lunedì 23 novembre 2009

Il ritorno di Martin


La Sinistra italiana è proprio messa male: non sa difendersi da sola ed è dipendente dalla pietà della Sinistra estera.
Martin Schulz afferma che il fallimento della candidatura di D'Alema a Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue è stato causato non dal voto dei socialisti europei, ma dal Governo nano. Questo è successo perchè non solo il Governo italiano non ha fatto il nome di D'Alema ma gli si è anche opposto fermamente. Schulz (già vittima, qualche anno fa, di Berlusconi che gli ha dato, in modo codardo, indiretto e subdolo del nazista al parlamento europeo quando il deputato gli aveva fatto una domanda riguardante la sua ben nota fedina penale sporca come un cassonetto di Bogotà) ci comunica due cose: intanto la candidatura era stata apertamente accettata sia da lui che da Rasmussen, leader dei socialisti europei, e entrambi lo vedevano come loro candidato. La seconda cosa è ancora peggio: a quanto pare il supernano ha contattato i più conservatori membri del parlamento europeo per boicottare il Baffone della politica italiana.
E queste accuse giustamente qualche lacchè del Silviolo non le può certamente accettare e alla maniera del suo Don Berlusconi, Paolo Bonaiuti dichiara che secondo lui, Schulz dice solamente menzogne alle quali "credono soltanto lui e la Repubblica". Ridicolo. Penso solo questo. Da chi partono le accuse di menzogna? Da una persona il cui superiore non fa altro che mentire spudoratamente sulle sue stesse affermazioni per non fare brutte figure.
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