giovedì 11 febbraio 2010

Voglio trovare un senso a questa partito anche se questo partito un senso non ce l'ha. E infatti non ce l'ha


Ricordo di un'intervista tre annetti fa fatta da Daria Bignardi a Bersani in "Le invasioni barbariche" , prima che nascesse il nuovo Bersy, ovvero quello manovrato dalle mani di D'alemuzzo. In tale intervista quella squallida gossippara della Bignardi si divertiva a prendere in giro Bersani per il fatto che era stato "beccato" ad andare ad un concerto degli AC/DC, gruppo Heavy metal spesso etichettato come "gusto musicale per casinisti". Io ho pensato che tale associazione fatta dalla Bignardi sia segno di una superficialità imbarazzante, dato che ognuno può ascoltare la musica che gli pare e piace. Tuttavia sono consapevole che la musica sia un indice (da misurare con il dovuto equlibrio) buono per comprendere la mente delle persone. Infatti vedendo come è cambiato Pierluigi negli ultimi tempi ci si accorge dell'ammosciamento intellettuale di questo politico, anche per la musica che ascolta. Già nella suddetta intervista il Bersy aveva già mostrato il suo amore per Vasco Rossi, ma inizialmente non mi aveva deluso eccessivamente perchè comunque apprezzavo il suo ruolo nel governo Prodi. Alle elezioni per il nuovo segretario del Popolo dei Depressi, il nostro stempiato eroe piacentino ha utilizzato uno slogan plagiato apertamente dal suo mito "Un senso a questa storia", perdendo quasi ogni briciola della mia simpatia, e ora quelle briciole sono di nuovo in pericolo di crollare definitivamente. Nel tentativo di guadagnare la mia più totale avversione il segretario ha annunciato che presenzierà al dopofestival tenuto a Sanremo dalla TV YOUDEM. Da questo gesto si vede la sua profonda disperazione e il fatto di essere cosciente delle sue catastrofiche mosse strategico-politiche degli ultimi tempi e quindi cerca di guadagnare la simpatia da qualche efettivo o futuro elettore mediocre per salvare il salvabile. Ma è davvero la scelta giusta?

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