martedì 30 marzo 2010

Parroco romano ai fedeli: “Votate Polverini per difendere i valori della vita”.


Vietato votare per Emma Bonino, i veri cristiani votano Renata Polverini: questo, in sintesi, il contenuto dell’e-mail che don Stefano Tardani, parroco della chiesa romana di San Tommaso ai Cenci, ha inviato ai parrocchiani a una settimana dalle elezioni regionali. Un personalissimo endorsement – un’adesione politica – per la candidata del centrodestra che ha spinto alcune delle coppie che hanno seguito i corsi di preparazione della sua parrocchia, destinatari della missiva, a inoltrare la lettera ai giornali.

Il testo è eloquente: “In coscienza, quanti credono nell’amore, nella vita, nella famiglia – scrive don Tardani – non possono votare lo schieramento avversario [alla Polverini, ndr], che nega concretamente tali Principi”. “Anche l’ipotesi di astenersi dal voto – continua il parroco – è una scelta inopportuna perché sono in ballo valori troppo alti ed è un momento molto critico in cui bisogna uscir fuori per difendere particolarmente i valori della vita e della famiglia e fermare la disgregazione ormai già in atto da molti anni nel nostro Paese”. La chiosa, in stile campagna elettorale: “Per questo, si può essere convinti che nel Lazio è meglio votare l’attuale schieramento di Renata Polverini come nelle altre Regioni coloro che sostengono tali valori”. A corredo del testo, in allegato, un articolo del giornale Libero, che riporta una foto della candidata del centrosinistra con il titolo “la Bonino praticava aborti illegali”.

“Non so se possiamo agire per vie legali contro di lui per questo invio, le nostre email sono in suo possesso dall’epoca del corso ma fino ad oggi ci aveva scritto solo per avvisarci di incontri comunque inerenti all’attività della parrocchia”, scrive un frequentatore dei corsi di don Tardani a Repubblica.it, il quotidiano che ha raccolto le proteste dei destinatari delle missive del parroco. “Ritengo che sia utile ed opportuno, in un momento storico come quello che il nostro paese sta attraversando, – scrive un’altra lettrice, riferendosi alla stessa email – palesare il ruolo della Chiesa nelle campagne elettorali”.

Il sacerdote che fa politica difende la propria azione: “Succede, ai cattolici, di andare in chiesa per fare il corso prematrimoniale per chiedere il matrimonio cattolico, per chiedere aiuto, indicazioni, e poi di ribellarsi quando queste indicazioni vengono date. La Chiesa ha le sue posizioni come chiunque altro: io non ho mandato le email a un gruppo di sconosciuti, ma alle persone che erano venute da me. In democrazia – si chiede don Tardani – possiamo esprimere anche noi le nostre posizioni in base ai nostri valori, oppure il sacerdote in quanto tale deve tacere?”.

L’episodio della propaganda per Renata Polverini da parte del parroco di Roma giunge in un momento caldo dei rapporti tra Chiesa e politica. A mettere in relazione i valori cristiani con l’appuntamento elettorale del 28 e 29 marzo è infatti il presidente dei vescovi italiani Angelo Bagnasco, che all’apertura dei lavori del Consiglio Episcopale Permanente ha espresso parole molto dure nei confronti dell’aborto, descritto come un’ “ecatombe progressiva”, che si vuole rendere “invisibile attraverso l’uso di pillole da assumere in casa”. “In questo contesto, inevitabilmente denso di significati – ha spiegato il cardinale – sarà bene che la cittadinanza inquadri con molta attenzione ogni singola verifica elettorale, sia nazionale sia locale e quindi regionale”.

di Jacopo Matano, Scuola di Giornalismo Luiss


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1 commento:

Valente il ragazzo diffidente ha detto...

Solo un link per citare la teoria del sonoro.