mercoledì 1 agosto 2012

Ritorno di fiamma

L'euforia non è sempre un'ottima cosa. Quando è troppa può portare ad essere troppo sicuri di sè stessi, in modo tale da disinibire i soggetti a tal punto che si sentono giustificati a dire qualsiasi fregnaccia passi loro per la testa. Tale entusiasmo ha causato ciò nel caso di Alemanno, gaio e tronfio nel presentare i nuovi restauri del Colosseo si è lasciato andare alla nostalgia attribuendo a Mussolini dei restauri del biennio '38-'39 inventati sul posto dicendo che era da allora che non si pensava ad una restaurazione così ampia del monumento suddetto. L'affermazione non è passata per niente inosservata dato che Rossella Rea, la risentita direttrice del Colosseo in un'intervista ha definito sbagliata e pretestuosa la frase incriminata e ha anche detto che Mussolini non è stato così prezioso per l'urbanistica della zona dato che ha "neutralizzato" la Collina Velia. È in situazioni come queste che Alemanno ci ricorda gioiosamente il suo passato da militante di Forza Nuova, e che lo si vedrebbe più facilmente in possesso di una Molotov piuttosto che di un'intera città...
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