domenica 3 gennaio 2010

Odio o sarcasmo?


Non è un segreto che io stimo Luigi De Magistris, e ultimamente si è fatto sentire con un breve intervento provocatorio in cui proponeva a conti fatti di permettere a Berlusconi di andarsene dall'Italia impunito, a patto di non tornare nel Belpaese concedendogli " un volo di Stato con annessi Apicella e magari una graziosa signorina" concludendo con un "Finalmente torneremo ad essere un Paese normale". Ma si sa, le cose dette in modo sincero nel nostro paese non sono apprezzate il Giornale ha spremuto faticosamente le sue meningi per esprimere la sua proverbiale indignazione in un risibile articolo di sette righe intitolandolo "ora vogliono esiliare Berlusconi", come per dire "ma guarda a che punto siamo arrivati!", come se fosse colpa di De Magistris questo tanto famoso clima d'odio e queste frecciatine! Ma vorrei ricordar loro che in verità è il loro basso e incerottato foraggiatore ad avere iniziato con le provocazioni e le accuse. E gli esempi sono molteplici. Basta pensare alla sua opinione de "la Piovra" e della sua voglia di strangolarne l'autore. Ma questo no, non è odio, è un goliardico modo per sdrammatizzare i drammi della mafia. Secondo i sostenitori dell'uomo che ha visto più da vicino il duomo di Milano è più grave parlare di violenza fisica o di ironici esilii? A voi lettori l'ardua sentenza.

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