martedì 3 novembre 2009

Shooter

Ho l'influenza. Prima che i miei detrattori (e spero ce sia qualcuno, perchè una vita senza qualcuno che differisce dalle tue opinioni sa essere noiosa) saltino di gioia devo deluderli dicendo che non è suina, ma accuso solo una lieve debolezza. Ieri sera, in preda alla malattia ho deciso di vedere questo film in quella scatola piena di superficialità (ma a volte per fortuna anche di cosine interessanti) chiamata TV. Non è stata una decisione spontanea, dato che dalla guida TV avevo letto che c'erano due particolari che non mi piacevano. Questi particolari si chiamano rispettivamente Mark Wahlberg e Antoine Fuqua, rispettivamente attore protagonista del film e regista. L'attore non mi diceva nulla di buono dato che tempo fa ho saputo che non ha dato prova di sè ad interpretare il protagonista del film Max Payne, trasposizione dell'omonimo videogioco, e un accanito videogiocatore come il sottoscritto non può che vedere un attore simile che con disgusto. Fuqua invece ha l'onta nella sua carriera registica di aver creato il film King Arthur, che, per quanto riguarda il realismo storico non ho molto da dire, anzi mi fa piacere che ha avuto il coraggio di essere il primo regista a portare la saga di Artù al suo vero periodo storico ovvero quello in cui l'isola britannica era ancora sotto il dominio dei romani. Però c'è sempre un però e questo però risponde al nome di Ginevra, personaggio che detesto (so che le lettrici femministe mi augureranno la morte per stritolamento ma facciano pure)e che è stato sopravvalutato all'ennesima potenza, facendo la gioia delle suddette femministe della parentesi.
Tuttavia tornando alla mia serata di malatti, ho deciso che data una giornata passata a fare cose in cui avevo saziato la mia materia grigia ho deciso di darmi ad un po' di svago fatto di esplosioni hollywoodiane e sparatorie. E devo dire che non è stato così terribile. Mark Wahlberg nella sua interpretazione è stato soddisfacente, la presenza di un inedito Danny Glover nella parte di uno spregiudicato colonnello dell'esercito U.S.A. è stata gradevole e la resa delle scene d'azione non era delle peggiori. Anche la trama del film non è male, condita anche da "mini-richiami" ad alcuni eventi che hanno coinvolto gli U.S.A. negli ultimi anni come il caso di Abu Ghraib e la "guerra del petrolio".
Swagger è un ex tiratore scelto sergente di un plotone di artiglieri dell'esercito americano di stanza in Etiopia, che dopo la morte di un commilitone decide di congedarsi e si ritira in una solitaria località montana. Un giorno viene persuaso da un colonnello ad aiutarlo nella protezione del Presidente degli Stati Uniti da un possibile attentato in occasione di un incontro con l'arcivescovo d'Etiopia. L'attentato avviene ma a essere sparato è l'ecclesiastico e non il presidente e Swagger viene incastrato dal colonnello stesso, che si rivela essere un cospiratore. L'ex cecchino viene ferito ed è costretto a nascondersi dalla legge, e cerca di tentare di scagionarsi dalle accuse e a vendicarsi, grazie anche alla collaborazione di un agente FBI, che lo ritiene innocente e vuole vederci chiaro in tutta la faccenda.
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