mercoledì 7 dicembre 2011

Non tutti i tagli vengono per nuocere


Durante il governo precedente e anche in quello corrente è stata fatta un non indifferente quantità di tagli. Si è parlato della mutilazione di parecchi settori della cultura, sia per quanto riguarda i risparmi sulla ricerca, sia per quelli della scuola e anche quelli de teatro e purtroppo non si è mai parlato di amputare anche un altro settore, cioè quello che faceva tanto comodo all'impero berlusconiano, la televisione (a parte naturalmente le trasmissioni scomode filo-opposizione come Vieni Via con me, Annozero e Ballarò). Fino ad oggi. Alla Rai si è deciso di potare un po' di erbacce, nella fattispecie togliendo sei milioni di euro al festival di Sanremo. Personalmente questa per me è pura ragione di gaudio dato che è un evento di artisti (a mio parere creduti tali dal pubblico) sopravvalutati e spesso di momenti non proprio di alta qualità basti pensare all'occasione in cui ha partecipato come cantante Emanuele Filiberto di Savoia e a tutti quei casini che succedono quando un cantante, in molti casi mediocre (vedi Povia) decide di scrivere un testo non apprezzabile da qualche fascia di pubblico che non contenta ne fa un caso di importanza nazionale! Oppure per citare qualcos'altro c'è il caso del povero Morgan (che per carità non è un cantante che adoro alla follia) allontanato dall'evento per le sue confessioni sul suo precedente uso di droghe... In poche parole non posso percepire come una tragedia di chissà quale gravità la notizia di un Festival di Sanremo meno pagato del solito, ma anzi la ritengo un taglio più che giusto!

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