domenica 14 marzo 2010

Piccole consolazioni

Lo so. L'immagine non c'entra molto,ma raffigura il soggetto dell'articolo e mi piaceva. Parlando di cose serie, noi italici non siamo gli unici a vivere il famigerato periodo dell'attesa dell'election day per le regionali. Anche oltralpe è tempo di cambiamenti di poltrona. E i risultati lì sembrano favorevoli alla sinistra. Ciò mi rende da una parte felice perchè vuol dire che vicino all'Italia c'è un bastione dove potere emigrare se il clima politicosocialculturale italico si fa ancora peggiore (le pecche di un'emigrazione saranno l'apprendimento del francese, lingua che mi piace, ma che in un mese di vita a Parìs non ho assorbito bene la sua conoscenza, senza contare che qualche mese dopo il soggiorno avevo già pressochè dimenticato il gallico idioma, e poi ci sarebbe il problema dei prezzi, piuttosto altini, almeno quando ci sono andato 5 anni fa) tornando alle elezioni la mia contentezza non è totale. Una sconfitta per Sarkozy è si una sconfitta della destra, tuttavia ho il timore che sia dovuta non tanto ad un vero incremento della sinistra in Francia, ma è successo così solo per la delusione dei Francesi rispetto al comportamento del buon Nicolàs nei confronti della celebre crisi economica, e non per questioni "davvero" ideologiche. Quindi chi mi dice che in Francia non ci sia ancora qualche elettore che per un piatto di lenticchie fa il tanto amato salto della quaglia? Temo infatti che questo non sia un fenomeno solamente italiano. Senza poi contare che (qualche sinistroide potrebbe storcere il naso a questa mia affermazione) Sarkozy, ameno per me, non si è rivelato come il politico irrimediabilmente diabolico che mi ero aspettato ai tempi della sua vittoria. Certo, non è una persona che vorrei eccessivamente come compagno di bevute o come vicino di casa, però non è una persona a me insopportabile come invece è il caro Silvio. Sarkò infatti non è entrato in politica per proteggere la sua fedina penale (almeno così io so), e non ha alle spalle innumerevoli figure di merda nel suo paese all'estero come succede a qualcun altro che non nominerò. A parte il nepotismo nei confronti del suo biondo figliolo poi, non ho avuto modo di vedere altri atti moralmente dubbi durante il suo mandato, e cosa non ultima non ha messo davanti il suo batacchio alla sua politica: per quanto io sappia non ci sono politiche (o politici!) che sono sulle loro poltrone grazie ad un contatto con i genitali di Sarkozy!

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1 commento:

storico sgrz ha detto...

Sarkozy ha perso ma le regioni erano già monopolio dei socialisti. le presidenziali sono un'altra cosa

Alle regionali francesi vincono i socialisti e crolla la destra di Sarkozy. Le conseguenze per la politica dell'Eliseo