martedì 27 dicembre 2011

Meglio Anti-Italiano che Subumano

Il 25 Dicembre quando è morto Giorgio Bocca ero in vacanza in campagna e purtroppo non ho potuto scrivere niente a riguardo, anche se in ritardo voglio scrivere qualche riga su di lui, anche se indirettamente. Mi spiego meglio. Mentre io ero confinato in campagna con una connessione senza fili degna dell'illuminismo per la scarsa velocità, qualcun altro ha potuto pensare di mettere nero su bianco. Ed è stato Feltri, che ha scritto un articolo in cui non ha fatto praticamente altro che oltraggiare la memoria di Giorgio Bocca (senza che quest'ultimo per motivi ovvi potesse rispondere a tono). Vittorio parte già male e in modo abbastanza irrispettoso "Speravo di morire prima di Giorgio Bocca per non essere costretto a leggere i soliti elogi riservati ai defunti di successo. E invece mi tocca anche questa tortura. " Prima di tutto posso dire seguendo il suo esempio che anche io avrei preferito di vedere morto prima Feltri di Bocca, anche se per motivi molto diversi da quelli di cui parla il caro Vittorio. Ma non solo introduzione è una spalata di merda nei confronti di un giornalista degno di rispetto, ad ogni riga Feltri infierisce sulla morte di Bocca, screditandolo a più non posso accusandolo di essere un incoerente perchè è stato fascista prima di divenire partigiano. Quello che forse non ricorda è che gli italiani se volevano sopravvivere, se volevano trovare lavoro erano costretti a farsi identificare come seguaci del regime, quindi Giorgio Bocca probabilmente non l'ha fatto soltanto per viltà. E io vorrei aggiungere anche una cosa. Feltri accusa di incoerenza quando egli stesso ne è un maestro! Nell'anno 1994 il buon Vittorio sparava a zero su Bettino Craxi, poi ha incontrato Berlusconi che lo ha "redento" e da allora sappiamo come è andata a finire. Non basta? Secondo esempio. Nel '93 Feltri, dal suo giornale, L'indipendente, dichiara "A Montanelli invidio tutto tranne che Il Giornale. In fondo l'Indipendente continua a guadagnar copie, non c'è motivo perché io lo debba lasciare... Io al Giornale? Ma che cretinata. Berlusconi non m'ha offerto neppure un posto da correttore di bozze. M'incazzo all'idea che io, proprio io, sembro voler fare la forca a Montanelli. Io qui a l'Indipendente, mi diverto, guadagno copie, faccio il padrone e il politico. Mi spiegate perché devo fare certe cazzate? A carico di Montanelli, poi.." L'anno dopo, 1994 Paolo Berlusconi, allora redattore del Giornale propone al nostro eroe di sostituirlo. Sarà il cognome, sarà che forse l'indipendente non era un affare strabiliante come si era sperato, ma fatto sta che Feltri accetta e diventa il Boss di quel quotidiano che aveva tanto disprezzato poco prima! Sono combattuto. Da una parte spero che l'articolo appena scritto cada subito nel dimenticatoio e venga ignorato in toto da chiunque, perchè almeno in questo modo il buon Feltri parlerebbe al vuoto, dimostrando platealmente e ridicolmente la scarsa intelligenza e la scarisissima etica di uno scritto simile. Dall'altra parte invece avrei tanta voglia che il Feltri paghi duramente per tale sequela di insulti, vedendo la sua reputazione ridotta in pezzettini ancora più piccoli di quanto sono adesso, perchè penso di non essere l'unico a considerarlo una sorta di sciacallo piuttosto che un giornalista di professione. Ricordate il caso Boffo e le minacce a Fini? Io si..
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