martedì 24 gennaio 2012

Il Paradosso di Erdogan





Oggi in Francia l'assemblea nazionale ha reso "operativa" una legge approvata lo scorso 22 Dicembre. La legge in questione è piuttosto seria, e tratta di un argomento piuttosto scomodo ovvero il Negazionismo, esteso oltre che all'olocausto, al genocidio armeno avvenuto negli anni 1915-1917 ed è stato decretato che chiunque neghi anche una sola di queste tragedie della storia è condannabile ad un anno di Carcere e ad una "succosa" ammenda di 45000 euro. Personalmente approvo in pieno la questione. Sia ovviamente perchè non si parla di un numero indifferente di vittime e perchè io, da appassionato di storia non concepisco l'idea di CANCELLARE un grande evento, sia esso positivo che negativo, tuttavia sono d'accordo anche per un motivo più vilmente economico: siamo in tempi di crisi e un'occasione per ricevere qualche quattrino extra non va snobbata, in special modo se questo denaro viene detratto da persone con una mentalità ottusa e di conseguenza dannosa per la società attuale. Al contrario qualcuno ha da protestare (e parecchio) nei confronti della decisione dell'assemblea nazionale francese. Questo qualcuno (prevedibilmente) appartiene appartiene al popolo che si trovava dalla parte giusta dei fucili che hanno ucciso questi armeni dal 1915 al 1917, ed è un qualcuno non da poco essendo il Premier della Turchia in persona. Erdogan, infatti si è scagliato violentemente su questa faccenda etichettando la legge come "discriminatoria e razzista" e dichiarando che una legge simile calpesta i valori dell'Unione Europea e la libertà di pensiero. Non so voi lettori (sperando che ce ne sia effettivamente qualcuno) ma la situazione mi sembra alquanto contraddittoria dato che un politico si appella alla libertà di pensiero e soprattutto alla Libertà in generale quando il suo popolo l'ha, con ferocia, negata ad un altro usando pallottole e baionette. Senza contare che storicamente questa faccenda è abbastanza complessa dato che i Turchi non hanno sterminato un gran numero di armeni perchè si erano effettivamente ribellati. Il genocidio è stata una forma di prevenzione. Se mi permettete di fare una banale lezioncina di storia posso ricordare che il massacro è avvenuto durante la prima guerra mondiale, prima ancora che si scatenasse con forza la rivoluzione russa tanto che in questo caso l'impero russo poteva ancora dare grane a quello ottomano. Perciò per evitare che gli Armeni si ribellassero con il sostegno dello Zar la Turchia si decise di rimuovere questi possibili nemici passandoli con le armi.



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