lunedì 30 gennaio 2012

Un Post scritto di malavoglia

Ieri è morto Oscar Luigi Scalfaro. E questo penso lo si sapeva già. Ieri mattina, saputa la notizia ho riflettutto se scriverci qualcosa o meno. Ho fatto mente locale, ordinando ciò che ricordavo e coprendo le lacune con la banale wikipedia (uno dei migliori ausili per pigri cronici come me) mi sono detto che era un personaggio della politica italiana senza infamia e senza lode. Antiberlusconiano ed ex partigiano si, ma anche piuttosto bigotto e di destra. Di conseguenza dato che come personalità non mi entusiasmava e complice la suddetta pigrizia mi sono lasciato andare e non ho voluto scrivere niente. Anche il giornale sallustiano si è trovato nella mia stessa situazione, venendo a sapere della notizia della morte di un politico che non gli piaceva. Solo che è stato meno pigro di me e poichè Scalfaro ha provato a pestare i piedi a Berlusconi ha deciso di lanciare sul ricordo del defunto la ormai rituale spalata di merda. Vedendo perciò che il Giornale ha reagito nel suo solito modo mi sono autoimposto a sottrarre MIO MALGRADO il blog dal piacevole ozio e buttare giù qualche riga contro questi simpaticoni. Come ho detto prima Scalfaro non è il politico del secolo, nè tantomeno l'UOMO del secolo, ma vale proprio la pena infierire? Non intendo commentare tutto il testo pubblicato da il Giornalem ma mi basta guardare pochissimo per capire l'andazzo dell'articolo L'autore Giancarlo Perna intitola l'articolo "Da anticomunista ad antiCav una trasformazione da Oscar" (e già qui ci si rende conto della gentilezza ormai conosciutissime degli autori de Il Gironale...) ed inizia piuttosto aggressivamente "Oscar Luigi Scalfaro, nato come Dc di destra, per mezzo secolo ha combattuto la sinistra. Poi, pur di osteggiare Berlusconi, ha cambiato bandiera." Secondo me l'onorevole avrà pure cambiato bandiera, ma lo ha fatto per pura coerenza, rifiutando anche la lontana idea di condividere l'operato di un suo avversario e secondo me, mettere in dubbio la propria identità ideologica e politica per un motivo puramente etico (e quindi coerente con l'individuo) è cosa degna di stima. Che fosse stato in vita, usando le gentili parole del suddetto autore, "un baciapile parruccone " forse è pure vero, ma per buon gusto eviterei di dirlo poco dopo che è morto, se non altro per rispetto, cosa ormai rara nella redazione sallustiana...
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