mercoledì 3 agosto 2011

La Torre del Tempo di Sergej Luk'Janenko


Quando sono a Roma da molto tempo a questa parte oramai per pigrizia la mia attività di lettura di svago si limita esclusivamente a qualche fumetto. Per fortuna, in mancanza della droga videoludica e del computer in generale riesco ancora a divorare libri l'ho provato questi giorni in campagna. Ho letteralmente assaltato questo libro, opera di uno dei miei scrittori preferiti. E vi dirò perchè mi attrae tanto. Luk'Janenko ha uno stile molto scorrevole, tanto che ho letto 430 pagine in meno di tre giorni e condisce tutto con citazioni letterarie, (in un passo de "la torre del tempo" arriva addirittura a citare una sua stessa opera e il proprio nome!) musicali e persino videoludiche. Una particolarità del romanzo è che all'inizio di moltissimi capitoli (scritti rigorosamente in prima persona) vi sono voli pindarici che, a mio parere risultano pieni di spunti che riportano per qualche attimo il lettore fuori dal contesto del romanzo e lo invitano a riflettere su argomenti di vario genere, siano essi di tipo etico-morale, o riguardanti episodi di vita quotidiana se non quotidianissima, o persino riflessioni di tipo scientifico. Ma passiamo al plot vero e proprio. Kirill è un venticinquenne russo che vive a Mosca in un modesto appartamento insieme al suo cane, un fedelissimo terrier che possiede da 3 anni e ha un impiego manageriale in una ditta di informatica . Un giorno però si reca a casa trovando una situazione paradossale, il suo adorato cane gli è apertamente ostile, come se non lo conoscesse minimamente, appartamento è stato completamente riarredato e al posto suo vi abita una giovane donna che dopo una discussione con il protagonista difeso dai suoi vicini di casa riesce ad avere la meglio perchè dai documenti che possiede risulta di essere in regola e di non avere rubato il domicilio a Kirill. Senza una casa il protagonista si ritrova smarrito e vede la sua intera vita che gradualmente viene cancellata: al lavoro non risulta più come impiegato e qualsiasi documento certifichi la sua identità non esiste più, persino la sua carta d'identità diventa illeggibile e si sgretola. La disperazione è sempre più opprimente finchè una strana telefonata non lo guida fino ad una stazione moscovita, dove trova una misteriosa torre idrica. Kirill apre la porta di questa e dopo un sonno ristoratore si accorge di essere parte di un disegno più ampio: la vita del ragazzo è stata "cancellata" per farlo diventare un "funzionale", una sorta di "Superuomo" in grado di arrivare all'eccellenza in un campo, a patto si trovi in una determinata area geografica. In particolare Kirill è divenuto un doganiere, ed è incaricato di gestire la sua nuova casa, che è una sorta di crocevia tra diversi mondi in ognuno dei quali il tempo ha seguito un andamento diverso da quello che noi tutti conosciamo...
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