sabato 7 marzo 2009

Sfogo


Come al solito, non posso che essere fiero di essere cittadino di uno stato così acoogliente come quello italiano. Due ragazzi, a Napoli, hanno insultato con dolci soprannomi come "negro di merda" uno studente di origine etiope non limitandosi all'invettiva ma condendo la simpatia riempendolo di amorevoli cinghiate. In pieno centro, e nessuno ha avuto la buona idea di aiutarlo, di soccorrerlo minimamente.
Il ragazzo, Marco Beyenne ( un nome che è già tutto un programma, dato che mostra quanto può essersi integrato in Italia) per fortuna si è salvato miracolosamente rifugiandosi in una rosticceria nei paraggi, con l'amico, l'unica persona che si era degnata di soccorrerlo come merita un essere umano, e che per questo si è preso qualche cazzotto dagli aggressori pure lui. Ma ora pensiamo ai possibili moventi che hanno spinto gli aggressori ad un atto simile. Marco è forse uno stupratore? Un assassino? No, anzi è una persona molto più colta dell'italiano medio. Studia all'università, è figlio di un docente universitario. Non stiamo parlando di un immigrato fresco di campo di concentramento Lampedusa Style, ma di un ragazzo con più radici in Italia che nel suo paese. E quindi, tornando alla mia domanda: Perchè? Ma io lo so. Come ho detto poco fa Marco è una persona intelligente e ha le carte in regola per diventare un uomo di successo. E questo dà fastidio a qualcuno che, causa la sua ignoranza, causa il suo orgoglio italiano, si sente in dovere di eliminare questo rivale, con l'unica cosa che ha: la forza e il cervello di un bue. Perchè se no, come cazzo ti permetti a picchiare e umiliare un'essere umano cento volte migliore di te, se non per una fottuta invidia?

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Aggiornamento dell'8 Marzo: Picchiato anche un eritreo, stavolta a Bologna. Viva l'Italia!

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