione e voglia di dire basta! Voglio tornare a sentirmi fiera di essere italiana e non vergognarmi continuamente per gli scempi reiterati.
Voglio un Presidente del Consiglio che pensi realmente a rimettere in piedi questo Paese!
Basta con la Domus di Pompei, basta con i 250MLN di euro dati alla scuola parificata mentre le statali ormai sono alla bocca dell’ossigeno, basta con gli esempi di veline-ministre, basta con il sud abbandonato a se stesso e soprattutto basta con la disunità d’Italia!
Vi prego con il cuore in mano di riflettere attentamente e di scegliere percorsi diversi perché, ricordiamolo bene, dipende soprattutto da noi cambiare questo stato di cose.


Grazie per l’attenzione.


Angela

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