martedì 24 luglio 2012

Che burlone

Nell'ultimo post ho parlato di persone infide e potenzialmente inaffidabili. In questo post sono costretto a non cambiare rotta, perchè è spuntato (notizia, come la precedente, di cui non sono minimamente sorpreso) un altro di quei topi che cercando di abbandonare la nave pidiellina prima che rischi di affondare. Il roditore in questione lo vedete nella foto che vedete sopra, e abbandona, aggiungerei, in modo pittoresco. Sgarbi, uno dei maestri dell'arte di passare da uno schieramento all'altro con la frequenza di una pallina durante un torneo di Wimbledon, progetta di fondare una nuova forza politica. Non solo viene svelata la natura infida del buon Vittorio, ma quest'ultimo ci mostra anche il suo senso dell'umorismo (ma non escluderei che lui ci crede sul serio e che l'effetto comico sia assolutamente inconscio), col nome di "Partito della rivoluzione". Ricordo che qualche anno fa (non chiedetemi l'anno!) quando il nostro beniamino ha dato il suo sostegno alle forze berlusconiche, in un'intervista un giornalista provocatoriamente ha detto a Sgarbi che, gira che ti rigira, si allea sempre con chi sta al potere; e a tale affernazione  il critico-politico ha risposto "meglio stare con i potenti che con gli impotenti!". È quindi serio che un uomo che ha risposto in questo modo si definisca un rivoluzionario? A me non sembra proprio. Aggiungiamo anche che nonostante il suo abbastanza recente supporto a Berlusconi, le prime parole che ha detto in merito al neo partito sono contro il PdL e Alfano... Diciamo che non lo si aspetta da uno che una volta ha detto "Berlusconi si scopa tutte queste ragazze in nome di tutti gli italiani, e questi lo devono ringraziare perché per governare bene bisogna scopare bene".Sono curioso di vedere quanta gente raccoglierà attorno a sè, e in caso fallisca mi farò quattro risate!(mentre se avrà successo avrò un'altro calo di fiducia nei confronti della mia nazione)
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