venerdì 17 agosto 2012

Ecco il vostro paese dei balocchi

Quando ero piccolo amavo l'Inghilterra e gli inglesi e dimostravo questo strano affetto nei modi possibili per un bambino, dal comprare soldatini che rappresentavano soldati britannici al giocare a wargame per PC dalla parte dei suddetti al giocare Age Of Empires 2 interpretando rigorosamente i britanni. Il mio fanatismo era tale che ero felicissimo della sorte della povera Giovanna d'Arco e che disprezzavo il mio fratello maggiore quando vedeva Braveheart (e di conseguenza anche l'omologa campagna di Age Of Empires 2 in cui interpretavi  William Wallace), e il mio essere anti americano forse è nato anche per il fatto che gli "ingrati" statunitensi si sono ribellati al magnifico regno britannico e odiavo la guerra d'indipendenza americana tanto che quando è stato pubblicato il film "Il patriota", sempre con Mel Gibson fra l'altro, mi sono rifiutato orgogliosamente di vederlo... Ma vedendolo anni dopo mi sono accorto che come film è una gran cagata, sia agli occhi di una persona normale che di un'anglofila . questo mio amore è durato circa fino al 2003 quando c'è stata la seconda invasione americana dell'Iraq. Io allora ero contrario alla guerra sia, lo ammetto, per i miei sentimenti allora molto anti yankee, sia per mia genuina e sincera convinzione che la guerra in Iraq è stata una vera e propria guerra di merda, per niente necessaria. Gli inglesi allora furono tra i primi ad unirsi alla crociata di George W. Bush, deludendomi molto profondamente e da allora ho iniziato a togliermi i prosciutti dagli occhi e iniziare a vederli in modo non offuscato dal fanatismo. Vedendoli con tali occhi iniziai a ritenere il popolo inglese come un popolo normale e non più come il popolo più figo del mondo che abitava in un luogo pieno di unicorni e fatine al caramello e di conseguenza smisi di censurare prodotti letterari, ludici e cinematografici con eventuali sentimenti anti-british e iniziai a guardare anche la storia dell'Inghilterra con maggiore obiettività, e qualche volta sono arrivato anche all'odio per la suddetta nazione. Una di queste situazioni è stato il mio viaggio a Londra, avvenuto a Dicembre in concomitanza con quello che è stato una sorta di abbandono dal punto di vista economico dell'Europa che ha suonato come se Cameron avesse detto "C'è la crisi in Europa? Buon dio, io me la batto!  Sbrigatevela da voi, ma in caso non lamentatevi se razzierò i vostri cadaveri se non sopravvivrete. Buona fortuna." e quindi non solo dovevo avere a vedere con un Bed & Breakfast scomodissimo con una colazione alquanto scadente, prezzi esorbitanti, una mentalità presuntuosa che ha partorito l'idea della guida a sinistra, una di quelle cose che sembra dire "noi inglesi siamo dei fighi e guidiamo diversamente da voi poveri mortali",  ma c'era anche con la sensazione di trovarmi in un paese quasi ostile a me in quanto europeo (ed è da questo Dicembre che mi piace fantasticare su un'invasione militare su vasta scala della Gran Bretagna da parte di un unione di stati europei incazzatissimi, con relativa pace punitiva che impone agli inglesi pene umilianti come la riduzione del consumo di tè e della soppressione incondizionata della suddetta guida a sinistra!). Come ho detto prima, io sono riuscito a togliermi il prosciutto dagli occhi, ma qualcuno non c'è ancora riuscito. Vedo ragazze e ragazzi che quando sentono le parole "Inghilterra/England", "Londra/London" e altre cose inerenti al paese dei mangia-roastbeef per poco non hanno una sorta di coito e che appestano i loro profili facebook, msn e chi più ne ha più ne metta con frasi inneggianti a questo splendido paese , che sembra pieno di libertà, modernità, bellezza e flatulenze profumate al gelsomino e colorate con i colori dell'Arcobaleno. Ebbene, cari anglofili non è tutto rosa e fiori, nemmeno nella vostra amata Gran Bretagna e c'è un piccolo evento che ce lo fa notare: Tony Niclkinson è un cittadino inglese di 58 anni che, ormai da 7 anni soffre della "sindrome del Chiavistello" (detta anche prendendo in prestito un termine dal vostro amato idioma "Sindrome di Locked-in") che lo ha reso totalmente paralizzato dal collo in giù. Stanco di vivere in una serie di condizioni  " triste, miserabile, deprimente, priva di dignità e intollerabile". ha richiesto alla corte giudiziaria del Regno unito il "permesso" di morire, tramite eutanasia. La corte ha però rifiutato questa richiesta rimandandola al parlamento inglese, donando al povero Nicklinson altro da tempo da passare soffrendo. Probabilmente questa situazione si risolverà molto più velocemente sia del caso americano di Terry Schiavo e quello italiano di Eluana Englaro, ma è comunque una situazione che non fa onore ad uno stato che si crede felicissimo e pieno di libertà.. O no?
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