venerdì 1 maggio 2009

Impopolare e fiero di esserlo


Qualcuno si chiederà perchè sono rimasto a casa a scrivere sul blog e non sto urlando come un pirla in una piazza sovraffollata. Gli risponderò semplicemente. Non sono delll'umore giusto e ho i miei motivi. Non riesco a giocare a Dungeons And Dragons da ormai un mese, e dato che ultimamente era il miglior modo per farmi sfogare sono teso come una corda di violino e potrei azzannare qualcuno. Ma la cosa più importante è che sinceramente non mi elettrizza l'idea di soffocare per la puzza di fumo per vedere un cantante che canta col catarro (alias Vasco Rossi) che coerentissimamente alla festa dei lavoratori viene pagato con lo stipendio decennale di uno staff di metalmeccanici, il tutto per lavorare un solo giorno. La festa del lavoro è stata privata quasi totalmente della sua dignità che aveva in principio quando era un giorno di vera protesta e non una scusa per passare un giorno a ubriacarsi di Tavernello e a fumare canne artigianali gusto origano o salvia (anche questa delle spezie è vera, me l'ha detto una testimone oculare, o meglio olfattiva) . Questa è roba per cui Marx se si alzasse dalla tomba verrebbe a giustiziare armato di Kalashnikov gli astanti di questa gaia manifestazione di incoerenza.
Avvertenze: Per chi, leggendo alcuni passi di questo post, possa chiedersi se ultimamente ho ricevuto apparizioni in sogno di Benito Mussolini, Adolf Hitler, Umberto Bossi, Fausto Bertinotti,(parliamoci chiaro, lui NON È COMUNISTA) Papa Ratzingher, Gesù Cristo, Flying Spaghetti Monster, o Silvio Berlusconi, si deve tranquillizzare. Ho ancora un cervello e una discreta conoscenza della storia umana, ergo sono ancora di sinistra e non ho ancora l'impulso incontrollabile a tendere il braccio.
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