martedì 12 giugno 2012

Paragoni e Reazioni

Grillo si incazza. Dal Financial Times è sbucata una similitudine che ha causato questo evento. Il giornale è colpevole infatti di aver paragonato Grillo a Mussolini. Puntualissima la reazioneanche essa offesa di Alessandra Mussolini che per difendere il nonno ha riempito di insulti il comico genovese. Nonostante io posso ammettere che pure mi offenderei con un simile paragone, e che un paragone simile non fa bene alla pubblicità del movimento, c'è anche da dire che le somiglianze potrebbero effettivamente esserci. Va aggiunto anche che se Grillo si calmasse potrebbe accorgersi che il paragone potrebbe non essere stato per l'ideologia, più che altro per l'ascesa. Sia il movimento fascista che quello cinquestellino si sono fatti strada partendo quasi da zero, in una situazione politica particolare. Il fascismo si è diffuso grazie principalmente ad un mucchio di cittadini italiani (gradualmente aumentato di mole col passare degli anni) parecchio incazzati per il fatto che la Grande Guerra aveva portato ben pochi guadagni economici e territoriali, con (oltre al danno la beffa) la sensazione chiarissima di essersi fatti massacrare nelle trincee nei combattimenti con gli austriaci solo per venire sgradevolmente inculati dagli alleati che, al trattato di Versailles si erano riusciti a spartire gran parte dei territori appartententi ad asburgici e tedeschi, lasciando all'Italia meno che le briciole. Da questo scenario nasce il fascismo, grazie allo scontento dovuto ad un'ingiustizia subita, considerata da Mussolini una vera e propria gallina dalle uova d'oro utile per prendere il potere in Italia, complice anche una casa regnante alquanto incompetente e una classe politica che ha effettivamente sottovalutato le potenzialità del movimento fascista, permettendogli incosciamente di farsi strada indisturbato. Con ambizioni meno "dittatoriali" si può benissimo dire che i grillini sono nati anche loro in una situazione per loro fertile: molti italiani, da parecchi anni ormai seguono la politica con inerzia, dividendosi in 3 parti,  la prima consiste nei disillusi che oltre a non cambiare un cavolo votano gente di cui non hanno fiducia, perchè per loro sono comunque tutti uguali, poi ci sono gli idealisti pigri, ovvero quelli che amano tanto parlare di cambiamento, si indignano per la situazione ma non fanno un beneamato astenendosi e limitandosi a bofonchiare parole contro la politica attuale, infine ci sono i celebri indecisi, che sono incazzati per la politica attuale ma non sanno che pesci prendere. Grillo fonda il suo movimento, cercando di raccogliere alcuni di questi pittoreschi individui.  Non credo che Grillo possa istituire una dittatura, dato che ha un indole rumorosa ma non ce lo vedo a manganellare gli oppositori in una molto ipotetica dittatura grillina...
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