
"Il processo complesso dello sviluppo basato sui diritti avanza da lungo tempo di due passi e arretra di uno" sostiene la Focsiv: "I nostri leaders devono capire che bisogna allontanarsi dall'approccio usato finora" è il monito della Federazione degli organismi cristiani per il volontario, mentre Amref denuncia che al Sud del mondo servono almeno 3 milioni e mezzo di operatori sanitari e chiede che "nel documento conclusivo di questo Vertice sia inserito un impegno specifico a far fronte alla crisi del personale sanitario". Una carenza, aggiunge il presidente Mario Raffaelli, "che è più evidente in alcuni paesi africani dove la mortalità materna è addirittura in aumento per mancanza di osteriche". Medici senza Frontiere riprende i dati forniti di recente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - secondo cui per raggiungere gli obbiettivi fissati per la salute e la lotta alle malattie servono circa 37 milioni di dollari in più l'anno - e sostiene l'ipotesi della tassazione delle transazioni finanziarie. Ipotesi, questa, emersa già ai G8 e G20 della scorsa estate e rilanciata in apertura del Vertice dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dal collega stagnolo José Luis Rodriguez Zapatero.Ancora una volta al centro delle accuse ci sono anche le promesse disilluse del governo italiano e i tagli ai finanziamenti alla cooperazione allo sviluppo. Per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, infatti, tutti i paesi firmatari si sono impegnati a versare lo 0,7% del Prodotto interno lordo, ma l'Italia si ferma allo 0,1%. Penultima posizione nell'elenco dei donatori, davanti alla Corea del Sud. Ritardi che, come ha sottolineato Marta Guglielmetti, coordinatrice per l'Italia della Campagna del Millennio dell'Onu, "rischiano di penalizzare proprio i paesi poveri più virtuosi" quelli che, in questo decennio hanno raggiunto gli obbiettivi intermedi.
Secondo voi riusciranno a concludere qualcosa di positivo per i bambini che muoiono in Africa e quelli dei paesi industrializzati che muoiono d'infarto per obesità?
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