domenica 19 aprile 2009

La fattoria degli italiani


Visto che al Giornale citano "Animal Farm" con lo scopo di infangare il povero Santoro ho deciso di farlo anchio per dare un po di fango anche verso l'altra sponda. La mia opinione sull'utilizzo della citazione orwelliana è semplice: Santoro non è un leader e non controlla l'informazione italiana, che è controllata invece da . Ma ora passiamo al sugo del mio articolo.Visto che il giornalista che si è improvvisato letterato ho pensato di voler fare lo stesso. E non solo. Temo che non tutti i lettori del blog abbiano letto tutti questo libro quindi coglierò l'occasione di allegare al Post una mia personale recensione in omaggio all'autore, George Orwell.
Siamo nella campagna inglese, in una fattoria dove accade qualcosa di strano. Gli animali iniziano una ribellione contro il regime degli umani, cacciando questi ultimi. Gli astuti maiali organizzano un governo nella fattoria ed un codice di leggi da rispettare. A prendere il potere è il maiale Napolèon, comanda a bacchetta la fattoria facendo leva sui sentimenti anti umani e sulle parole del Vecchio Maggiore, un anziano maiale ormai deceduto che aveva posto i fondamenti della rivoluzione animale. Inoltre, aiutato da due altri maiali, l'addetto alla propaganda Clarinetto e il poeta Minimus che riempiono di false speranze gli animali. Tuttavia i maiali non sono tutti crudeli e astuti, ma altri sono spinti da buoni sentimenti ma politicamente non sono carismatici, come Palla di Neve che è stato da parte dal regime di Napolèon. E gli altri animali hanno un proprio ruolo all'interno della fattoria: le pecore e i cavalli rappresentano la massa che si fa guidare dalle parole false dei capi e i Cani sono i collaboratori e guardie del corpo dei maiali che fanno il loro lavoro sporco. Questo libro è stato pubblicato da Orwell come libro per ragazzi, ma è prima di tutto una piccola opera satirica alla tematica del potere. Ma ora passiamo all'attualizzazione dell'opera.
Napolèon è un leader demagogico. Penso sia chiaro il personaggio italiano corrispondente. Il Vecchio maggiore? Chi potrebbe essere? È brutto dirlo, ma nella politica italiana non c'è mai stato un Vecchio Maggiore. Palla di Neve? Forse Veltroni, in quanto a scarso carisma ci siamo, oppure Bossi, che presto diventerà un membro inutile grazie alla mole del PDL. Gli altri maiali? Naturalmente Fini e gli altri compagni di Merende del nostro Napolèon italico. Clarinetto è senza dubbio il buon Fede, accompagnato da tutti quei giornalisti che condividono le idee del regime regnante o che semplicemente hanno il terrore di perdere il lavoro se non leccano abbastanza piedi( o culi) . Minimus? Penso sia ovvio: Apicella, Bondi, e qualsiasi altro lacchè interessato solo a qualche elemosina dal loro unto del Signore. Spero che, se Orwell si alzasse dalla tomba non mi uccida. Grazie della lettura

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