lunedì 29 giugno 2009

Come rovinare uno dei pochi primati dell'Italia contemporanea

Quando leggo notizie del genere non ho parole.
L'Italia non ha più umanisti che sudano cultura da tutte le parti per quanta ne hanno, poeti e artisti di ogni genere che contibuiscono a forgiare un eccellente patrimonio artistico e scienziati geniali che onorano la scienza come essa merita portando inovazioni nella nostra vita di tutti i giorni. I tempi d'oro della cultura del Belpaese sono morti da tempo, con il dilagare dei reality show, del Bagaglino, e di tante altre cosette. Ma fino a qualche anno fa pensavo che la situazione fosse quasi recuperabile dato che almeno nel calcio e nella cucina ci sapevamo fare ottimamente. Tuttavia l'ultima occasione di vero onore per il calcio è stata la vittoria ai mondiali in Germania del 2006, ma poi lo abbiamo preso dove non batte il sole in qualche occasione sia contro il Brasile (un paio di volte!) che contro la Spagna agli Europei del 2008. Con queste sconfitte ci siamo altamente persi il primato del calcio, anche abbondantemente direi, però almeno ci resta l'ultimo baluardo dell'onore italico, ovvero la gastronomia. Siamo ancora la terra della pizza e della mozzarella in fin dei conti, quindi potremmo stare tranquilli. Sbagliato! La meschinità tipica dell'italiano medio ha spinto qualcuno a truffare i turisti con prodotti "taroccati". Quindi adesso siamo in pericolo anche per questo primato! Una delle poche cose che mi fa sentire meglio quando mi trovo all'estero è guardare dall'alto in basso coloro che negli altri stati scimmiottano la nostra pastasciutta, la nostra pizza, o altro "inquinandola" con Ketchup o altre cose che con la gastronomia italiana c'entrano ben poco. E forse ora d'ora in poi non avrò più la coscienza pulita per farlo!
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